è normale in adolescenza
Salve,avrei bisogno di un consulto.. sono una ragazza di 18 anni, da circa un anno e mezzo mi creo in testa dei pensieri brutti inerenti a omosessualità ,lasciare il mio ragazzo e ultimamente morte.Non hoso attrazione per donne,amo il mio ragazzo e ho sempre amato la vita. Però quando faccio questi pensieri la mia ansia li accresce e arriva a farmi credere che il loro contenuto sia vero. I primi due li ho superati e ora mi sembrano assurdi ma ultimamente mi chiedo quale sia il senso della vita e perché dobbiamo vivere se poi si muore,così immagino di suicidarmi,di impazzire,di stare dentro una bara e sto malissimo. Ho sempre amato la mia bellissima vita,non mi manca nulla ma non riesco più a controllare i miei pensieri e ho paura di perdere il controllo perché non trovo risposte alle mie domande esistenziali. È normale in adolescenza? Faccio pensieri orribili sulle cose a cui tengo di più e ciò mi spaventa moltissimo! Mi piacerebbe uscirne da sola ma ho bisogno di un vostro consiglio per calmarmi o capire quale è il problema. Mi sembra di vivere in un altro mondo quando ho questi pensieri. Frequento l'ultimo anno di liceo classico e studio molti autori che parlano della vita,della morte ecc.. può questo influire? A me sembra di essere matura nel fare certi ragionamenti ma avrei preferito non pensarci perché ora mi sento senza via di uscita e questo mi sta spaventando a morte! Quando sono spontanea o parlo con qualcuno si vede quanto amo la vita ma quando inizio a stare sola e a pensare impazzisco e vedo tutto nero e senza senso. Ho vissuto 17 anni senza chiedermi nulla e stavo alla grande, ora così. Puo una persona che non ha problemi nella vita non amarla e pensare che sia inutile ma al tempo stesso essere spaventata dalla morte? Mi faccio venire ossessioni per ogni pensiero che non mi piace e poi mi convinco che in realtà sono lesbica o voglio lasciare il mio ragazzo o voglio uccidermi ma senza una reale motivazione o segnali. Da cosa dipende? Premetto che mia mamma è sempre stata molto apprensiva ed ansiosa e io ho ereditato questa ansia per tutto. Prima ero determinata,forte,solare. Ora non ho autostima,sono solare ma a tratti depressa per questi pensieri e non trovo più la forza di superare questi pensieri senza essere solo pessimista. I pensieri durano qualche giorno poi torno alla normalità ma dopo un po torno a pensarci e ci ricasco finché inizio a vederli come banali e non mi spaventano più ma questo tarlo sulla vita e morte mi sta preoccupando molto. Sabato festeggerò il mio 18esimo e ho paura di rovinarlo per questi pensieri per poi pentirmene dopo e si sa che i 18 anni si festeggiano una volta sola. Mi piacerebbe vivere ma con un senso della vita e senza svegliarmi la mattina con quest'angoscia e un cortocircuito di domande che non fanno altro che distruggermi. Sto perdendo tanto tempo dietro a tutto ciò e sono stufa. Aspetto una risposta grazie!
[#1]
Gentile ragazza,
Prima di procedere con il consulto, posso chiederti tra le emozioni elencate, quale e/o quali, avverti maggiormente e con più frequenza nel periodo che ci hai descritto?
Ansia?
tristezza?
senso di colpa?
sorpresa?/incredulità?
Serenità / felicità?
Per la e/o le emozione/i che provi, sapresti dire: come mai? Perché quella specifica emozione?
Grazie in anticipo per la risposta
Prima di procedere con il consulto, posso chiederti tra le emozioni elencate, quale e/o quali, avverti maggiormente e con più frequenza nel periodo che ci hai descritto?
Ansia?
tristezza?
senso di colpa?
sorpresa?/incredulità?
Serenità / felicità?
Per la e/o le emozione/i che provi, sapresti dire: come mai? Perché quella specifica emozione?
