Paranoie, senso di inadeguatezza
Buongiorno,
sono una ragazza di 25 anni che prima d'ora non ha mai avuto esperienze sentimentali. Da 3 mesi e mezzo sto con un uomo più grande, e la settimana scorsa abbiamo avuto una discussione pesante che ha fatto stare male entrambi per diversi giorni, finchè domenica non ci siamo visti e chiariti.
Però da quel momento sto vivendo tutto con un'ansia e una preoccupazione immense, ho il terrore che si sia stufato di me, se lo vedo "online" su Whatsapp senza che mi stia scrivendo vado in panico ("con chi starà parlando?"), se dice una parola che per me non è pienamente rassicurante vado in tilt, inizio a pensare che si stia allontanando da me per poi lasciarmi. Scoppio continuamente a piangere e sono sfibrata, dormo poco e male.
Questa domenica che viene (il 19) potevamo avere il tempo per vederci, e invece no, ha scelto di lavorare tutto il giorno per fare un favore al suo capo, e io subito ho interpretato questa cosa come "vedi, sta cominciando ad allontanarsi, non mi vuole più".
So che dovrei parlargli ma dato che già abbiamo discusso due volte per via delle mie insicurezze e delle mie preoccupazioni ho paura a farlo.
Sottolineo che prima di conoscermi lui ha avuto una lunga relazione (2 anni di fidanzamento + 5 di convivenza) a suo dire molto infelice e insoddisfacente, e lui dice che ogni discussione che abbiamo gli ricorda quanto ha vissuto con la sua compagna e non vuole che ricapiti con me.
sono una ragazza di 25 anni che prima d'ora non ha mai avuto esperienze sentimentali. Da 3 mesi e mezzo sto con un uomo più grande, e la settimana scorsa abbiamo avuto una discussione pesante che ha fatto stare male entrambi per diversi giorni, finchè domenica non ci siamo visti e chiariti.
Però da quel momento sto vivendo tutto con un'ansia e una preoccupazione immense, ho il terrore che si sia stufato di me, se lo vedo "online" su Whatsapp senza che mi stia scrivendo vado in panico ("con chi starà parlando?"), se dice una parola che per me non è pienamente rassicurante vado in tilt, inizio a pensare che si stia allontanando da me per poi lasciarmi. Scoppio continuamente a piangere e sono sfibrata, dormo poco e male.
Questa domenica che viene (il 19) potevamo avere il tempo per vederci, e invece no, ha scelto di lavorare tutto il giorno per fare un favore al suo capo, e io subito ho interpretato questa cosa come "vedi, sta cominciando ad allontanarsi, non mi vuole più".
So che dovrei parlargli ma dato che già abbiamo discusso due volte per via delle mie insicurezze e delle mie preoccupazioni ho paura a farlo.
Sottolineo che prima di conoscermi lui ha avuto una lunga relazione (2 anni di fidanzamento + 5 di convivenza) a suo dire molto infelice e insoddisfacente, e lui dice che ogni discussione che abbiamo gli ricorda quanto ha vissuto con la sua compagna e non vuole che ricapiti con me.
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"So che dovrei parlargli ma dato che già abbiamo discusso due volte per via delle mie insicurezze e delle mie preoccupazioni ho paura a farlo. "
" lui dice che ogni discussione che abbiamo gli ricorda quanto ha vissuto con la sua compagna e non vuole che ricapiti con me."
Gent.le Ragazza,
l'insicurezza e la paura di litigare da parte tua contribuiscono involontariamente a legittimare l'evitamento da parte del tuo fidanzato., evitamento che in realtà, deriva dalla frustrazione e dal fallimento vissuti nella relazione precedente; ma finisce per consolidare proprio quel senso di inadeguatezza che tu stessa citi nel titolo della tua richiesta, a quel punto il cerchio si chiude trasformandosi in un circolo vizioso, che nel tempo rischia di deteriorare la relazione.
Parlarne da soli potrebbe non essere sufficiente se prima ciascun partner non sviluppa la consapevolezza dei rispettivi condizionamenti connessi alle relazioni precedenti.
Intanto potresti iniziare col chiederti:
-nella relazione di coppia che sto vivendo, c'è un'equa distribuzione del potere tra i partner oppure si è venuta a creare una situazione asimmetrica (sbilanciata) ?
-in che modo io ho contribuito attivamente ad alimentare questa asimmetria?
Naturalmente questi sono solo spunti di riflessione che spero possano aiutarti a trovare il coraggio di avviare un confronto autentico e rispettoso dei bisogni affettivi di entrambi.
" lui dice che ogni discussione che abbiamo gli ricorda quanto ha vissuto con la sua compagna e non vuole che ricapiti con me."
Gent.le Ragazza,
l'insicurezza e la paura di litigare da parte tua contribuiscono involontariamente a legittimare l'evitamento da parte del tuo fidanzato., evitamento che in realtà, deriva dalla frustrazione e dal fallimento vissuti nella relazione precedente; ma finisce per consolidare proprio quel senso di inadeguatezza che tu stessa citi nel titolo della tua richiesta, a quel punto il cerchio si chiude trasformandosi in un circolo vizioso, che nel tempo rischia di deteriorare la relazione.
Parlarne da soli potrebbe non essere sufficiente se prima ciascun partner non sviluppa la consapevolezza dei rispettivi condizionamenti connessi alle relazioni precedenti.
Intanto potresti iniziare col chiederti:
-nella relazione di coppia che sto vivendo, c'è un'equa distribuzione del potere tra i partner oppure si è venuta a creare una situazione asimmetrica (sbilanciata) ?
-in che modo io ho contribuito attivamente ad alimentare questa asimmetria?
Naturalmente questi sono solo spunti di riflessione che spero possano aiutarti a trovare il coraggio di avviare un confronto autentico e rispettoso dei bisogni affettivi di entrambi.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile ragazza,
riprendiamo qui il discorso del precedente consulto di pochi giorni fa, quello del 08.02.2017.
Segno che gli stimoli ricevuti non sono serviti.
Probabilmente un percorso psicologico di persona potrebbe aiutarLa maggiormente ad elaborare quei sentimenti e situazioni che Lei ci presenta,
ma che online non hanno la stessa possibilità.
Ci ha mai pensato?
Saluti cordiali.
riprendiamo qui il discorso del precedente consulto di pochi giorni fa, quello del 08.02.2017.
Segno che gli stimoli ricevuti non sono serviti.
Probabilmente un percorso psicologico di persona potrebbe aiutarLa maggiormente ad elaborare quei sentimenti e situazioni che Lei ci presenta,
ma che online non hanno la stessa possibilità.
Ci ha mai pensato?
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 14/02/2017.
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