Crisi universitaria
Buonasera cari dottori.
Sono una studentessa di venticinque anni che sta ultimando gli studi universitari. È da circa un anno che tento ad ogni costo di laurearmi nei tempi più brevi possibili, senza che nessuno(nemmeno i miei genitori) mi facessero pressione. Nonostante le materie da sostenere e la tesi da scrivere, ho lavorato per più di un anno coronando il mio sogno di andare in Giappone, tuttavia non apppena tornata(ovvero poco meno di tre settimane fa) ho passato intere giornate a studiare pur di finire le due materie e la tesi nei tempi utili per la laurea di marzo. Non solo non mi è stato possibile ultimare la tesi, le ultime due materie sono state un disastro. Anche durante i due mesi in Giappone ho studiato la lingua a cercato materiale per la tesi. Tuttavia non è bastato e l'esame di giapponese è stato terrificante. Adesso ho perso totalmente l'autostima e la voglia di impegnarmi, è come se i miei sforzi fossero stati vani e non ho visto i riconoscimenti che mi aspettavo. Non so più come gestire la situazione. Adesso sono terrorizzata dall'idea di sostenere gli esami e di fallire, di sentirmi così mediocre e incapace. Ho perso qualunque tipo di interesse in quello che faccio e il mio stato d'animo è a pezzi. Cosa posso fare per riprendere in mano la mia vita?
Sono una studentessa di venticinque anni che sta ultimando gli studi universitari. È da circa un anno che tento ad ogni costo di laurearmi nei tempi più brevi possibili, senza che nessuno(nemmeno i miei genitori) mi facessero pressione. Nonostante le materie da sostenere e la tesi da scrivere, ho lavorato per più di un anno coronando il mio sogno di andare in Giappone, tuttavia non apppena tornata(ovvero poco meno di tre settimane fa) ho passato intere giornate a studiare pur di finire le due materie e la tesi nei tempi utili per la laurea di marzo. Non solo non mi è stato possibile ultimare la tesi, le ultime due materie sono state un disastro. Anche durante i due mesi in Giappone ho studiato la lingua a cercato materiale per la tesi. Tuttavia non è bastato e l'esame di giapponese è stato terrificante. Adesso ho perso totalmente l'autostima e la voglia di impegnarmi, è come se i miei sforzi fossero stati vani e non ho visto i riconoscimenti che mi aspettavo. Non so più come gestire la situazione. Adesso sono terrorizzata dall'idea di sostenere gli esami e di fallire, di sentirmi così mediocre e incapace. Ho perso qualunque tipo di interesse in quello che faccio e il mio stato d'animo è a pezzi. Cosa posso fare per riprendere in mano la mia vita?
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La preparazione di una tesi spesso è scoraggiante. Il percorso di laurea, per certi versi, è fatto apposta per mettere alla prova e far desistere gli studenti con meno motivazione.
D'altra parte verrebbe da farle una domanda banale: ma non poteva scegliersi qualcosa di meno difficile, che una laurea basata sul giapponese? :)
Battute a parte, per fare le cose è richiesto un certo tempo. Potrebbe essersi creata delle aspettative eccessive per concludere tutto entro un limite temporale poco realistico. Forse ci vuole più tempo, forse un anno è troppo poco.
D'altra parte verrebbe da farle una domanda banale: ma non poteva scegliersi qualcosa di meno difficile, che una laurea basata sul giapponese? :)
Battute a parte, per fare le cose è richiesto un certo tempo. Potrebbe essersi creata delle aspettative eccessive per concludere tutto entro un limite temporale poco realistico. Forse ci vuole più tempo, forse un anno è troppo poco.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Aspettative a parte, credo che di fondo ci siano anche presunzione ed arroganza. Il fatto stesso di ritardare la laurea quando avrei voluto laurearmi nei due anni della specialistica mi ha distrutta. Ho affrettato i tempi andando a discapito della qualità dello studio e del benessere psicofisico. Adesso non so più come gestire questo senso di frustrazione e, ahimè, di pentimento.
[#3]
Presunzione e arroganza non sono un male di per sé. Almeno se compresenti a motivazione e capacità.
Però nel suo caso sembrano esserci soprattutto confusione e disorientamento, anche rileggendo i passati consulti. Il dubbio su veterinaria, poi le lingue orientali, le relazioni problematiche.
Credo potrebbe essere giunto il momento di dissipare un po' di dubbi rivolgendosi a un collega di persona, come le abbiamo più volte suggerito. Altrimenti potrebbe passare altri anni senza capire che cosa le succede e come mai non riesce a concretizzare.
Però nel suo caso sembrano esserci soprattutto confusione e disorientamento, anche rileggendo i passati consulti. Il dubbio su veterinaria, poi le lingue orientali, le relazioni problematiche.
Credo potrebbe essere giunto il momento di dissipare un po' di dubbi rivolgendosi a un collega di persona, come le abbiamo più volte suggerito. Altrimenti potrebbe passare altri anni senza capire che cosa le succede e come mai non riesce a concretizzare.
[#4]
Utente
Ma secondo una mia modesta opinione, le capacità non sono compresenti o se ci sono non le vedo e avverto affatto. Comunque anche io ho pensato più volte ad intraprendere una terapia, ma purtroppo i costi sono elevati, almeno per quanto riguarda gli studi privati ed essendo studentessa non posso pagarmi nulla, nè i miei hanno intenzione di farmela intraprendere sia per questioni economiche che di " orgoglio". Non vedono di buon occhio la terapia psicanalitica purtroppo. Io al contrario credo molto in questa professione. Nel frattempo cerco di farmi forza e di non abbattermi troppo e di trovare, per quanto mi è possibile, un mio equilibrio e la mia serenità mentale. Grazie per la risposta. Si accettano ulteriori suggerimenti :)
[#5]
La psicoterapia psicoanalitica è solo {una} delle possibili psicoterapie esistenti. Che effettivamente può avere tempi e costi elevati.
Altre alternative possono essere le psicoterapie brevi, come la comportamentale o la strategica.
Un'altra possibilità ancora è iniziare intanto rivolgendosi allo sportello di ascolto psicologico gratuito per studenti, di cui ogni facoltà oggi dispone.
Altre alternative possono essere le psicoterapie brevi, come la comportamentale o la strategica.
Un'altra possibilità ancora è iniziare intanto rivolgendosi allo sportello di ascolto psicologico gratuito per studenti, di cui ogni facoltà oggi dispone.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 07/02/2017.
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