Mal d'amore?

Parlo di questa cosa con difficoltà, nessuno lo sa, vivo questa cosa in silenzio, ormai da tempo: la storia nasce più o meno tre anni fa; ero appena uscita da un periodo non facile, avevo ripreso le redini della mia vita e del mio corpo: dimagrita, di nuovo sorridente, le mie passioni per l'artedi nuovo rifiorite; certo, non tutto era come desideravo, qualcosa che mi mancava, nonostante le figlie e il marito; godevo di qualche consenso, molti mi trovavano migliorata e io ne ero lusingata.Lui lo conoscevo da tempo, superficialmente, mi era perfino un pò antipatico, con quel comportamento come se tutto gli scivolasse sopra la testa: lo trovavo però affascimante, misterioso, lontano.Poi un giorno di settembre, in mezzo a tanta gente, ho visto il suo sguardo fisso su di me, con una dolcezza che non gli avevo mai visto e che nessuno aveva mai avuto per me: è stato l'inizio della mia fine, come se quel momento l'avessi atteso per una vita.
ho fatto tante cose per attirare la sua attenzione, volevo avere la sua ammirazione: appena lo vedevo, una stretta allo stomaco, la voce che balbetta, il cuore che batte tanto forte; gli ho dedicato poesie, progetti di lavoro, mi sono esposta e non me ne importava nulla. Da tre anni ci guardiamo, ci cerchiamo con lo sguardo, senza che succeda mai niente, perchè sappiamo che non deve succedere niente; la mia vita sessuale fa schifo, penso a lui anche in quei momenti lì e non mi sento in colpa;lui quando mi vede, si agita un pò, ride di più, sta in zona per vedere cosa faccio..non sono mai stata gelosa, eppure quando ho saputo che ha fatto le vacanze con sua noglie(come del resto le faccio io con mio marito), sono caduta nella tristezza più buia; vorrei averlo solo per poco, e dirgli tutto quello che ho nel cuore, che è grazie a lui se sono una donna diversa, e che vorrei averlo incontrato quando ero più giovane, vorrei volare nel suo cuore e stare sempre con lui...sono sempre triste, mi è venuta l'ansia e so che non ci sarà mai futuro..
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
ho visto anche l'altra sua consulenza, quella che riguarda la sintomatologia ansiogena

Insomma, mi sembra di capire che lei stia passando un periodo per nulla noioso, o sbaglio?

Sembra che la vita le abbia spedito una bella lettera, dove le si comunica che tutto quanto lei ha costruito in questi anni sembra aver perso di significato, e ovviamente lei ora si ritrova completamente disorientata

Perchè secondo me il problema non è il mal d'amore, come lo chiama lei: molte donne, o uomini, al suo posto non ci avrebbero pensato due volte, e sarebbero finiti in una bella storia di tradimento

Ma sembra che lei invece non riesca a concretizzare le proprie voglie, e onestamente mi sembra più preoccupata, come dicevamo prima, delle conseguenze che un gesto del genere potrebbe avere sulla sua vita quotidiana

Ovviamente non conosco la sua storia, e quindi più di tanto faccio fatica a sbilanciarmi. Ma credo che questa specie di innamoramento a distanza serva a non farle pensare al contenuto di quella famosa "lettera": qualcosa è cambiato nella sua vita, e tutto ciò la fa soffrire

