Gelosa dell'amica
Buongiorno,
frequento una persona da circa 5 mesi e in questo tempo il nostro rapporto è cresciuto. siamo comunque in una fase di conoscenza reciproca però condividiamo sempre più cose, passiamo tanto tempo insieme e inizio a sentirlo sempre più vicino.
lui è una persona estremamente estroversa e socievole, fa amicizia con tutti, organizza serate e queste sono qualità che mi piacciono moltissimo in lui anche perché sono bilanciate da una parte sensibile e profonda.
il problema è che io, che normalmente non sono gelosa, adesso lo sono di una sua amica (che conosce da 2o3 anni). Tra loro due c'è un rapporto stretto (continue telefonate, si chiedono il parere su ogni cosa, etc...) e io avverto come un sentimento che va oltre l'amicizia da parte di lei. Per capirci... più volte ha "controllato" se stiamo insieme, nei suoi discorsi lui è sempre presente, lo chiama in continuazione, cerca la sua attenzione. Dopo un paio di volte in cui ne ho parlato in maniera soft con lui, l'altro giorno ho affrontato apertamente la questione e gli ho detto che non mi piacciono alcuni aspetti del carattere di lei e che secondo me è innamorata di lui (il tutto nasce perché mi dice che la aveva inviata a una nostra uscita con altri amici che lei non conosce). Io preciso che non è mia intenzione condizionarlo e che lui si deve comportare con lei come si sente di fare ma che eviterei solo le uscite "a tre" perché mi infastidiscono vista la mia percezione. Lui è rimasto dispiaciuto dicendomi che gli dispiace che si tratti proprio di lei e che se fossero state altre non avrebbe avuto problemi ad allontanarsi un po' ma lei la considera una vera amica. io ribadisco che non è mia intenzione allontanarlo ma ho solo espresso una mia sensazione.
dopo un paio di giorni, lui un po' infastidito mi dice che ha fatto in modo di non farla venire alla famosa uscita che aveva scatenato la discussione e io ci rimango più male di lui: gli dico che così mi sento in colpa, che la mia esternazione non era riferita a un evento specifico ma era una sensazione generale.
ora il mio pensiero fisso è che questa cosa possa aver rovinato il nostro rapporto (ancora in una fase iniziale) e che lui si senta limitato nella sua libertà e condizionato... vorrei tanto evitare queste cose anche perché so che lui non le sopporta ma allo stesso tempo vorrei anche evitare di parlarne ancora per non ingigantire la cosa e farla diventare più grande di quello che è.
non sono tranquilla perché penso sempre a come la sta vivendo lui e se questo avrà ripercussioni. Dopo gli episodi, lui è stato molto tranquillo con me quindi niente freddezza o musi lunghi per cui forse sono io a non saper/voler affrontare discussioni che possono capitare... il punto è che so quanto lui tiene alle amicizie...e ora non so come fare... se parlarne ancora con lui per stare più tranquilla, se aspettare e vedere che succede tra loro due, se parlarne proprio con lei... cosa mi consigliate?
mi sto facendo io troppi pensieri?
frequento una persona da circa 5 mesi e in questo tempo il nostro rapporto è cresciuto. siamo comunque in una fase di conoscenza reciproca però condividiamo sempre più cose, passiamo tanto tempo insieme e inizio a sentirlo sempre più vicino.
lui è una persona estremamente estroversa e socievole, fa amicizia con tutti, organizza serate e queste sono qualità che mi piacciono moltissimo in lui anche perché sono bilanciate da una parte sensibile e profonda.
il problema è che io, che normalmente non sono gelosa, adesso lo sono di una sua amica (che conosce da 2o3 anni). Tra loro due c'è un rapporto stretto (continue telefonate, si chiedono il parere su ogni cosa, etc...) e io avverto come un sentimento che va oltre l'amicizia da parte di lei. Per capirci... più volte ha "controllato" se stiamo insieme, nei suoi discorsi lui è sempre presente, lo chiama in continuazione, cerca la sua attenzione. Dopo un paio di volte in cui ne ho parlato in maniera soft con lui, l'altro giorno ho affrontato apertamente la questione e gli ho detto che non mi piacciono alcuni aspetti del carattere di lei e che secondo me è innamorata di lui (il tutto nasce perché mi dice che la aveva inviata a una nostra uscita con altri amici che lei non conosce). Io preciso che non è mia intenzione condizionarlo e che lui si deve comportare con lei come si sente di fare ma che eviterei solo le uscite "a tre" perché mi infastidiscono vista la mia percezione. Lui è rimasto dispiaciuto dicendomi che gli dispiace che si tratti proprio di lei e che se fossero state altre non avrebbe avuto problemi ad allontanarsi un po' ma lei la considera una vera amica. io ribadisco che non è mia intenzione allontanarlo ma ho solo espresso una mia sensazione.
