Non capisco perché mi è sempre andato tutto male e ancora va peggio
Forse la mia domanda andrebbe fatta alla sfera di cristallo ma io sto letteralmente impazzendo a vedere la mia vita finita a questo modo e non sentirmi capace di fare nulla. Forse è tutto iniziato da quando sono stata adottata, già allora ho subito diversi maltrattamenti che poi con l'età mi hanno spinto a lasciare la casa, me ne sono andata da casa a 18 anni, lasciando la scuola per andare a lavorare per potermi permettere un appartamento, dove stare col mio fidanzato, con cui sto ancora, ma la nostra relazione va molto male, così come è sempre andato male tutto nella mia vita. Io non sono una persona patetica che si piange addosso, almeno non lo ero e forse ultimamente un po' lo sono diventata. Ma tutte le avversità della vita mi hanno lentamente tolto tutte le energie e persino la capacità di un tempo di farmi sempre carico di continui problemi quotidiani. Infatti già a 18 anni ho dovuto darmi da fare a cercare un appartamento, mentre il mio fidanzato era ancora con i suoi e successivamente è venuto ad abitare con me, ma senza essere mai lui l'uomo di casa, era sempre tutto sulle mie spalle, e tutto sommato mi piaceva essere io la matrona, se è il termine esatto. Solo che negli anni ogni cosa che facevo aveva un risvolto negativo. La mia attività è andata male, avevo preso la casa dove abitiamo prioprio per svolgere la mia attività ma a causa di una persona malvagia ho speso un sacco di soldi in avvocati e mi sono mangiata anche la salute. Ora abitiamo nel mezzo del nulla, la casa è quasi isolata, siamo entrambi disoccupati, il mio ragazzo, che ha la mia età, si è licenziato da 3 anni e da allora ha smesso di cercare lavoro. Io sono senza patente e non ho la forza di fare niente. Abbiamo finito i risparmi che avevo da parte e siamo quasi al verde. Mi aiuta una parente con quello che può. La mia attività non riesco a farla ripartire perché ci sono continuamente problemi con i miei collaboratori. Inoltre da 2 anni è morto mio padre e io sono caduta in depressione, per un periodo ho fatto una cura e psicoterapia ma non mi è servito a niente. Con il mio ragazzo non usciamo mai di casa da sempre e ci sono molti problemi di comunicazione e comprensione e secondo lui io devo solo prendere psicofarmaci e starei meglio. Ma non è così dato che gli psicofarmaci non mi fanno dimenticare i problemi economici, di coppia, con i miei genitori e ciò che ho dovuto fare nella vita per tirare a campare, la mia attività fallita in cui avevo riposto sacrifici e speranze, purtroppo non posso spiegare tutto qui, non vorrei che qualcuno mi potesse identificare e certamente farmi ancora del male. Sto male e urlo contro al mio ragazzo che deve trovare un lavoro, che io ho anche bisogno di stimoli e di vivere, non di farmaci. Ma lui risponde che ci annulliamo a vicenda. Inoltre mia madre è uscita di testa da quando è morto mio padre ed è molto difficile gestirla perché è di una cattiveria impressionante. E io ho diversi problemi di salute, a causa dello stress ho da 4 anni problemi intestinali e di stomaco, di notte non dormo più di 1 ora che mi assalgono i pensieri e ho nausea, non credo di avere la forza per gestire tutto questo da sola. Non ho ne amici ne parenti e le 2 persone che ho mi distruggono, si fanno gli affari loro, i miei problemi non li toccano.
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Ha senso per lei essere il capo famiglia, avere tutte le responsabilità sulle proprie spalle e non ricevere aiuto, conforto e vicinanza?
Più che cercare di cambiare gli altri, deve partire da ses stessa.
Che tipo di psicoterapia ha fatto e con quali obiettivi?
Più che cercare di cambiare gli altri, deve partire da ses stessa.
Che tipo di psicoterapia ha fatto e con quali obiettivi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
qundo i problemi non riguardano fatti oggettivi, dobbiamo chiederci se il nostro atteggiamento e comportamente facilitano o "chiamano" la cosa.
Qualche esempio:
1. l'adozione.
Chissà come sarebbe stata la Sua vita se non adottata.
E chissà quante volte anche i Suoi genitori adottivi potranno forse essersene pentiti, visti che Lei non deve essere (stata) una figlia "facile"...
2. andare via di casa a 18 anni. Raramente la situazione è talmente grave da "obbligare" a tale decisione; che in ogni caso rimane una scelta, con tutti i pro e i contro che ogni scelta comporta.
3. Il Suo essere "la matrona", " e tutto sommato mi piaceva essere io la matrona": ma anche questo ha un risvolto negativo, di avere tutto sulle Sue spalle.
4. la professione.
Perchè non cercare un lavoro, anzichè intestardirsi a lavorare in proprio in una attività che da tempo va male?
La mia Collega Le suggerisce di "ripartire da se stessa". E mi trova in completa sintonia, certamente.
Ma cercando di cambiare l'ottica su di sè, come ho provato ad esemplificare attraverso 1. 2. 3. 4.
Ed inoltre una visita presso il suo medico di base, aggiungerei.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Ex utente
Che io non sia stata una figlia facile lo metto in discussione, vorrei vedere lei se fosse cresciuta tra botte e continue violenze psicologiche se avesse avuto la tranquillità di fare i suoi studi, laureandosi e arrivare dove è ora. Io ho dovuto darmi da fare a trovare un lavoro invece, lasciare gli studi ed essere un niente. La mia attività in cui ho investito molto è andata in fumo a causa di un vicino di casa, a causa della casa che ho acquistato che poi ho scoperto, grazie alle denunce del vicino, che non era a norma, e che ho dovuto demolire in parte, dato che il furbone che ci abitava prova ha pensato di costruire una parte abusiva e poi andarsene, e il vicino, essendo uno squilibrato che odia il mondo, mi ha rovinato. E ha fatto denunce a tutti in zona... Lo abbiamo segnalato alle autorità unendoci in 5 famiglie. Io credo che prima di dare risposte affrettate giudicando le persone, bisogna sapere che vorrà hanno avuto altre spalle e evitare di creare ulteriori danni psicologici come accuse , figlia non facile, possono generare. Il mio fidanzato ha preso botte e insulti fa mio padre, secondo lei quindi è un ragazzo non facile? Cosa facevo a 18 anni? Lo lasciavo per continuare a farmi picchiare da 2 folli che purtroppo non ho denunciato al tempo? Forse le figlie facili si fanno picchiare e insultare e dicono " si mamma e papà" ? pensa che io mi sia divertita a dover scappare da casa e non poter terminare gli studi oppure seguire uno sport o un hobby? Crede che le persone nascano "difficili"?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 17.2k visite dal 05/02/2017.
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