Il"non pensarci"per la ricerca di una gravidanza
Salve, dal titolo si capisce che sono alla ricerca di una gravidanzaSono 9mesi e purtroppo da un paio,sto iniziando a soffrire della paura di non farcela,o meglio mi sto auto convincendo che non ce la farò mai.È come se una vocina dentro di me mi dice che tanto è inutile provare,non avremo mai figli,questo mi porta a svegliarmi anche di notte. La mia ginecologa,mi ripete in continuazione di non pensarci,ma come si fa?io ho quasi 31 anni mio marito 34, ma da qualche mese questa situazione insoddisfacente di non riuscire a rimanere incinta,mi sta logorando.pisngo spesso e mi sento,vuota.ho un chiodo fisso,quando non riusciamo a stare insieme ed avere rapporti,inizio a pensare ossessivamente e con rabbia che magari era il momento giusto, quindi sicuro mi arriverà il ciclo(che poi,non si smentisce mai).Faccio i conti sulle mie amiche,cioè di quanto tempo hanno impiegato a rimanere incinte,oppure leggo sui social che qualche amica sposata da poco,della mia età,subito lo è rimasta e mi angoscia.Sto capendo che sta diventando un ossessione,me ne rendo conto anche con mio marito,come se stesse diventando un compito e non un piacere,infatti non riusciamo a stare insieme con rapporti frequenti.vorrei capire come uscire da questo circolo vizioso.Mi date qualche consiglio?grazie.
[#1]
Gentile utente
Dal punto di vista medico, credo che la sezione più indicata sia quella di Ostetricia e Ginecologia, ma dal momento che a questa domanda di aiuto porta anche una sofferenza psicologica, posso provare ad aiutarLa per quel che riguarda quest'ultima.
Il diventare genitori è un fenomeno complesso che implica la perdita dello status di figlio in favore dello status di genitori. Pertanto solitamente vengono vissuti complessi fenomeni psicologici dovuti al lutto per la perdita di status di figlio e la riattivazione di conflitti di genitorialità, che se gravi e non risolti possono arrecare danno all'intero nucleo familiare.
Prima di approfondire il discorso, Le chiederei di pensare com'è stato il rapporto con i Suoi genitori e quello di Suo marito con i suoi.
Un saluto cordiale.
Dal punto di vista medico, credo che la sezione più indicata sia quella di Ostetricia e Ginecologia, ma dal momento che a questa domanda di aiuto porta anche una sofferenza psicologica, posso provare ad aiutarLa per quel che riguarda quest'ultima.
Il diventare genitori è un fenomeno complesso che implica la perdita dello status di figlio in favore dello status di genitori. Pertanto solitamente vengono vissuti complessi fenomeni psicologici dovuti al lutto per la perdita di status di figlio e la riattivazione di conflitti di genitorialità, che se gravi e non risolti possono arrecare danno all'intero nucleo familiare.
Prima di approfondire il discorso, Le chiederei di pensare com'è stato il rapporto con i Suoi genitori e quello di Suo marito con i suoi.
Un saluto cordiale.
Dott. Adriano Carità
Psicologo, psicoterapeuta
Perfezionato in Psicologia Clinica, Counselling e mindfulness
[#2]
Gentile utente,
"quando non riusciamo a stare insieme ed avere rapporti, ... magari era il momento giusto"".
Gentile signora, cominciamo dal semplice.
Da sessuologa: nel corso del ciclo femminile non accade che "magari è il momento giusto", bensì che l'ovulazione avviene in un momento preciso ben identificabile attraverso vari indicatori. E dunque si parla di "rapporti mirati" in quel giorno/giorni.
Ciò permette anche di distinguere tra rapporti sessuali avuti "per procreare", e gli altri fatti "per il piacere".
Si evita così di inquinare tutta l'area della sessualità con l'ansia dell'attesa, danneggiando il desiderio di ambedue e inducendo talvolta veri e propri disturbi sessuali oppure una noia verso la sessualità.
Ottenere un bambino e perdere la sessualità sarebbe veramente brutto per una coppia, non crede?
Ma... Suo marito ha effettuato lo spermiogramma? E una visita andrologica?
Rimanere incinta è frutto di complessi meccanismi fisiologici che dipendono da ambedue i partner.
Ma, come Le suggerisce la ginecologa, l'influenza della psiche è determinante.
E dunque evitare che diventi un pensiero fisso è fondamentale.
Tanto più che non avete ancora raggiunto quello che viene considerato un tempo normale.
"quando non riusciamo a stare insieme ed avere rapporti, ... magari era il momento giusto"".
Gentile signora, cominciamo dal semplice.
Da sessuologa: nel corso del ciclo femminile non accade che "magari è il momento giusto", bensì che l'ovulazione avviene in un momento preciso ben identificabile attraverso vari indicatori. E dunque si parla di "rapporti mirati" in quel giorno/giorni.
Ciò permette anche di distinguere tra rapporti sessuali avuti "per procreare", e gli altri fatti "per il piacere".
Si evita così di inquinare tutta l'area della sessualità con l'ansia dell'attesa, danneggiando il desiderio di ambedue e inducendo talvolta veri e propri disturbi sessuali oppure una noia verso la sessualità.
Ottenere un bambino e perdere la sessualità sarebbe veramente brutto per una coppia, non crede?
Ma... Suo marito ha effettuato lo spermiogramma? E una visita andrologica?
Rimanere incinta è frutto di complessi meccanismi fisiologici che dipendono da ambedue i partner.
Ma, come Le suggerisce la ginecologa, l'influenza della psiche è determinante.
E dunque evitare che diventi un pensiero fisso è fondamentale.
Tanto più che non avete ancora raggiunto quello che viene considerato un tempo normale.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4k visite dal 02/02/2017.
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