Soggetto ansioso -depressivo
Buongiorno dottori! Mi rivolgo a voi anche per un aiuto.
Sono una ragazza di 36 anni e già da 2 anni sto vivendo una situazione che mi sta uccidendo psicologicamente.
Io sono stata sempre una persona molto ansiosa,mi agito pure per le stupidaggini . La mia ansia forse è troppo esagerata e non ho mai saputo come gestirla.
Due anni fa,come dicevo prima,ho iniziato a peggiorare. Mentre preparavo degli esami universitari,ho iniziato a soffrire con la testa. Avevo sempre nel di testa solo nella parte alta del cranio ( in pratica tutta la parte della testa sopra gli occhi da dove iniziano i capelli), la testa mi girava sempre,avevo pure fitte e dolori assurdi tanto da essere arrivata a non uscire più di casa per paura di srntirmi male fuori casa. Oltre questo ho iniziato a soffrire di dolori al petto,dolori alla bocca dello stomaco e dolori un po diffusi. All'epoca mi feci sia la tac al cranio sia analisi di routine del sangue e visita cardiologica,ecocuore e prova da sforzo ma tutte le analisi riuscirono buona.
Il mio medico disse che ero affetta da sindrome ansioso depressiva ma non mi ha voluto prescrivere nulla nè come medicine nè come strada alternativa.
Mi ritrovo a oggi, a distanza di quasi 3 anni che tutti i dolori e i sintomi,a partire dal mal di testa-giramenti di testa tsnto da non poter uscire.... ecc ecc ,sono tornati come prima con l'aggiunta di dolori al petto anche mentre cammino.
Preciso che io vivo quotidianamente con una ansia e un terrore a dosso anche quando non ce ne sarebbe motivo.
Cosa devo fare per uscire da questa situazione? Giuro che non ce la faccio piu a stare male . Grazie a chi mi risponderà
Sono una ragazza di 36 anni e già da 2 anni sto vivendo una situazione che mi sta uccidendo psicologicamente.
Io sono stata sempre una persona molto ansiosa,mi agito pure per le stupidaggini . La mia ansia forse è troppo esagerata e non ho mai saputo come gestirla.
Due anni fa,come dicevo prima,ho iniziato a peggiorare. Mentre preparavo degli esami universitari,ho iniziato a soffrire con la testa. Avevo sempre nel di testa solo nella parte alta del cranio ( in pratica tutta la parte della testa sopra gli occhi da dove iniziano i capelli), la testa mi girava sempre,avevo pure fitte e dolori assurdi tanto da essere arrivata a non uscire più di casa per paura di srntirmi male fuori casa. Oltre questo ho iniziato a soffrire di dolori al petto,dolori alla bocca dello stomaco e dolori un po diffusi. All'epoca mi feci sia la tac al cranio sia analisi di routine del sangue e visita cardiologica,ecocuore e prova da sforzo ma tutte le analisi riuscirono buona.
Il mio medico disse che ero affetta da sindrome ansioso depressiva ma non mi ha voluto prescrivere nulla nè come medicine nè come strada alternativa.
Mi ritrovo a oggi, a distanza di quasi 3 anni che tutti i dolori e i sintomi,a partire dal mal di testa-giramenti di testa tsnto da non poter uscire.... ecc ecc ,sono tornati come prima con l'aggiunta di dolori al petto anche mentre cammino.
Preciso che io vivo quotidianamente con una ansia e un terrore a dosso anche quando non ce ne sarebbe motivo.
Cosa devo fare per uscire da questa situazione? Giuro che non ce la faccio piu a stare male . Grazie a chi mi risponderà
[#1]
Cara Utente,
in tutto questo tempo non ha mai pensato di rivolgersi direttamente ad uno psicologo?
Perchè ha continuato a sopportare sintomi, paure e angoscia senza cercare un aiuto?
Anche se il suo medico non le ha prescritto nulla, nè le ha consigliato alcuna strada da intraprendere, non significa che lei non può decidere autonomamente di iniziare una terapia.
Vive con i genitori o è autonoma?
Se vive con qualcuno, questa/e persona/e come si relaziona(no) con lei?
Come è vissuta la sua ansia da chi le sta vicino?
in tutto questo tempo non ha mai pensato di rivolgersi direttamente ad uno psicologo?
Perchè ha continuato a sopportare sintomi, paure e angoscia senza cercare un aiuto?
Anche se il suo medico non le ha prescritto nulla, nè le ha consigliato alcuna strada da intraprendere, non significa che lei non può decidere autonomamente di iniziare una terapia.
Vive con i genitori o è autonoma?
Se vive con qualcuno, questa/e persona/e come si relaziona(no) con lei?
Come è vissuta la sua ansia da chi le sta vicino?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,vivo ancora con i miei genitori e purtroppo non sono autonoma. Mio padre sembra non accorgersi che sto male anzi........ forse è lui che col suo comportamento mi sta ammazzando e non se ne rende conto. Lui è quello che deve comandare su tutti, è lui che deve fare le cose per gli altri ( sta sempre in mezzo lui anche quando si tratta di cose mie, risponde lui per gli altri quando vengono interrogati ad esempio se devo fare una visita medica o io o mia madre, risponde lui o si intromette lui con altri discorsi tanto da ingarbugliare la situazione o fare scordare quello che stavi dicendo o che dovevi dire. Vorrebbe sempre che uno gli stesse sempre intorno per aiutarlo e assisterlo in tutto quello che fa.......... Ci sarebbe un librp da scrivere e qui non mi sembra opportuno dilungarmi ). Mia madre......... per lei sono esagerata io che somatizzo tutto invece di scrollare tutto da dosso e l'unica cosa che fa è stata sempre a guardarmi dall'alto in basso e ribattere sempre che sono grassa,che mi vede sempre più gonfia,che mi vesto come una pezzente ecc ecc.
