Stalker
Buongiorno,
Ho già chiesto un consulto del genere, ma non sono riuscito a risolvere
Sono 2 anni che frequento una ragazza
Lei si reca spesso da psichiatri e psicologi
Ultimamente aumenterà le visite dagli psicologi fino a 3 volte a settimana
E' difficile riuassumere come ci si senta, ma è qualcosa di esasperante, e sinceramente non so come liberarmi di lei.
Ero convinto che avesse un disturbo dell'asse della personalità,perchè i suoi gesti sono esagerati,ma a quanto pare l'mmpi2 ha evidenziato solo ansia forte.
Parliamo di una ragazza che quando perde il controllo inizia a compiere gesti di autolesionismo, di rabbia pura incontrollata, come ad esempio:
-prendersi a schiaffi in faccia da sola
-prendere a pugni le cose
-urlare in mezzo alla strada
-sfogare su di me tutto
-fare camminate sfurianti da sola,parlando da sola ad alta voce,urlando
-minacciando di uccidersi
In piu la sua incapacità di gestire la sua vita universitaria è palese, è completamente appoggiata su di me, che ormai sono al 5 anno di medicina mentre lei è rimasta indietro.
Mi fa carico di tutti i suoi problemi,e se mi permetto di dirle che ho bisogno di distanze, fa di tutto per provocare in me compassione con frasi come "ci sono troppi problemi di cui ancora non tiho parlato" "forse mia nonna ha un tumore.."
Io mi sento manipolato.
Dopo l'ennesimo gesto di follia incontrollata ho deciso di darci un taglio.
Ma nemmeno così sono riuscito a liberarmi di lei.
Proprio mentre ero a studiare con un amico per un esame me la sono ritrovata in camera: un coinquilino deve averle aperto.
Ma gesti del genere non sono nuovi. Spesso mentre non volevo piu vederla me la sono ritrovata in aula studio "perchè voleva parlarmi".
In poche parole io mi sento in pericolo,ed ho provato in tutti i modi a farglielo capire. Ho addirittura coinvolto i suoi genitori ed anche mia madre,in modo che capisse che faccio sul serio, che non riesco piu a vivere serenamente la mia vita.
Lei continua a dire "dammi un ultima possibilità, mi sto curando, è impossibile vada male"
Ma il punto è che io non voglio, e pare non abbia nemmeno possibilità di scelta.
Le relazioni non le vedo solo come scelte razionali che valutano pro e contro..suppongo che si debbano scegliere anche "di pancia"..e l'unica sensazione che ho di pancia ora è "sono in pericolo, ho ansia a causa sua"
Secondo Loro/Lei a seconda di quanti mi risponderanno, come si può agire?
Ci tengo a precisare che la mia situazione psichiatrica è normale, mentre non sono troppo convinto che lei soffra solo di ansia..anche perchè spesso ha denunciato di avere problemi di alimentazione,terrore all'idea di ingrassare, attacchi di panico, esagerate manifestazioni psicosomatiche dell'ansia come dolori fortissimi al petto, pianti infiniti, che possono durare ore..
Ha "solo" l'ansia? E io come posso agire?
Ho già chiesto un consulto del genere, ma non sono riuscito a risolvere
Sono 2 anni che frequento una ragazza
Lei si reca spesso da psichiatri e psicologi
Ultimamente aumenterà le visite dagli psicologi fino a 3 volte a settimana
E' difficile riuassumere come ci si senta, ma è qualcosa di esasperante, e sinceramente non so come liberarmi di lei.
Ero convinto che avesse un disturbo dell'asse della personalità,perchè i suoi gesti sono esagerati,ma a quanto pare l'mmpi2 ha evidenziato solo ansia forte.
Parliamo di una ragazza che quando perde il controllo inizia a compiere gesti di autolesionismo, di rabbia pura incontrollata, come ad esempio:
-prendersi a schiaffi in faccia da sola
-prendere a pugni le cose
-urlare in mezzo alla strada
-sfogare su di me tutto
-fare camminate sfurianti da sola,parlando da sola ad alta voce,urlando
-minacciando di uccidersi
In piu la sua incapacità di gestire la sua vita universitaria è palese, è completamente appoggiata su di me, che ormai sono al 5 anno di medicina mentre lei è rimasta indietro.
Mi fa carico di tutti i suoi problemi,e se mi permetto di dirle che ho bisogno di distanze, fa di tutto per provocare in me compassione con frasi come "ci sono troppi problemi di cui ancora non tiho parlato" "forse mia nonna ha un tumore.."
Io mi sento manipolato.
Dopo l'ennesimo gesto di follia incontrollata ho deciso di darci un taglio.
Ma nemmeno così sono riuscito a liberarmi di lei.
Proprio mentre ero a studiare con un amico per un esame me la sono ritrovata in camera: un coinquilino deve averle aperto.
