Manipolazione

Gentilissimi, Ho 40 anni sono sposata, ma da un anno sto frequentando un altro uomo. Negli ultimi mesi ho preso sempre più coscienza dell'esaurirsi del mio matrimonio, in quanto sento di non avere più stimoli per la mia crescita personale all'interno della coppia. L'uomo che sto frequentando, invece, ha un carattere molto forte e la capacità di mettermi in discussione.. Da quando lo conosco, però, è sempre stato molto freddo asserendo che la mia condizione di donna sposata non gli faceva sperare nulla di nuovo ed io, essendo nella condizione di non poter chiedere nulla, ho sempre fatto i primi passi cercandolo di più, dandogli il mio affetto, ascoltando i suoi sfoghi lavorativi e famigliari. E' separato con una figlia. La ex moglie non si occupa come dovrebbe della bimba di 7 anni e lui, per sopperire a queste mancanze, svolge una vita completamente assorbita dal lavoro e dalla famiglia. Ci siamo sempre visti molto poco. In media una volta al mese, con i minuti contati perché doveva sempre tornare a casa anche se la figlia era con la mamma, perché poteva chiamarlo all'improvviso e lui doveva essere pronto. Figuriamoci! Io figlia di genitori separati con un padre assente, quando ho visto questo atteggiamento la mia stima è volata alle stelle.. Mi diceva che aveva deciso di frequentare una donna sposata perché le storie avute dopo la separazione erano finite in quanto nessuna delle altre donne era riuscita ad accettare sua figlia come priorità... Ora, sono tre mesi che non ci vediamo. Mi chiede di aspettare che arrivi un momento migliore. Nel frattempo, alla mia richiesta di attenzioni con messaggi più frequenti e chiamate (sottolineo che ho chiesto due chiamate al mese) mi dice che essendo indaffarato con sua figlia, che addirittura ora gli controlla il telefono, non mi può accontentare e che essendo la nostra relazione nascosta non posso avanzare richieste di alcun tipo. Nel periodo di ottobre mi ha chiesto un aiuto economico di euro 2500 (non restituiti) per pagare i debiti che la sua ex moglie gli avrebbe lasciato.. Gli ho fatto notare che in un rapporto equilibrato le richieste dovrebbero essere, appunto, eque da entrambe le parti e che gli ho chiesto solo qualche attenzione in più per aiutarmi in questa lunga e, per me, straziante attesa dei tempi migliori di cui parla. Vi scrivo perché negli ultimi due ho perso il sorriso, la voglia di lavorare, di vivere e non faccio che elemosinare piccole briciole da parte di quest'uomo... Vorrei chiedervi: davvero dopo un anno di frequentazione io sono così poco in diritto di avanzare queste semplici richieste che mi farebbero stare meglio? Sono sposata, è vero.. Ma sto prendendo piano piano la mie consapevolezze... Mi sento manipolata.. Sento che fa leva su questa mia situazione per continuare a fare il suo comodo, per non impegnarsi e avere comunque una donna disponibile all'occorrenza.. Aiutatemi.. Ha ragione lui? Sono destinata ad accettare zitta tutto questo?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente, le relazioni extra sono sempre caratterizzate da una dimensione fortemente frustrante. Il tutto perchè non ci si può esporre liberamente e certi vincoli non consentono pretese.
Purtroppo in questo tipo di relazioni l'equilibrio si può mantenere sono con un accordo delle parti in cui non può e non deve esserci pretesa.
Bisogna scendere a patti con la fisiologica e naturale frustrazione della condizione nella quale ci si trova.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

non si tratta di chiedersi chi ha ragione,
bensì di chiedersi cosa se ne trae da una relazione del genere, in senso globale per la Sua vita.
Forse un anti-solitudine?
Qualcuno che ogni tanto la cerca, ma raramente: "Ora, sono tre mesi che non ci vediamo. Mi chiede di aspettare che arrivi un momento migliore.." ?
Che altro?

Inoltre mescolare affari di cuore e portafoglio non porta nulla di buono,
specialmente quando si chiede un prestito
che diventa una .. dazione di fatto.
La fiducia ne viene intaccata.

Più che amore, sembrebbe rivestire le caratteristiche della dipendenza.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"Figuriamoci! Io figlia di genitori separati con un padre assente, quando ho visto questo atteggiamento la mia stima è volata alle stelle.."


Gent.le Sig.ra,
razionalizzare la sofferenza connessa alle ferite emotive verificatesi nelle relazioni con le figure di attaccamento (genitori o caregivers) , non ci consente una volta diventati adulti, di vivere le nostre relazioni affettive (ufficiali o ufficiose che siano) in modo funzionale ai nostri bisogni affettivi.
A quel punto, il "terreno" è pronto per accogliere l'idealizzazione che nel suo caso viene proiettata sull'amante.
Purtroppo i comportamenti di questa persona smentiscono clamorosamente le aspettative derivanti da quella rappresentazione idealizzata già dall'inizio della relazione, poiché anche lui, a sua volta, entra in relazione con la sua nuova partner "zavorrato" dal condizionamento del fallimento della relazione precedente.

