Psicoterapia: sono sfiduciata, ma non sto bene
Vorrei riprendere un argomento su cui avevo già consultato questo sito, se mi è consentito.Riassumendo,tre anni di terapia cognitivo-comportamentale,ho instaurato un buon rapporto terapeutico e ho risolto i grossi problemi di ansia in contesti sociali, insicurezza, mancanza di autostima. Con la dottoressa mi sono sempre trovata molto bene, l'unica cosa che di lei non mi piaceva erano i consigli che mi dava riguardo la salute fisica.Ho sempre avuto un po' paura dei controlli medici, ma ho sempre fatto prevenzione, tutto sommato era una paura non disturbante. Negli anni di terapia però la dottoressa mi ha sempre, senza volere, intimorito, dicendomi spesso che la prevenzione che facevo era poca, che il medico da cui andavo non era bravo, di sentire un secondo parere ecc.
Credo che questi velati consigli che ogni tanto saltavano fuori abbiano pian piano fatto scoppiare un forte malessere, in seguito al quale tutto il rapporto terapeutico è degenerato. Non mi sono più sentita capita, lei adottava un approccio che mi faceva entrare in ansia ancora di più , cioè fare più visite mediche; io gli manifestavo il mio malessere e lei era ambigua....ora minimizzava, ora insisteva su ulteriori controlli.....insomma, mi sembrava troppo coinvolta emotivamente e non capace di darmi l'aiuto che mi facesse stare bene. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando mi ha detto che, siccome non la seguivo, mi chiedeva di fare una pausa, e nel frattempo mi ha consigliato un farmaco, che ho sospeso perchè mi ha fatto stare malissimo. Informandola di questo, mi sono resa conto che aveva scambiato quel farmaco per altra cosa.....ademetionina, per un complesso multivitaminico....prescritto per un calo dell'umore mentre io ero ansiosa....e da una psicologa non psichiatra.
Come faccio a fidarmi ancora? ho sospeso la terapia con una buona scusa (lavoro fuori città) ma sto male.....mi sento come se un fidanzato mi avesse tradito, e io fossi allo stesso tempo arrabbiatissima, ma ne sentissi la mancanza.
E' stata su molti aspetti una bravissima professionista, perchè io mi sento cambiata e migliorata in molti aspetti della mia vita, ma la ritengo ora totalmente inadatta a curare questo mio malessere Mi trovo quindi senza un sostegno, e alterno momenti in cui avrei bisogno ad altri in cui mi sento talmente invincibile da affermare di volerne uscire da sola.Ho anche paura di chiedere aiuto ad un nuovo terapeuta, perchè non ho voglia di ricominciare da capo, creare fiducia, spendere tempo e denaro e poi magari trovarmi nella medesima situazione!
Ho scritto per chiedervi non la soluzione del problema, che devo trovare dentro di me , questo ho imparato in terapia, ma perchè attendo come sempre i vostri preziosi spunti di riflessione.
Credo che questi velati consigli che ogni tanto saltavano fuori abbiano pian piano fatto scoppiare un forte malessere, in seguito al quale tutto il rapporto terapeutico è degenerato. Non mi sono più sentita capita, lei adottava un approccio che mi faceva entrare in ansia ancora di più , cioè fare più visite mediche; io gli manifestavo il mio malessere e lei era ambigua....ora minimizzava, ora insisteva su ulteriori controlli.....insomma, mi sembrava troppo coinvolta emotivamente e non capace di darmi l'aiuto che mi facesse stare bene. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando mi ha detto che, siccome non la seguivo, mi chiedeva di fare una pausa, e nel frattempo mi ha consigliato un farmaco, che ho sospeso perchè mi ha fatto stare malissimo. Informandola di questo, mi sono resa conto che aveva scambiato quel farmaco per altra cosa.....ademetionina, per un complesso multivitaminico....prescritto per un calo dell'umore mentre io ero ansiosa....e da una psicologa non psichiatra.
Come faccio a fidarmi ancora? ho sospeso la terapia con una buona scusa (lavoro fuori città) ma sto male.....mi sento come se un fidanzato mi avesse tradito, e io fossi allo stesso tempo arrabbiatissima, ma ne sentissi la mancanza.