Ma gesti del genere non sono nuovi. Spesso mentre non volevo piu vederla me la sono ritrovata in aula studio "perchè voleva parlarmi".
In poche parole io mi sento in pericolo,ed ho provato in tutti i modi a farglielo capire. Ho addirittura coinvolto i suoi genitori ed anche mia madre,in modo che capisse che faccio sul serio, che non riesco piu a vivere serenamente la mia vita.
Lei continua a dire "dammi un ultima possibilità, mi sto curando, è impossibile vada male"
Ma il punto è che io non voglio, e pare non abbia nemmeno possibilità di scelta.
Le relazioni non le vedo solo come scelte razionali che valutano pro e contro..suppongo che si debbano scegliere anche "di pancia"..e l'unica sensazione che ho di pancia ora è "sono in pericolo, ho ansia a causa sua"
Secondo Loro/Lei a seconda di quanti mi risponderanno, come si può agire?
Ci tengo a precisare che la mia situazione psichiatrica è normale, mentre non sono troppo convinto che lei soffra solo di ansia..anche perchè spesso ha denunciato di avere problemi di alimentazione,terrore all'idea di ingrassare, attacchi di panico, esagerate manifestazioni psicosomatiche dell'ansia come dolori fortissimi al petto, pianti infiniti, che possono durare ore..
Ha "solo" l'ansia? E io come posso agire?
[#1]
Gentile utente,
Lei è consapevole che la situazione è complessa e pesante.
Per questo motivo, già oltre un anno fa alla Sua annotazione relativa a un precedente consulto in cui diceva:
"Sì, forse chiederò aiuto a qualche vostro collega.. "
io Le rispondevo così:
"Caro utente,
dopo queste ulteriori aggiunte appare quanto mai necessario, forse urgente.
Da solo ha già provato a porre dei confini, ma non c'è stato verso. E dunque occorre fare un passo ulteriore, per capire, per agire."
Oggi ci chiede:
E a me non resta che ... ripetermi.
Chissà se Lei riuscirà a chiedere aiuto, ma di persona. Online esistono dei limiti che non permettono una presa in carico, di cui invece ha bisogno Lei per la situazione che sta vivendo. Più tempo trascorre e più la situazione scivola; ora infatti appare peggiore di un anno fa, da come ce la descrive.
Saluti cordiali.
Lei è consapevole che la situazione è complessa e pesante.
Per questo motivo, già oltre un anno fa alla Sua annotazione relativa a un precedente consulto in cui diceva:
"Sì, forse chiederò aiuto a qualche vostro collega.. "
io Le rispondevo così:
"Caro utente,
dopo queste ulteriori aggiunte appare quanto mai necessario, forse urgente.
Da solo ha già provato a porre dei confini, ma non c'è stato verso. E dunque occorre fare un passo ulteriore, per capire, per agire."
Oggi ci chiede:
E a me non resta che ... ripetermi.
Chissà se Lei riuscirà a chiedere aiuto, ma di persona. Online esistono dei limiti che non permettono una presa in carico, di cui invece ha bisogno Lei per la situazione che sta vivendo. Più tempo trascorre e più la situazione scivola; ora infatti appare peggiore di un anno fa, da come ce la descrive.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ho riletto lo storico dei suoi consulti, e sete male da tempo..
Io le rispondevo così.
"Gentile Ragazzo,
quando un amore diventa una galera, la fame d'aria ed il desiderio di evasione si fanno sentire, giustamente.
Un amore per nascere e soprattutto crescere necessità di separatezza.
Di zone d'ombra, nelle quali all'altro non è concesso entrare.
Di energia e linfa vitale.
Quando un amore diventa parassitario e fagocitante, tende, prima o poi, a morire...
Cosa fare non so dirle, dipende se questa ragazza ha la capacità di capire cosa lei sta tentando di dirle...
Inoltre, ognuno deve elaborare le proprie perdite e le prorpie ferite, la terapia selvaggia peggiora entrambi e prosciuga di energie psichiche."
Lei si è fatto aiutare nell'elaborazione delle sue emozioni?
Rimanendo online, non si risolve
Io le rispondevo così.
"Gentile Ragazzo,
quando un amore diventa una galera, la fame d'aria ed il desiderio di evasione si fanno sentire, giustamente.
Un amore per nascere e soprattutto crescere necessità di separatezza.
Di zone d'ombra, nelle quali all'altro non è concesso entrare.
Di energia e linfa vitale.
Quando un amore diventa parassitario e fagocitante, tende, prima o poi, a morire...
Cosa fare non so dirle, dipende se questa ragazza ha la capacità di capire cosa lei sta tentando di dirle...
Inoltre, ognuno deve elaborare le proprie perdite e le prorpie ferite, la terapia selvaggia peggiora entrambi e prosciuga di energie psichiche."
Lei si è fatto aiutare nell'elaborazione delle sue emozioni?
Rimanendo online, non si risolve
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 04/02/2017.
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