Paura di vivere nell irrealtà senza accorgersi
Buon pomeriggio sono una mamma di tre bimbi e ho 27 anni da un po' di tempo soffro d ansia ma soprattutto mi si è creato un pensiero fisso che è quello di avere una psicosi e la cosa mi aumenta le dosi dell ansia soprattutto perché ultimamente mi sembra strano di avere dei bambini e una casa mia anche se sono cosciente di essere madre è vivo un perenne stato di irrealtà ovvero ho paura che la realtà che vivo sia una finzione una realtà creata solo dalla mia mente anche se da un altro punto di vista sono cosciente che è realtà è che non faccio cose anarmali però poi metto subito in dubbio questa cosa . Vorrei sapere se ciò è sempre un effetto dell ansia oppure mi devo preoccupare sul serio di avere qualche psicosi i qualche disturbo di personalità ? Riconosco di soffrire d ansia ma io fatto stesso di non riuscire a bloccare e a gestire questi pensieri , a non poterli leggere con un altra chiavetta di lettura mi aumenta questa preoccupazione , sto facendo della psicoterapia in cui Lo psicoterapeuta mi ha aiutato a leggere queste cose in un altra maniera che sicuramente è quella corretta ma allo stesso tempo metto in dubbio che sia così perché mi sembra impossibile di essere così fortunata a non avere ciò che temo ovvero una psicosi e ciò aumenta di ancora di più la mia preoccupazione perché da un lato so che è una fissazione e xcio alle volte ho paura di stare a delirare ecc .. non so se tutto ciò è anche colpa di tutte le informazioni prese da internet . Poi soprattutto il fatto di non riuscire a spostare di più L attenzione da questi pensieri su pensieri più costruttivi tipo verso i miei figli mi fa arrabbiare di più con me stessa tanto che mi reputo una buona a nulla e non mi riesco piu a percepire come una "persona " ma mi sono indifferente qualche volta mi do fastidio tanto che non riesco a guardarmi allo specchio e mi chiedo xke cerco aiuto per questo problema perché tanto non valgo nulla pazza sono pazza rimango però una parte di me sotterrata da questa altra parte e in cerca sempre d aiuto per uscirne perché infondo credo che la vita sia bella e la vorrei vivere a pieno come una persona normale , come ero prima . Però non ci capisco più nulla di ciò che mi accade e sono molto spaventata . Scusate se in alcune parti posso non aver scritto correttamente e scusate lo sfogo
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Cara Utente,
è molto importante che lei si stia facendo aiutare se sta vivendo questo stato di confusione e malessere psicologico, sia per sé stessa, sia per i suoi bambini e la sua famiglia in generale.
Che psicoterapia sta effettuando?
Da quanto tempo? Con quale frequenza?
Quale diagnosi ha ricevuto di preciso?
Quale lettura della sua situazione le ha suggerito il suo terapeuta?
Premesso che da qui non possiamo porre diagnosi, è perfettamente plausibile che il suo vissuto di estraneità alla realtà che vive dipenda dall'ansia e più precisamente da una possibile tendenza ossessiva che potrebbe portarla a reagire con smarrimento a fronte di ciò che non controlla del tutto.
Si descriverebbe come una persona che cerca di tenere tutto sotto controllo?
è molto importante che lei si stia facendo aiutare se sta vivendo questo stato di confusione e malessere psicologico, sia per sé stessa, sia per i suoi bambini e la sua famiglia in generale.
Che psicoterapia sta effettuando?
Da quanto tempo? Con quale frequenza?
Quale diagnosi ha ricevuto di preciso?
Quale lettura della sua situazione le ha suggerito il suo terapeuta?
Premesso che da qui non possiamo porre diagnosi, è perfettamente plausibile che il suo vissuto di estraneità alla realtà che vive dipenda dall'ansia e più precisamente da una possibile tendenza ossessiva che potrebbe portarla a reagire con smarrimento a fronte di ciò che non controlla del tutto.
Si descriverebbe come una persona che cerca di tenere tutto sotto controllo?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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La paura di impazzire è un disturbo d'ansia e dev'essere curato come tale.
Che tipo di indicazioni sta ricevendo in terapia? Istruzioni specifiche o generiche rassicurazioni e raccomandazioni?
