Quale terapia per iniziare
Gentili Dottori,
vi chiedo gentilmente di indirizzarmi nella scelta di una terapia corretta per i miei problemi. La situazione è un pò confusa, sto girando da un medico all'altro da più di due anni per cercare di risolveri i disturbi che stanno rendendo la qualità della mia vita pessima.
Ho 31 anni, sono sempre stata una persona ansiosa e stressata, le mie viscere tese e contratte; la mia vita familiare non è stata una passeggiata ma ora da 8 anni mi sono allontanata dalla mia famiglia, con la quale ho pochi contatti, sono sposata, non ho figli e dal punto di vista affettivo è tutto a posto.
Il lavoro, come per tutti, porta stress e preoccupazioni.
Da circa 2/3 anni soffro di cefalee che sono andate peggiorando nel tempo fino a diventare frequenti( posso averne per 10 giorni di fila) e insopportabili.
Sono in cura presso un centro cefalee ma grossi migliaramenti non ce ne sono.
Antinfiammatori e analgesici hanno peggiorato la situazione del mio stomaco e ora mi ritrovo con un addome gonfio e dolorante; mangio in bianco da 2 mesi senza migliorare, mi hanno fatto colonscopia, ecografia addominale e rx e sono in attesa di gastroscopia, per ora risulta lo stomaco molto gonfio e il colon irritato;
tra mal di testa, nausea e mal di stomaco non riesco più a passare una giornata serena.
Tutti i medici mi dicono che la stress e la tensione sono la causa di tutto ciò e che forse dovrei buttare fuori quello che mi porto dentro di irrisolto da tanto tempo con l'aiuto di uno specialista.
Ma quale?
Capisco la differenza tra psicoterapia e psicoanalisi, senza poi entrare nel dettaglio delle varie correnti,ma non sono in grado di scegliere quale possa essere l'approccio migliore per il mio problema.
Potete indicarmi i passi corretti da compiere?
Per questo tipo di problemi quale terapia dà risultati migliori?
Sono molto confusa.
Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto
vi chiedo gentilmente di indirizzarmi nella scelta di una terapia corretta per i miei problemi. La situazione è un pò confusa, sto girando da un medico all'altro da più di due anni per cercare di risolveri i disturbi che stanno rendendo la qualità della mia vita pessima.
Ho 31 anni, sono sempre stata una persona ansiosa e stressata, le mie viscere tese e contratte; la mia vita familiare non è stata una passeggiata ma ora da 8 anni mi sono allontanata dalla mia famiglia, con la quale ho pochi contatti, sono sposata, non ho figli e dal punto di vista affettivo è tutto a posto.
Il lavoro, come per tutti, porta stress e preoccupazioni.
Da circa 2/3 anni soffro di cefalee che sono andate peggiorando nel tempo fino a diventare frequenti( posso averne per 10 giorni di fila) e insopportabili.
Sono in cura presso un centro cefalee ma grossi migliaramenti non ce ne sono.
Antinfiammatori e analgesici hanno peggiorato la situazione del mio stomaco e ora mi ritrovo con un addome gonfio e dolorante; mangio in bianco da 2 mesi senza migliorare, mi hanno fatto colonscopia, ecografia addominale e rx e sono in attesa di gastroscopia, per ora risulta lo stomaco molto gonfio e il colon irritato;
tra mal di testa, nausea e mal di stomaco non riesco più a passare una giornata serena.
Tutti i medici mi dicono che la stress e la tensione sono la causa di tutto ciò e che forse dovrei buttare fuori quello che mi porto dentro di irrisolto da tanto tempo con l'aiuto di uno specialista.
Ma quale?
Capisco la differenza tra psicoterapia e psicoanalisi, senza poi entrare nel dettaglio delle varie correnti,ma non sono in grado di scegliere quale possa essere l'approccio migliore per il mio problema.
Potete indicarmi i passi corretti da compiere?
Per questo tipo di problemi quale terapia dà risultati migliori?
Sono molto confusa.
Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto
[#1]
Gentile utente, capisco che in questa situazione lei stia vivendo un periodo difficile e non sereno. Forse è questo il suo maggiore stress, attivando un circolo vizioso per cui è sempre più stressato e sta sempre più male.
Ammesso che la sua terapia richieda un intervento per l'ansia, come lei riferisce, sono riconosciute efficaci la psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale. Se la sua situazione ruota maggiormente intorno ad un aspetto familiare allora la terapia sistemico relazionale, può aiutarla maggiormente.
La terapia di tipo analitico (psicanalisi) è invece una terapia detta del "profondo", in cui la storia personale viene maggiormente approfondita (da qui il termine "analisi").
In realtà ci sono molti indirizzi che anche noi terapeuti non conosciamo tecnicamente se non la pratichiamo.
Detto ciò, a mio parere, rimane la regola del buon senso che si basa sull'empatia. Nel momento in cui si rivolgerà ad un terapeuta (di qualunque indirizzo terapeutico), valuti su se stesso se si senti ben accolto, compreso, a suo agio. Se non nasce una buona alleanza terapeutica, non c'è indirizzo valido che regga...
