Psicoterapia come arrivare da una seduta all'altra
Buonasera,
Dal 4 dicembre ho iniziato una psicoterapia con uno psicologo ad orientamento psicodinamico.
Mi sono rivolta a lui per problemi riguardanti la conoscenza di me stessa, dei mie bisogni... problemi dovuti ad un trascorso di plagio o comunque di una forte manipolazione psicologica...
Con lo psicologo mi trovo bene, (mi fido anche se ho ancora un po' paura di lasciarmi andare completamente per non rimanere delusa) il problema sono i giorni che passano tra una seduta è l'altra che attualmente si svolgono una volta la settimana... Sono sempre stata molto riflessiva quindi ragiono su quello che ci diciamo in terapia, cerco di capire cosa mi accade e di lavorare su me stessa. Solo che spesso sono sotto pressione, inizio a piangere e il primo istinto è quello di chiamare il terapeuta... ( tra l'altro lui mi ha dato la sua disponibilità in questo senso fornendo anche un servizio di sostegno psicologico d'urgenza) ma io non voglio approfittarne e quindi comincio il conto alla rovescia dei giorni che mancano prima di potermi di nuovo confrontare con lui... cosa posso fare per vivere questi giorni con meno ansia? Ultimamente sto provando un po di sollievo scrivendo ma a volte anche questo non è sufficiente.
Grazie
Dal 4 dicembre ho iniziato una psicoterapia con uno psicologo ad orientamento psicodinamico.
Mi sono rivolta a lui per problemi riguardanti la conoscenza di me stessa, dei mie bisogni... problemi dovuti ad un trascorso di plagio o comunque di una forte manipolazione psicologica...
Con lo psicologo mi trovo bene, (mi fido anche se ho ancora un po' paura di lasciarmi andare completamente per non rimanere delusa) il problema sono i giorni che passano tra una seduta è l'altra che attualmente si svolgono una volta la settimana... Sono sempre stata molto riflessiva quindi ragiono su quello che ci diciamo in terapia, cerco di capire cosa mi accade e di lavorare su me stessa. Solo che spesso sono sotto pressione, inizio a piangere e il primo istinto è quello di chiamare il terapeuta... ( tra l'altro lui mi ha dato la sua disponibilità in questo senso fornendo anche un servizio di sostegno psicologico d'urgenza) ma io non voglio approfittarne e quindi comincio il conto alla rovescia dei giorni che mancano prima di potermi di nuovo confrontare con lui... cosa posso fare per vivere questi giorni con meno ansia? Ultimamente sto provando un po di sollievo scrivendo ma a volte anche questo non è sufficiente.
Grazie
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"cosa posso fare per vivere questi giorni con meno ansia? Ultimamente sto provando un po di sollievo scrivendo ma a volte anche questo non è sufficiente. "
Deve soltanto darsi tempo.
Scrivere è decisamente una terapia, la adoperi tra una seduta all'altra, e parli con il suo terapeuta dell'angoscia che prova e del suo rapporto con il tempo che trascorre tra una seduta e l'altra, puó diventare un elemento di lavoro psicodinamico.
Deve soltanto darsi tempo.
Scrivere è decisamente una terapia, la adoperi tra una seduta all'altra, e parli con il suo terapeuta dell'angoscia che prova e del suo rapporto con il tempo che trascorre tra una seduta e l'altra, puó diventare un elemento di lavoro psicodinamico.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 22/01/2017.
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