Infatti Lei stessa scrive:
"Da quando lo conosco, però, è sempre stato molto freddo asserendo che la mia condizione di donna sposata non gli faceva sperare nulla di nuovo"

Dato che la richiesta di aiuto arriva da Lei, la domanda che le pongo é: ammesso e non concesso che quest'uomo la stia manipolando,

chi è l'unica persona che può dargli il potere di farlo?

La mia domanda, seppur provocatoria, vuole offrirle uno spunto di riflessione che può aiutarla a "spezzare" il circolo vizioso all'interno del quale si sente destinata a restare.

"Sono destinata ad accettare zitta tutto questo?"

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#4]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie per le vostre risposte...
Dott. De Vincentiis, lei ha ragione, ma le mie non sono pretese. Ho spiegato a lui che se mi rendesse meno difficoltosa questa attesa mostrandomi la sua presenza io avrei potuto portare avanti questa relazione, altrimenti per me sarebbe stato difficile. Lui, ovviamente, quando vede che sto mollando mi dice: "ci provo" e poi non cambia nulla... Purtroppo la frustrazione non è più fisiologica. Sono appena stata dal medico di famiglia e ne sono uscita con Lexotan perché ormai non riesco più a dormire e a lavorare... Io scenderei a patti volentieri, ma lui no...

Dott.ssa Brunialti, le dirò di più. I nostri ultimi incontri sono stati incredibili. I primi di novembre, l'ultima volta in cui abbiamo avuto rapporti, mi ha dato dei pizzichi fortissimi alle avanbraccia lasciandomi dei doloranti lividi neri che sono durati 10 giorni. Per lui sono gesti di affetto, credo. A fine novembre ci siamo visti per due ore, eravamo in macchina abbracciati e non mi ha voluto baciare per tutto il tempo perché avevo mangiato gli spaghetti alle vongole e lui odia l'aglio. Due giorni prima di Natale, per 20 minuti, per scambiarci i regali e poi è scappato via di corsa... Poi tante numerose buche. Appuntamenti disdetti all'ultimo momento che mi creano anche problemi per la situazione a casa... Sicuramente il mio matrimonio va "rivisto", ma di certo non nel modo peggiore.
Sì, quel prestito ha intaccato la fiducia terribilmente... Direi che le ha ragione, si è instaurata una dipendenza.

Dott.ssa Camplone lei ha detto una grande verità. La figura di questa bambina di 7 anni ha aperto un rubinetto emotivo senza precedenti. Io sono travolta dall'empatia per questa bambina sconosciuta e sento addosso tutto ciò che lui mi racconta di relativo a lei. Questo ha riaperto un'emotività legata al mio passato che non riesco più a gestire... Sicuramente l'idealizzazione ha rivestito un ruolo importante anche nel rapporto con mio marito.
Voglio spezzare questo circolo vizioso, ma non mi sento abbastanza forte per sopportare, in questo momento, la scomparsa di questa persona dalla mia vita. Ora è in fase arrabbiata perché dice che sono polemica, ma temo che quando mi ricercherà io cederò ancora.
Ditemi, se ne esce da queste situazioni? Per vostre esperienza, in terapia, si può imparare ad uscire da questa idealizzazione, da questa razionalizzazione delle ferite emotive passate?
Vorrei diventare una persona in grado di vivere i rapporti in maniera sana e matura...
[#5]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Un lapsus freudiano mi ha forse fatto omettere di rispodere alla parte finale del commento della dott.ssa Camplone...
La sua domanda provocatoria è più che lecita.
Io, solo io, glielo posso permettere. La responsabilità della mia serenità è nelle mie mani...
Ora mi chiedo: troverò la forza di allontanare questa persona dalla mia vita prima che di me restino solo macerie?

Grazie davvero a voi tutti per questi importanti spunti di riflessione...
[#6]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"Sono appena stata dal medico di famiglia e ne sono uscita con Lexotan perché ormai non riesco più a dormire e a lavorare"

Gent.le Sig.ra,
in questi casi il medico di famiglia oltre a prescrivere farmaci, che spesso e volentieri vengono autogestiti dal paziente rivelandosi controproducenti, dovrebbe fare un'anamnesi accurata e proporre al paziente un colloquio psicologico.
Oramai questa è diventata una consuetudine per la maggioranza dei medici di base, tuttavia ci sono ancora casi isolati come quello da Lei descritto

"Sicuramente il mio matrimonio va "rivisto", ma di certo non nel modo peggiore"

Sostituire un rapporto idealizzato con un altro non equivale a realizzare un processo di cambiamento che coinvolge sia la dimensione individuale che quella relazionale.

