Paura aereo a seguito di un lutto famigliare
Buongiorno,
Sono sempre stata un avida viaggiatrice nonostante l'età, passavo le giornate su siti a cercare offerte per poter fare il prossimo viaggio. Solo di quest'anno (2016) ho preso almeno una 40ina di voli, tra cui molti in sud est asiatico con compagnie semi sconosciute senza mai un problema.
Pultroppo, a novembre il fratello di mio padre è mancato. Gli volevo bene ma non era una persona presente nell'anima mia vita quotidianamente.
Da questo episodio ho preso l'aereo ancora 4 volte, per necessità di tornare a casa per il funerale e poi tornare per un altra occasione.
Abito all'estero in questo momento, l'ultima volta il viaggio Italia-estero é stato terrificante nella mia testa con battitito di cuore a mille e un ansia abbastanza diffusa che ho calmato giocando insistemente per le 2 ore al cellulare. Fatto sta che non sono più riuscita a salire sull'aereo da allora. Addirittura avevo un aereo prenotato estero-Italia per le vacanze di natale, ma nei 10 giorni precedenti ho avuto attacchi di panico che non mi lasciavano dormire e ho quindi optato per un treno per tornare nonostante il costo e il viaggio di 8 ore.
Questa cosa mi limita molto, perché prima già organizzano le mie vacanze estive in Asia. Ma ho questa visione di un aereo che si schianta sulle alpi innevate ( una situazione simile allo schianto dell'aereo della German wings), che nonostante riconosca come infondata e conosca tutte le statistiche di sicurezza degli aerei la vedo come una sorte di premonizione, perché comunque gli incidenti possono sempre capitare.
Immagino che questo sia collegato al rapporto con ho con mio padre, che ha perso per l'appunto il fratello e che nella vita ha già sofferto molto ( il papà morto quando lui aveva 8 anni, la mamma morta dopo una brutta malattia a circa 65 anni, e i due e unici fratelli morti entrambi all'improvviso per infarto) e che non credo possa ancora sopravvivere alla mia morte ( sua unica figlia.)
Oppure immagino che sia un blocco rispetto alla paura di morire visto il recente lutto, vorrei solo sapere quale possa essere la mia soluzione per rimettere piede tranquillamente su un aereo e convincermi che la mia sia una paura e non un segno di premonizione ( é per altro una cosa possibile avere sogni premonitori?).
Mi piacerebbe poter risalire su un aereo, perché vedo la mia vita futura molto limitata data il mio stile di vita.
Soluzioni? Ho pensato a tranquillizzanti prima di volare, ma mi rimarrebbe comunque l'ansia nei giorni pre partenza immagino. Una psicologa? O semplicemente con il tempo, passerà?
Grazie mille, le vostre risposte sono molto gradite.
Sono sempre stata un avida viaggiatrice nonostante l'età, passavo le giornate su siti a cercare offerte per poter fare il prossimo viaggio. Solo di quest'anno (2016) ho preso almeno una 40ina di voli, tra cui molti in sud est asiatico con compagnie semi sconosciute senza mai un problema.
Pultroppo, a novembre il fratello di mio padre è mancato. Gli volevo bene ma non era una persona presente nell'anima mia vita quotidianamente.
Da questo episodio ho preso l'aereo ancora 4 volte, per necessità di tornare a casa per il funerale e poi tornare per un altra occasione.
Abito all'estero in questo momento, l'ultima volta il viaggio Italia-estero é stato terrificante nella mia testa con battitito di cuore a mille e un ansia abbastanza diffusa che ho calmato giocando insistemente per le 2 ore al cellulare. Fatto sta che non sono più riuscita a salire sull'aereo da allora. Addirittura avevo un aereo prenotato estero-Italia per le vacanze di natale, ma nei 10 giorni precedenti ho avuto attacchi di panico che non mi lasciavano dormire e ho quindi optato per un treno per tornare nonostante il costo e il viaggio di 8 ore.
Questa cosa mi limita molto, perché prima già organizzano le mie vacanze estive in Asia. Ma ho questa visione di un aereo che si schianta sulle alpi innevate ( una situazione simile allo schianto dell'aereo della German wings), che nonostante riconosca come infondata e conosca tutte le statistiche di sicurezza degli aerei la vedo come una sorte di premonizione, perché comunque gli incidenti possono sempre capitare.
Immagino che questo sia collegato al rapporto con ho con mio padre, che ha perso per l'appunto il fratello e che nella vita ha già sofferto molto ( il papà morto quando lui aveva 8 anni, la mamma morta dopo una brutta malattia a circa 65 anni, e i due e unici fratelli morti entrambi all'improvviso per infarto) e che non credo possa ancora sopravvivere alla mia morte ( sua unica figlia.)
Oppure immagino che sia un blocco rispetto alla paura di morire visto il recente lutto, vorrei solo sapere quale possa essere la mia soluzione per rimettere piede tranquillamente su un aereo e convincermi che la mia sia una paura e non un segno di premonizione ( é per altro una cosa possibile avere sogni premonitori?).
Mi piacerebbe poter risalire su un aereo, perché vedo la mia vita futura molto limitata data il mio stile di vita.
Soluzioni? Ho pensato a tranquillizzanti prima di volare, ma mi rimarrebbe comunque l'ansia nei giorni pre partenza immagino. Una psicologa? O semplicemente con il tempo, passerà?
Grazie mille, le vostre risposte sono molto gradite.
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Gentile ragazza,
di solito per problematiche di questo tipo il tempo non aiuta per niente, tutt'altro!
E' indispensabile dunque una valutazione psicologica di persona e capire se impostare una psicoterapia sia la strategia migliore, come sembrerebbe.
Il senso di responsabilità e cura per Suo padre possono senz'altro avere un ruolo in questa vicenda, ma è prioritario occuparsi degli attacchi di panico (prima ancora diagnosticarli).
Il mio suggerimento è quindi quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta direttamente per diagnosi e terapia.
Tenga presente che alla Sua età tali problematiche possono essere trattate bene e in tempi brevi.
Cordiali saluti,
di solito per problematiche di questo tipo il tempo non aiuta per niente, tutt'altro!
E' indispensabile dunque una valutazione psicologica di persona e capire se impostare una psicoterapia sia la strategia migliore, come sembrerebbe.
Il senso di responsabilità e cura per Suo padre possono senz'altro avere un ruolo in questa vicenda, ma è prioritario occuparsi degli attacchi di panico (prima ancora diagnosticarli).
Il mio suggerimento è quindi quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta direttamente per diagnosi e terapia.
Tenga presente che alla Sua età tali problematiche possono essere trattate bene e in tempi brevi.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 22/01/2017.
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