Lei definisce queste crisi attacchi di panico a seguito di situazione stressante
Cari medici, vi ringrazio per il vostro consulto, vi espongo il mio problema.
Sono fidanzata con un ragazzo da 2 anni e da quando l'ho conosciuto lui, puntualmente, ogni lite , entrava in crisi, non so se definirli attacchi di panico o altro, i suoi sintomi sono forte tremore, sudorazione, dolore al petto, vomito, sensazione di estraneità, mancanza di respiro , e lo manifesta ansimando e urlando, al fine della crisi prerpecisce una sensazione di debolezza, di svenimento, mancamento di forze. Al giorno d'oggi dopo un suo tradimento, io l'ho lasciato e in questo frangente di tempo le sue crisi, i suoi attacchi sono solo andati a peggiorare, al punto che temo per il suo benessere, non so come comportarmi, non riesco a tranquillizzarlo in nessun modo, il suo stato lo descrive come infelicità e da tutta la colpa a me. A seguito dell' ennesima crisi di stanotte durata parecchie ore mi chiedevo quale fosse la cosa giusta da fare, il miglior modo per intervenire, premetto che lui non vuole parlare di questa situazione con nessuno e manco con un uno specialista, si rifiuta e io mi sento troppa responsabilità addosso....Secondo lei queste crisi posso nuocere alla sua salute ? É il caso che io parli con i suoi genitori (anche se lui non vuole assolutamente) e metterli davanti alla situazione ? Lei definisce queste crisi attacchi di panico a seguito di situazione stressante ? Lui potrà imparare a gestirli da solo o ha bisogno di un sostegno psicologico ?
Sono fidanzata con un ragazzo da 2 anni e da quando l'ho conosciuto lui, puntualmente, ogni lite , entrava in crisi, non so se definirli attacchi di panico o altro, i suoi sintomi sono forte tremore, sudorazione, dolore al petto, vomito, sensazione di estraneità, mancanza di respiro , e lo manifesta ansimando e urlando, al fine della crisi prerpecisce una sensazione di debolezza, di svenimento, mancamento di forze. Al giorno d'oggi dopo un suo tradimento, io l'ho lasciato e in questo frangente di tempo le sue crisi, i suoi attacchi sono solo andati a peggiorare, al punto che temo per il suo benessere, non so come comportarmi, non riesco a tranquillizzarlo in nessun modo, il suo stato lo descrive come infelicità e da tutta la colpa a me. A seguito dell' ennesima crisi di stanotte durata parecchie ore mi chiedevo quale fosse la cosa giusta da fare, il miglior modo per intervenire, premetto che lui non vuole parlare di questa situazione con nessuno e manco con un uno specialista, si rifiuta e io mi sento troppa responsabilità addosso....Secondo lei queste crisi posso nuocere alla sua salute ? É il caso che io parli con i suoi genitori (anche se lui non vuole assolutamente) e metterli davanti alla situazione ? Lei definisce queste crisi attacchi di panico a seguito di situazione stressante ? Lui potrà imparare a gestirli da solo o ha bisogno di un sostegno psicologico ?
[#1]
Gentile utente,
Ci chiede:
"Lei definisce queste crisi attacchi di panico a seguito di situazione stressante ?"
Nessuna diagnosi può essere fatta on line, senza aver davanti la persona.
Per avere idee più chiare potrà leggere
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Purtroppo Lei non lo può aiutare:
perchè è parte in causa
perchè non è una specialista
perchè corre il rischio di assumensene la colpa.
Certamente lui ha bisogno di aiuto, innanzi tutto del medico di base,
poi di uno psicologo psicoterapeuta.
Tenga conto però che è impossibile aiutare chi non vuole essere aiutato, purtroppo. E al momento lui sembra cercare inconsapevolmente un capro espiatorio: Lei.
Sull'argomento può leggere
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3768-come-aiutare-chi-non-vuole-essere-aiutato.html
Saluti cordiali.
Ci chiede:
"Lei definisce queste crisi attacchi di panico a seguito di situazione stressante ?"
Nessuna diagnosi può essere fatta on line, senza aver davanti la persona.
Per avere idee più chiare potrà leggere
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Purtroppo Lei non lo può aiutare:
perchè è parte in causa
perchè non è una specialista
perchè corre il rischio di assumensene la colpa.
Certamente lui ha bisogno di aiuto, innanzi tutto del medico di base,
poi di uno psicologo psicoterapeuta.
Tenga conto però che è impossibile aiutare chi non vuole essere aiutato, purtroppo. E al momento lui sembra cercare inconsapevolmente un capro espiatorio: Lei.
Sull'argomento può leggere
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3768-come-aiutare-chi-non-vuole-essere-aiutato.html
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 16/02/2017.
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