A proposito di dipendenza affettiva le consiglio di leggere questo articolo:

http://www.psicoterapeuta-pescara.it/psicoterapia-di-coppia/dipendenza-affettiva.html


"si può imparare ad uscire da questa idealizzazione, da questa razionalizzazione delle ferite emotive passate? "

Sia l'idealizzazione che la razionalizzazione non sono altro che atteggiamenti difensivi che scegliamo nell'intento di "proteggerci",
ma che in realtà oltre a precludere qualsiasi possibilità di emancipazione dalla sofferenza, contribuiscono ad alimentarla.
Non è sufficiente identificare il circolo vizioso nel quale si è caduti, è necessario concedersi la possibilità di ricevere un aiuto qualificato che richiede il coinvolgimento diretto di uno psicologo-psicoterapeuta.
Si tratta di affrontare un percorso di crescita personale e non di cura dalla patologia (anche se integrato da una terapia farmacologica finalizzata a ristabilire un ciclo sonno-veglia adeguato), a partire dalle ferite emotive che sta vivendo "qui ed ora" anche se ciò implica un riferimento al passato.

Per quanto riguarda la manipolazione affettiva nella relazione di coppia scorrendo fino alla fine questa pagina

http://www.psicoterapeuta-pescara.it/

può ascoltare una mia intervista radiofonica sull'argomento. Le auguro di entrare in contatto con le sue emozioni all'interno di uno "spazio protetto" (colloquio psicologico), nel quale condividere e quindi elaborare i suoi vissuti, anziché imporsi scelte e comportamenti (rompere la relazione affettiva, separarsi da suo marito) dettati soltanto dalla rabbia.
[#7]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

così descrive:
"I nostri ultimi incontri sono stati incredibili.
...pizzichi fortissimi ...
...non mi ha voluto baciare ...lui odia l'aglio.
...Natale, 20 minuti, per scambiarci i regali e poi è scappato via di corsa...
...Poi tante numerose buche...
...Sì, quel prestito ha intaccato la fiducia terribilmente...
.. dipendenza affettiva..."

E si chiede:
"troverò la forza di allontanare questa persona dalla mia vita prima che di me restino solo macerie? "

Risposta.
Dipende dalla rapidità e determinazione con cui chiede aiuto.

Cari saluti.
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Signora,
Quando si ama, e dopo il naufragio di un matrimonio, il livello di vilnerabilità è davvero elevato.

Si protegga però, quest'uomo così sensibile alla figlia, mi sembra che la adoperi come un muro difensivo per non amare ancora.

Le allego una visitatissima lettura dove troverà anche un avideo intervista, e le faccio carissimi auguri per tutto.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6531-il-gaslighting-in-amore-la-manipolazione-della-mente-altrui-ansia-e-depressione.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#9]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Care dottoresse, grazie davvero per i vostri consigli e il supporto. Ho letto e ascoltato accuratamente ciò che mi avete indicato. Nella descrizione del manipolatore all'intervista radio della dott.ssa Camplone riscontro alcuni segnali, ma è sorprendente come , invece, mi riconosca nell'ultimo articolo, quello sul gaslighting.
Mi sono molto emozionata leggendovi e credo di dover effettuare questo passo di perdono nei confronti di me stessa, per essermi maltrattata in questo modo.
Spezzo una lancia nei confronti del medico di famiglia che prima di prescrivermi il calmante mi ha ascoltato a lungo, e mentre ero lì ho prenotato un incontro con la psicologa che settimanalmente si reca nel suo studio.
Stanotte, mentre non dormivo nonostante il lexotan, ho seguito un impulso e ho inviato un messaggio. Gli ho scritto che non voglio più continuare e, cosa incredibile, gli ho scritto anche ciò che lei, dott.ssa Randone, ha esplicitato nel suo messaggio:
"Ti nascondi dietro tua figlia e i tuoi problemi evitando di stringere una relazione profonda, di affetto sincero e reciproco, sminuendo col il tuo distacco chi ti vuole bene...."
Lui lo ha ignorato completamente, ma temo che tornerà a farsi vivo.. L'unica cosa che spero è di riuscire a ignorarlo io, se e quando succederà...
E' una brava persona, ma dovrebbe farsi aiutare a mio avviso... Di certo non posso essere io la sua terapeuta!
Troverò la forza per affrontare questo percorso di crescita.. Attraverserò questa sofferenza con coraggio e ringrazio quest'uomo, insicuro, sofferente e pieno di problemi, e la sua bambina, per aver risvegliato in me un'emotività sopita da troppo tempo...
Grazie anche a voi, di cuore...
[#10]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Ci fanno proprio piacere le Sue parole,
al momento così lucide e determinate,
così piene di emozione da mettere al proprio servizio.

