Non riesco a fare amicizia
Salve Dottori,
Scrivo perché mi sento un po' abbattuta. Ho quasi 25 anni e faccio da sempre una grandissima fatica a fare amicizia . Innanzitutto non riesco ad essere me stessa, tendo sempre a voler fare una bella figura e a mostrarmi per chi non sono. A volte penso dipenda dal fatto che al liceo per 5 anni ho sofferto di bullismo psicologico da parte di una classe femminile e ora mi sento di dover controllare ogni mia mossa. Mi fido poco degli altri, a volte sono anche un po' scontrosa perché ho paura che mi facciano del male o mi feriscano. Sto tutti i giorni cercando di andare in biblioteca in università per provare a fare amicizia o almeno a parlare con qualcuno ma non riesco. Sono tutti molto sulle loro e io non ho idea di come iniziare ad attaccare bottone perché mi vergogno. Mi hanno consigliato alcuni amici di vestirmi un po' carina così dato che io faccio fatica ad avvicinarmi, possono prendere iniziativa gli altri. Ma io sono molto sulle mie e se qualcuno mi fissa mi viene l'ansia. Oggi sono rimasta a casa perché questa cosa mi sta stressando . Ieri sera ho fatto fatica a dormire perché non ero rilassata. C'è un gruppo di ragazzi con cui vorrei fare amicizia ma sono strani. Uno di loro mi guarda e quando lo guardo a mia volta si gira dall'altra parte. Ma perché fa cosi? Io non sono proprio capace, non ci capisco niente.
Scrivo perché mi sento un po' abbattuta. Ho quasi 25 anni e faccio da sempre una grandissima fatica a fare amicizia . Innanzitutto non riesco ad essere me stessa, tendo sempre a voler fare una bella figura e a mostrarmi per chi non sono. A volte penso dipenda dal fatto che al liceo per 5 anni ho sofferto di bullismo psicologico da parte di una classe femminile e ora mi sento di dover controllare ogni mia mossa. Mi fido poco degli altri, a volte sono anche un po' scontrosa perché ho paura che mi facciano del male o mi feriscano. Sto tutti i giorni cercando di andare in biblioteca in università per provare a fare amicizia o almeno a parlare con qualcuno ma non riesco. Sono tutti molto sulle loro e io non ho idea di come iniziare ad attaccare bottone perché mi vergogno. Mi hanno consigliato alcuni amici di vestirmi un po' carina così dato che io faccio fatica ad avvicinarmi, possono prendere iniziativa gli altri. Ma io sono molto sulle mie e se qualcuno mi fissa mi viene l'ansia. Oggi sono rimasta a casa perché questa cosa mi sta stressando . Ieri sera ho fatto fatica a dormire perché non ero rilassata. C'è un gruppo di ragazzi con cui vorrei fare amicizia ma sono strani. Uno di loro mi guarda e quando lo guardo a mia volta si gira dall'altra parte. Ma perché fa cosi? Io non sono proprio capace, non ci capisco niente.
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Quando ci si lascia prendere un po' dalla paranoia, ci si fanno mille domande. Perché gli altri si comportano così? Invece sarebbe più semplice e diretto provare, appunto, a fare delle cose diverse. E imparare dall'esperienza. Però è chiaro che se te ne stai tappata in casa, impari poco. È comprensibile che il contatto con gli altri ti faccia male, data la tua tendenza, ma occorre abituarsi al disagio iniziale dell'entrare in contatto con la novità, se si vuole poi apprezzare quello che viene dopo.
Hai mai pensato di lasciarti aiutare da uno psicologo?
Hai mai pensato di lasciarti aiutare da uno psicologo?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile ragazza,
Il bullismo, per fortuna parte del Suo passato, lascia comunque segni importanti, soprattutto in una persona che giá ha difficoltá a creare rapporti di amicizia.
Non a tutti riesce "semplice", col risultato di avere atteggiamenti o modi di fare che non aiutano, ma che dimostrano che, comunque, Lei ci prova.
L'amicizia è importante e fondamentale nella vita, soprattutto da giovani.
Vi sarebbero mille consigli (dai corsi, alla palestra, alle occasioni che una grande cittá offre) sul dove... Il problema è il "come", e la difficoltá a iniziare a creare un ponte verso l'altro.
Delle volte chi abbiamo davanti avverte se noi sia o tesi o in ansia... Parla di amici che Le danno consigli, per cui non è sola.
Posso chiederLe se ha intrapreso iniziative che aumentino le probabilitá di comunicare con gli altri coetanei?
E, poi, ha mai preso in considerazione l'aiuto di uno psicologo?
Il bullismo, per fortuna parte del Suo passato, lascia comunque segni importanti, soprattutto in una persona che giá ha difficoltá a creare rapporti di amicizia.
