Bambino che non vuole andare a scuola

Buongiorno e grazie per l'attenzione. Sono la mamma di un bambino di 7 anni che frequenta la seconda elementare.Già dall'inizio della prima elementare mio figlio aveva dimostrato un disagio nell'andare a scuola perché la maestra di italiano urlava in modo esagerato,e lui terrorizzato piangeva disperato tutte le mattine.Io ho voluto un confronto con l'insegnante e lei all'inizio aveva dimostrato cordialità,ma che poi non è servita a molto. Allora decisi di cambiare scuola al bambino e l'insegnante in questione mi ha chiamata per parlare dicendomi che forse era un problema di inserimento del bambino(cosa che non credo perché oltretutto i suoi compagni di classe sono gli stessi della materna).a quel punto ho provato a parlare con mio figlio cercando di fargli capire che la maestra non era arrabbiata con lui ma che doveva alzare il tono di voce per farsi ascoltare da tutti quando facevano chiasso.la cosa col tempo si è risolta(almeno cosi pare). Il problema però c'è anche quest'anno,in forma diversa perché mio figlio continua a non voler andare a scuola perché dice che si stanca,che scrivono troppo e gli fanno male le braccia e i polsi e che comunque la maestra lo fa continuare a scrivere.ho saputo da altre mamme che quando i bambini non riescono a finire i compiti durante la lezione,gli fanno saltare la ricreazione per finirli. Non so che cosa fare.Poi nel colloquio con le maestre fatto a novembre mi è stato detto che sembra che mio figlio abbia dei piccoli problemi di apprendimento,e che a febbraio faranno dei test per valutare la situazione.a maggior ragione io credo che dovrebbero essere un po meno pesanti le lezioni.il fine settimana gli danno parecchi compiti a mio parere,comunque sono bambini di 7 anni....ad esempio la settimana scorsa avevano da fare circa 48 operazioni di matematica(con la prova) 2 problemi,2 schede di italiano,2 pagine da leggere e da rispondere alle domande.non so ma per me è troppo.cosa mi consigliate?grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile mamma,

tenere un atteggiamento e comportamento troppo protettivo nei confronti del bambino, schierarsi dalla sua parte sempre e comunque, non lo aiuta certo ad affrontare la situazione.
Tale atteggiamento traspare sia dalla decisione di cambiargli scuola, sia dall'affermazione di non essere troppo pressanti col figlio se ha qualche <<piccolo problema di apprendimento.<<

L'esperienza Le ha mostrato che se Lei dà delle spiegazioni al bambino relative alle esigenze delle insegnanti, lui lavora sul proprio adattamento ed è in grado di rispondere adeguatamente.
Riguardo al fargli saltare la ricreazione, può essere uno stimolo a "stare nei tempi".

Per quanto riguarda l'apprendimento, chieda chiarimenti sui tests di febbraio: chi li applicherà? a chi verrà fornito riscontro, anche ai genitori?

Esiste anche il papà? Che ruolo e che voce ha nell'educazione del bambino?









Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

ha avuto modo di confrontarsi con altre mamme sul carico di compiti per il week end? Queste mamme concordano con Lei, nel senso che anche gli altri bimbi incontrano difficoltà a svolgere tutti i compiti assegnati?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica