Terremoto interni
Ciao, ho 17 anni e abito nelle Marche, regione colpita da un po' di tempo dal terremoto. È da agosto che continuo a sentire scosse su scosse e devo dire che si mi hanno fatto paura ma non era la prima volta che sentivo le scosse di terremoto perciò non sono rimasta particolarmente traumatizzata, ovviamente non mi aspettavo che continuassero per così tanto tempo ma con le ultime scosse, quelle di mercoledì 18 ho iniziato ad avere dei problemi ovvero sento sempre o molto spesso scosse di terremoto che però sento solo io e che effettivamente non esistono. Questi sintomi li ho avuti anche dopo le prime scosse ma duravano massimo un giorno e soprattutto non erano così insistenti, mente adesso basta sedermi per sentire queste scosse, prendo sonno difficilmente e quando riesco ad addormentarmi mi sogno cose tragiche come il rapimento di mio figlio, che non ho ovviamente, o una scossa superiore a molte altre che mi distrugge casa. La mia casa, per fortuna è ancora intatta e nessuno dei miei familiari si è fatto male abitando a San Benedetto ma non capisco cosa mi sta succedendo e soprattutto questi "sintomi" mi sta rendendo la vita quotidiano insostenibile più di quello che già è.
[#1]
Gentile ragazza,
quello che si vive in circostanze del genere può essere un vero e proprio disturbo da stress post traumatico, ovvero sintomi che si verificano quando la nostra incolumità viene minacciata.
Quale evento più forte e significativo di un terremoto per sentirsi così?
Ne hai parlato con i tuoi genitori?
Dal momento che ne hai la possibilità, prova a parlarne con il medico di base e con uno psicologo direttamente nei servizi di emergenza o all'asl.
Speriamo in ogni caso che le scosse cesseranno presto.
Saluti,
quello che si vive in circostanze del genere può essere un vero e proprio disturbo da stress post traumatico, ovvero sintomi che si verificano quando la nostra incolumità viene minacciata.
Quale evento più forte e significativo di un terremoto per sentirsi così?
Ne hai parlato con i tuoi genitori?
Dal momento che ne hai la possibilità, prova a parlarne con il medico di base e con uno psicologo direttamente nei servizi di emergenza o all'asl.
Speriamo in ogni caso che le scosse cesseranno presto.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
La ringrazio per avermi risposto e per avermi dedicato un po' del suo tempo. No non ne ho parlato con i miei genitori perché sono persone molto superficiali che mi risponderebbero con "non scocciare" "calmati e passa tuttto" perciò non vedo il motivo per cui dovrei parlare con loro dal momento che è già tanto che non mi ridono in faccia quando piango, motivo per cui ho deciso di consultare questo sito.
[#3]
In realtà in questi casi è terapeutico parlarne, perchè la narrazione è centrale quando si può andare incontro a disturbo da stress post traimatico. Infatti la persona potrebbe andare incontro a problemi relativi al rivivere la scena e sperimentare flashback intrusivi.
Ora il tuo problema mi sembra diverso, cioè quello di avere paura e di essere angosciata da quanto sta accadendo: un primo step potrebbe essere lo psicologo dell'asl.
Coraggio!
Ora il tuo problema mi sembra diverso, cioè quello di avere paura e di essere angosciata da quanto sta accadendo: un primo step potrebbe essere lo psicologo dell'asl.
Coraggio!
[#4]
Gentile utente,
innanzi tutto ti voglio esprimere la mia vicinanza. Abitando al nord, posso solo immaginare cosa stiate passando in quelle zone, dove da agosto la terra non ha mai veramente smesso di tremare.
Come diceva la collega, dopo che avvengono degli eventi traumatici, è molto frequente avere dei disturbi come quelli che ci descrivi: provare ansia, sentire il terremoto anche quando non c'è, fare degli incubi o rivivere come se fosse sempre appena successo quel particolare momento. Inoltre da quello che ci hai accennato i tuoi genitori in questo non sono una risorsa e non sono in grado di aiutarti.
A parte loro sei riuscita a parlarne con qualcuno? A volte confrontarsi e il capire che magari anche altre persone stanno provando le stesse cose fa già stare meglio e non ci si sente più soli.
Poi sicuramente se vedi che continui a stare male, rivolgiti ad uno psicologo. So che delle equipe di psicologi dell'emergenza sono stati mandati in quelle zone oppure potresti rivolgerti in un consultorio famigliare.
In bocca al lupo, e speriamo davvero che la terra smetta di tremare!
innanzi tutto ti voglio esprimere la mia vicinanza. Abitando al nord, posso solo immaginare cosa stiate passando in quelle zone, dove da agosto la terra non ha mai veramente smesso di tremare.
Come diceva la collega, dopo che avvengono degli eventi traumatici, è molto frequente avere dei disturbi come quelli che ci descrivi: provare ansia, sentire il terremoto anche quando non c'è, fare degli incubi o rivivere come se fosse sempre appena successo quel particolare momento. Inoltre da quello che ci hai accennato i tuoi genitori in questo non sono una risorsa e non sono in grado di aiutarti.
A parte loro sei riuscita a parlarne con qualcuno? A volte confrontarsi e il capire che magari anche altre persone stanno provando le stesse cose fa già stare meglio e non ci si sente più soli.
Poi sicuramente se vedi che continui a stare male, rivolgiti ad uno psicologo. So che delle equipe di psicologi dell'emergenza sono stati mandati in quelle zone oppure potresti rivolgerti in un consultorio famigliare.
In bocca al lupo, e speriamo davvero che la terra smetta di tremare!
Dr.ssa Francesca Lifranchi
Psicologa, Psicoterapeuta
[#5]
Gentile ragazza,
Ti confido che è un dolore condiviso perché ho vissuto per molti anni nei tuoi luoghi meravigliosi.
Concordo pienamente con le indicazioni delle colleghe proprio sulla utilità di una narrazione condivisa sui sentimenti ed emozioni che avverti. Potresti anche parlarne con amici e/o con una tua cara amica. Altrettanto appare molto plausibile l'ipotesi diagnostica della collega Pileci.
Accanto a ciò, potresti leggere questo per farsi un'idea...
http://emdr.it/index.php/emdr/
un caro saluto di serenità e vicinanza
Ti confido che è un dolore condiviso perché ho vissuto per molti anni nei tuoi luoghi meravigliosi.
Concordo pienamente con le indicazioni delle colleghe proprio sulla utilità di una narrazione condivisa sui sentimenti ed emozioni che avverti. Potresti anche parlarne con amici e/o con una tua cara amica. Altrettanto appare molto plausibile l'ipotesi diagnostica della collega Pileci.
Accanto a ciò, potresti leggere questo per farsi un'idea...
http://emdr.it/index.php/emdr/
un caro saluto di serenità e vicinanza
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 22/01/2017.
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