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Utente
Utente
gentile dottore,
lo so che nella mia vita è cambiato qualcosa: per la verità, forse è un discorso che parte da lontano, molto lontano: da bambina ero molto fantasiosa, ma solitaria, avevo un mio mondo e volevo sentirmi accolta adgli altri, non sempre riuscendoci; la mia maturazione affettivo- sessuale è stata disastrosa, avevo paura del sesso e l'ho affrontato quando avevo ormai 27 anni, con un ragazzo che aveva più bisogno di aiuto di me, da tanto era complicato.ho sofferto di pre- anoressia, volevo liberarmi ma non ci riuscivo, cercavo il consenso in mia madre: a lei era molto piaciuto il mio attuale marito, forte e sicuro di sè, così mi sono sposata, nella sicurezza che l'amore forse non fa parte della mia vita e che si arriva al matrimonio per ragionamento, avevo 31 anni ed ero così stanca di essere sola. ho fatto di tutto per conquistare la famiglia di mio marito, molto tradizionalista e cattolica, ho lasciato lavoro e sono partita con lui, lontano e ho girato l'italia in perfetta sintonia: è arrivata la prima figlia, poi la seconda, con una gravidanza complicata per me e soprattutto per lei: nel frattempo, mio marito è stato vittima di una ingiustizia patrimoniale e io sono stata accusata di essere una specie di rompipalle, con la prova che tale discriminazione è stata fatta perchè non sono di famiglia benestante: questo e altro, collegato alla salute della mia piccola, mi ha portato ad un primo crollo e all'inizio delle mie ansie.Dopo, è storia attuale: sono diventata più egoista, anche se fragile, e pensavo che mi fossi chiusa in un involucro di freddezza, fino a quella mattina di settembre...
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23
Gentile utente,
L'interruzione di corrente elettrica ha cancellato tutto quello che le avevo scritto e le stavo per inviare.
Adesso sintetizzo:
Dopo tre anni, questi giochi di sguardi, di promesse telepatiche, non sono approdate a nulla.
Non la sto spingendo sulla via dell'adulterio, per carità, ma da fuori si nota una specie di torpore, di paralisi emotiva che prende sia lei, sia soprattutto lui.
Insomma, siete grandi e vaccinati, e una storia come questa non è ancora iniziata e non si vede quando e se inizierà e forse è meglio per entrambi che non succeda.
Lei ha idealizzato quest'uomo che per primo la guarda in modo diverso da suo marito e da quelli che ha conosciuto.

Nella sua vita ha superato una specie di anoressia sessuale, si è affacciata tardi all'amore, ma non per questo meno intensamente.
Da questo uomo lei cerca qualcosa di particolare, che sinceramente temo non le possa dare. Perché lui mi pare impietrito, paralizzato, avvolto da torpore. E si contenta di inviarle messaggi d'amore con lo sguardo senza poter varcare la soglia del possibile e dell'impossibile.
La lasci perdere questa storia.
Non vedo sbocchi per un amore che la possa gratificare ed arricchire. Peraltro lei è una donna onesta e piena di sensibilità, e sente già il peso di una relazione che peraltro non inizia dopo tre anni di sguardi.

Mi sembra molto particolare questo comportamento , specie da parte di lui.

Però faccia come si sente di fare. La libertà di prendere decisioni è il bene più grande che abbiamo, anche se a volte ci fa disperare.

Io le auguro che se è una cosa possibile e le dona felicità e serenità lei riesca a metterla in piedi, ma se deve gettarla nello sconforto e in un'attesa snervante è meglio lasciar perdere.

La prima lettera andata perduta era migliore e più dolce, ma il contenuto era lo stesso.

Auguri di cuore, comunque.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Se volessi usare la stessa modalità poetica usata da lei nelle sue descrizioni, le direi che alcune persone sbocciano prima, altre dopo. Altre ancora non riescono mai a farlo. E forse, lei è una persona che vuole farlo davvero e che ancora sente quella spinta dentro di sé.

Se dovessi invece usare un'immagine più fredda ma più essenziale, direi che lei è un po' come una molla compressa che in tutti questi anni non ha ancora trovato il modo di far scattare. E questa sensazione può essere sperimentata anche da persone sposate e che hanno figli.

In ogni caso credo che questa storia che le è capitata con quest'uomo, andata avanti per tre anni prima che sentisse di doverla raccontare e vissuta di nuovo in un modo tutto interiore, sempre come se lei non stesse facendo altro che preparandosi a vivere, sia solo un sintomo di un problema più generale che forse potrebbe valer la pena affrontare.

Per questo, potrebbe richiedere l'aiuto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta, per aiutarsi finalmente a farlo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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