Stress, sfruttamento . sono al limite

Buongiorno,

chiedo scusa se vi scrivo nel fine settimana.

A lavoro sono sottoposto ad uno stress altissimo. Mi chiedono lavoro per 3 persone (letteralmente): parte del lavoro è proprio un incognita, perchè trattasi di incarico nuovo per cui nessuno sa nulla. Potrebbe richiedere un buon carico di lavoro e tempo, che so già di non avere, ma ancora è da stabilire.

In aggiunta, Ho responsabilità di coordinare delle risorse, due delle quali se ne sono andate all'improvviso. risultato è che mi trovo a dovere spiegare tutti i lavori a nuove persone, alcune assolutamente senza esperienza e forse nemmeno all'altezza. Mi devono anche fermare che apprendere quello che devo spiegare, perchè molte cose operative che devo trasmettere non erano eseguite materialmente da me. Quindi lavoro triplicato all'improvviso per apprendere quello spiegare, spiegarlo ad una risorsa inadeguata, rispondere a tutte le domande e risolvere i dubbi e problemi che le nuove persone incontrano, ed infine ricontrollare il risultato cima a fondo.

Ah! dimenticavo! alcune delle risorse non sono nemmeno nella mia città, quindi mi devo spostare in un altra città.

E chiaramente, devo poi controllare i lavori.

Il tutto in pochissimo tempo, alle strette con mille scadenze, e con un capo assolutamente ignorante, cattivo, sfruttatore e sordo di fronte ad ogni argomento.

Prendo un sonnifero per dormire. Ma alle 4.30 - 5 di notte mi sveglio in preda ai pensieri. Oggi, sabato, alle 8 mi sono svegliato e cominciato ancora a pensare e pensare. Vorrei dormire o distrarmi ma non riesco.

Vorrei sapere come uscirne perchè io non ce la faccio più.

Ho un odio per quelle persone sconfinato.

Infine non ho menzionato i mille problemi in cui mi hanno coinvolto nella gestione di una persona, che era sotto il mio coordinamento. La persona ha fatto dei casini e nel contradditorio fra le persona ed i capi ovviamente rientro io, come parte coinvolta. Ogni panno sporco se lo lavano fra loro con le alte sfere, escludendomi, quindi sono certo che scaricheranno su di me ogni colpa.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
lo stress da lavoro se gestito male può complicarsi e aprire le porte a psicopatologie personali.
Anche in questa occasione l'idea di farsi seguire da un professionista non deve essere scartata. Vi sono risorse che possono essere utili a livello personale e che possono ripercuotersi positivamente anche in ambito lavorativo.
Gestione dell'ansia, tecniche di rilassamento, strategie cognitive ecc.
Ma è necessario il confronto con uno specialista.
Un terapeuta strategico o cognitivo comportamentale sarebbe di maggior elezione nel suo caso
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie, pensavo infatti di rivolgermi ad un terapeuta.

Più nell'immediato como posso affrontare questa situazione? Io non ce la faccio più....
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

talvolta fermarsi per riprendere fiato può essere una soluzione, momentanea, me ne rendo conto, ma avendo Lei un capo poco aperto e poco propenso all'ascolto e alla gestione delle problematiche, Lei rischia di peggiorare la situazione.

Quando, inoltre, la situazione inizia a coinvolgere il corpo con sintomi quali l'insonnia, è opportuno occuparsene,

Si è rivolto al medico di base?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buonasera Dott.ssa e grazie per la risposta.,

sì ci sono stato.

Oltre alla prescrizione per lo psicologo, su mia richiesta, mi ha prescritto un sonnifero.

Un pochetto il sonno è migliorato, ma quasi sempre mi sveglio ancora alle 4.30/5.30.

Inoltre, mi ha dato la malattia. Voleva prescrivermi una settimana, ma ho chiesto di fare solo 2 giorni. Come ha detto lei, dott.ssa, l'assenza mi si riversa tutta contro: al rientro avrei lavoro quintiplicato e centinaia di e-mail da leggere. Soprattutto, vedrebbero la mia malattia come un modo per fregarmi di tutto e vendicarmi (cosa che già, ho percepito dal loro atteggiamento, pensano dopo due giorni di assenza).

Sono imprigionato.

Ho passato l'intero week end a pensare a tutti i problemi di lavoro. Non c'è stato un istante in cui non mi venisse un pensiero sul lavoro. L'unico sollievo/rifugio è stato il sonno. Ho passato tutto il week end a letto in cerca del sonno placatore. Persino vomitare a causa di un virus o un'indigestione è stato un sollievo, perchè almeno in quegli istanti mi preoccupavo solo del mio malessere fisico.
Ho pure ricomprato il pacchetto di sigarette.....
[#5]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buonasera,

anche se non ho avuto un ulteriore riscontro (immagino che la richiesta sia stata preceduta da altre piu' recenti, tra l'altro mi rendo conto che il mio messaggio non conteneva nessuna richiesta di indirizzo, ma era un sfogo istintivo del mio dolore), volevo dirvi che ho prenotato il mio primo colloquio.

Ogni sera ho delle crisi di ansia (non acute, con tachicardia o altre psicosomatizzazioni acute), ma proprio dei continui intrecci di pensieri di tutti i problemi e le questioni lavorative. Sono uno zombie, presente con il corpo, ma con la testa in un vortice.

Spero di fare un punto. Ho tante tante cose da raccontare ad un orecchio esterno, nuovo e competente. Spero, spero, spero con tutto il mio cuore, di andare verso la guarigione.