Borderline: estranea a me stessa.

Scrivo nella speranza di ricevere un pò di conforto dal momento in cui oramai da 4 anni convivo con delle angoscianti sensazioni di estraneità nei confronti di me stessa.
All'epoca,svolsi il servizio civile nazionale occupandomi di pazienti onco-ematologici; nello specifico per tre bambini in particolare (stranieri e ricoverati con un solo genitore) feci le veci di una figura genitoriale. Ero presente quando morirono e soprattutto con uno di loro instaurai un rapporto davvero molto intimo. Per rendere l'idea del nostro rapporto, specifico che quando le sue condizioni divennero gravissime, dal reparto dove era ricoverato chiamarono me per annunciarlo. Rimasi lì con il piccolo per circa 2 ore, sdraiata nel letto abbracciata a lui...praticamente morì tra le mia braccia.
I disturbi di cui facevo cenno in precedenza si affacciarono esattamente 9mesi dopo questi lutti e nello specifico dopo un viaggio in Congo. Partii con una onlus in qualità di volontaria; stetti 3 settimane. Forse fu proprio laggiù che iniziarono i miei disturbi di straniamento dalla realtà. Mi sentivo a disagio, fuori posto. Il gruppo con il quale ero partita, tranne due eccezioni, era composto da una serie di personaggi interessati in particolar modo a cambiare la foto profilo di fb con il bimbo negretto in braccio:non vedevo l'ora di tornare a casa.
Dopo un mese dal mio ritorno, per la prima volta fui preda di un attacco di panico, probabilmente causato dall'assunzione di marijuana che ad ogni modo ero solita consumare, anche in quantità superiori.
Fu terribile, mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo. L'indomani stetti meglio ma da allora le sensazioni di straniamento hanno iniziato a far parte di me. In un primo momento andavano e venivano ma da 2 mesi a questa parte sto vivendo davvero molto male. Nel giro di 20 giorni se ne sono andati mio nonno e il mio cane. L'ultimo anno della mia vita l'ho trascorso ad occuparmi di loro (nonno era ricoverato presso una struttura essendo malato di alzheimer e il mio cane lottava con un tumore) e ora che non ci sono più non so davvero che fare del mio tempo.
Ho quasi 28 anni, mi sono iscritta lo scorso anno all'Università ma sono riuscita a sostenere solo 3 esami fin ora. Vivo una storia d'amore con un ragazzo che amo ma che è forse un pò troppo razionale per me. Ho perso completamente la bussola. Mi sveglio con un'angoscia incredibile al pensiero di dover affrontare un'intera giornata. E' come se non riconoscessi la mia vita e questo mi manda in confusione, mi annienta.
Da circa un mese sto andando da uno psicoterapeuta;secondo lui sono un soggetto borderline e le sensazioni che provo sono crisi d'ansia.
Con lui sto affrontando molte tematiche del mio passato (i miei hanno divorziato quando avevo 5 anni e da allora io non ho più avuto notizie di mio padre) e sento che questo mi aiuterà ma ho deciso comunque di condividere questo mio dramma interiore con altri esperti. Secondo voi è grave tutto ciò?
Grazie per l'attenzione.
Mia
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se si preoccupa della gravità della sua condizione, è evidente che una certa dose d'ansia è presente. Dal mio punto di vista, se è solita fare uso di hashish dovrebbe consultare anche uno psichiatra. Sì, perché anche se gli utilizzatori di hashish non amano sentirselo dire, questa sostanza può portare a galla vari disturbi psicopatologici latenti, fra i cui sintomi se ne trovano alcuni di quelli che ha enumerato. Perciò andrebbe valutato bene quanto il consumo di sostanze incida sul suo vissuto. Perché se incidesse in modo considerevole, potrebbe essere inutile fare psicoterapia senza prima smettere le canne.

Ne ha già parlato con un medico?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottore,

La ringrazio per la risposta; debbo precisare che non fumo più da quel primo episodio di panico avvenuto nell' ottobre del 2012. Sono dunque più di quattro anni che ho smesso senza mai riprendere. Non credo che il consumo di sostanze del passato possa incidere sulle sensazioni che provo oggi anche perché non ho mai avuto una dipendenza effettiva dalla marijuana.

Cordialmente.

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Non si tratta di dipendenza. Si tratta del fatto che, in soggetti con naturale predisposizione, persino un solo tiro di canna può avere effetti negativi e permanenti.

Le sembra esagerato? Eppure è così. L'uso di hashish fatto in passato potrebbe - il condizionale è d'obbligo, ogni soggetto reagisce alle sostanze in modo molto diverso - aver causato cambiamenti permanenti nel suo cervello, cambiamenti che potrebbero manifestare i loro effetti anche adesso, a distanza di anni.

Sarebbe opportuno fare una visita psichiatrica per capire meglio come stanno le cose. Così poi potrà proseguire la psicoterapia con più cognizione di causa.

Che orientamento ha lo psicoterapeuta attuale?

Dalla descrizione che ha fatto non sembrerebbero esserci elementi che indichino un disturbo borderline, sembrerebbe piuttosto un disturbo dell'umore misto a un tratto ansioso.

Ma potrei ovviamente sbagliarmi dato che non la conosco.

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