Protegga dentro di sè tale situazione,
prevedendo che sarà messa a dura prova.
Rileggerà allora questo consulto,
le proprie parole
e forse conserverà la forza per pensare a sè.

Saluti cari.
[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"invece, mi riconosca nell'ultimo articolo, quello sul gaslighting. "

Immaginavo leggendola.

Davvero auguri per tutto. Non è mai troppo tardi per iniziare a volersi bene, e rispettarsi.
[#12]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"Lui lo ha ignorato completamente, ma temo che tornerà a farsi vivo.. L'unica cosa che spero è di riuscire a ignorarlo io, se e quando succederà..."

Il manipolatore solitamente non agisce d'impulso sopratutto quando il manipolato si ribella,
quindi non mi sorprende che non abbia ricevuto risposta al messaggio, è possibile che si conceda anche il lusso di aspettare che sia Lei a farsi viva.

Per quanto riguarda perdonare se stessa, più che di un passo si tratta di un processo nel quale il perdono è il punto di arrivo e può essere promosso attraverso un percorso di crescita personale con uno psicoterapeuta.
[#13]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Cara dottoressa, grazie per questo messaggio.
Da ieri, come aveva previsto la dott.ssa Brunialti ho avuto molti momenti di dura prova e mi sono riletta spesso. Questo mi ha aiutato a non ricontattarlo, spinta dai sensi di colpa. Mi sento come se non avessi rispettato i suoi bisogni e come se le mie pretese fossero esagerate e fuori luogo, data la mia situazione di donna sposata.
Questo vortice in cui cado, accentuato dal suo silenzio e dalle sue sparizioni, in passato mi ha spinto a cercarlo di nuovo io, per scusarmi. Risultando incoerente e patetica ai miei stessi occhi.
Quindi, ciò che dice è più che verosimile! Anche perché io l'ho abituato bene!
Questa volta non ricadrò nello stesso errore...
Ma è molto difficile, in questo momento per me, gestire il senso di abbandono che mi blocca, mi logora e mi fa pensare che se lui non mi cercherà più è soltanto colpa mia e del mio infantilismo.
Poi la parte razionale di me, invece , mi dice che se non mi cerca mi fa un grande piacere!
Comunque, ho già preso accordi per iniziare il mio percorso di crescita con una psicologa. Sono molto determinata in questo...
La mia unica salvezza e speranza è che so di essere forte, so di poter affrontare tutto questo... Devo solo gestire queste emozioni che, essendo state rinchiuse in me per tanto tempo, mi sorprendono nella loro intensità , nella loro imprevedibilità... Ma confesso, anche nella loro bellezza...
Perché, dottoressa, la razionalità fa parte di me, ma non si può vivere in maniera piena senza le emozioni... Trascurandole e non riconoscendole... La vita ha bisogno di tutto...
[#14]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
"Mi sento come se non avessi rispettato i suoi bisogni e come se le mie pretese fossero esagerate e fuori luogo, data la mia situazione di donna sposata."

Auto-ristrutturo in positivo le mie stesse parole:
Non erano pretese, ma richieste che nascevano da una sofferenza indotta da una sua pretesa, cioè quella di vederci solo quando voleva lui. O così o niente, diceva.
Da lì la mia richiesta, secondo lui fuori luogo, di farmi sentire almeno la sua presenza con messaggi e chiamate.
Senza contare che il primo a fare una richiesta spropositata è stato lui, con l'aiuto economico...

Scusate, ma questa riflessione me la dovevo :-)
[#15]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

"Perché la razionalità fa parte di me, ma non si può vivere in maniera piena senza le emozioni... Trascurandole e non riconoscendole... La vita ha bisogno di tutto... "

se queste sono le conclusioni a cui è giunta,
sono molto sagge!

Le protegga dentro di sè,
prevedendo che saranno messa a dura prova.
Rileggerà allora questo consulto,
le proprie parole
e conserverà la forza per pensare a sè.
(Avrà notato le modifiche apportate in quest'ultimo capoverso...)

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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Cara dottoressa, non solo farò tesoro di questo suo consiglio, ma le dirò di più...
Mi ha fatto venire in mente una frase di Edgar Morin che lessi qualche tempo e mi toccò profondamente:
"L'educazione può aiutare a diventare migliori e, se non più felici, ci insegna ad accettare la parte prosaica e a vivere la parte poetica delle nostre vite".
Educherò me stessa e conserverò la forza per pensare a me...
Grazie con tutto il cuore...
[#17]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Auguri e auspici di cuore.