Buongiorno. Gentile Dr. Pizzoleo

Buongiorno Dottor Pizzoleo,
Ho deciso di scriverle perché ho trovato il suo nominativo sul portale e ho visto che è attivo nella provincia in cui abito. Sono un nuovo iscritto e per questo ringrazio tutti per l'aiuto che fornite tramite questo sito.

Cerco di riassumerle la mia storia...
Sono un ragazzo di 24 anni e da sempre ho avuto problemi con i calcoli (soprattutto tabelline e calcoli a mente), ho sempre taciuto perché mi vergognavo ma giunto a età adulta dato che mi son sempre chiesto se potessi essere discalculico ho deciso di indagare, sapevo di esserlo e per questo ho deciso di parlarne con il curante. Per fortuna è stato molto preparato e comprensivo e mi ha indirizzato presso una ASL in Emilia che è una delle poche a svolgere diagnosi di DSA in età adulta, risultato: Discalculico e leggermente disgrafico.
All'interno del "protocollo di diagnosi" sono stati svolti anche test per vari domini cognitivi, e la mia domanda di oggi verte più che altro su questa parte dei test neuropsicologici svolti.
Ho avuto dei punti in cui sono stato molto sopra la norma es: Matrici di Raven 100 percentile 60/60. Ma anche dei punti in cui ho avuto grandi cali prestazionali, soprattutto nelle memorie e volevo elencarle alcuni test svolti per poi porle la domanda vera e propria:

*Memorie:
- Memoria a breve termine uditiva: span avanti 6, span indietro 5 --> nella norma
- Span di sillabe: 5 --> Nella norma
- Memoria a breve termine visuo spaziale: 4 avanti, 5 indietro --> Debolezza
- Riconoscimento a breve termine di materiale visivo DMS48: Debolezza
- Riconoscimento a lungo termine di materiale visivo DMS48: Nella norma
- Apprendimento di materiale a lungo termine visivo test di Rey: Nella norma
- Riconoscimento di materiale a lungo termine visivo test di Rey: Inferiore a norma
- Alpha span (span attivo): Nella norma
- Alpha span (span passivo): Debolezza
- Updating (span attivo): Debolezza
- Updating (span passivo): Debolezza

1) Da ciò si evince, stando agli span di SILLABE e NUMERI, che la MBT è nella norma; mentre stando al test Alpha span (che è uno span di parole e non di sillabe e numeri come per i primi due test) e Updating: sotto norma per i passivi (cioè mera ripetizione).
La mia prima domanda è quindi: La MBT come è da considerarsi? Non tanto buona o normale dato che ho avuto risultati diversi e incongruenti per i diversi test?

2) Idem per la MLT visiva: DMS48 lungo termine risulta "nella norma", mentre riconoscimento visivo di rey a lungo termine "inferiroe alla norma". Perché essendo una memoria a lungo termine visiva in entrambi i test, danno però due risultati diversi?

3)Volevo chiederle infine se secondo un suo parere fosse meglio indagare oltre le memorie con altri test più precisi avendo avuto questi risultati discordanti e di cali, Indagare cioè meglio MBT e MLT, soprattutto perché supportati anche da esempi nella vita quotidiana e anche di studio/lettura notando cali ed enormi buchi nella cultura generale.

Chiedo a lei perché fare avanti e indietro dalla regione Emilia da qui diventa per me davvero difficile.
Spero abbia tempo di rispondermi a questi 3 quesiti,
la ringrazio e mi scuso per la prolissità.
Cordialmente.
[#1]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazzo,

Ho letto tutto con attenzione e sarò lieto di chiarire i suoi dubbi procedendo nel consulto ma, prima, vorrei porle io delle domande:
-lei è una persona ansiosa?
- come mai si vergognava?
- cosa lo ha spinto ad approfondire?

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie mille per avermi risposto Dottore ^^
Le rispondo alle domande rispettive:

- Non sono ansioso e non ho mai avuto modo di constatare in me momenti di ansia sinceramente.
- Mi vergognavo perché vedevo amici e compagni andare come dei treni nei calcoli e io essere ancora lì a contare con le dita. Inoltre ricordo la maestra che un giorno si infuriò e prese proprio in giro, con conseguenti risate dei compagni, dando dell'incapace a un amico che con evidenti (più di me) problemi con la matematica confuse: 2+2=4 e 2*2=4 e per induzione pensò che anche 3*3 fosse uguale a 6. E molti altri aneddoti.
Più che vergognarmi di me, mi vergognavo di farlo sapere ai "grandi", perché ho avuto esempi in cui scatenavano risate altri con medesime difficoltà. Ma ora essendo "grande" non provo più vergogna e volevo capirmi, in realtà già attorno ai 17 anni iniziavo a dirlo, ma i genitori e insegnanti mi dicevano che era impossibile dato che nessuno aveva mai sollevato il problema, eppure io lo vedevo che contavo a rilento. La mia non ignoranza sull'argomento (informandomi) mi ha aiutato a capire che solo avevo bisogno di strumenti diversi per raggiungere nei tempi risultati. Quindi più che una vergogna di me era una vergogna nel dirlo ai grandi, a compagni ho sempre rivelato le mie difficoltà senza problemi.
-Mi ha spinto ad approfondire il volermi capire, l'informarmi e leggere che esistevano test, il volermi riposizionare e capire i punti di forza e debolezza, credo sia qualcosa di utile nella vita. Forse tardi, può essere, ma mi incuriosiva e perché non farlo?