Non a tutti riesce "semplice", col risultato di avere atteggiamenti o modi di fare che non aiutano, ma che dimostrano che, comunque, Lei ci prova.
L'amicizia è importante e fondamentale nella vita, soprattutto da giovani.
Vi sarebbero mille consigli (dai corsi, alla palestra, alle occasioni che una grande cittá offre) sul dove... Il problema è il "come", e la difficoltá a iniziare a creare un ponte verso l'altro.
Delle volte chi abbiamo davanti avverte se noi sia o tesi o in ansia... Parla di amici che Le danno consigli, per cui non è sola.
Posso chiederLe se ha intrapreso iniziative che aumentino le probabilitá di comunicare con gli altri coetanei?
E, poi, ha mai preso in considerazione l'aiuto di uno psicologo?
dr.ssa Alessia Ghisi Migliari
[#3]
Ex utente
Grazie Dottori per le vostre risposte. Inizio dal dottor Santonocito:
E cosa devo fare Dottore? Io di solito quando questo ragazzo fa così ci resto male e mi arrabbio anche un po', quindi devo smetterla di arrabbiarmi e cambiare posto dato che fa cosi?
So che sbaglio a stare in casa, purtroppo a volte mi faccio vincere dallo stress e sono sicura che se oggi andavo di nuovo e quel ragazzo ricominciava a fare così aumentava ancora di più lo stress e non era il caso. Purtroppo il mio problema é questo, sono ansiosissima, gestisco male le emozioni, non so spiegarmi ecc. Sto facendo questo sforzo di stare con gli altri , non ci sono abituata perché ho sempre cercato di passare inosservata e mi sta creando tanto stress e tensione.
Dottoressa Migliari:
L'unica iniziativa Dottoressa é questa di andare tutti i giorni in università e con delle scuse provare ad attaccare bottone. Però ogni volta che mi invento una scusa tipo "ma oggi quando chiude la biblioteca?" l'altra persona per es risponde "Alle 20" io poi non so più cosa devo dire....anche con questo ragazzo di cui parlavo , un giorno si é seduto vicino a me, perché avevo di fronte un suo amico, allora ho provato a parlarci dicendo se sapeva dove erano le prese per mettere in carica il telefono, mi ha risposto e poi quando una persona ha staccato il telefono dalla presa , io mi agitavo un po perché lui era proprio vicino alle prese così mi ha chiesto, ma per gentilezza magari era anche infastidito, se volevo che mettesse il tel in carica, l'ho ringraziato ed é finita li. Ora quando ci vediamo finge di non vedermi oppure mi guarda , lo riguardo e lui si gira dall'altra parte. Io ormai dato che va sempre cosi con tutti, sto perdendo l'entusiasmo iniziale.
Per entrambi: No, non ho mai pensato anche perché non saprei come fare, che dire....
E cosa devo fare Dottore? Io di solito quando questo ragazzo fa così ci resto male e mi arrabbio anche un po', quindi devo smetterla di arrabbiarmi e cambiare posto dato che fa cosi?
So che sbaglio a stare in casa, purtroppo a volte mi faccio vincere dallo stress e sono sicura che se oggi andavo di nuovo e quel ragazzo ricominciava a fare così aumentava ancora di più lo stress e non era il caso. Purtroppo il mio problema é questo, sono ansiosissima, gestisco male le emozioni, non so spiegarmi ecc. Sto facendo questo sforzo di stare con gli altri , non ci sono abituata perché ho sempre cercato di passare inosservata e mi sta creando tanto stress e tensione.
Dottoressa Migliari:
L'unica iniziativa Dottoressa é questa di andare tutti i giorni in università e con delle scuse provare ad attaccare bottone. Però ogni volta che mi invento una scusa tipo "ma oggi quando chiude la biblioteca?" l'altra persona per es risponde "Alle 20" io poi non so più cosa devo dire....anche con questo ragazzo di cui parlavo , un giorno si é seduto vicino a me, perché avevo di fronte un suo amico, allora ho provato a parlarci dicendo se sapeva dove erano le prese per mettere in carica il telefono, mi ha risposto e poi quando una persona ha staccato il telefono dalla presa , io mi agitavo un po perché lui era proprio vicino alle prese così mi ha chiesto, ma per gentilezza magari era anche infastidito, se volevo che mettesse il tel in carica, l'ho ringraziato ed é finita li. Ora quando ci vediamo finge di non vedermi oppure mi guarda , lo riguardo e lui si gira dall'altra parte. Io ormai dato che va sempre cosi con tutti, sto perdendo l'entusiasmo iniziale.
Per entrambi: No, non ho mai pensato anche perché non saprei come fare, che dire....
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Se hai quest'ansia invalidante che ti blocca, servirebbe a poco darti consigli su cosa fare o non fare. Prima occorre che ti liberi dall'ansia, per poi poter ricevere ulteriori istruzioni. Per coltivare e far crescere una pianta occorre prima togliere le erbacce che le stanno d'attorno.