[#4]
Gentile utente...
Alla base delle sue cognizioni sgradevoli (pensieri ed emozioni) ci saranno dei motivi che andrebbero indagati e inquadrati in sede specialistica.
quando la parola non esprime ciò che di doloroso avvertiamo, quando alle nostre emozioni più spiacevoli non riusciamo a dare un nome, comprendere la loro origine al fine di elaborarle e gestirle, il corpo ci invia dei segnali. Il corpo, in vari modi, ci parla dei nostri vissuti più dolorosi. Nel suo caso: dolori e giramenti di testa, al petto e alla bocca dello stomaco.
Mente e corpo sono una sola cosa!
Bene ha fatto ad escludere problemi organici con le indagini mediche, ma questo non è stato sufficiente perché i risultati, per fortuna negativi, degli accertamenti che ha fatto, sono stati solo delle rassicurazioni.
All'ansia, alla paura, alla tristezza le rassicurazioni servono a nulla.
In questo momento, a distanza di quasi tre anni dall'inizio dei suoi malesseri, occorre prendere in mano la situazione da un punto di vista psicologico perché lei ha diritto a stare bene!
Le suggerisco, detto ciò, di consultare un collega psicologo psicoterapeuta per poter inquadrare clinicamente i suoi disagi psichici e trovare insieme le strategie più consone per riuscire a gestirli.
eventualmente può rivolgersi al consultorio a lei più congeniale pagando un irrisorio ticket come per altre prestazioni sanitarie pubbliche.
Cordialmente
Alla base delle sue cognizioni sgradevoli (pensieri ed emozioni) ci saranno dei motivi che andrebbero indagati e inquadrati in sede specialistica.
quando la parola non esprime ciò che di doloroso avvertiamo, quando alle nostre emozioni più spiacevoli non riusciamo a dare un nome, comprendere la loro origine al fine di elaborarle e gestirle, il corpo ci invia dei segnali. Il corpo, in vari modi, ci parla dei nostri vissuti più dolorosi. Nel suo caso: dolori e giramenti di testa, al petto e alla bocca dello stomaco.
Mente e corpo sono una sola cosa!
Bene ha fatto ad escludere problemi organici con le indagini mediche, ma questo non è stato sufficiente perché i risultati, per fortuna negativi, degli accertamenti che ha fatto, sono stati solo delle rassicurazioni.
All'ansia, alla paura, alla tristezza le rassicurazioni servono a nulla.
In questo momento, a distanza di quasi tre anni dall'inizio dei suoi malesseri, occorre prendere in mano la situazione da un punto di vista psicologico perché lei ha diritto a stare bene!
Le suggerisco, detto ciò, di consultare un collega psicologo psicoterapeuta per poter inquadrare clinicamente i suoi disagi psichici e trovare insieme le strategie più consone per riuscire a gestirli.
eventualmente può rivolgersi al consultorio a lei più congeniale pagando un irrisorio ticket come per altre prestazioni sanitarie pubbliche.
Cordialmente
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#5]
Utente
Solo conoscenti ma amici veri e propri no. Purtroppo non ho mai potuto coltivare nessuna amicizia. Io essendo figlia unica, ho avuto il triplo delle attenzioni da parte dei miei genitori e tutta la libertà che avevano i miei amici non l'ho mai avuta io. Per questo motivo poi tutte le persone che conoscevo mi giravano le spalle. Basta dire che io anche quando ero fidanzata (e avevo più di 25 anni , quando uscivo la sera, dovevo rientrare a mezzanotte a casa e se non ero puntuale, dopo una ventina di minuti iniziavano le telefonate e poi mi aspettava una partaccus appena tornata a casa). Anche ora che ho quasi 36 anni non sono libera di poter invitare una persona a casa. Quest'estate una ragazza che conosco mi ha chiesto se la potevo ospitare a casa a metà per qualche giorno ma mio padre si è opposto petche non voleva gente tra i piedi ma poi la sorella e nipote le ha accolte per 4 giorni
[#6]
Penso che in questa situazione sia per lei prioritario rimettersi in piedi e staccarsi dalla famiglia il prima possibile.
Nel clima che ci racconta è più che comprensibile che stia male e soffra di molteplici sintomi che presumibilmente non sono altro che il segno del suo malessere relazionale/familiare e di emozioni negative che non ha la possibilità nè il coraggio di esprimere.
Rabbia, tristezza, paura, impotenza sono sicuramente presenti in lei e frutto del modo in cui sta vivendo e ha vissuto finora, perciò è davvero importante che si faccia aiutare per stare abbastanza bene da andare a vivere per conto suo il prima possibile.
Nel clima che ci racconta è più che comprensibile che stia male e soffra di molteplici sintomi che presumibilmente non sono altro che il segno del suo malessere relazionale/familiare e di emozioni negative che non ha la possibilità nè il coraggio di esprimere.
Rabbia, tristezza, paura, impotenza sono sicuramente presenti in lei e frutto del modo in cui sta vivendo e ha vissuto finora, perciò è davvero importante che si faccia aiutare per stare abbastanza bene da andare a vivere per conto suo il prima possibile.
[#10]
Accanto alle indicazioni date dalla collega
potrebbe tornarle utile questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4088-quando-il-paziente-si-allea-con-la-propria-malattia.html
Noi restiamo in ascolto
Saremo lieti di conoscere, se lei vuole, gli sviluppi futuri
un caro saluto
potrebbe tornarle utile questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4088-quando-il-paziente-si-allea-con-la-propria-malattia.html
Noi restiamo in ascolto
Saremo lieti di conoscere, se lei vuole, gli sviluppi futuri
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Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.6k visite dal 21/01/2017.
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