Come posso andare contro la natura?
Sono un ragazzo di 20 anni, a detta di tutti sono di bell’aspetto, alto 1,80 e con un fisico atletico ed estremamente curato. Ho buone relazioni e molte ragazze che mi fanno la corte.
Il mio insormontabile problema è che ho un organo genitale delle dimensioni di un neonato. Al massimo della sua erezione arriva a sfiorare i 3,5 cm, non parliamo di quando non è eretto.
Nelle mie ancora poche esperienze sessuali ho cercato di sopperire con la fase dei preliminari e devo dire che ho avuto un discreto successo, ma poi tutto naufraga con la fase della penetrazione, francamente imbarazzante. Trovare un preservativo adatto è già una impresa, ma sono frasi del tipo “ma sei già dentro?” oppure “scusa, ma non ti sentivo…” o ancora "ma...è uno scherzo?"...che uccidono veramente l’autostima. Fino ad ora mi è sempre successo che tutto andasse bene fino al primo rapporto sessuale…poi le ragazze fuggono.
L’attuale ragazza, con cui sono insieme da 6 mesi è l’unica che sembra resistere. Dopo averlo fatto la prima volta, mi ha detto che non era un problema. Nelle volte successive, in realtà, mi ha fatto provare diverse posizioni per provare a sentirmi di più…ma senza risultati. Ora mi sembra che stia perdendo interesse per il sesso, lei non mi cerca mai, devo sempre essere io a fare il primo passo e quando lo facciamo ho la sensazione che mi faccia un piacere. Ho provato a parlarle e lei nega tutto, credo che tenga veramente a me, ma questa mia incapacità di soddisfarla a letto mi distrugge, perché è una cosa su cui non posso fare niente…non è questione di volontà, di allenamento, ma di misure che non cresceranno più.
Dopo un po’ i preliminari sembrano non bastare più ed essendo la fase della penetrazione sostanzialmente nulla ho paura di perderla. La cosa paradossale è che le mie erezioni durano anche moltissimo e che prima di arrivare all’eiaculazione passa un tempo anche lungo…mi immagino che per lei sia ancora peggio.
Vorrei renderla felice e orgogliosa di me e invece…non so che cosa fare…non credo che possa durare senza il sesso, soprattutto alla nostra età.
Qualche settimana fa mi è capitato, per caso, di sentire un discorso con le sue amiche in cui diceva che non lo abbiamo ancora fatto...credo per evitare imbarazzo e commenti. Sono rimasto molto ferito da questo...
Sarò condannato a questo tutta la vita? Per una cosa che dovrebbe essere bellissima, sentirsi dire che non è un problema non è certo quello che un uomo desidera.
Quanti sono e che cosa fanno quelli come me? Come vivono la sessualità? Se fossi gay sarebbe più facile?
Sono confuso, disorientato, avvilito e profondamente sconsolato...perché tutto questo, perché a me...?
Capisco che ci siano problemi più grandi e persone che hanno sofferenze enormi, ma, credetemi, questo per me è motlo importante.
Il mio insormontabile problema è che ho un organo genitale delle dimensioni di un neonato. Al massimo della sua erezione arriva a sfiorare i 3,5 cm, non parliamo di quando non è eretto.
Nelle mie ancora poche esperienze sessuali ho cercato di sopperire con la fase dei preliminari e devo dire che ho avuto un discreto successo, ma poi tutto naufraga con la fase della penetrazione, francamente imbarazzante. Trovare un preservativo adatto è già una impresa, ma sono frasi del tipo “ma sei già dentro?” oppure “scusa, ma non ti sentivo…” o ancora "ma...è uno scherzo?"...che uccidono veramente l’autostima. Fino ad ora mi è sempre successo che tutto andasse bene fino al primo rapporto sessuale…poi le ragazze fuggono.
L’attuale ragazza, con cui sono insieme da 6 mesi è l’unica che sembra resistere. Dopo averlo fatto la prima volta, mi ha detto che non era un problema. Nelle volte successive, in realtà, mi ha fatto provare diverse posizioni per provare a sentirmi di più…ma senza risultati. Ora mi sembra che stia perdendo interesse per il sesso, lei non mi cerca mai, devo sempre essere io a fare il primo passo e quando lo facciamo ho la sensazione che mi faccia un piacere. Ho provato a parlarle e lei nega tutto, credo che tenga veramente a me, ma questa mia incapacità di soddisfarla a letto mi distrugge, perché è una cosa su cui non posso fare niente…non è questione di volontà, di allenamento, ma di misure che non cresceranno più.
