Carenza affettiva
Salve,é da un bel po che mi frulla questo pensiero nella testa. Premetto col dire che sono andata gia da uno psicologo qualche mese fa perché ho avuto una crisi di identità che mi ha portato sintomi simili alla depressione e poi ho avuto un attacco di panico prima che si verificasse questa crisi. Io non sono una ragazza molto aperta con gli altri e sono anche un po apatica non mostro tanto affetto e mi chiedevo da sempre il perché di questa mia natura,perché sono cosi. Ho letto su internet che questo tipo di comportamento e questo mio essere spesso sono legati a problemi affettivi. Io ho una bellissima famiglia dei genitori che mi amano pero mi chiedevo se la carenza affettiva nei gesti nelle carezze nei baci in qualche modo hanno potuto influire sul mio carattere. Mia madre mi vuole bene mi lascia fare tutto abbiamo un bel rapporto pero io a volte seno questa carenza di coccole che non ricordo di avere mai ricevuto..non é che non mi vuole bene ma lei dice che é fatta cosi e mi dimostra affetto on altre cose.Pero a volte vorrei le coccole e mi chiedo se il mio essere cosi timida cosi da tenermi tutte le cose dentro e poi scoppiare possano derivare da ciò..
[#1]
Cara Utente,
da qui non possiamo stabilire quale sia la causa dei suoi problemi perchè mancano sia un rapporto diretto con lei, sia la conoscenza adeguata del caso.
Indubbiamente il non aver ricevuto dimostrazioni fisiche di affetto tramite coccole e abbracci da bambini può portare a vivere con difficoltà l'espressione dei propri sentimenti e il contatto fisico con gli altri, ma non si può stabilire senza esaminare tutta la sua situazione nel complesso se da questo dipende anche il fatto che lei si sente apatica, inibita, timida e "accumula" emozioni negative fino a quando "scoppia".
Cosa le ha detto circa la sua situazione lo psicologo che l'ha seguita per alcuni mesi?
Ha ricevuto da lui una diagnosi relativa ad un disturbo d'ansia e/o dell'umore?
Come mai ha interrotto il percorso?
L'ha fatto d'accordo con lo psicologo o su sua iniziativa?
da qui non possiamo stabilire quale sia la causa dei suoi problemi perchè mancano sia un rapporto diretto con lei, sia la conoscenza adeguata del caso.
Indubbiamente il non aver ricevuto dimostrazioni fisiche di affetto tramite coccole e abbracci da bambini può portare a vivere con difficoltà l'espressione dei propri sentimenti e il contatto fisico con gli altri, ma non si può stabilire senza esaminare tutta la sua situazione nel complesso se da questo dipende anche il fatto che lei si sente apatica, inibita, timida e "accumula" emozioni negative fino a quando "scoppia".
Cosa le ha detto circa la sua situazione lo psicologo che l'ha seguita per alcuni mesi?
Ha ricevuto da lui una diagnosi relativa ad un disturbo d'ansia e/o dell'umore?
Come mai ha interrotto il percorso?
L'ha fatto d'accordo con lo psicologo o su sua iniziativa?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
ho deciso di mia iniziativa di andare per sentirmi piu sicura.Fin dall'inizio mi ha fatto prendere le gocce di serotonina che con il tempo ho diminuito ed eliminato e poi il training autogeno che faccio ancora adesso. Lei alla fine del percoso ha detto che ho avuto un calo libidico e che grazie al training potevo scaricare la tensione e rilassarmi nei momenti in cui avrei potuto avvertire una situazione di panico e così gestirla.
[#3]
Se chi l'ha seguita le ha prescritto un farmaco non è uno psicologo, ma un medico psichiatra.
Noi psicologi infatti non siamo medici e non possiamo prescrivere farmaci.
Il percorso terapeutico quindi ha incluso solo il controllo della sintomatologia tramite un farmaco e l'insegnamento di una tecnica di rilassamento indubbiamente utile, ma non sufficiente e non mirata primariamente alla risoluzione di problematiche affettive come quelle che lei descrive.
Assumere un farmaco e apprendere una tecnica di autodistensione non può essere sufficiente a risolvere il problema perché manca del tutto l'approfondimento degli aspetti psicologici e delle cause psicologiche e relazionali del suo disagio.
Per questo motivo lei oggi ha tutti i dubbi di le domande che ha espresso e che meritano una risposta.
Le suggerisco perciò di rivolgersi a uno psicologo che possa aiutarla ad analizzare, comprendere e superare le cause del suo malessere.
Un caro saluto,
Noi psicologi infatti non siamo medici e non possiamo prescrivere farmaci.
Il percorso terapeutico quindi ha incluso solo il controllo della sintomatologia tramite un farmaco e l'insegnamento di una tecnica di rilassamento indubbiamente utile, ma non sufficiente e non mirata primariamente alla risoluzione di problematiche affettive come quelle che lei descrive.
Assumere un farmaco e apprendere una tecnica di autodistensione non può essere sufficiente a risolvere il problema perché manca del tutto l'approfondimento degli aspetti psicologici e delle cause psicologiche e relazionali del suo disagio.