dopo un paio di giorni, lui un po' infastidito mi dice che ha fatto in modo di non farla venire alla famosa uscita che aveva scatenato la discussione e io ci rimango più male di lui: gli dico che così mi sento in colpa, che la mia esternazione non era riferita a un evento specifico ma era una sensazione generale.
ora il mio pensiero fisso è che questa cosa possa aver rovinato il nostro rapporto (ancora in una fase iniziale) e che lui si senta limitato nella sua libertà e condizionato... vorrei tanto evitare queste cose anche perché so che lui non le sopporta ma allo stesso tempo vorrei anche evitare di parlarne ancora per non ingigantire la cosa e farla diventare più grande di quello che è.
non sono tranquilla perché penso sempre a come la sta vivendo lui e se questo avrà ripercussioni. Dopo gli episodi, lui è stato molto tranquillo con me quindi niente freddezza o musi lunghi per cui forse sono io a non saper/voler affrontare discussioni che possono capitare... il punto è che so quanto lui tiene alle amicizie...e ora non so come fare... se parlarne ancora con lui per stare più tranquilla, se aspettare e vedere che succede tra loro due, se parlarne proprio con lei... cosa mi consigliate?
mi sto facendo io troppi pensieri?
[#1]
Cara Utente,
penso che lei avesse tutto il diritto di riferire al suo fidanzato che la presenza continua e insistente (di persona e al telefono) di un'altra ragazza, per quanto sua amica, la infastidisce - tanto più se ha l'impressione che questa ragazza tenga a lui ben oltre ciò che un'amicizia comporta.
Lei si sta preoccupando, ma in fin dei conti lui le ha dato retta e ha agito, escludendo questa ragazza dall'invito che le aveva fatto, e successivamente si è comportato in maniera tranquilla con lei.
Perchè dunque si sente in colpa?
In generale fatica ad avanzare richieste e a far valere il suo punto di vista?
penso che lei avesse tutto il diritto di riferire al suo fidanzato che la presenza continua e insistente (di persona e al telefono) di un'altra ragazza, per quanto sua amica, la infastidisce - tanto più se ha l'impressione che questa ragazza tenga a lui ben oltre ciò che un'amicizia comporta.
Lei si sta preoccupando, ma in fin dei conti lui le ha dato retta e ha agito, escludendo questa ragazza dall'invito che le aveva fatto, e successivamente si è comportato in maniera tranquilla con lei.
Perchè dunque si sente in colpa?
In generale fatica ad avanzare richieste e a far valere il suo punto di vista?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
grazie prima di tutto.
Mi sento in colpa perché mi dispiace condizionarlo nelle sue azioni e perché so quanto si è sentito condizionato e limitato in passato nelle sue precedenti relazioni.
in più ho paura che questo fatto condizioni il nostro rapporto anche se sul momento lui è rimasto tranquillo nei miei confronti.
per quanto riguarda l'ultima sua domanda, a volte preferisco adeguarmi e non esprimere il mio parere in maniera incisiva rimanendo sempre aperta alle opinioni altrui... forse per farli sentire a loro agio.
Mi sento in colpa perché mi dispiace condizionarlo nelle sue azioni e perché so quanto si è sentito condizionato e limitato in passato nelle sue precedenti relazioni.
in più ho paura che questo fatto condizioni il nostro rapporto anche se sul momento lui è rimasto tranquillo nei miei confronti.
per quanto riguarda l'ultima sua domanda, a volte preferisco adeguarmi e non esprimere il mio parere in maniera incisiva rimanendo sempre aperta alle opinioni altrui... forse per farli sentire a loro agio.
[#3]
Esiste una via di mezzo fra condizionare la maggior parte delle scelte del partner e non esprimersi per nulla quando si soffre per qualcosa.
Nel suo caso lei ha formulato un'unica richiesta, motivandola, e aveva tutto il diritto di farlo se questa ragazza è onnipresente e telefona più volte al giorno al suo ragazzo.
Immagino che se lei avesse un amico altrettanto presente e solerte anche il suo fidanzato ne sarebbe almeno un po' infastidito, non crede?
In teoria un'altra strada per affrontare la situazione potrebbe essere quella di farsi amica questa ragazza e "osservarla" così da vicino, instaurando un rapporto diretto con lei: può darsi che in fin dei conti la troverebbe simpatica e magari diventereste perfino amiche.