Dopo un po’ i preliminari sembrano non bastare più ed essendo la fase della penetrazione sostanzialmente nulla ho paura di perderla. La cosa paradossale è che le mie erezioni durano anche moltissimo e che prima di arrivare all’eiaculazione passa un tempo anche lungo…mi immagino che per lei sia ancora peggio.
Vorrei renderla felice e orgogliosa di me e invece…non so che cosa fare…non credo che possa durare senza il sesso, soprattutto alla nostra età.
Qualche settimana fa mi è capitato, per caso, di sentire un discorso con le sue amiche in cui diceva che non lo abbiamo ancora fatto...credo per evitare imbarazzo e commenti. Sono rimasto molto ferito da questo...
Sarò condannato a questo tutta la vita? Per una cosa che dovrebbe essere bellissima, sentirsi dire che non è un problema non è certo quello che un uomo desidera.
Quanti sono e che cosa fanno quelli come me? Come vivono la sessualità? Se fossi gay sarebbe più facile?
Sono confuso, disorientato, avvilito e profondamente sconsolato...perché tutto questo, perché a me...?
Capisco che ci siano problemi più grandi e persone che hanno sofferenze enormi, ma, credetemi, questo per me è motlo importante.
[#1]
Certamente questo per te è un problema e vale la pena affrontarlo.
Per prima cosa hai sentito il parere di un medico specializzato in andrologia?
In seconda battuta, da un punto di vista psicologico è importante sottolineare che i problemi veri sono quelli che tu stesso per primo potresti creare.
Anche se la tua ragazza è felice e ti dichiara che la situazione per lei non è un problema, sei tu che ti senti a disagio e che inizi a pensare che la situazione potrebbe peggiorare e che tu potresti ricevere solo rifiuti.
Capisco che le esperienze precedenti possono averti segnato e farti sentire molto a disagio, ma ora è il momento di focalizzarti su ciò che stai vivendo. Non crearti ora un problema con la tua ragazza.
Cordiali saluti,
Per prima cosa hai sentito il parere di un medico specializzato in andrologia?
In seconda battuta, da un punto di vista psicologico è importante sottolineare che i problemi veri sono quelli che tu stesso per primo potresti creare.
Anche se la tua ragazza è felice e ti dichiara che la situazione per lei non è un problema, sei tu che ti senti a disagio e che inizi a pensare che la situazione potrebbe peggiorare e che tu potresti ricevere solo rifiuti.
Capisco che le esperienze precedenti possono averti segnato e farti sentire molto a disagio, ma ora è il momento di focalizzarti su ciò che stai vivendo. Non crearti ora un problema con la tua ragazza.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
i Suoi genitori non l'hanno mai fatto visitare da un urologo, già dalla fase della pubertà?
Oppure Lei soffre di qualche problematica endocrinologica, a cui non accenna, ma che ha come conseguenza un ridotto sviluppoi degli organi genitali?
Intendo dire che ci manca completamente l'aspetto della diagnosi per quanto riguarda il versante riguardante il corpo.
Lo può aggiungere? Ci aiuterebbe.
Grazie.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Ex utente
Grazie ad entrambe per le risposte.
Non ho mai fatto una visita da un urologo o da un neurologo.
In realtà perché mia madre è morta quando avevo 10 anni e le mie dimensioni forse potevano ancora essere normali e con mio padre non ho mai avuto il coraggio di affrontare l'argomento perché lui è fissato con la mia prestanza fisica e penso che per lui questa cosa potrebbe essere un grande dolore.
Non ho mai avuto molte frequentazioni neanche con il medico di base, perché non mi prendo mai niente.
probabilmente sono stato uno stupido a non indagare questa situazione.
Lei mi chiede dell'urologo perché pensa che conoscendo le cause di questo mio mancato sviluppo si possa ancora intervenire in qualche modo?
Spero che se fosse così non sia troppo tardi, non potrei veramente perdonarmelo....
Quanto al discorso di farsi dei problemi ci tengo a dire che per carattere cerco sempre di affrontare le difficoltà e, se possibile risolverle. In questo caso mi sembra che il problema sia reale ed effettivamente percepito da tutte le ragazze con cui sono stato. Io sicuramente non lo vivo bene, ma non credo che un mio atteggiamento più positivo possa contribuire a risolverlo. In questo caso non è una questione psicologica, ma fisica e oggettiva.
La mia ragazza dice di essere felice, ma è evidente che non lo è del tutto, per quello che dice e per come si comporta con gli altri...
Lai dice che il sesso non è un problema, ma sta affrontando la situazione evitando di farlo...non credo che sia sintomo di felicità...