Grazie in anticipo per la risposta
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#3]
Ritrovi qualcosa di te in questo articolo?, se si, cosa in particolare?
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/321-il-disturbo-ossessivo-compulsivo-doc.html
Alla base dei tuoi pensieri, con molta probabilità è presente una sgradevole e ripetitiva emozione di ANSIA che si sta "accavallando" a sintomi simil depressivi. Nella tristezza costante e quotidiana, il senso di colpa è proprio una delle emozioni preponderanti.
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/321-il-disturbo-ossessivo-compulsivo-doc.html
Alla base dei tuoi pensieri, con molta probabilità è presente una sgradevole e ripetitiva emozione di ANSIA che si sta "accavallando" a sintomi simil depressivi. Nella tristezza costante e quotidiana, il senso di colpa è proprio una delle emozioni preponderanti.
[#4]
Utente
Si ci ritrovo il fatto che ho pensieri brutti in questo caso sulla morte,un anno fa sull'omosessualità,poi sulla relazione com il mio ragazzo ecc.. questi giorni ho immagini di me in una bara, di non uscirne ... poi cerco di scacciarli perché problemi nella vita non ne ho per arrivare ad uccidermi ma più li scaccio più mi convincono che sia così ,che non voglio vivere e quindi mi sento in un mondo a parte ,mi sento diversa e sempre in preda al panico ,come se non avessi via di uscita ma prima di questo pensiero ho sempre amato la vita e avuto paura della morte. Lei pensa che possa arrivare a questo gesto estremo solo perché non trovo il senso della vita o è un momento di passaggio e poi tornerò alla normalità? Mi fa stare troppo male! Mi rovina le giornate.
[#5]
Cara ragazza,
i tuoi pensieri e le tue emozioni sono sovrastati dall'ansia. L'ansia è un'emozione che tutti abbiamo fin dalla nascita e che, per diversi motivi nel corso della nostra vita, diventa una compagna eccessivamente sgradevole.
Quello di cui scrivi sono pensieri riconducibili ad un rimuginio ossessivo ansioso. Ovvero una concatenazione costante di pensieri e immagini relativamente incontrollabili e attivati dall’individuo allo scopo di prevedere o prevenire eventi negativi in condizioni di incertezza e di costruire mentalmente ipotetiche soluzioni.
Questo stile di pensiero non è controllabile per il semplice fatto che non abbiamo il potere di controllare i pensieri proprio per il fatto stesso che sono pensieri e non realtà! E succede proprio quello che scrivi: quanto più tendiamo a "scacciarli via", tanto più si ripresentano più forti e incisivi di prima. Si crea così un circolo vizioso che descrivi molto bene quando dici: << è un cortocircuito di domande che non fanno altro che distruggermi>>.
<< . Lei pensa che possa arrivare a questo gesto estremo solo perché non trovo il senso della vita o è un momento di passaggio e poi tornerò alla normalità?>>. Proprio queste parole fanno capire 2 cose fondamentali:
1) la tua paura di avere paura: << ora mi sento senza via di uscita e questo mi sta spaventando a morte!>>
2)il fatto che non arriverai a quel gesto estremo perché chi lo fa non si pone dubbi ansiosi come fai tu.
Le tue sono dei pensieri ossessivi che sgradevolmente si insinuano nella tua mente e ti creano paura, tristezza e stanchezza mentale perché assorbono quasi tutto il tempo di una giornata: << Sto perdendo tanto tempo dietro a tutto ciò e sono stufa>>
Cara ragazza, I pensieri sono pensieri e non corrispondono alla realtà.
Tu dici che vorresti provare ad uscire da sola. Su questo posso dirti che è il caso di scacciare via l'idea che dall'ansia patologica se ne possa venir fuori da soli pur riuscendo, come tu dici, a capire a volte che i tuoi pensieri non hanno fondamento logico. In questo caso la razionalità non è sufficiente. È come fratturarsi una gamba e ingessarserla da soli.... non solo la frattura non guarirà ma cammineremmo sempre peggio....