E' chiaro però che finchè lei non si sentirà in diritto di esprimere quello che vuole e che non vuole sarebbe rischioso creare una situazione nella quale, in caso di bisogno, non si sentirebbe in grado di parlare in maniera franca con questa persona.
Nel suo caso lei ha formulato un'unica richiesta, motivandola, e aveva tutto il diritto di farlo se questa ragazza è onnipresente e telefona più volte al giorno al suo ragazzo.
Immagino che se lei avesse un amico altrettanto presente e solerte anche il suo fidanzato ne sarebbe almeno un po' infastidito, non crede?
In teoria un'altra strada per affrontare la situazione potrebbe essere quella di farsi amica questa ragazza e "osservarla" così da vicino, instaurando un rapporto diretto con lei: può darsi che in fin dei conti la troverebbe simpatica e magari diventereste perfino amiche.
E' chiaro però che finchè lei non si sentirà in diritto di esprimere quello che vuole e che non vuole sarebbe rischioso creare una situazione nella quale, in caso di bisogno, non si sentirebbe in grado di parlare in maniera franca con questa persona.
[#4]
Utente
Riprendo un vecchio consulto perché la situazione di cui sopra continua a darmi fastidio.
il mio lui ha un legame secondo me particolare con una sua amica. lei lo cerca spesso e io cerco di rispettare la loro amicizia ma anche il comportamento di lui ha qualcosa che non mi torna.
faccio degli esempi: in uscite di gruppo in cui c'è lei... lui diventa sempre iper sorridente, ascolta quello che dice anche se sta lontano 5 metri e le risponde, la interpella per qualsiasi cosa. In più ha delle attenzioni, anche in mia presenza, che mi sembrano fuori luogo per un'amicizia... del tipo: prendi del vino, siediti, sei stanca.. vogliamo andare?
se bisogna decidere se mangiare il dolce lui lo chiede a lei: "lo prendiamo adesso?"
queste esternazioni le ha solo con lei... stabiliscono spesso un contatto visivo ecc.
fino a poco tempo fa pensavo che da parte di lei ci fosse qualcosa in più ma ora ho qualche dubbio anche su di lui.
lei ha mille problematiche di vita privata (figlio, salute, ex marito ecc..) e lui è sempre pronto ad aiutarla e fin qui sarebbe lodevole... ma, mi chiedo, c'è una differenza tra aiutare un'amica e farle mille piccole attenzioni come se fosse una fidanzata ? (quando lei non c'è queste attenzioni le ha con me)
Fatto sta che in questi episodi e circostanze io mi sento messa in secondo piano eppure non sono una persona che vuole sentirsi protagonista (nemmeno in coppia) e cerco sempre di attuare il vivi e lascia vivere (perché desidero sia fatto anche con me)... però c'è un limite...come una sottile soglia che non supero mai per non ferire l'altro.
il mio lui ha un legame secondo me particolare con una sua amica. lei lo cerca spesso e io cerco di rispettare la loro amicizia ma anche il comportamento di lui ha qualcosa che non mi torna.
faccio degli esempi: in uscite di gruppo in cui c'è lei... lui diventa sempre iper sorridente, ascolta quello che dice anche se sta lontano 5 metri e le risponde, la interpella per qualsiasi cosa. In più ha delle attenzioni, anche in mia presenza, che mi sembrano fuori luogo per un'amicizia... del tipo: prendi del vino, siediti, sei stanca.. vogliamo andare?
se bisogna decidere se mangiare il dolce lui lo chiede a lei: "lo prendiamo adesso?"
queste esternazioni le ha solo con lei... stabiliscono spesso un contatto visivo ecc.
fino a poco tempo fa pensavo che da parte di lei ci fosse qualcosa in più ma ora ho qualche dubbio anche su di lui.
lei ha mille problematiche di vita privata (figlio, salute, ex marito ecc..) e lui è sempre pronto ad aiutarla e fin qui sarebbe lodevole... ma, mi chiedo, c'è una differenza tra aiutare un'amica e farle mille piccole attenzioni come se fosse una fidanzata ? (quando lei non c'è queste attenzioni le ha con me)
Fatto sta che in questi episodi e circostanze io mi sento messa in secondo piano eppure non sono una persona che vuole sentirsi protagonista (nemmeno in coppia) e cerco sempre di attuare il vivi e lascia vivere (perché desidero sia fatto anche con me)... però c'è un limite...come una sottile soglia che non supero mai per non ferire l'altro.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 07/02/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.