Per questo motivo lei oggi ha tutti i dubbi di le domande che ha espresso e che meritano una risposta.
Le suggerisco perciò di rivolgersi a uno psicologo che possa aiutarla ad analizzare, comprendere e superare le cause del suo malessere.
Un caro saluto,
[#4]
Gentile ragazza,
lo psicologo NON può prescrivere farmaci, quindi è probabile che tu ti sia rivolta ad una psichiatra.
Gli attacchi di panico sono stati diagnosticati dalla psichiatra o dal medico di base? Si sono manifestati ancora?
Per te adesso è un problema o solo una curiosità personale: "mi chiedevo da sempre il perché di questa mia natura,perché sono cosi..."?
lo psicologo NON può prescrivere farmaci, quindi è probabile che tu ti sia rivolta ad una psichiatra.
Gli attacchi di panico sono stati diagnosticati dalla psichiatra o dal medico di base? Si sono manifestati ancora?
Per te adesso è un problema o solo una curiosità personale: "mi chiedevo da sempre il perché di questa mia natura,perché sono cosi..."?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Ex utente
A volte diventa un problema perché io non capisco perché sono cosi. Vorrei sapere proprio il perché fin da quando ero piccola mi ricordo che sono sempre stata cosi. E diventa un problema quando faccio finta di sorridere e invece dentro magari sono triste e non riesco ad esternare le mie emozioni perché ho troppo orgoglio e mi sentirei una 'stupida' ,oppure quando le mie amiche il mio fidanzato dicono che sono fredda acida solo perché non mostro sentimenti. Io provo sentimenti anche se non si vedono..é qui che nasce il problema. Il carattere di una persona non credo che possa cambiare ma almeno vorrei sapere il perché sono cosi io.
[#7]
E' possibile che tu non abbia ancora imparato a riconoscere e modulare le tue emozioni, tant'è che le persone ansiose spesso incontrano problemi a farlo.
Che male c'è a dire di essere tristi? Capita a tutti, a volte.
Ma se la tua idea è quella di dover essere sempre imperturbabili e non lasciarsi andare mai perché questo potrebbe indebolire la tua immagine, allora è questo il problema che dovresti affrontare.
Cordiali saluti,
Che male c'è a dire di essere tristi? Capita a tutti, a volte.
Ma se la tua idea è quella di dover essere sempre imperturbabili e non lasciarsi andare mai perché questo potrebbe indebolire la tua immagine, allora è questo il problema che dovresti affrontare.
Cordiali saluti,
[#8]
Solitamente queste problematiche partono da lontano, e da lontano andrebbero risolte.
Dipende poi, da quale formazione ha clinico da lei scelto per accompagnarla in questo perocroso.
Le allego delle letture che, sono certa, l'aiuteranno a capire ed a capirsi di più, da integrare a quanto già sta facendo, ed i miei più cari auguri.
https://www.valeriarandone.it/psicologia/dipendenza-affettiva/
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6605-fame-d-amore-ansia-e-depressione-sono-correlate.html
Dipende poi, da quale formazione ha clinico da lei scelto per accompagnarla in questo perocroso.
Le allego delle letture che, sono certa, l'aiuteranno a capire ed a capirsi di più, da integrare a quanto già sta facendo, ed i miei più cari auguri.
https://www.valeriarandone.it/psicologia/dipendenza-affettiva/
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6605-fame-d-amore-ansia-e-depressione-sono-correlate.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
" Il carattere di una persona non credo che possa cambiare ma almeno vorrei sapere il perché sono cosi io"
In termini psicologici il "carattere" non esiste, se intende qualcosa di geneticamente determinato, ma esiste la "personalità" - che è plasmata dagli eventi di vita - ed esistono i disturbi psicologici.
Se quello che la fa soffrire è legato a un disturbo, cosa che da qui non è possibile stabilire, si tratta di qualcosa di modificabile in quanto disfunzionale con una psicoterapia.
Capisco la sua preoccupazione e il suo desiderio di non pesare sui suoi genitori, ma se avesse un problema fisico nessuno si preoccuperebbe di pagare le cure necessarie: la invito perciò a parlare ai suoi di come si sente e a far presente che ha ancora bisogno di aiuto. Se poi loro si rifiutassero di aiutarla se ne riparlerà, ma almeno cominci a parlargliene.
In termini psicologici il "carattere" non esiste, se intende qualcosa di geneticamente determinato, ma esiste la "personalità" - che è plasmata dagli eventi di vita - ed esistono i disturbi psicologici.
Se quello che la fa soffrire è legato a un disturbo, cosa che da qui non è possibile stabilire, si tratta di qualcosa di modificabile in quanto disfunzionale con una psicoterapia.
Capisco la sua preoccupazione e il suo desiderio di non pesare sui suoi genitori, ma se avesse un problema fisico nessuno si preoccuperebbe di pagare le cure necessarie: la invito perciò a parlare ai suoi di come si sente e a far presente che ha ancora bisogno di aiuto. Se poi loro si rifiutassero di aiutarla se ne riparlerà, ma almeno cominci a parlargliene.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.2k visite dal 31/01/2017.
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