Perdita di equilibrio, sbandamento
Salve sono una ragazza di 25 anni. Da anni convivo con un problema davvero invalidante. Mi svegliai una mattina di circa 3 anni fa con sbandamenti, perdita di equilibrio, sensazione di ubriachezza e conseguente nausea. Feci tutti gli accertamenti: analisi del sangue , orecchie, risonanza magnetica all encefalo..Tutto fortunatamente nella norma. La lastra al rachide cervicale riportava invece una verticalizzazione dovuta probabilmente al fatto che io con questi sintomi mi sono irrigidita. Fatto sta chemi sono sottoposta a varie sedute di massaggi e posturale. Non ci sono stati miglioramenti. Così, sotto consiglio del mio medico, mi sono rivolta al centro "neuromed" di pozzilli incontrando una dottoressa neurologa. Mi diagnosticò la cefalea tensiva (anche se non avvertivo quasi mai mal di testa). Mi mise in cura con 3gocce di laroxyl..nel frattempo ho iniziato a lavorare per vari mesi e a tenermi comunque la mente occupata..sono stata bene per un anno e mezzo finché ho deciso (insieme alla mia neurologa) di sospendere questo farmaco. un mese e mezzo dopo la sospensione ho riavuto questi episodi di vertigine. Per l esattezza 2mesi fa. È stato come ricadere in un tunnel buio. Un incubo. Ho rinziato così ha riassumere il laroxyl con un dosaggio maggiore. Ma ad oggi sto comunque male , anche peggio degli anni passati. Ho episodi di vertigini invalidanti che durano circa dieci giorni per poi risolversi spontaneamente e tornare neanche dopo dieci giorni. Ho rieffettuato la risonanza al rachide vocale la settimana scorsa e il referto è il seguente: alterazione della fisiologica curvatura del rachide cervicale con tendenza alla cifosi e fulcro in c5 c6. Il canale vertebrale è di morfologia e dimensioni regolari. Sono presenti minime protursioni dell analus fibroso localizzate a livello c5 c6 in sede mediana e c6 c7 in sede laterale sinistra che determinano modeste impronte sullo spazio subaracnoideo anteriore in assenza di compressioni sul midollo o sulle radici emergenti. Nella norma i rimanenti spazi LIQUORALI PREMIDOLLARI. Non sono evidenti aree di alterata intensità di segnale nel contesto del midollo cervicale.
Dopo questo referto ho iniziato una terapia di massaggi e mobilizzazione. Ho dovuto sospenderla perché sono stata di nuovo male..ora mi chiedo..il mio è veramente un problema cervicale? O tutti i dottori hanno voluto un po' "mandarla cosi"? Perché dopo tante terapie per la cervicale sto di nuovo male? Potrebbe trattarsi a questo punto di un problema psicologico? Ammetto che sono una persona ansiosa e dopo tutto questo malessere senza risposta sono diventata ancora più ansiosa. Svolgo una vita piuttosto normale. Sono mamma di una bambina di 5 anni che ho cresciuto da sola. Non è mai stata una dormigliona e questo faceva si che dormissi poco e male..sto sola quasi tutto il giorno e purtoppo per via di questo stato di salute non lavoro. Che consiglio mi date? Non vivo più bene. Non riesco a riprendermi e sono in seria difficoltà. Grazie.
Dopo questo referto ho iniziato una terapia di massaggi e mobilizzazione. Ho dovuto sospenderla perché sono stata di nuovo male..ora mi chiedo..il mio è veramente un problema cervicale? O tutti i dottori hanno voluto un po' "mandarla cosi"? Perché dopo tante terapie per la cervicale sto di nuovo male? Potrebbe trattarsi a questo punto di un problema psicologico? Ammetto che sono una persona ansiosa e dopo tutto questo malessere senza risposta sono diventata ancora più ansiosa. Svolgo una vita piuttosto normale. Sono mamma di una bambina di 5 anni che ho cresciuto da sola. Non è mai stata una dormigliona e questo faceva si che dormissi poco e male..sto sola quasi tutto il giorno e purtoppo per via di questo stato di salute non lavoro. Che consiglio mi date? Non vivo più bene. Non riesco a riprendermi e sono in seria difficoltà. Grazie.
[#1]
Gentile utente,
Considerando gli esiti negativi degli esami clinico -strumentali a cui si è sottoposta e dato che con il laroxil ha avvertito miglioramenti
Le suggerisco la lettura di questo:
http://cefalea-tensiva.it/
eventualmente potrebbe provare anche con una tecnica terapeutica chiamata mindfulness indicata anche per la diagnosi che le è stata posta e per le problematiche di cui ci scrive, oltre che essere utile anche per altri problemi sia di ordine fisico sia su base psicologica
https://www.medicitalia.it/news/psichiatria/5422-mindfulness-nel-trattamento-di-ansia-depressione-e-difficolta-relazionali.html
https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/5995-meditazione-vivere-la-realta-senza-esserne-travolti-dodici-risposte-sulla-mindfulness.html
Cordialmente
Considerando gli esiti negativi degli esami clinico -strumentali a cui si è sottoposta e dato che con il laroxil ha avvertito miglioramenti
Le suggerisco la lettura di questo:
http://cefalea-tensiva.it/
eventualmente potrebbe provare anche con una tecnica terapeutica chiamata mindfulness indicata anche per la diagnosi che le è stata posta e per le problematiche di cui ci scrive, oltre che essere utile anche per altri problemi sia di ordine fisico sia su base psicologica
https://www.medicitalia.it/news/psichiatria/5422-mindfulness-nel-trattamento-di-ansia-depressione-e-difficolta-relazionali.html
https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/5995-meditazione-vivere-la-realta-senza-esserne-travolti-dodici-risposte-sulla-mindfulness.html
Cordialmente
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta. Poi ci tenevo comunque a precisare che da qualche mese ho ripreso il laroxyl (sempre come miorilassante) in dose maggiore ma, a differenza dell inizio, ora è come se non avesse più effetto. Forse in quell anno che ho assunto questo medicinale la prima volta è stato un caso che io stessi meglio? E comunque a questo medicinale ho associato la massoterapia quindi a livello muscolare sono comunque "sciolta" ma continuo a star male. Mi scuso per le mille domande ma sono veramente preoccupata.
