Paura di impazzire

Salve a tutti sono un ragazzo di 32 anni , sposato e con 2 bambine... soffro di ansia da un bel po' di anni... Ultimamente la cosa è peggiorata decisamente.... Tutto iniziò mercoledì pomeriggio,ero tranquillo e stavo bene,poi sento mia madre al telefono e tra una cosa e l'altra mi rimprovera del fatto che non mi sono fatto sentire e io li per li di istinto le ho risposto che al momento non c'ero con la testa...Dopo un po' il mio inconscio iniziò a lavorare su questa cosa e da lì è iniziato l'incubo nel senso che ho avuto la sensazione che stavo diventando pazzo e che stavo prendendo le orme di mio padre (mio padre è in depressione da 1 anno) tanto che dopo qualche ora mi è venuto un attacco di panico sfociato poi in depressione...Da li ad oggi sono in questo stato mi sento depresso forse per il fatto che sembra che sto perdendo la ragione,non mi sembro più io,sono in ansia e angoscia continua,non ho fame e a volte l'ansia mi da tachicardia,ho paura di diventare come mio padre... è possibile che una cosa da niente mi ha fatto stare così male??? C'è da considerare anche che sono molto stressato per il lavoro, casa ,mio padre, morte di mio nonno ecc... Grazie in anticipo...
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Dr. Adriano Carità Psicologo, Psicoterapeuta 56 2
Gentile utente, la sofferenza che descrive è rilevante. Dal momento che riferisce che questa ansia dura da anni, il problema è che potrebbe danneggiarLa in molti modi a lungo andare.

Lei riferisce una paura di perdere il controllo e un forte episodio depressivo. Al di là del fatto che ci sono eventi che La stanno destabilizzando come problemi in famiglia, ha già consultato uno specialista a riguardo o ha intenzione di farlo?

Un saluto cordiale.


Adriano Carità

Dott. Adriano Carità
Psicologo, psicoterapeuta
Perfezionato in Psicologia Clinica, Counselling e mindfulness

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Utente
Utente
Intanto grazie per la tempestività... Sinceramente penso che mi dovrei affidare a qualche psicologo per cercare di risolvere questo problema... Secondo lei potrei diventare pazzo??
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,
Qualche domanda per cercare di avere un quadro più chiaro:
*da quanti anni avverte sgradevolmente l'emozione dell'ansia?
* si è rivolto, durante questo periodo, ad un collega psicologo o ad uno psichiatra per una diagnosi?
* con che frequenza e intensità avverte questi sintomi?
* come è il rapporto con la sua compagna? I suoi figli e con i suoi genitori?
* come mai teme la depressione e di diventare come suo padre?
* suo padre ha una diagnosi specialistica di depressione? Segue terapie? Assume farmaci?
*che tipo di lavoro svolge? La soddisfa il suo lavoro?
* Come mai è così stressato in questo periodo? Potrebbe essere più esaustivo se possibile?

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Dr. Adriano Carità Psicologo, Psicoterapeuta 56 2
Gentile utente


Essendo problemi che durano da anni, un'area che approfondirei è quella dell'impatto che hanno avuto su di Lei queste sofferenze. Mi spiego meglio: questi problemi che ha avuto sono stati episodici, tali che hanno creato dei periodi circoscritti di sofferenza, o sono stati costanti lungo l'arco di tutta la Sua vita?

Perché nel primo caso potrebbe trattarsi di eventi che coincidendo con periodi di vulnerabilità personale possono averLe provocato una grossa sofferenza.

Nel secondo caso, questi eventi potrebbero aver influito così tanto nella Sua persona da averLa strutturata, per esempio, con una predisposizione a certe vulnerabilità. E questo cambia molto sia a livello di prognosi, sia nel tipo di trattamenti.

Essendo questo un sito di specialisti e non un trattamento individuale di persona, sarebbe illusorio avere la pretesa di rispondere a una domanda così importante quanto la Sua.

Si potrebbe cercare, però, di comprendere meglio questa domanda per indirizzarLa verso un'adeguata indicazione al trattamento. Cosa intende per pazzo e come mai questa richiesta di aiuto arriva solo ora?

Un saluto cordiale.
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Utente
Utente
Già sono più o meno 7 anni che soffro di ansia,con diversi disturbi di vario tipo che sono cambiati negli anni...Una volta sono andato da un neurologo per alcuni disturbi e mi ha detto che era un po' di ansia...Ho paura perché mio padre vedo che sta male e non ha trovato terapia che lo fa stare meglio dopo svariati tentativi dallo psichiatra..Cn mia moglie e le mie figlie ho un ottimo rapporto,il lavoro mi piace anche se mi stressa molto , lavoro in farmacia come magazziniere,e in questo periodo sono oberato di lavoro,per i svariati ordini di riassortimento di tutta la merce per inizio anno...
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Utente
Utente
Perché fino ad ora sono riuscito a gestore la situazione,ma da qualche giorno è subentrato un intreccio di fattori tutti insieme...Che non riesco bene a gestire e mi ha portato ad un deciso calo dell'umore
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Dr. Adriano Carità Psicologo, Psicoterapeuta 56 2
Gentile utente


La situazione che descrive merita senza dubbio un'adeguata indagine ed un eventuale trattamento con uno specialista.