Mi auguro di esserle stata un po' di aiuto e di non averla uteriormente confusa.
Ammesso che la sua terapia richieda un intervento per l'ansia, come lei riferisce, sono riconosciute efficaci la psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale. Se la sua situazione ruota maggiormente intorno ad un aspetto familiare allora la terapia sistemico relazionale, può aiutarla maggiormente.
La terapia di tipo analitico (psicanalisi) è invece una terapia detta del "profondo", in cui la storia personale viene maggiormente approfondita (da qui il termine "analisi").
In realtà ci sono molti indirizzi che anche noi terapeuti non conosciamo tecnicamente se non la pratichiamo.
Detto ciò, a mio parere, rimane la regola del buon senso che si basa sull'empatia. Nel momento in cui si rivolgerà ad un terapeuta (di qualunque indirizzo terapeutico), valuti su se stesso se si senti ben accolto, compreso, a suo agio. Se non nasce una buona alleanza terapeutica, non c'è indirizzo valido che regga...
Mi auguro di esserle stata un po' di aiuto e di non averla uteriormente confusa.
Dr.ssa Lara Catanese
Psicologa-Psicoterapeuta
https://www.centro-io.it/ https://www.loanopsicologia.it/
[#2]
Utente
Gentile Dr.ssa Catanese,
la ringrazio per la sua risposta.
La mia domanda sarà stata banale ma non è facile per me aggirarmi tra i vari indirizzi dei quali, non essendo del mestiere, non capisco completamente le differnze.
La sua risposta mi ha sollevato, l'empatia è sicuramente più facile da individuare, ora cercherò nella mia zona uno specialista e spero che scatti qualcosa.
Mi auguro che una terapia possa aiutarmi, nessuno sa più dirmi chi è "l'ammalato": la testa, lo stomaco, l'intestino?
In questo momento la testa mi esplode e la nausea è molto fastidiosa, Lei crede davvero che una terapia possa aiutarmi anche a risolvere la cefalea?
O meglio, può un malessere psicologico scatenare tutti questi attacchi di cefalea? Mi è stata diagnosticata un'emicrania combinata con una cefalea tensiva.
Farei qualsiasi cosa per risolvere questi problemi, non posso continuare ad ingoiare medicinali quasi tutti i giorni.
Ringrazio ancora per l'aiuto.
la ringrazio per la sua risposta.
La mia domanda sarà stata banale ma non è facile per me aggirarmi tra i vari indirizzi dei quali, non essendo del mestiere, non capisco completamente le differnze.
La sua risposta mi ha sollevato, l'empatia è sicuramente più facile da individuare, ora cercherò nella mia zona uno specialista e spero che scatti qualcosa.
Mi auguro che una terapia possa aiutarmi, nessuno sa più dirmi chi è "l'ammalato": la testa, lo stomaco, l'intestino?
In questo momento la testa mi esplode e la nausea è molto fastidiosa, Lei crede davvero che una terapia possa aiutarmi anche a risolvere la cefalea?
O meglio, può un malessere psicologico scatenare tutti questi attacchi di cefalea? Mi è stata diagnosticata un'emicrania combinata con una cefalea tensiva.
Farei qualsiasi cosa per risolvere questi problemi, non posso continuare ad ingoiare medicinali quasi tutti i giorni.
Ringrazio ancora per l'aiuto.
[#3]
Gentile utente
I sintomi che riporta potrebbero avere origine psicogena, e se tutti i medici che l'hanno vista sinora affermano che la causa più probabile del suo disagio è psichica, è probabile che abbiano ragione.
Tuttavia, sarebbe opportuna anche una visita di tipo psichiatrico, se ancora non ne ha fatte. Infatti, fra gli specialisti medici, lo psichiatra è quello più indicato per un parere in merito a questa questione.
Egli stesso potrà orientarla su una eventuale psicoterapia, anche se deve tener presente che fra gli psichiatri vi sono quelli di orientamento biologista, più predisposti verso cure farmacologiche, e quelli maggiormente esperti di psicoterapia.
In ogni caso può leggere questa pagina dal mio sito per farsi un'idea su come scegliere uno psicoterapeuta:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
I sintomi che riporta potrebbero avere origine psicogena, e se tutti i medici che l'hanno vista sinora affermano che la causa più probabile del suo disagio è psichica, è probabile che abbiano ragione.
Tuttavia, sarebbe opportuna anche una visita di tipo psichiatrico, se ancora non ne ha fatte. Infatti, fra gli specialisti medici, lo psichiatra è quello più indicato per un parere in merito a questa questione.
Egli stesso potrà orientarla su una eventuale psicoterapia, anche se deve tener presente che fra gli psichiatri vi sono quelli di orientamento biologista, più predisposti verso cure farmacologiche, e quelli maggiormente esperti di psicoterapia.
In ogni caso può leggere questa pagina dal mio sito per farsi un'idea su come scegliere uno psicoterapeuta:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 14/11/2008.
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Approfondimento su Cefalea
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