Cordialmente.
[#3]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazzo, eccoci qui

se ha ritenuto opportuno approfondire, ha fatto una scelta sulla quale nessuno può sindacare

il problema sta però nel fatto che le valutazioni DSA è preferibile farle nella prima età scolastica e non da adulti. Questo perché se insieme prendessimo 100 adulti, sottoponendoli a reattivi per DSA, il 90% risulterebbe avere qualche deficit...

Non si lasci abbindolare da chi propone test DSA in età adulta.

Sono serviti a lei per un approfondimento personale che ha ritenuto di fare, ma in larga scala servono a nulla! Non hanno valore diagnostico! Se proprio vogliamo essere "precisi", in età adulta, si può intervenire su una possibile dislessia se è presente...

due test diversi daranno sempre risultati diversi perché hanno validità e attendibilità diverse e soprattutto perché sono stati standardizzati su campioni differenti di persone.

Per noi adulti, sono sempre molto utili, per la nostra "palestra cognitiva":
- giochi di strategia (scacchi, dama, sudoku, giochi di strategia etc)
- la lettura di testi che ci rilassano e piacciono
- l'esercizio fisico e l'attività sessuale, perché consentono una continua neurogenesi (processo di formazione di nuove cellule nervose)
- dieta sana ed equilibrata. Gli omega 3 presenti nel pesce e nella frutta secca (sopratutto le noci per esempio). Studi di psicobiotica indicano come l'utilizzo di probiotici e di omega 3, tendono con il tempo, a poter incrementare la capacità di apprendimento, soluzione dei problemi, focus, memoria e comunicazione fra neuroni.

Le confido che anch'io sono discalculico e disortografico... a mala pena riesco a farmi i conti per i saldi se non uso la calcolatrice del cellulare ;-) Non mi sono mai sottoposto a nessun test. Ho queste mancanze e me le tengo care...

la perfezione non esiste! E per fortuna...

un caro saluto!
Serenità
[#4]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Ps:

<<3) Volevo chiederle infine se secondo un suo parere fosse meglio indagare oltre le memorie con altri test più precisi avendo avuto questi risultati discordanti e di cali, Indagare cioè meglio MBT e MLT, soprattutto perché supportati anche da esempi nella vita quotidiana e anche di studio/lettura notando cali ed enormi buchi nella cultura generale.>>

Non occorrono approfondimenti ulteriori.
Quanto più lei si giudicherà rispetto a "deflessioni cognitive" che un po tutti presentiamo e quanto più le ricercherá ->; più si fossilizzerà sulle mancanze -> più ci sarà il rischio che si presenteranno veramente mancanze!

Semplicemente: Alleni la sua mente e il suo corpo e si svaghi ;)
[#5]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore, mi ha dato indicazioni molto interessanti che prenderò sicuramente in considerazione e applicherò :-)

Le volevo rispondere alle due curiosità (più che altro tecniche) che mi son sorte leggendoLa:
Mi diceva:
"il problema sta però nel fatto che le valutazioni DSA è preferibile farle nella prima età scolastica e non da adulti. Questo perché se insieme prendessimo 100 adulti, sottoponendoli a reattivi per DSA, il 90% risulterebbe avere qualche deficit..."

A saperlo prima, comunque ormai li ho fatti, amen :D
Ma come mai il 90% risulterebbe avere deficit (è davvero alto)? Mi ha incuriosito il motivo tecnico per cui avanzando con l'età più persone escono dal range, se avesse voglia di spiegarmelo, anche se è una curiosità e esce un po' dal tema del sito.

2) "due test diversi daranno sempre risultati diversi perché hanno validità e attendibilità diverse e soprattutto perché sono stati standardizzati su campioni differenti di persone."

Però in teoria anche se diversi, dato che indagano lo stesso dominio, la media sul campione dovrebbe essere la media comunque essendo standardizzati, ed esser fuori due deviazioni standard dalla gaussiana dovrebbe indicare una carenza rispetto al campione (parlo per quel che so di mera statistica).

