Depressione, anoressia e voglia di morire

Buon giorno, vi scrivo perchè penso di avere bisogno di AIUTO. Ho 33 anni, alle spalle 5 anni di matrimonio con un uomo che non amavo (e non amo), dal quale ho avuto una bellissima bimba di 4 anni. Gli anni del matrimonio son stati tristi, angoscianti ma comunque restavo fedele e spensierata nella mia prigione.Un paio di anni fa incontro un amico di vecchia data. Senza accorgercene ci innamoriamo. Per lui tradisco mio marito dal quale ci separiamo. Con questo mio "amico" mi sento per la prima volta, in 33 anni, innamorata e capisco cos'è l'amore quello vero. Un anno fantastico, sei mai litigi o arrabbiature. Tutto era così straordinario. Mi sono sentita viva come non mai. Poi mi chiede informazioni su una storia vecchia 12 anni. GLi mento su quella storia. Uno, perchè è una storia che non mi piace ricordare, due perchè sapevo che non l'avrebbe presa bene. Dopo varie negazioni su quella storia passata inizio a pensare di dirgli la verità, ma lui mi anticipa e la scopre. Da qui inizia il declino della nostra storia (11 mesi sono passati da quando abbiamo preso a stare insieme). Mi lascia arrabbiato. Io ci sto male. Ci prendiamo e ci lasciamo per questo stesso motivo due tre volte.
Giocavo a pallavolo prima di diventare mamma. Vorrei riprendere ma stando sempre con la bambina non posso. Così, non avendo sfoghi e perso tutte le amicizie durante gli anni di fidanzamento e di matrimonio, ho preso a fumare. Quando mi preparo una sigaretta (fumo tabacco) inizio a sentirmi male: mi gira la testa, mi viene nausea e uno strano senso di malessere allo stomaco. Mi impongo di fumare anche se non ne ho voglia (fumo lo stesso tabacco che fuma lui). Quando aspiro, la testa mi gira forte, non riesco a stare in piedi o seduta, ma devo stare accovacciata. Le tempie pare che si gonfino e che vogliano esplodere. Purtroppo ho perso l'appetito. Sono alta 1,70 e peso 50 kg. Sono stata un intero mese senza toccare cibo. Il cibo mi nauseava solo a guardarlo. Ora mangio solo a pranzo, due o tre crocchè di patate e niente più durante il giorno. Mi guardo allo specchio e non mi piaccio. Mi si vedono le ossa ricoperte da quel finissimo strato striato di muscoli. Non voglio essere anoressica ma non so come fare.La domenica, poi, che sto sola tutta la giornata ho il forte richiamo del suicidio. Voglio imbottirmi di farmaci e farla finita. Sono completamente sola, vivo tra difficoltà economiche (non prendo il mantenimento e ho uno stipendio di 500€) e sono stanca di pensare e soffrire costantemente. Sono sempre stata solare e gioiosa ma ora non ci riesco più. Anche quando sto "tranquilla", d'improvviso scoppio a piangere. Sento che sto perdendo la mia battaglia, la mia guerra, ma non vorrei per la mia bambina. Eppure divento sempre più debole. QUesto mio ex mi ha donato un qualcosa che mi ha nutrita per tutto il tempo che siamo stati insieme, ma ora, questo suo nutrimento mi sta uccidendo e non so come uscirne.
Ho bisogno di aiuto e spero di trovarlo in voi
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Sento che sto perdendo la mia battaglia, la mia guerra, ma non vorrei per la mia bambina"

Gentile signora,

intanto questo è il mandato più importante della Sua vita: la Sua bimba. Ecco allora che compare la motivazione per la quale ha ancora più senso chiedere aiuto, di persona.

Quanto al nutrimento di cui Lei parla, mi dispiace ma non può essere un uomo a darLe nutrimento se dentro sente che c'è qualcosa che non va. Un matrimonio che pare una scelta del tutto casuale, con un uomo che non ama, ma dal quale nasce una bambina; un altro uomo con cui crede di aver ritrovato la felicità e la serenità...
Ma che cosa ci può dire della Sua infanzia e giovinezza?
Come era il clima in casa quando viveva con la Sua famiglia d'origine?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
La mia penso sia stata una famiglia normale. I miei sono andati sempre d'accordo, le decisioni le discutevano insieme. Certo qualche volta litigavano ma penso sia normale. Con i miei fratelli sono semlre andata d'accordo e mio padre è sempre stato presente e mi ha sempre mostrato affetto. Con mia madre non è cosí. Non abbiamo avuto un buon rapporto. Quando lei era nervosa sfogava su me la sua rabbia (specie se litigava con la nonna paterna. Io porto il suo nome e questo peggiorava le cose. Una volta me l'ha confessato). Abbiamo litigato spesso e spesso ero triste a causa sua. Ricordo che sentivo la mancanza di una mamma o che delle volte pregavo perché non l'avessi più. Non è cattiva come persona, anzi è sempre pronta ad aiutare, forse questo mi faceva rabbia:sempre gentile e disponibile con gli altri e mai con me. Se piangevo ero pazza, così come se mostravo rabbia dopo aver litigato con uno dei fratelli. Non mi è stata molto vicina e spesso mi remava contro nei momenti difficili.
Ora però mi aiuta come può:con la bimba e economicamente.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

una visita presso il Suo medico di base potrebbe esserLe molto utile,
sia per esaminare insieme il considerevole calo ponderale,
nonchè i pensieri suicidari
ed eventuali farmaci.

Noi Le diamo tutto l'aiuto possibile,
di ascolto, di orientamento,
ma è un aiuto psicologico di persona quello che Le occorrerebbe; online si arriva fino ad un certo punto.

Presso il Consultorio o il Centro di igiene mentale potrebbe intraprendere un percorso psicologico che La aiuti a "ritrovarsi",
a nutrirsi da sè (senza spesa).
Ci ha mai pensato?




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Mi spiace ma non lo farò mai. Proverò a lottare finché riuscirò
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598


Nemmeno dal medico di base?


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Utente
Utente
Il mio medico di base non sa neanche le sigle presenti sulle analisi del sangue. Ci vai che hai dolore al fianco, ride e dice è la crescita (a 24 anni) e poi scopro di avere i calcoli. Non ci vado mai, non vuol prescrivere mai niente neanche se é il ginecologo a dire di una tale prescrizione o qualsiasi altro dottore. Non vado più dai dottori
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598


Ci dispiace molto la Sua situazione, per Lei e per la Sua bambina che ha diritto ad una mamma serena per crescere serena.

D'altra parte non è possibile aiutare chi non ci mette la propria parte, purtroppo.

Ci rifletta.

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