E' stata su molti aspetti una bravissima professionista, perchè io mi sento cambiata e migliorata in molti aspetti della mia vita, ma la ritengo ora totalmente inadatta a curare questo mio malessere Mi trovo quindi senza un sostegno, e alterno momenti in cui avrei bisogno ad altri in cui mi sento talmente invincibile da affermare di volerne uscire da sola.Ho anche paura di chiedere aiuto ad un nuovo terapeuta, perchè non ho voglia di ricominciare da capo, creare fiducia, spendere tempo e denaro e poi magari trovarmi nella medesima situazione!
Ho scritto per chiedervi non la soluzione del problema, che devo trovare dentro di me , questo ho imparato in terapia, ma perchè attendo come sempre i vostri preziosi spunti di riflessione.
[#1]
Gentile utente,
numerosissimi spunti di riflessione (#25) Le sono stati forniti solo pochi giorni fa da validi Colleghi, qui nel portale.
Dunque aggiungo solo un breve commento.
"Ho anche paura di chiedere aiuto ad un nuovo terapeuta, perchè non ho ..."
Se non c'è più un rapporto di fiducia con la Sua terapeuta, non resta altro che cambiare terapeuta.
Ma questo Le è stato detto e motivato anche nel precedente consulto, che dunque forse va riletto con attenzione.
Saluti cordiali.
numerosissimi spunti di riflessione (#25) Le sono stati forniti solo pochi giorni fa da validi Colleghi, qui nel portale.
Dunque aggiungo solo un breve commento.
"Ho anche paura di chiedere aiuto ad un nuovo terapeuta, perchè non ho ..."
Se non c'è più un rapporto di fiducia con la Sua terapeuta, non resta altro che cambiare terapeuta.
Ma questo Le è stato detto e motivato anche nel precedente consulto, che dunque forse va riletto con attenzione.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Egregia Dottoressa, non voglio assolutamente rinnegare i preziosi spunti di riflessione datimi dai suoi colleghi nel post precedente, ma sempre nel post precedente avevo anche spiegato che mi sarei presa dei giorni per chiarire. Ho scritto un post di chiarimentosuccessivamente, a cui non ho ricevuto nessuna risposta, e di conseguenza, dato il io malessere, ho scritto di nuovo. Chiedo scusa se ho approfittato del vostro tempo. Mi rileggerò il post precedente.....precisando però che l'ho letto e riletto con attenzione già più di una volta
[#3]
Gentile utente,
E' proprio in nome del Suo malessere, che non accenna a diminuire nonostante le indicazioni ricevute qui,
che caldeggio di cambiare terapeuta, come del resto i miei Colleghi nel consulto citato;
online si possono fornire orientamenti, ma raramente mettere mano al malessere di chi ci scrive.
Per questo occorre un aiuto de visu.
E' proprio in nome del Suo malessere, che non accenna a diminuire nonostante le indicazioni ricevute qui,
che caldeggio di cambiare terapeuta, come del resto i miei Colleghi nel consulto citato;
online si possono fornire orientamenti, ma raramente mettere mano al malessere di chi ci scrive.
Per questo occorre un aiuto de visu.
[#7]
Ex utente
Buonasera.
So di aver già approfittato più volte di questo spazio, ma spero di poter riprendere questo post e continuare a dialogare con voi,pur sapendo che non potete darmi la soluzione ai miei problemi, ma già dialogare con persone competenti è per me un sollievo.
In questi giorni ho preso sempre maggiore consapevolezza del mio problema, ho deciso di cercare qualche nominativo di psicologi nella mia città, ma dopo i primi contatti telefonici o addirittura via mail mi sono resa conto di non sentirmi pronta, di non riuscire a dare ancora fiducia.....sta di fatto che ho tanti contatti, qualche appuntamento, ma non ho intenzione di andare a nessuno perchè ho paura!
Io sto male, è fuori discussione, ma non riesco a fidarmi, pensare di ricominciare, ripartire da zero, ricreare un rapporto di fiducia e poi chissà....magari andare avanti ancora per anni. Ora ho anche un blocco nei confronti della psicoterapia! è normale questo? viene da me, o devo ringraziare che ha probabilmente lavorato male con me?
