Aiuto per il mio compagno

Buon pomeriggio,
Sono una ragazza di 26 anni e frequento da qualche mese un uomo di 37. ALl'inizio della nostra storia tutto procedeva a meraviglia, eravamo molto in sintonia e lui era molto presente. Da qualche tempo, però, il suo atteggiamento è cambiato: è schivo, mi cerca poco, è sempre nervoso e di cattivo umore, estremamente giù di morale. Ha diversi problemi che lo assillano (la salute precaria di sua madre, il lavoro che gli causa stress e preoccupazioni) e ha alle spalle una storia di 5 anni finita dopo l'acquisto di una casa (che ora si trova a dover vendere per estinguere il mutuo) con la sua ex compagna, che poi lo ha lasciato. Comprendo che si senta sotto pressione, ma non mi spiego perché voglia escludere gli amici e me dalla sua vita; si isola, la sua unica valvola di sfogo è il calcio, a cui non rinuncia mai. Temo possa essere esaurito. Io lo amo molto e vorrei solo trovare il modo giusto per aiutarlo, ma lui dice di non avere le forze e le energie per dedicarsi ad un rapporto; ci vediamo di rado, e quando lo facciamo lui è pensieroso e distaccato. Non so cosa fare, ogni mio tentativo di fare qualcosa di buono per lui, anche per distrarlo, sembra cadere nel vuoto. Fino a poco tempo fa progettavamo una convivenza..mi chiedo cosa possa essere cambiato, anche perché lui sostiene di volermi bene e di non volere che io stia male per lui.
Grazie a chi vorrà darmi un consiglio su come comportarmi e cosa consigliargli.
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Psicologo attivo dal 2008 al 2016
Psicologo
GENTILE UTENTE,E' MOLTO EVIDENTE CHE IL SUO COMPAGNO STIA VIVENDO UN PERIODO MOLTO PARTICOLARE DELLA SUA VITA, IN CUI UNA SERIE DI EVENTI NEGATIVI SI SONO PRESENTATI IN CONTEMPORANEA; E'POSSIBILE CHE TUTTO CIO' GLI CREI UNA SITUAZIONE DI SCONFORTO E DI SCORAGGIAMENTO CHE IN MOLTI INDIVIDUI SUSCITA COMPORTAMENTI DI CHIUSURA IN SE' STESSI E ALLE VOLTE ANCHE DI AUTOCOLPEVOLIZZAZIONE TALI DA NON PERMETTERE DI GUARDARE A CIO' CHE DI POSITIVO POSSA ESSERCI INTORNO A SE'.SPESSO LA NEGATIVITA' DI CERTE SITUAZIONI PUO' ASSORBIRE ANCHE QUELLE POCHE RISORSE CHE SI HANNO PER POTER AFFRONTARE TALI SITUAZIONI;INOLTRE LA RELAZIONE CON LEI COMPORTEREBBE COMUNQUE UN ULTERIORE INVESTIMENTO DI FORZE CHIARAMENTE AL MOMENTO PER LUI NON DISPONIBILI; IL CONSIGLIO CHE POSSO DARLE E' DI MOTIVARLO A CHIEDERE MAGARI UN AIUTO PROFESSIONALE AD UNO PSICOLOGO CHE POSSA AIUTARLO A SOSTENERE QUESTO MOMENTO DI VITA PARTICOLARE, DICHIARARSI DISPONIBILE PRINCIPALMENTE ALL'ASCOLTO DEI SUOI POSSIBILI SFOGHI SENZA CHIEDERE ALCUN ALTRO INVESTIMENTO DA PARTE SUA ED ATTENDERE CHE QUESTO PERIODO PASSI E CHE SIA LUI A RICERCARLA CERCANDO POI DI RICOSTRUIRE UN RAPPORTO CHE SE INSTAURATO ATTUALMENTE NON PUO' CHE ESSERE DELETEREO DA ENTRAMBE LE PARTI.

DOTT.SSA DELLI NOCI CLAUDIA
PSICOLOGA
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Utente
Utente
Gentilissimi Dottori,
Il mio sconforto rispetto alla situazione descritta sopra è aumentato a tal punto che due giorni fa ho chiaramente manifestato il mio disappunto al mio compagno, sottolineando che il nostro rapporto non mi rendeva felice e che, pur amandolo, non riesco ad essere serena ricevendo così poco in cambio e vivendo in un costante stato d'ansia. Il mio errore è stato quello di esagerare, dicendogli cose che non pensavo - del tipo che ritenevo mi avesse preso in giro per tutto il tempo, pur sapendo benissimo di non crederlo sul serio! - e di intimargli di non farsi più vedere né sentire. Credevo di scuoterlo, in realtà ho fatto male anche a me stessa. Ieri l'ho cercato telefonicamente, ma stavolta è stato lui a dirmi che probabilmente è meglio separarci un po', stare un po' da soli per ritrovare la nostra serenità individuale; non ha escluso la possibilità di sentirci se ne avremo voglia, ma ha detto di non sentirsi in grado di sostenere un rapporto allo stato attuale delle cose e di sentirsi oppresso dalle mie domande, dalla mia costante volontà di fare il punto sulla nostra relazione, perché non sa darmi risposte e sente di essere preda di un'apatia che non gli permette di voler bene neppure a se stesso. Dice di sentirsi in ansia quando mi sente triste e cerco di capire per forza che cosa ci stia accadendo. In sostanza, il suo pensiero è che dobbiamo lavorare singolarmente sulla nostra serenità se speriamo di avere un rapporto sano. Credete che questa possa essere la strada giusta per ritrovare la serenità?
..Io mi chiedo solo cosa sia successo alla coppia felicissima e piena di progetti che eravamo, e ho paura che in lui si sia spento l'amore, nonostante fino a poco tempo fa me ne abbia dimostrato tantissimo..
Grazie mille per l'aiuto.
F.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
È molto difficile capire cosa stia succedendo al vostro rapporto da qui, ma credo che se il suo compagno le sta dando quest'indicazione, potrebbe valere la pena tenerne conto.

È chiaro che quando lei si sforza per capire cosa sta succedendo, e lo incalza con le domande, lei lo fa animata dalle migliori intenzioni. Perché evidentemente questo rapporto le sta a cuore.

Tenga tuttavia presente che i disastri peggiori sono sempre combinati con le migliori intenzioni. Ed è possibile che ciò che il suo compagno le sta chiedendo in realtà non sia una separazione, ma solo un po' di spazio per riflettere meglio. Un po' di respiro, insomma.

Ma non so se questo sia proprio il vostro caso, potrei sempre sbagliarmi.

Non mi fisserei tanto sulla parola "separazione", che rischia di causare ulteriore ansia. Lasci che il suo compagno faccia un po' da solo il punto della situazione. Gli telefoni, ogni tanto, si scusi magari per la sfuriata - anche se sono certo l'avrà già fatto. Magari ogni tanto gli proponga di uscire e durante il tempo in cui siete insieme eviti di stargli troppo addosso. Non tocchi gli argomenti scottanti per prima e, piuttosto, lasci che sia lui a farlo. Vedrà che l'apprezzerà.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
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Gentili medici,
Cercherò di seguire i Vostri consigli e di lasciarlo libero di pensare un po' a se stesso, anche se la lontananza forzata, specie in questo momento in cui lo vedo sofferente, è davvero dolorosa per me..