Blocco nello studio

Buonasera, sono iscritta da anni ad un corso universitario a ciclo unico in cui all'inizio ero molto brava, già dal primo anno ero in anticipo con gli esami ed ero molto motivata. Alla fine del terzo anno, quasi 5 anni fa, ho perso mia madre, e da lì ho avuto sempre più difficoltà nello studio, tanto ad arrivare ad oggi. Sono due anni ormai che cerco di fare la tesi ma è come se il mio cervello si rifiutasse. Ho già provato a cambiare strategie di studio ma non c'è stato verso di riuscire a finire questo percorso. Ho sempre pensato di andare a fare un consulto psicologico, ma non sono mai stata convinta fino in fondo. Vorrei riuscire a finire visto il tempo è i soldi investiti, ma sarebbe solo per finire e non deludere i miei familiari, visto che anche il lavoro per cui mi stavo formando non mi attira più, o almeno non sono più motivata.. Non so se andare a fare qualche terapia o mollare tutto quanto. Ormai invento sempre più scuse di fronte agli altri riguardo la laurea, e quando mi capita di dover andare in facoltà o devo passarci davanti, solo vederla mi fa venire ansia e agitazione. Cosa potrei fare? Chiedo scusa se non ho scritto bene come avrei voluto, ma solo a pensare questa cosa mi agita.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

l'idea del consulto psicologico mi pare ottima, perché questo blocco a partire dalla morte della mamma, merita attenzione, è importante capire e decidere che cosa fare.

In che senso, secondo Lei, la perdita della mamma l'ha bloccata nel Suo progetto di studi? La morte della mamma l'ha fermata anche in altri progetti?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Raffaella Dibiase Psicologo, Psicoterapeuta 7 1
<Ho sempre pensato di andare a fare un consulto psicologico, ma non sono mai stata convinta fino in fondo. >

Cosa non la convince fino in fondo? Che cosa si aspetta da un consulto psicologico? Che cosa teme?

<Non so se andare a fare qualche terapia o mollare tutto quanto. Ormai invento sempre più scuse di fronte agli altri riguardo la laurea, e quando mi capita di dover andare in facoltà o devo passarci davanti, solo vederla mi fa venire ansia e agitazione.>

Sarebbe importante esplorare il significato (e la funzione) che ha per lei questo blocco, dal momento che è avvenuto in seguito a un lutto.
Attraverso una consulenza avrebbe modo di confrontarsi concretamente con i vantaggi di intraprendere una terapia, e di fare chiarezza su diversi aspetti del disagio presentato.

Un cordiale saluto,

Dr.ssa Raffaella Dibiase - Psicologa
https://www.raffaelladibiase.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Carissima, cosa ne pensava la mamma dei suoi studi, della carriera che Lei voleva intraprendere ?-- durante la malattia della mamma Lei ha potuto seguirla , ora si rimprovera qualcosa ? Secondo me c'è una relazione tra questo grande dolore , questa perdita e il suo disamore per questi studi e questa scelta lavorativa.. Ci pensi.. avere dei colloqui clinici con un Collega de visu sarebbe una decisione ottima e risolutiva, per riflettere, parlarne, chiarirsi le emozioni di allora e quelle di adesso , per trovare un porto, ancora..
Restiamo in ascolto e comprendiamo il suo dolore e la sua perdita di motivazione , frequente , quando sembra che niente più abbia senso..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Grazie mille per le risposte. Per lei questa laurea era motivo di orgoglio, quando prendevo voti alti come 29, 30 o anche la lode era più felice di me. Si durante il ricovero ero con lei durante tutti i turni di visita ogni giorno, anche se è successo tutto in due settimane e non c'è stato molto tempo per rendersi conto di quanto fosse grave quel cancro.
Non mi sono ancora informata su prendere la via della terapia per via dei possibili costi.
Il fatto è che nei momenti meno opportuni mi vengono in mente idee o spunti per la tesi, ma quando mi metto di fronte al computer o ad un libro mi blocco e il cervello non collabora più. Durante la malattia di mai madre e dopo sono stata io quella forte che pensava a tutti e a consolare gli altri, solo due volte ho ceduto 5 anni fa, ma ora ne sta risentendo il mio percorso di studi. Mi brucia mollare tutto quando manca solo la tesi, anche se mi sembra più facile scalare l'everest
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Carissima , capita a molti a un passo dalla laurea, di sentirsi bloccati, demotivati, è la vertigine.. pervenire ad un traguardo amato, desiderato, nel suo caso ancor più ,visto il vissuto della sua mamma al proposito...arrivarci ed aver paura dell'impatto del sogno, con la realtà, del sogno col possibile, la paura di non farcela , la possibilità di atterraggi complessi..
La paura della delusione dopo tanto e condiviso investimento..

Cerchi di contattare un Collega, anche nel Servizio pubblico, per chiarirsi, per parlare di tutto.. e cominci a pensare che un passo alla volta , una pagina dopo l'altra può farcela benissimo, che la sua mamma è con Lei..una pagina dopo l'altra, un libro dopo l'altro.
Faccia una buona tesi, non occorre che sia la migliore possibile.

Spesso .. il meglio è nemico del bene...
soprattutto spero che voglia riprendere in mano la sua vita.
Le persone perdute vivono nel nostro cuore, nei nostri progetti,
bisogna cercare di farcela , anche per loro..
Restiamo in ascolto..
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Utente
Utente
Grazie per i consigli, questa settimana andrò dal medico di famiglia per farmi indicare dove rivolgermi per il servizio pubblico. Purtroppo lavorando stagionalmente le finanze sono limitate. Spero di riuscire a combinare qualcosa, grazie ancora.