Ma online tutto ciò non si può fare. Purtroppo il 95% dei nostri utenti ci scrive convinto di poter ricevere consigli che li aiutino, ma il cambiamento nelle situazioni che coinvolgono relazioni si può fare solo attraverso la relazione, cioè stando di fronte a un terapeuta o uno psicologo. Non per email.
Potresti iniziare ad esempio consultando lo sportello di ascolto psicologico che probabilmente la tua facoltà avrà. Ma sarebbe meglio che ti rivolgessi a uno specialista, nella tua città non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Ma online tutto ciò non si può fare. Purtroppo il 95% dei nostri utenti ci scrive convinto di poter ricevere consigli che li aiutino, ma il cambiamento nelle situazioni che coinvolgono relazioni si può fare solo attraverso la relazione, cioè stando di fronte a un terapeuta o uno psicologo. Non per email.
Potresti iniziare ad esempio consultando lo sportello di ascolto psicologico che probabilmente la tua facoltà avrà. Ma sarebbe meglio che ti rivolgessi a uno specialista, nella tua città non c'è che l'imbarazzo della scelta.
[#5]
Ex utente
Ok ho capito Dottore. Prima devo risolvere l'ansia poi posso fare amicizia . Ma di solito quanto ci vuole? E ci vogliono farmaci?
E un'altra cosa, ma posso continuare ad andare a studiare in biblioteca? Al di là di tutto, a me piace come posto, é quando mi concentro troppo sulla gente che mi sconcentro da me stessa!
E un'altra cosa, ma posso continuare ad andare a studiare in biblioteca? Al di là di tutto, a me piace come posto, é quando mi concentro troppo sulla gente che mi sconcentro da me stessa!
[#6]
Sì, puoi continuare ad andare a studiare in biblioteca.
Il tempo necessario dipende da molti fattori, non si può essere precisi. Con approcci come lo strategico breve può bastare appena qualche seduta per mettere in moto un cambiamento. Molto dipende da quanto è motivato il paziente.
Dall'ansia si può uscire benissimo anche senza farmaci, ma la risposta come capirai non può essere data senza vederti.
Il tempo necessario dipende da molti fattori, non si può essere precisi. Con approcci come lo strategico breve può bastare appena qualche seduta per mettere in moto un cambiamento. Molto dipende da quanto è motivato il paziente.
Dall'ansia si può uscire benissimo anche senza farmaci, ma la risposta come capirai non può essere data senza vederti.
[#7]
Gentile Utente,
Le faccio gli auguri: vedrá che seguendo i consigli che Le sono stati dati sono certa avrá più facilitá di comunicazione: dissipare l'ansia è un bel "fardello", una liberazione che apre porte.
E non si scoraggi mai se serve tenacia nel creare rapporti con gli altri: capiteranno amici quando meno se l'aspetta, quando riavrá un poco di calma.
E la biblioteca universitaria resta un posto sempre affascinante, ma, per Sua natura, silenzioso: se lo goda per quel che è, mentre lavora su se stessa, per poi creare un Suo mondo che La soddisfi.
Le faccio gli auguri: vedrá che seguendo i consigli che Le sono stati dati sono certa avrá più facilitá di comunicazione: dissipare l'ansia è un bel "fardello", una liberazione che apre porte.
E non si scoraggi mai se serve tenacia nel creare rapporti con gli altri: capiteranno amici quando meno se l'aspetta, quando riavrá un poco di calma.
E la biblioteca universitaria resta un posto sempre affascinante, ma, per Sua natura, silenzioso: se lo goda per quel che è, mentre lavora su se stessa, per poi creare un Suo mondo che La soddisfi.
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Ex utente
Grazie Dottori per i vostri incoraggiamenti. Se devo essere sincera mi sento un po' giù più che altro perché mi trovo a dover affrontare questa cosa da sola (con i miei non ho molto dialogo, e con il mio unico e migliore amico mi ritrovo spesso a doverlo incoraggiare io, insomma ho sempre fatto tutto sola, mai avuti incoraggiamenti e so che di questo dovrei essere fiera perché sono forte però mi rendo conto che tutte le battaglie le devo affrontare sola). Spero che con il supporto di un/una psicologo/a mi senta meno sola e più pronta a farmi amici e conoscenze più sane e adatte a me. Ho paura che spesso trovo gente strani (come il ragazzo taciturno della biblioteca) proprio perché ho questo problema. Magari se lo risolvo trovo gente più sana che mi parla invece che girarsi dall'altra parte...ok proverò a godermi con tranquillità la biblioteca, dentro di me anch'io spesso ho pensato che forse non era proprio il posto giusto per fare amicizia.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 28.7k visite dal 16/02/2017.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).