Passo giornate in cui sto malissimo, finchè lavoro so che devo mantenere una certa "facciata" e ci riesco, ma come oggi che sono a casa, crollo, piango tutto il giorno, mangio pochissimo e non ho voglia di fare niente!
Con qualcuno prima o poi dovrò sfogarmi, e ho pensato di darmi due possibilità:
-una psichiatra che mi aveva aiutato tempo fa, prima che iniziassi la psicoterapia: da lei non ho mai fatto terapia, andavo ogni tanto (una volta al mese circa) per il controllo farmacologico. Va da sè che sto anche considerando l'ipotesi di riprendere i farmaci, perchè in certi momenti mi rendo conto di averne bisogno ancora.....anche se per me sarebbe una resa, in quanto ero andata in terapia proprio per non esserne dipendente a vita....e ci ero pure riuscita.
-la seconda possibilità è di fare una chiacchierata, ovviamente pagata, con una ragazza che conosco e che è appena diventata psicoterapeuta. Giusto per avere da lei qualche consiglio in più di quelli che potrei ricevere parlando con una amica, ma rimanendo comunque nella sfera confidenziale.
Cosa ne pensate?
So di aver già approfittato più volte di questo spazio, ma spero di poter riprendere questo post e continuare a dialogare con voi,pur sapendo che non potete darmi la soluzione ai miei problemi, ma già dialogare con persone competenti è per me un sollievo.
In questi giorni ho preso sempre maggiore consapevolezza del mio problema, ho deciso di cercare qualche nominativo di psicologi nella mia città, ma dopo i primi contatti telefonici o addirittura via mail mi sono resa conto di non sentirmi pronta, di non riuscire a dare ancora fiducia.....sta di fatto che ho tanti contatti, qualche appuntamento, ma non ho intenzione di andare a nessuno perchè ho paura!
Io sto male, è fuori discussione, ma non riesco a fidarmi, pensare di ricominciare, ripartire da zero, ricreare un rapporto di fiducia e poi chissà....magari andare avanti ancora per anni. Ora ho anche un blocco nei confronti della psicoterapia! è normale questo? viene da me, o devo ringraziare che ha probabilmente lavorato male con me?
Passo giornate in cui sto malissimo, finchè lavoro so che devo mantenere una certa "facciata" e ci riesco, ma come oggi che sono a casa, crollo, piango tutto il giorno, mangio pochissimo e non ho voglia di fare niente!
Con qualcuno prima o poi dovrò sfogarmi, e ho pensato di darmi due possibilità:
-una psichiatra che mi aveva aiutato tempo fa, prima che iniziassi la psicoterapia: da lei non ho mai fatto terapia, andavo ogni tanto (una volta al mese circa) per il controllo farmacologico. Va da sè che sto anche considerando l'ipotesi di riprendere i farmaci, perchè in certi momenti mi rendo conto di averne bisogno ancora.....anche se per me sarebbe una resa, in quanto ero andata in terapia proprio per non esserne dipendente a vita....e ci ero pure riuscita.
-la seconda possibilità è di fare una chiacchierata, ovviamente pagata, con una ragazza che conosco e che è appena diventata psicoterapeuta. Giusto per avere da lei qualche consiglio in più di quelli che potrei ricevere parlando con una amica, ma rimanendo comunque nella sfera confidenziale.
Cosa ne pensate?
[#8]
Se non riesce a fidarsi di persona, il problema non lo supererà chiedendo consigli online. Neanche per cambiare terapeuta.
Il problema è reale, quindi occorre una soluzione reale. Dunque, deve lei fare il primo passo e rivolgersi a un collega. Se sbaglierà, sbaglierà e potrà sempre cambiare. Ma non si illuda ossessivamente di trovare la strada sicura al 100% attraverso le indicazioni che ha ricevuto qui.
Il problema è reale, quindi occorre una soluzione reale. Dunque, deve lei fare il primo passo e rivolgersi a un collega. Se sbaglierà, sbaglierà e potrà sempre cambiare. Ma non si illuda ossessivamente di trovare la strada sicura al 100% attraverso le indicazioni che ha ricevuto qui.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.2k visite dal 28/01/2017.
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