Che tipo di indicazioni sta ricevendo in terapia? Istruzioni specifiche o generiche rassicurazioni e raccomandazioni?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Utente
Siccome ho questa fobia di essere psicotica ho fatto ben tre visite dallo psichiatra più avevo incominciato un percorso con una psicoterapeuta con indirizzo di psicoterapia strategica breve ma non mi sono trovata bene per sedute troppo distante una ogni tre settimane quindi ho cambiato sono andata da un analista transazionale con cui mi trovo abbastanza con lui ho incominciato da ottobre e facevamo una seduta uno ogni 15 /7 gg ma il problema che è emerso che sto in una relazione che fondamentalmente non ci sto bene per culture seppur simili ma diverse infatti gli attacchi d ansia sono inconinciati proprio con questa relazione a cui non davo peso all inizio anche se comunque un po' ansiosa ma nel limite della normalità lo sono sempre stata . Poi tra questa relazione la morte di mia zia per tumore e L altra mia zia che con la menopausa e maltrattamenti da parte del suo compagno è andata un po fuori di testa mi si è scatenata . Però per il controllo ho incominciato ad averlo con la relazione con il mio compagno . In ogni caso da tutti i professionisti e risultato che ho un ansia fobica ossessiva poi un altro psichiatra diceva che la causa primaria e da attacco da panico e il mio attuale psicologo dice che ho il disturbo ossessivo compulsivo . Il problema che mi baso tanto sul esempio di mia zia che è andata fuori di testa e ho una paura terribile diventare come lei perché magari siamo due persone molto deboli anche se prima che si scatenasse L ansia non mi reputavo tale . Ho anche fatto per un periodo psicoterapia di coppia ma non c e stato L impegno di nessuno dei due per sistemare le cose
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Utente
Le indicazione date dal mio psicoterapeuta e di cercare di fare un discorso con me stessa per allontanare per un periodo di tempo sempre più crescente questi pensieri negativi , di ricercare sperimentare stimoli nuovi come yoga o qualche altra attività , secondo lui la relazione dovrebbe essere chiusa con il mio compagno e giustamente stare sola per potermi conoscere e capire meglio me stessa , però questo passo io non lo riesco a fare perché ho tre figli che amo da morire però con il lavoro è tutto ho bisogno di un aiuto per gestirli quando io non ci sono e poi sepur non vanno le cose con sto fatto di aver paura d impazzire quando trovo a casa qualcuno mi sento un po' sollevata al sicuro . E ciò mi fa arrabbiare perché non voglio essere dipendente vorrei essere sicura di me stessa che sono apposto di testa e essere padrona della mia vita senza avere quel nodo allo stomaco perenne con il respiro bloccato e la testa che fuma da tutti i castelli che mi creo e non saprei come fare , vorrei maturare ma allo stesso tempo ho paura del cambiamento , ho paura di perdere me stessa e tante cose quando mi trovo a parlare con lo psicologo non mi vengono fuori mentre scrivendo si .
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Utente
Inoltre il mio psicoterapeuta mi ha spiegato che metto in atto il meccanismo di difesa dello spostamento che in. Questo contesto piuttosto che dirmi che la relazione non va mi fa meno male dirmi che sono pazza e quindi x non risolvere il problema mi rifugio su sti pensieri a è proposito di ciò vorrei sapere se è normale di far ciò senza accorgersene ? In maniera così inconscia che poi nonostante che lo abbia messo in evidenza io non riesca a portalo in maniera conscia , vi ringrazio per le vostre risposte
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>>> avevo incominciato un percorso con una psicoterapeuta con indirizzo di psicoterapia strategica breve ma non mi sono trovata bene per sedute troppo distante una ogni tre settimane
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La TBS promuove e cerca di sviluppare la proattività del paziente, ovvero la sua indipendenza e capacità di procedere sulle proprie gambe. Per questo le sedute sono abbastanza distanziate. La vera terapia è quella che il paziente fa nei giorni fra una seduta e l'altra, eseguendo le prescrizioni ricevute.
È riuscita a eseguire le prescrizioni che il terapeuta le aveva dato?
Con quali risultati?
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La TBS promuove e cerca di sviluppare la proattività del paziente, ovvero la sua indipendenza e capacità di procedere sulle proprie gambe. Per questo le sedute sono abbastanza distanziate. La vera terapia è quella che il paziente fa nei giorni fra una seduta e l'altra, eseguendo le prescrizioni ricevute.
