Amare una persona più grande
Sono fidanzata da parecchi anni anche dopo aver perdonato parecchi tradimenti, la domanda che mi feci appena tornai dopo essere stata lasciata per un'altra fu "sei sicura di volerlo realmente?". Sono passati tre anni da quel giorno e non so bene cosa provo. Un anno fa conobbi una persona di 15 anni più grande di me, ho subito privato qualcosa di indescrivibile, parlare con lui era parlare con me, vedevo me in lui. Ho iniziato ad avvertire questo sentimento che non faceva altro che crescere così scappai, smisi di parlarci e di averci qualsiasi rapporto. Premetto che non ci fu mai nulla, ma è cose se i nostri sguardi si capivano e sapevamo quello che stavamo provando. Passarano mesi e continuavo ad evitarlo ma il pensiero cadeva sempre lì, pensavo sempre a lui, cercavo di negarmelo ma non ci riuscivo. Tutte le volte tutte le impalcature che facevo cadevano appena lo vedevo, ci stavo male. Ero fiera e felice di lui. Ho continuato ad evitarlo fino a qualche settimana fa, lui se ne era accorto e me lo dicevano i suoi occhi. Oggi ci scriviamo ma abbiamo sempre paura di disturbarci così risultiamo distanti e ci arrabbiamo proprio per questo. Non lo capivo all'inizio ma poi.. mi descriveva le stesse cose che provavo io... . Non so se quello che provo per lui sia amore, ma a distanza di un anno dopo averlo di continuo evitato nella mia testa c'è sempre e solo lui. Sono molto confusa.. e non so bene cosa pensare.
[#1]
Gentile utente,
dal titolo del suo consulto mi pare di capire che la difficoltà risalga alla differenza di età, considerato
che non c'è domanda esplicita ma solo un dubbio: >>Sono molto confusa.. non so bene cosa pensare>>
Noi, e neppure Lei, al momento non possiamo sapere se si tratti di amore, di infatuazione o di altro.
Non si può neppure sapere se frequentandovi scioglierete questo dubbio, oppure se Vi accorgerete che era solo ... un gioco di sguardi, di rispecchiamenti reciproci.
Lei è al suo primo innamoramento?
Lui è libero o sposato?
Ha figli?
dal titolo del suo consulto mi pare di capire che la difficoltà risalga alla differenza di età, considerato
che non c'è domanda esplicita ma solo un dubbio: >>Sono molto confusa.. non so bene cosa pensare>>
Noi, e neppure Lei, al momento non possiamo sapere se si tratti di amore, di infatuazione o di altro.
Non si può neppure sapere se frequentandovi scioglierete questo dubbio, oppure se Vi accorgerete che era solo ... un gioco di sguardi, di rispecchiamenti reciproci.
Lei è al suo primo innamoramento?
Lui è libero o sposato?
Ha figli?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#6]
Gentile Ragazza,
Un uomo a ben 35 anni dovrebbe sapere quello che vuole, e solitamente, anche come andarselo a prendere.
Sguardi..
Paura di disturbare ...
A me sembrano evitamenti.
Veniamo. A Lei, invece.
Un solo amore adolescenziale, ed una cotta, che ricordava tanto il nostro caro Edipo.
Che rapporto ha con suo padre?
È stato un padre presente?
Sfuggente?
Rigido?
Amorevole?
Lei si stima?
Si piace?
Si valorizza?
Che passioni ha?
Non ci dice nulla di se stessa, e sposta tutto su questo lui.
Un lui così misterioso e sfocato da sembrare un fantasma.
Il suo fantasma.
Un uomo a ben 35 anni dovrebbe sapere quello che vuole, e solitamente, anche come andarselo a prendere.
Sguardi..
Paura di disturbare ...
A me sembrano evitamenti.
Veniamo. A Lei, invece.
Un solo amore adolescenziale, ed una cotta, che ricordava tanto il nostro caro Edipo.
Che rapporto ha con suo padre?
È stato un padre presente?
Sfuggente?
Rigido?
Amorevole?
Lei si stima?
Si piace?
Si valorizza?
Che passioni ha?
Non ci dice nulla di se stessa, e sposta tutto su questo lui.
Un lui così misterioso e sfocato da sembrare un fantasma.
Il suo fantasma.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Utente
Mio padre non è stato presente nella mia vita, ogni tanto si faceva vivo per iniziare un rapporto.. ma mi ha sempre ferita, anche comparandomi e umiliandomi con altri. Io sono una ragazza molto insicura e confusa, non so bene cosa voglio e chi sono.. . Mi isolo e non riesco ad avere un rapporto sociale. Penso e i miei stessi pensieri mi fanno stare male anche per mesi, anche se sono creati da me. Da quando sono molto piccola ho la paura di aver problemi psicologici. Non ho avuto la famiglia completamente vicino, c'erano per darmi da mangiare ma ogni cosa che comunque riguardava affetto o giocare era nullo. Quella persona di cui parlo è stata la prima che mi ha ascoltata, la prima che diceva e scriveva cose che io amo, la prima che è venuta lei per cercarmi di capire. Invece il mio attuale ragazzo non ha quasi niente in comune per me, ma lui è stata la prima figura maschile da cui ho sentito affetto, le faccio un esempio.. quando ero più piccola quando andavamo a dormire se c'era un rumore in casa mi alzavo io, sentivo che dovevo proteggere io mia madre e i mio fratello, mentre lui per la prima volta mi ha fatto sentire protetta, sentivo che quella volta potevo stare tranquilla. Io amo scrivere quello che sento, amo isolarmi in posti silenziosi in mezzo alla natura, amo ballare ma non lo faccio davanti agli altri perché mi vergogno. È da tanto tempo che volevo parlare con un professionista ma dal vivo non ho mai avuto il coraggio di farlo.
[#8]
<È da tanto tempo che volevo parlare con un professionista ma dal vivo non ho mai avuto il coraggio di farlo.<<
Chissà che averlo fatto qui non La aiuti a decidere di chiedere aiuto di persona; non c'è poi molta differenza, ma gli esiti sono sostanzialmente differenti in termini di efficacia.
Chissà che averlo fatto qui non La aiuti a decidere di chiedere aiuto di persona; non c'è poi molta differenza, ma gli esiti sono sostanzialmente differenti in termini di efficacia.
[#11]
In psicoanalisi si parla di complesso di Edipo e di Elettra non risolti.
Solitamente nei legami asimmetrici - uomini più grandi, il capo, il medico, ecc....- si cercano figure parentali vicarianti.
Mi sembra proprio il suo caso, anche se siamo online, quindi lo pre da cin il beneficio del dubbio.
Solitamente nei legami asimmetrici - uomini più grandi, il capo, il medico, ecc....- si cercano figure parentali vicarianti.
Mi sembra proprio il suo caso, anche se siamo online, quindi lo pre da cin il beneficio del dubbio.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.9k visite dal 27/01/2017.
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