Occorre lavorare sui tuoi stati cognitivi (pensieri ed emozioni) rivolgendosi ad un/a collega psicoterapeuta preferibilmente perfezionato/a in terapia cognitivo-comportamentale come l'articolo stesso che ti ho postato suggerisce. In questo modo, insieme al Collega, capirete l'origine di questa ansia così tanto prepotente e decidere insieme strategie e obiettivi che ti consentano di gestire questi pensieri così sgradevoli.
La tua zona la conosco bene e ti assicuro che è ricca di colleghi molto bravi e preparati che potranno aiutarti. Eventualmente puoi scegliere di rivolgerti allo "Spazio giovani" del consultorio a te più congeniale.
Intanto sabato goditi la festa dei tuoi 18 anni e divertiti alla grande! ;-)
La situazione si risolve! Tranquilla
Un caro saluto e se vuoi puoi farci sapere come va
Noi siamo qui
i tuoi pensieri e le tue emozioni sono sovrastati dall'ansia. L'ansia è un'emozione che tutti abbiamo fin dalla nascita e che, per diversi motivi nel corso della nostra vita, diventa una compagna eccessivamente sgradevole.
Quello di cui scrivi sono pensieri riconducibili ad un rimuginio ossessivo ansioso. Ovvero una concatenazione costante di pensieri e immagini relativamente incontrollabili e attivati dall’individuo allo scopo di prevedere o prevenire eventi negativi in condizioni di incertezza e di costruire mentalmente ipotetiche soluzioni.
Questo stile di pensiero non è controllabile per il semplice fatto che non abbiamo il potere di controllare i pensieri proprio per il fatto stesso che sono pensieri e non realtà! E succede proprio quello che scrivi: quanto più tendiamo a "scacciarli via", tanto più si ripresentano più forti e incisivi di prima. Si crea così un circolo vizioso che descrivi molto bene quando dici: << è un cortocircuito di domande che non fanno altro che distruggermi>>.
<< . Lei pensa che possa arrivare a questo gesto estremo solo perché non trovo il senso della vita o è un momento di passaggio e poi tornerò alla normalità?>>. Proprio queste parole fanno capire 2 cose fondamentali:
1) la tua paura di avere paura: << ora mi sento senza via di uscita e questo mi sta spaventando a morte!>>
2)il fatto che non arriverai a quel gesto estremo perché chi lo fa non si pone dubbi ansiosi come fai tu.
Le tue sono dei pensieri ossessivi che sgradevolmente si insinuano nella tua mente e ti creano paura, tristezza e stanchezza mentale perché assorbono quasi tutto il tempo di una giornata: << Sto perdendo tanto tempo dietro a tutto ciò e sono stufa>>
Cara ragazza, I pensieri sono pensieri e non corrispondono alla realtà.
Tu dici che vorresti provare ad uscire da sola. Su questo posso dirti che è il caso di scacciare via l'idea che dall'ansia patologica se ne possa venir fuori da soli pur riuscendo, come tu dici, a capire a volte che i tuoi pensieri non hanno fondamento logico. In questo caso la razionalità non è sufficiente. È come fratturarsi una gamba e ingessarserla da soli.... non solo la frattura non guarirà ma cammineremmo sempre peggio....
Occorre lavorare sui tuoi stati cognitivi (pensieri ed emozioni) rivolgendosi ad un/a collega psicoterapeuta preferibilmente perfezionato/a in terapia cognitivo-comportamentale come l'articolo stesso che ti ho postato suggerisce. In questo modo, insieme al Collega, capirete l'origine di questa ansia così tanto prepotente e decidere insieme strategie e obiettivi che ti consentano di gestire questi pensieri così sgradevoli.
La tua zona la conosco bene e ti assicuro che è ricca di colleghi molto bravi e preparati che potranno aiutarti. Eventualmente puoi scegliere di rivolgerti allo "Spazio giovani" del consultorio a te più congeniale.