È riuscita a eseguire le prescrizioni che il terapeuta le aveva dato?
Con quali risultati?
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Utente
In realtà nessun risultato perché abbiamo fatto proprio 4 sedute ed erano più consigli indirizzati a come fare x ottenere un po' di aiuto in casa dal mio compagno e inizialmente ero fissata con il pulire casa ovvero quando mi saliva L ansia allora mi mettevo a pulire .e in. Quel caso il suo consiglio era di lasciare tutto e uscire a fare una camminata . Riuscivo a farlo senza nessun problema ciò il problema è che non riuscivo a stare in casa senza che mi prendesse L ansia e il senso di opressione . Mentre se vado a casa da mia madre nonostante abbia cani in casa con conseguente disordine ecc la cosa non mi da quell ansia da dover pulire o sistemare . Ora invece che sono seguita da un analista transizionale mi sento da una parte un po' meglio anche perché L ultima volta mi ha detto che mi ha vista un po' più rilassata che è vero , mi sento diversa dalle altre volte ma ho ancora sto pensiero fisso questa fobia di diventare psicotica in cui la mia mente si fa dei film mentali su ciò , mi sento incapace di pensare , sono incentrata troppo sui miei pensieri che non riesco a godermi la vita , mi occupo dei miei figli ma non come vorrei e quando cerco di distogliermi mi subentra il senso d irrealtà di lontananza da me stessa che mi spaventa e ci ricado su questi pensieri e così via , poi se capita che un giorno non ho voglia di pulire a casa perché magari è una giornata che sono stanca non riesco a non fare perché ho il terrore di diventare come mia zia che ha smesso di prendersi cura della casa e di se stessa e visto che praticamente mi obbligò a fare quelle cose quando devo pulire mi viene L angoscia .
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Per la fissazione della pulizia, il protocollo standard in terapia strategica prevede altre prescrizioni, non l'uscire di casa. Questo è verosimilmente il motivo per cui la terapia non è stata efficace su questo punto.
Inoltre avreste dovuto lavorare anche (o innanzitutto) sulla paura d'impazzire, che apparentemente è più invalidante e pervasiva.
Entrambe sono manifestazioni ossessive ed è come tali che vanno trattate. In TBS esistono protocolli specifici ed efficaci per tali disturbi.
Inoltre avreste dovuto lavorare anche (o innanzitutto) sulla paura d'impazzire, che apparentemente è più invalidante e pervasiva.
Entrambe sono manifestazioni ossessive ed è come tali che vanno trattate. In TBS esistono protocolli specifici ed efficaci per tali disturbi.
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L'ipnoterapia, semmai, che comunque è una fra le tante forme di psicoterapia. Non ha nulla di magico o superiore che le altre non abbiano.
L'opportunità di cambiare terapeuta deve essere soprattutto lei a valutarla, in base ai risultati che sta ottenendo. Se con quello attuale si trova bene, non vedo ragione per cambiare, almeno per ora. Rimandi il giudizio a quando sarà più in là e potrà fare il punto della situazione.
Il mio commento precedente aveva soprattutto lo scopo di farle capire che nella terapia strategica precedente le cose non si sono probabilmente svolte in modo ottimale. Ma sempre con riserva, dato che siamo a distanza e non conosco né lei né il collega.
Se tuttavia un giorno dovesse decidersi di affidarsi nuovamente a un collega strategico, le raccomando di raccogliere prima un po' di informazioni. Se necessario telefonando e ponendo qualche domanda al collega.
L'opportunità di cambiare terapeuta deve essere soprattutto lei a valutarla, in base ai risultati che sta ottenendo. Se con quello attuale si trova bene, non vedo ragione per cambiare, almeno per ora. Rimandi il giudizio a quando sarà più in là e potrà fare il punto della situazione.
Il mio commento precedente aveva soprattutto lo scopo di farle capire che nella terapia strategica precedente le cose non si sono probabilmente svolte in modo ottimale. Ma sempre con riserva, dato che siamo a distanza e non conosco né lei né il collega.
Se tuttavia un giorno dovesse decidersi di affidarsi nuovamente a un collega strategico, le raccomando di raccogliere prima un po' di informazioni. Se necessario telefonando e ponendo qualche domanda al collega.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 4k visite dal 11/02/2017.
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