Son contento di averle scritto, ne son uscito piacevolmente arricchito di informazioni che nessuno mi aveva dato.
Grazie per avermi risposto così in dettaglio e buon sabato..
[#6]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazzo. Lieto di esserle stato di arricchimento.

Alla sua prima curiosità le rispondo dicendole che bene o male un po tutti presentiamo "pregi e difetti" nelle abilità cognitive. Quel 90% era indicativo/ironico come a dire: "usciamo per strada insieme e chiediamo a 100 persone quanto fa 35 × 12... oppure "questo capo d'abbigliamento costa 235.99€, quanto viene scontato del 60%? " probabilmente la maggior parte delle persone avrebbe bisogno di una calcolatrice...

Alla seconda curiosità le rispondo dicendole che
pur valutando lo stesso dominio, sono stati costruiti su campioni di popolazione diversi. Non daranno mai lo stesso risultato! È un po come fare le analisi del sangue in due laboratori clinici diversi: valutano gli stessi parametri ma con criteri e reattivi differenti ergo...i valori cambiano.

in psicologia e neuropsicologia, le statistiche dicono tutto e niente. E molti test presentano importanti limiti.

Un eventuale quadro clinico occorre che sia valutato nella sua globalità e non sulla base di punteggi differenti a due test.
Per globalità si intende:
- emotività del soggetto sottoposto a test in quel momento;
- luogo e orario in cui avviene la somministrazione;
- competenze dello specialista;

Lo sa che molti DSA vengono diagnosticati in bambini che non hanno nulla ma semplicemente per il fatto che vengono sottoposti a test e scale nel tardo pomeriggio quando un bambino è stanco della giornata trascorsa?

Si viva le sue emozioni e i piaceri della vita!

Con la speranza di aver chiarito i suoi dubbi,
Ricambio
Buon weekend!
[#7]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie ancora, molto chiaro e illuminante.

Capisco a questo punto che le diagnosi siano ben più complesse di meri test (come pensavo inizialmente da ignorante in materia). E in realtà come dice, forse sono molti più discalculici di quelli che potremmo immaginare dato che molte delle persone che conosco se gli si chiede una tabellina velocemente probabilmente non saprebbe rispondere. Il contesto è imprtante.

A questo punto si apre un campo di diagnosi così complesso che me ne chiamo fuori, le mie curiosità le ha risposte e mi basta :D


Chiudo con un ultimo punto di replica:
"Non daranno mai lo stesso risultato! È un po come fare le analisi del sangue in due laboratori clinici diversi: valutano gli stessi parametri ma con criteri e reattivi differenti ergo...i valori cambiano."

Certo, però continuando la metafora che ha portato, se ad esempio il limite per il colesterolo in un laboratorio è mettiamo: 20 superato 20 è sopra la media; in un altro sarà 50 ma superato 50 sarà olte il limite. Non confronto quindi il gruppo che ha come limite superiore 20 con quello da 50 e viceversa; ma solo i risultati del paziente con quel gruppo. Quindi tornando al caso, si, magari uno span (dico valori a caso) poteva essere 5 cifre=limite di norma, l'altro invece 7(anziché cifre) parole=limite di norma, non comparo quindi 5 con 7 però se uno non raggiunge 7 (all'interno del test) è sotto media.
Questo volevo dire: non daranno lo stesso risultato intra-test ma comparati sul campione proprio del test mi immaginavo lo dessero. Altrimenti mi sorge la domanda: se alcuni test risultano positivi e altri negativi sul medesimo dominio cognitivo, a cosa servono nelle diagnosi? Devono avere una coerenza altrimenti non si giungerà mai a una risposta valida.
Forse mi ero spiegato male.

Grazie delle sue precisazioni, mi ha dato grandi spunti di riflessione e indicazioni :-)
[#8]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
&lt;&lt;Altrimenti mi sorge la domanda: se alcuni test risultano positivi e altri negativi sul medesimo dominio cognitivo, a cosa servono nelle diagnosi?&gt;&gt;. A nulla. Una diagnosi non è basata solo sui test ma soprattutto sulla conoscenza emotiva e cognitiva del paziente che emerge dai colloqui vis a vis.

Non si focalizzi su questi aspetti. Non le è utile...;-)

Auguri per tutto!
[#9]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
"Non si focalizzi su questi aspetti. Non le è utile...;-)"
Su questo ha ragione, ma era più che altro una curiosità e avendo la possibilità di parlarne con uno informato le ho girato i quesiti (sono di mio curioso, non ansioso); la ascolto e non mi focalizzerò :-). Mi ha dato molte informazioni e la ringrazio davvero tanto.

Son inoltre contento che questo sito mi abbia fatto conoscere lei, che essendo vicino a me, è un nominativo che terrò a mente in caso di bisogno anche su altri aspetti di vita se in futuro avessi esigenza.

Le auguro anche a lei buon lavoro.
Saluti.