Intanto sabato goditi la festa dei tuoi 18 anni e divertiti alla grande! ;-)
La situazione si risolve! Tranquilla
Un caro saluto e se vuoi puoi farci sapere come va
Noi siamo qui
[#6]
Utente
La ringrazio veramente tanto,mi godrò la mia festa perché la vita è una sola e va goduta e credo che Dio non possa mettere al mondo persone che non hanno voglia di vivere. Io ce l'ho sempre avuta la voglia di vivere e se superero' questa situazione sarò ancora più soddisfatta di me. La ringrazio ancora! Buona serata!
[#8]
Utente
Buonasera dottore,la mia festa è andata molto bene e ho cercato di godermela,alla fine mi sentivo benissimo! Ieri mattina mi sono svegliata e sentivo l'ansia ma ho cercato di calmarmi e ce l'ho fatta. Alterno comunque momenti in cui sono in panico totale e mi sento veramente male e momenti in cui sto bene perché faccio ragionamenti intelligenti. Vado in panico quando mi faccio queste domande:
1. Voglio veramente vivere o lo faccio solo per gli altri?
2. Voglio esistere?
3. E se questi pensieri rappresentano la mia volontà ?
Mi tranquillizzo quando non riesco a immaginarmi morta, quando mi sento a mio agio, quando capisco che sono cavolate e quando sento che voglio fare delle cose.
Ho sempre paura che faccio tutto per fare felici gli altri ma in realtà tutto quello che faccio lo faccio spontaneamente.io sono una persona senza pazienza ahhaha quindi anche se è solo una settimana che sto cosi sto male e certe volte getto la spugna ma mai ho provato a suicidarmi o ho cercato modi per farlo perché non ne sento il bisogno ma ne ho solo paura come quando avevo paura di essere lesbica ma non mi interessava andare con nessuna. E la cosa più fastidiosa sono i sensi di colpa. Poi parlo con tutti per essere rassicurata e cerco sempre su internet. Lei cosa ne pensa? Grazie!
1. Voglio veramente vivere o lo faccio solo per gli altri?
2. Voglio esistere?
3. E se questi pensieri rappresentano la mia volontà ?
Mi tranquillizzo quando non riesco a immaginarmi morta, quando mi sento a mio agio, quando capisco che sono cavolate e quando sento che voglio fare delle cose.
Ho sempre paura che faccio tutto per fare felici gli altri ma in realtà tutto quello che faccio lo faccio spontaneamente.io sono una persona senza pazienza ahhaha quindi anche se è solo una settimana che sto cosi sto male e certe volte getto la spugna ma mai ho provato a suicidarmi o ho cercato modi per farlo perché non ne sento il bisogno ma ne ho solo paura come quando avevo paura di essere lesbica ma non mi interessava andare con nessuna. E la cosa più fastidiosa sono i sensi di colpa. Poi parlo con tutti per essere rassicurata e cerco sempre su internet. Lei cosa ne pensa? Grazie!
[#9]
Sono lieto che ti sia goduto la tua festa!
per quanto riguarda l'aspetto dei pensieri e delle emozioni di cui scrivi: la tua ansia/paura/panico, deriva dai pensieri intrusivi e sgradevoli caratterizzati da rimuginio (modo disfunzionale di pensare ripetitivamente a possibili eventi negativi).
alla base sono presenti stati cognitivi (pensieri ed emozioni) e comportamenti, di tipo ossessivo come tu stessa hai potuto constatare leggendo il link nei precedenti consulti.
Anche se questa modalità di pensare non è costante, i suggerimenti rimangono quelli che ho esposto nel precedente consulto.
Hai il bisogno, ai fini del tuo benessere,
-di comprendere l'origine dei tuoi stati ossessivi, lavorando con metodi, strategie e scopi con l'obiettivo di imparare a gestire le tue ansie
Sei giovanissima e meriti di viverti la quotidianità e la tua vita in serenità. Ma come detto precedentemente, è bene sapere che l'ansia costante va posta al cospetto di un collega in carne ed ossa.