Se da un lato abbiamo soddisfazioni dal punto di vista lavorativo e familiare, dall'altro abbiamo una sofferenza che dura da molto tempo. Una sofferenza di cui se non se ne prenderà cura, rischierà di bloccarLa all'improvviso. E, in caso sfortunato, quando meno se lo aspetta o quando non potrà permettersi di prendersi del tempo.

I disturbi che descrive sono riconducibili alla sfera dei disturbi d'ansia e depressivi. In questi casi, ci sono diversi tipi di trattamenti come indicati. Può optare per una terapia cognitivo-comportamentale se il Suo obiettivo è una remissione di sintomi in tempi relativamente brevi. Se invece il Suo obiettivo fosse, oltre che stare meglio per quel che riguarda la sintomatologia, prendere consapevolezza del Suo funzionamento personale, del ruolo che il Suo passato ha avuto nella Sua vita e gli effetti che avrà sul Suo presente e futuro e ricercare le motivazioni profonde che L'hanno portata alla persona che è oggi, potrebbe considerare l'ipotesi di una terapia di matrice psicoanalitica.

È possibile, in questi casi, affiancare a una terapia psicologica anche una terapia farmacologica contattando uno psichiatra. Da considerare come una "stampella" che Le potrebbe consentire di reggersi in piedi per il lavoro introspettivo che deciderà di svolgere.

Le auguro un felice epilogo per questa travagliata storia.
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Utente
Utente
A dir la verità sono molto restio a prendere farmaci a causa della loro dipendenza,non vorrei andare a finire che non posso farne più a meno...
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Dr. Adriano Carità Psicologo, Psicoterapeuta 56 2
Gentile utente


Comprendo il Suo timore riguardo un'eventuale terapia farmacologica. In realtà non deve preoccuparsi se li assume sotto controllo dello psichiatra curante. Molti farmaci non causano dipendenza, al contrario, esistono alcune classi di farmaci come gli ansiolitici che possono dare effetti di dipendenza fisica e psichica con sviluppo di sintomi di tolleranza e astinenza (benzodiazepine).

In ogni caso, molte persone assumono psicofarmaci, sia associati ad una psicoterapia, che non. E non bisogna avere timore o vergogna quando si affronta l'argomento, né deve essere causa di stigma perché li si utilizza per fronteggiare una sofferenza. Per questo motivo avevo paragonato i farmaci a delle stampelle: le si usa solo per un limitato periodo di vita, e non per sempre. Quando si starà bene, non saranno più necessari.

In ogni caso, un trattamento psicoterapico senza l'utilizzo di farmaci è da ritenersi adeguato e sufficiente per i disturbi che ha riportato, quindi può consultare uno psicologo-psicoterapeuta senza dover ricorrere a un medico-psichiatra.

Un saluto cordiale.
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Utente
Utente
Ok la ringrazio nuovamente per la sua disponibilità...Ne farò tesoro dei suoi consigli... Cordiali saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

la paura di impazzire è spessissimo riferita dai pazienti che soffrono di un disturbo d'ansia, che -nel timore che possa davvero accadere- si recano al Pronto Soccorso, alla ricerca di rassicurazioni da parte del medico.

In realtà la paura di impazzire (così come la paura di morire) è un sintomo tipico dell'ansia, la derealizzazione e depersonalizzazione.

Quindi, mi sembra opportuno che Lei si rivolga ad uno psicologo specializzato in psicoterapia per poter comprendere cosa sta accadendo e imparare a gestire i sintomi.

Inoltre, la parte depressiva potrebbe essere una conseguenza della poca capacità di leggere e correttamente e di poter gestire ciò che sta accadendo. Infatti, se la sintomatologia è vissuta come qualcosa di incontrollabile e di ingestibile, può capitare di perdere la padronanza sul problema.

Sette anni di sofferenza sono molti, ma poiché Lei ha detto di aver cercato di gestire autonomamente è probabile che questa "autogestione" abbia poco per volta peggiorato la situazione. Infatti i tentativi di soluzione del problema, se non lo risolvono, possono persino peggiorare la situazione.
Ecco che un trattamento specifico per i disturbi d'ansia, come una psicoterapia (es. cognitivo-comportamentale) può essere risolutiva.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Si in effetti ho proprio perso il controllo della mia mente...Non riesco più a gestire i miei sintomi e tutto in pochi giorni è come se è successo un esplosione di tutti i sintomi insieme... pensi che da oggi sono in vacanza a Londra ma non riesco ad uscire da questa condizione,sono stato meglio ieri sera durante il viaggio ma stamattina sono tornato nuovamente nella stessa condizione...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Non appena tornerà a casa, potrà prendersi cura della Sua salute, rivolgendosi ad uno psicologo psicoterapeuta di persona.

Cordiali saluti,