Compagno Mussulmano

Buonasera,
Sono una ragazza italiana che si è trasferita da quasi due anni in S., inizio col dire che mi sono trasferita per scappare da una relazione amorosa formata da un ragazzo troppo geloso, violento e che minacciava di morte se la relazione avesse puntato ad una fine.
Dopo un anno dal trasferimento ho cominciato a frequentare una scuola per stranieri appunto per apprendere al meglio la lingua, ebbene fatto sta che durante un'uscita con la scuola ho fatto conoscenza con un ragazzo, della mia stessa scuola, mussulmano.
Abbiamo iniziato ad uscire insieme e ci siamo legati dopo circa un mese e mezzo, a l'inizio della storia lui era tranquillo, simpatico, calmo e non controllava la mia vita, ma dopo 3 mesi e mezzo il suo comportamento è drasticamente cambiato.
Vi informo che io non vado molto d'accordo con le ragazze dopo una brutta esperienza e che dunque mi trovo maggiormente a mio agio con i maschi, specifico che dalle amicizie maschili non è mai nato nulla di sentimentale a livello amoroso.
Arriviamo al punto, il mio ragazzo mi vieta di parlare con i miei amici, mi da della poco di buono se uso pantaloni con un piccolo strappo dove si vede un pezzetto di ginocchio, non vuole che io faccia stage dove ci sono uomini, quando si arrabbia si sbatte la testa nelle porte e si tira pugni sempre in testa, ammetto che non ha mai alzato le mani su di me ma temo che col passare del tempo le cose possano "evolversi" e possa sfiorare il pensiero di violenza su di me.
Ho paura, controlla la mia vita, quando discutiamo si taglia e minaccia di farla finita se lo lascio, ho già chiesto aiuto ad una psicologa ma mi ha consigliato cose che ho già provato.
Io lo amo e purtroppo quando ci sono di mezzo i sentimenti è difficile chiudere con qualcosa della quale siamo consapevoli faccia molto male, è questo il problema.
Perdonate il messaggio lungo, vi prego di aiutarmi perché mi sto mangiando il fegato da un bel po' e mi sento un uccello chiuso in gabbia.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Che cosa Le ha consigliato esattamente la psicologa che ha già interpellato?
Amare non vuol dire subire: Lei è consapevole di stare con una persona problematica?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Consigli a parte, queste scelte non vengono fatte per caso.

Sono scelte inconscie, e se lei non lavorerà bene sulla sua psiche, sul suo inconscio, sulla sua infanzia, ripeterà sempre lo stesso copione relazionale, si chiama in psicoanalisi, "coazione a ripetere".
E si metterà nei guai.

Nella sua storia di vita, amore e sottomissione, amore e sofferenza, amore e possesso, sono strettamente legati tra di loro, non può continuare a scappare, ma dovrà imparare ad amare - e soprattutto a scegliere - senza danneggiarsi, ma rispettandosi.

Provi a leggere questa visitatissima lettura, ed ascolti questa video intervista, poi ne riparliamo se crede.

Nel mio sito personale troverà tantissimo altro si donne, sottomissione, dominanza e violenza.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6531-il-gaslighting-in-amore-la-manipolazione-della-mente-altrui-ansia-e-depressione.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598


Gentile utente,

"...mi sto mangiando il fegato da un bel po' e mi sento un uccello chiuso in gabbia. ..."

Talvolta il volatile continua a rimanere nella gabbia anche quando viene aperta.

Il primo era un ragazzo "troppo geloso, violento e che minacciava di morte"
il secondo segue lo stesso copione.
Non può essere un caso.

Continuare il percorso psicologico è fortemente auspicabile,
ma non per ricevere consigli,
quanto per lavorare sul Suo modo di essere
e di essere e stare nelle relazioni.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
Utente
Utente
La psicologa mi ha consigliato di parlarci e di cercare di far capire a questo ragazzo che le nostre religione differenzi ci portano a litigare e che se è vero amore dobbiamo cercare di trovare un punto d'incontro.
Ora darò uno sguardo al vostro sito personale per capire un po' di cose, e se in caso dovessi avere altri dubbi vi scriverò.
Grazie mille
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Il problema non è della religione, ma suo che, purtroppo e non si sa bene perché, sceglie uomini maltrattanti.

Dovrà lavorare su se stessa, non trovare soluzioni dalla facile attuazione .

Faccia attenzione, non si scherza con queste problematiche.

Scriva quando desidera.
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Mi sento di dire che non tanto la differenza di religione, ma di cultura, può rendere più difficile comunicare. Non a caso esistono figure professionali apposite che si occupano di aiutare le persone a capirsi fra loro. E non tanto riguardo alla lingua.

Tuttavia, se non è la prima volta che guarda caso ti ritrovi un fidanzato problematico, sarebbe il caso che ti facessi aiutare da uno psicologo non solo per il problema con l'attuale ragazzo, ma soprattutto per evitare di ricascarci di nuovo in futuro. Perché evidentemente hai tu stessa un problema in quest'area.

L'amore non è una cura e non può essere una ragione per stare con chi potrebbe, un domani, diventare un problema ancora maggiore:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3520-equilibrio-psichico-ed-equilibrio-in-amore-vanno-di-pari-passo.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com