Ti consiglio di non procrastinare ad avvalerti dell'aiuto di un collega perché adesso le tue ansie riesci bene o male a gestirle razionalizzando ma non è sufficiente dato che nel tempo l'emozione di ansia, se non si interviene, si trasforma ingigantendosi potendo arrivare a compromettere la qualità di vita sociale, affettiva e in altri campi importanti.
Che ne pensi?
Credi ti possa essere utile rivolgerti ad un nostro collega psicoterapeuta della tua zona?
Hai timori rispetto a questo suggerimento? Se si, di che timori/e si tratta? e come mai?
Ci sono altri fattori che possono ostacolarti nel farlo?
per quanto riguarda l'aspetto dei pensieri e delle emozioni di cui scrivi: la tua ansia/paura/panico, deriva dai pensieri intrusivi e sgradevoli caratterizzati da rimuginio (modo disfunzionale di pensare ripetitivamente a possibili eventi negativi).
alla base sono presenti stati cognitivi (pensieri ed emozioni) e comportamenti, di tipo ossessivo come tu stessa hai potuto constatare leggendo il link nei precedenti consulti.
Anche se questa modalità di pensare non è costante, i suggerimenti rimangono quelli che ho esposto nel precedente consulto.
Hai il bisogno, ai fini del tuo benessere,
-di comprendere l'origine dei tuoi stati ossessivi, lavorando con metodi, strategie e scopi con l'obiettivo di imparare a gestire le tue ansie
Sei giovanissima e meriti di viverti la quotidianità e la tua vita in serenità. Ma come detto precedentemente, è bene sapere che l'ansia costante va posta al cospetto di un collega in carne ed ossa.
Ti consiglio di non procrastinare ad avvalerti dell'aiuto di un collega perché adesso le tue ansie riesci bene o male a gestirle razionalizzando ma non è sufficiente dato che nel tempo l'emozione di ansia, se non si interviene, si trasforma ingigantendosi potendo arrivare a compromettere la qualità di vita sociale, affettiva e in altri campi importanti.
Che ne pensi?
Credi ti possa essere utile rivolgerti ad un nostro collega psicoterapeuta della tua zona?
Hai timori rispetto a questo suggerimento? Se si, di che timori/e si tratta? e come mai?
Ci sono altri fattori che possono ostacolarti nel farlo?
[#11]
<< Perché dopo qualche giorno mi passa e dopo non ne sento l'occorrenza?>>. Il rimuginio ansioso - ossessivo, è un malessere psichico che può avere tempi e spazi che "fluttuano" in sintonia con il nostro stato d'animo e le circostanze quotidiane.
Il malessere non scompare e compare. Il malessere c'è.
<< mi frego da sola>>. Sei consapevole dell'irrazionalitá dei pensieri. Ergo hai buone capacità metacognitive (capacità di pensare ai propri pensieri) da sfruttare a tuo vantaggio!
<< dico " sei sicura che vuoi esistere ,vivere?e se ti torna la crisi?" E da lì rivado in ansia!>>. Sono anch'essi pensieri di stampo ossessivo.
Detto ciò, penso che sarebbe necessario che seguissi i suggerimenti che ho esposto nei consulti precedenti e lavorare con un/a collega sull'ansia
Un saluto
Il malessere non scompare e compare. Il malessere c'è.
<< mi frego da sola>>. Sei consapevole dell'irrazionalitá dei pensieri. Ergo hai buone capacità metacognitive (capacità di pensare ai propri pensieri) da sfruttare a tuo vantaggio!
<< dico " sei sicura che vuoi esistere ,vivere?e se ti torna la crisi?" E da lì rivado in ansia!>>. Sono anch'essi pensieri di stampo ossessivo.