[#3]
Non potendo, causa molteplici variabili, (una fra tutte: la consulenza on line) che attenermi alla diagnosi neurologica che le è stata fatta
se ha dato un'occhiata al link sulla cefalea tensiva, riporta il laroxil come un farmaco miorilassante ma con effetti non a lungo termine e con sgradevolezze collaterali anche pesanti. La molecola del laroxil può condurre ad assuefazione e quindi è ipotizzabile che ora lei non stia beneficiando dei miglioramenti avvertiti nel corso della prima assunzione. Questo però deve essere valutato in sede specialistica.
Riporto esattamente le parole dello schema in tabella riguardo la sospensione dell'assunzione della molecola suddetta.
"La cessazione dell’assunzione porta al ritorno alla condizione pre-trattamento"
Per quanto detto, Le suggerisco, in proposito di consultare un nostro collega psicologo perfezionato nel trattamento basato sul biofeedback che potrà anche valutare la sua sintomatologia attuale.
Resta comunque che il biofeedback è l'unico e solo trattamento che ,come spero abbia potuto leggere, permette di usufruire di benessere per tempi molto più prolungati nel tempo rispetto ad altri trattamenti.
Cliccando all'interno della pagina stessa su "biofeedback" può farsi un'idea concreta sull'utilità di questo trattamento in problematiche come e simili alla sua. Il trattamento è assolutamente scevro da effetti collaterali indesiderati.
tentar non nuoce...
Un saluto e ci faccia sapere se lo desidera.
Un augurio
se ha dato un'occhiata al link sulla cefalea tensiva, riporta il laroxil come un farmaco miorilassante ma con effetti non a lungo termine e con sgradevolezze collaterali anche pesanti. La molecola del laroxil può condurre ad assuefazione e quindi è ipotizzabile che ora lei non stia beneficiando dei miglioramenti avvertiti nel corso della prima assunzione. Questo però deve essere valutato in sede specialistica.
Riporto esattamente le parole dello schema in tabella riguardo la sospensione dell'assunzione della molecola suddetta.
"La cessazione dell’assunzione porta al ritorno alla condizione pre-trattamento"
Per quanto detto, Le suggerisco, in proposito di consultare un nostro collega psicologo perfezionato nel trattamento basato sul biofeedback che potrà anche valutare la sua sintomatologia attuale.
Resta comunque che il biofeedback è l'unico e solo trattamento che ,come spero abbia potuto leggere, permette di usufruire di benessere per tempi molto più prolungati nel tempo rispetto ad altri trattamenti.
Cliccando all'interno della pagina stessa su "biofeedback" può farsi un'idea concreta sull'utilità di questo trattamento in problematiche come e simili alla sua. Il trattamento è assolutamente scevro da effetti collaterali indesiderati.
tentar non nuoce...
Un saluto e ci faccia sapere se lo desidera.
Un augurio
[#5]
Come il collega le ha fatto presente, a distanza non possiamo escludere nulla. Non sarebbe corretto professionalmente.
Se tuttavia riconosce di essere una persona ansiosa farebbe bene a consultare un collega psicologo di persona, per un parere. Può darsi che liberandosi dell'ansia anche i sintomi somatici regrediscano o scompaiano.
Il farmaco, a suo tempo, potrebbe aver effettivamente funzionato. Oppure potrebbe essere che lei, in quanto soggetto ansioso, si sia sentita rassicurata dall'avere avuto la prescrizione e ciò potrebbe aver dato luogo a un effetto placebo. Ciò potrebbe spiegare come mai, ora che ha ricominciato a prenderlo, non sta più facendo effetto. Così come potrebbe essere che nel frattempo siano intervenuti altri fattori, non possiamo dirlo.
Se tuttavia riconosce di essere una persona ansiosa farebbe bene a consultare un collega psicologo di persona, per un parere. Può darsi che liberandosi dell'ansia anche i sintomi somatici regrediscano o scompaiano.
Il farmaco, a suo tempo, potrebbe aver effettivamente funzionato. Oppure potrebbe essere che lei, in quanto soggetto ansioso, si sia sentita rassicurata dall'avere avuto la prescrizione e ciò potrebbe aver dato luogo a un effetto placebo. Ciò potrebbe spiegare come mai, ora che ha ricominciato a prenderlo, non sta più facendo effetto. Così come potrebbe essere che nel frattempo siano intervenuti altri fattori, non possiamo dirlo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.6k visite dal 08/02/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.