Bambina disforia di genere

Salve! Sono la zia di una bambina che ha da qualche giorno compiuto 5 anni.
Premetto che vive una situazione familiare non bellissima, i genitori sono entrambi molto giovani, non hanno mai vissuto insieme e non sono andati mai, o quasi mai d'accordo.
Lei vive con la mamma, i nonni materni, due zie ed uno zio, il padre lo vede veramente poco, una volta a settimana e per lo più quando stanno insieme giocano.
La persona che ama di più al mondo è mia madre, la nonna paterna, un amore viscerale, la chiama di notte se fa un incubo, le telefona se non la vede per dirle che le manca, e con lei è molto affettuosa, anche se in generale con gli altri non è un tipo che dispensa baci e abbracci.
Detto ciò, è esattamente un anno che lei dice che è un maschietto, iniziò a carnevale dell'anno scorso con la richiesta di vestirsi da Principe Azzurro, durante quest'anno ha continuato costantemente a dire che lei è un maschio, in qualsiasi gioco faccia, anche se gioca con le bambole lei dice di essere il padre, se giochiamo con i trucchi lei trucca me perché lei non può truccarsi essendo maschio...
tutti noi in famiglia finché restava nell'ambito del gioco non l'abbiamo mai contraddetta ne tanto meno ci siamo allarmati.
A quattro anni e mezzo ha iniziato a non voler più mettere gonne sempre per lo stesso motivo e anche in questo caso non la forziamo.
Ci siamo allarmati quando al parco con altri bambini, lei cercava una fidanzatina così insistentemente che gli altri bimbi l'hanno esclusa.
l'altra sera mi disse che a scuola c'è Alessia che lei ama, ma Alessia ama solo Antonio e per lei è finita...
io le ho risposto, che sono cose che capitano e che troverà qualcun altro.
Sua madre pensa che questo mio approccio, nel non dirle alessia non ti vuole perché siete due femmine, sia sbagliato, che la incentivo, che dovrei essere più dura ed iniziare a dirle che deve smetterla di dire che è un maschio.
Sbaglio io a trattare la cosa come se fosse naturalissima? cosa dovrei fare?
La mia unica paura è che venga discriminata e derisa, le sue tendenze sessuali non sarebbero assolutamente un problema per me.
Ho cercato di darvi quanti più dettagli è possibile, ma se ci sono cose che vorreste sapere per aiutarmi meglio chiedete pure. grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

nessun problema se la bimba nel gioco vuole essere un maschietto, ma eviterei la confusione della bimba: Sua nipote non è un maschio, ma una femmina.
Quindi questo concetto, semplice per una bimba, deve essere chiarito.
Semmai si può anche ragionare sul fatto che la bimba sia stata esclusa dal gioco: un conto è fare come se, ben altra storia è dire di essere un maschio!

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Quindi quando chiede di vestirsi da maschio, che quindi esula dal gioco devo dirle di no?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597


Gentile utente,

Sua nipote ha una mamma che, per quanto
"entrambi molto giovani, non hanno mai vissuto insieme e non sono andati mai, o quasi mai d'accordo. "
è in ogni caso la responsabile psicologica e legale della educazione della bimba.

Ho "letto" tra le righe del Suo consulto il desiderio di sostituirsi alla madre, ritenuta inadeguata, cercando di "proporre/imporre" il proprio punto di vista per "paura che venga discriminata e derisa, le sue tendenze sessuali non sarebbero assolutamente un problema per me."

Quando la madre "pensa che questo mio approccio, sia sbagliato, che la incentivo, che dovrei essere più dura... ", ha tutto il diritto di pensarlo, di dirlo, di invitarLa a farlo. Se poi Lei non è d'accordo deleghi la bimba alla mamma, dicendole proprio: "Hai chiesto alla mamma?", come è corretto fare per tutte le cose "delicate".



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Io non voglio sostituirmi a nessuno, anche se è vero che credo abbia due genitori inadeguati, voglio solo sapere come è giusto approcciare a questa cosa per riuscire a renderla serena, visto che resta con noi (me e mia madre) anche una settimana intera e quindi siamo costrette a prendere delle decisioni in quel lasso di tempo al posto dei suoi genitori.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, e il padre, così lontano, poco presente cosa fa e cosa si dice in famiglia di lui?
Mi domando quanto questa bimba , indipendente e piena di affetti intorno a sè, risenta tuttavia della sostanziale assenza della figura paterna, andrà , penso all'asilo , tutti gli altri bimbi un papà lo hanno, che accompagna, protegge, magari sgrida
ma c'è. Ipotizzo, ma è tutto da verificare, che proprio questo fatto , a cui forse non viene data importanza, sia alle spalle dell'atteggiamento della bimba , che , riparativamente, vuole essere, come il padre, vincente perchè inafferrabile ,si veste infatti da principe azzurro, cioè da quello che ha potere di decidere, scegliere, di esserci o non esserci..
Che rapporto ha con la sua mamma ? Sufficientemente caldo e
rassicurante ?? Consiglio di parlare , con uno psicoterapeuta , esperto in dinamiche familiari e separazioni , oltre che di bambini ,
per verificare questa ipotesi..Non stressate la bimba per cambiarla ..
vediamo,
intanto andate voi da un Collega a cui dare anche informazioni più dettagliate
In situazioni come questa , padre scarsamente, molto scarsamente presente, ci sono bimbi che si chiudono, si rattristano, questa bimba sembra avere carattere e cercare lei le soluzioni..
Restiamo in ascolto, ci riscriva, complimenti per la sua sensibilità

.. Buonanotte..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Grazie dottoressa. Anche noi abbiamo ipotizzato che fosse a causa del padre, con la madre sono come due sorelle e in realtà anche quando sta con il padre con il padre è come vedere due fratelli... ho consigliato di parlare con un esperto ma i genitori della bimba non sono d'accordo e quindi io poco posso farci, se non informarmi su come è meglio che mi comporti quando sta con me.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Lei ha adoperato un titolo molto specifico per la sua richiesta di consulenza: disforia di genere.

Eviterei di pensare alla bambina come ad una possibile patologia, pur comprendendo le sue ansie.

Concordo con le ipotesi della dott.Muscarà, sarà poi lo specialista a valutare se trattasi davvero di disforia di genere.

Le allego una lettura su questo complesso quadro clinico.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2227-transessualismo-il-difficile-percorso-dell-identita-di-genere-quando-il-corpo-segue-la-psiche.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it