Detto ciò, penso che sarebbe necessario che seguissi i suggerimenti che ho esposto nei consulti precedenti e lavorare con un/a collega sull'ansia
Un saluto
[#13]
in proposito posso dirti che quello che ci scrivi sono sintomi stessi della tua tendenza a rimuginare in modo ossessivo.
chi è "avvolto" da dubbi ossessivi fa esattamente quello che hai fatto tu negli utlimi 2 consulti...
ovvero: cercare rassicurazioni sulla normalità o meno, rispetto a ciò che pensa e sente.
" E poi penso oddio e se l'ossessione si trasformasse in realtà?" questo stile di pensiero è , per esempio, un tipico sintomo di mantenimento del circolo vizioso ansioso in cui ti trovi. Il processo è chiamato ex consequentia reasoning: chi è in ansia,considera l'emozione stessa come la prova dell'esistenza del pericolo. il segnale emotivo di pericolo diventa il pericolo stesso.
non scambiare questo portale come fonte di rassicurazioni. le rassicurazioni fanno nulla all'ansia...
la strada da seguire ti è stata suggerita nei consulti precedenti.
segui quella strada e la gioia che hai detto di avere nel vivere non potrà che ringraziarti ;)
chi è "avvolto" da dubbi ossessivi fa esattamente quello che hai fatto tu negli utlimi 2 consulti...
ovvero: cercare rassicurazioni sulla normalità o meno, rispetto a ciò che pensa e sente.
" E poi penso oddio e se l'ossessione si trasformasse in realtà?" questo stile di pensiero è , per esempio, un tipico sintomo di mantenimento del circolo vizioso ansioso in cui ti trovi. Il processo è chiamato ex consequentia reasoning: chi è in ansia,considera l'emozione stessa come la prova dell'esistenza del pericolo. il segnale emotivo di pericolo diventa il pericolo stesso.
non scambiare questo portale come fonte di rassicurazioni. le rassicurazioni fanno nulla all'ansia...
la strada da seguire ti è stata suggerita nei consulti precedenti.
segui quella strada e la gioia che hai detto di avere nel vivere non potrà che ringraziarti ;)
[#14]
Utente
Buonasera Dottore, sono due giorni che sto meglio però essendo vicina al ciclo mestruale ho un umore a terra e crisi di pianto che immediatamente collego all'ossessione e allora penso " sto male perché in realtà voglio morire" ecc.. sto benissimo solo quando mi sento veramente me stessa ,nonostante ciò continuo ad aver voglia di far tutto! Può essere la sindrome premestruale che mi altera così l'umore? Grazie
[#15]
I timori ossessivi e gli stati umorali, posso presentarsi il modo:
-costante e fortemente invalidante;
-altalenante nel tempo di periodi;
- altalenanti nel corso di una stessa giornata.
<< Può essere la sindrome premestruale che mi altera così l'umore?
Domanda ansiosa....;)
Senti il bisogno di una rassicurazione al momento. La risposta è: potrebbe assolutamente starci.
Da ora, per il tuo bene, non ti offrirò più rassicurazioni.
Qui siamo specialisti psicologi per consulenza e non per terapia.
Da adesso tocca a te seguire i suggerimenti concreti che hai avuto. Sei giovane. Non procrastinare. Fallo per il tuo bene nel qui ed ora e per il tuo futuro.
Un caro saluto
-costante e fortemente invalidante;
-altalenante nel tempo di periodi;
- altalenanti nel corso di una stessa giornata.
<< Può essere la sindrome premestruale che mi altera così l'umore?
Domanda ansiosa....;)
Senti il bisogno di una rassicurazione al momento. La risposta è: potrebbe assolutamente starci.
Da ora, per il tuo bene, non ti offrirò più rassicurazioni.
Qui siamo specialisti psicologi per consulenza e non per terapia.
Da adesso tocca a te seguire i suggerimenti concreti che hai avuto. Sei giovane. Non procrastinare. Fallo per il tuo bene nel qui ed ora e per il tuo futuro.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 6.1k visite dal 01/02/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.