Non sono io che penso che la situazione potrebbe peggiorare...è già peggiorata.
Non ho mai fatto una visita da un urologo o da un neurologo.
In realtà perché mia madre è morta quando avevo 10 anni e le mie dimensioni forse potevano ancora essere normali e con mio padre non ho mai avuto il coraggio di affrontare l'argomento perché lui è fissato con la mia prestanza fisica e penso che per lui questa cosa potrebbe essere un grande dolore.
Non ho mai avuto molte frequentazioni neanche con il medico di base, perché non mi prendo mai niente.
probabilmente sono stato uno stupido a non indagare questa situazione.
Lei mi chiede dell'urologo perché pensa che conoscendo le cause di questo mio mancato sviluppo si possa ancora intervenire in qualche modo?
Spero che se fosse così non sia troppo tardi, non potrei veramente perdonarmelo....
Quanto al discorso di farsi dei problemi ci tengo a dire che per carattere cerco sempre di affrontare le difficoltà e, se possibile risolverle. In questo caso mi sembra che il problema sia reale ed effettivamente percepito da tutte le ragazze con cui sono stato. Io sicuramente non lo vivo bene, ma non credo che un mio atteggiamento più positivo possa contribuire a risolverlo. In questo caso non è una questione psicologica, ma fisica e oggettiva.
La mia ragazza dice di essere felice, ma è evidente che non lo è del tutto, per quello che dice e per come si comporta con gli altri...
Lai dice che il sesso non è un problema, ma sta affrontando la situazione evitando di farlo...non credo che sia sintomo di felicità...
Non sono io che penso che la situazione potrebbe peggiorare...è già peggiorata.
[#5]
Ex utente
Lei dice che a vedermi da fuori uno non si poteva certo immaginare...(altro colpo al cuore...), ma che in fondo non c'è solo il sesso e che anche se non riusciamo a farlo bene non è un problema, non è poi così importante.
Io traduco così la sua risposta: pensavo di aver trovato chissà che cosa e. invece, che sfortuna...e ora sono prigioniera...non posso mollarlo subito...resisterò un po'...
A me sembra un problema già la sua risposta...e sembra un problema che non voglia farlo più...
...in effetti, per lei, anche quando lo facciamo in pratica è come non farlo e posso capire che non le venga la voglia...
Due settimane fa, dopo il rapporto, mi ha visto piangere...e si è messa a piangere anche lei...mentre mi sfilava il preservativo...da allora non le ho più chiesto di farlo e lei neppure...
Io traduco così la sua risposta: pensavo di aver trovato chissà che cosa e. invece, che sfortuna...e ora sono prigioniera...non posso mollarlo subito...resisterò un po'...
A me sembra un problema già la sua risposta...e sembra un problema che non voglia farlo più...
...in effetti, per lei, anche quando lo facciamo in pratica è come non farlo e posso capire che non le venga la voglia...
Due settimane fa, dopo il rapporto, mi ha visto piangere...e si è messa a piangere anche lei...mentre mi sfilava il preservativo...da allora non le ho più chiesto di farlo e lei neppure...
[#6]
Tutto ciò, soprattutto l'interpretazione che noi facciamo degli eventi e di ciò che gli altri ci dicono, può crearci tanti problemi.
Perché non cogli l'occasione per parlarne apertamente con lei?
Inoltre, come ti dicevo all'inizio, valuta l'idea di sentire un medico direttamente, oltre che uno psicologo psicoterapeuta.
Saluti,
Perché non cogli l'occasione per parlarne apertamente con lei?
Inoltre, come ti dicevo all'inizio, valuta l'idea di sentire un medico direttamente, oltre che uno psicologo psicoterapeuta.
Saluti,
[#7]
Gentile utente,
la cosa primaria da fare ora - a mio parere - è quella di ricevere una diagnosi dall'urologo/andrologo riguardante tutto l'apparato genitale.
Se la situazione è ormai fisicamente stabile e definitiva si lavorerà POI psicologicamente sull'adattamento,
se invece c'è spazio "di manovra" - fisicamente parlando - si agirà primariamente di conseguenza.
la cosa primaria da fare ora - a mio parere - è quella di ricevere una diagnosi dall'urologo/andrologo riguardante tutto l'apparato genitale.
Se la situazione è ormai fisicamente stabile e definitiva si lavorerà POI psicologicamente sull'adattamento,
se invece c'è spazio "di manovra" - fisicamente parlando - si agirà primariamente di conseguenza.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 22/01/2017.
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