Consigli curriculum vitae: insicurezza e riscatto
Salve, vorrei chiedervi un consiglio. Ho già scritto un anno fa un post in questa sezione raccontando la mia storia.. e devo dire che è cambiato gran poco da allora. Tuttavia, se dei risultati concreti stanno arrivando molto lentamente, io mi sento molto cambiata e molto più sicura e pronta ad affrontare tutto ciò che c'è fuori dalla mia confort zone.
Vi scrivo per chiedervi un parere da psicologi su come inviare il curriculum con lettera di presentazione. Quest'anno farò 28 anni e non ho ancora terminato la laurea triennale in psicologia; i motivi di questa misfatta sono molteplici ed ora non sto qui a riscriverli, ho deciso di smetterla di colpevolizzarmi e di guardare avanti a quello che posso fare e non a quello che ho sbagliato e al tempo che purtroppo ho perso per colpa mia.
Sono quasi sicura di aver trovato il ramo della psicologia che fa per me, ed è quello della psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Per questo motivo sto cercando uno stage nelle risorse umane e gestione del personale per mettermi alle prova e mettere alla prova il mio interesse, che in tutti questi anni ha cambiato direzione davvero tantissime volte. So che il miglior modo per trovare un posto di questo tipo nelle aziende è quello di partire con uno stage poco retribuito, solitamente nelle agenzie del lavoro. Per fortuna gli stage sono fino ai 29 o 30 anni massimo, quindi io sono al limite, e per fortuna non tutti richiedono una laurea magistrale, ma accettano anche laureandi e diplomati.
Poiché il mio curriculum è tutto fuorché competitivo e intrigante, volevo chiedervi se secondo voi accompagnare il curriculum con una lettera di presentazione può sembrare banale oppure una buona idea agli occhi di chi seleziona il personale. Ho già una certa età e ci sono laureati molto più giovani di me, magari con tante esperienze alle spalle; mandare solo il mio cv mi taglierebbe al 99% tutte le possibilità di ottenere un posto, anche se da stage, perché chiunque leggendo che non sono ancora laureata, non ho esperienza e ho quasi 30 anni mi scarterebbe subito pensando semplicemente " ma questa cosa ha fatto fino ad adesso? dove pensa di andare alla soglia dei 30 anni senza aver mai fatto niente?" .
Avete capito cosa intendo? Ecco.. sono indecisa se scrivere due righe oppure no.. Secondo voi come potrebbe essere recepito il messaggio? Premetto che scriverei qualche riga sul generale, senza scrivere i miei drammi o tutta la storia delle scelte sbagliato o come mi sento io ; chiederei forse di darmi una possibilità nonostante il cv non sia dei migliori perché sono molto motivata ed ho un reale interesse in questa direzione. Secondo voi risulterei banale? Mi scarterebbero a priori proprio per queste due righe? Magari non interessa a nessuno leggere qualche riga in più oltre il cv,non so. Io d'altronde di possibilità ne ho gran poche, e quelle che ho vorrei giocarmele al meglio, ma chiaramente non tutti ragionano come me.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Vi scrivo per chiedervi un parere da psicologi su come inviare il curriculum con lettera di presentazione. Quest'anno farò 28 anni e non ho ancora terminato la laurea triennale in psicologia; i motivi di questa misfatta sono molteplici ed ora non sto qui a riscriverli, ho deciso di smetterla di colpevolizzarmi e di guardare avanti a quello che posso fare e non a quello che ho sbagliato e al tempo che purtroppo ho perso per colpa mia.
Sono quasi sicura di aver trovato il ramo della psicologia che fa per me, ed è quello della psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Per questo motivo sto cercando uno stage nelle risorse umane e gestione del personale per mettermi alle prova e mettere alla prova il mio interesse, che in tutti questi anni ha cambiato direzione davvero tantissime volte. So che il miglior modo per trovare un posto di questo tipo nelle aziende è quello di partire con uno stage poco retribuito, solitamente nelle agenzie del lavoro. Per fortuna gli stage sono fino ai 29 o 30 anni massimo, quindi io sono al limite, e per fortuna non tutti richiedono una laurea magistrale, ma accettano anche laureandi e diplomati.
Poiché il mio curriculum è tutto fuorché competitivo e intrigante, volevo chiedervi se secondo voi accompagnare il curriculum con una lettera di presentazione può sembrare banale oppure una buona idea agli occhi di chi seleziona il personale. Ho già una certa età e ci sono laureati molto più giovani di me, magari con tante esperienze alle spalle; mandare solo il mio cv mi taglierebbe al 99% tutte le possibilità di ottenere un posto, anche se da stage, perché chiunque leggendo che non sono ancora laureata, non ho esperienza e ho quasi 30 anni mi scarterebbe subito pensando semplicemente " ma questa cosa ha fatto fino ad adesso? dove pensa di andare alla soglia dei 30 anni senza aver mai fatto niente?" .
Avete capito cosa intendo? Ecco.. sono indecisa se scrivere due righe oppure no.. Secondo voi come potrebbe essere recepito il messaggio? Premetto che scriverei qualche riga sul generale, senza scrivere i miei drammi o tutta la storia delle scelte sbagliato o come mi sento io ; chiederei forse di darmi una possibilità nonostante il cv non sia dei migliori perché sono molto motivata ed ho un reale interesse in questa direzione. Secondo voi risulterei banale? Mi scarterebbero a priori proprio per queste due righe? Magari non interessa a nessuno leggere qualche riga in più oltre il cv,non so. Io d'altronde di possibilità ne ho gran poche, e quelle che ho vorrei giocarmele al meglio, ma chiaramente non tutti ragionano come me.
Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Cara Utente,
è importante che lei stia guardando avanti nonostante sia convinta di aver perso tempo e buttato via gli anni, perchè questo non significa che non ci sia la possibilità di trovare una strada per lei interessante e promettente.
L'idea di allegare una lettera di motivazione al CV è senz'altro buona, meglio ancora se invierà il tutto in cartaceo e non via mail (come ormai fanno quasi tutti).
In questo modo si potrà distinguere e non basterà spingere un tasto per cestinare la sua comunicazione.
Le poche righe che pensa di scrivere dovranno però essere di un tono decisamente diverso rispetto a questo:
"chiederei forse di darmi una possibilità nonostante il cv non sia dei migliori perché sono molto motivata ed ho un reale interesse in questa direzione".
Mettere sotto i riflettori quello che considera un punto di debolezza e chiedere quasi un favore o un aiuto "nonostante" non abbia il CV che vorrebbe e abbia un'età superiore ad altri candidati la qualificherebbe subito come persona insicura e che non si sa valorizzare.
Cerchi invece di pensare che in certi ambienti sono meglio accette persone non giovanissime, proprio perchè queste possono essere considerate dei "ragazzini" (in Italia funziona così) e che una persona con qualche anno in più può essere maggiormente appetibile proprio perchè più grande e considerata più seria, più credibile e più vicina all'età del personale dell'azienda.
Le suggerisco di scrivere una presentazione diversa per ogni azienda alla quale si rivolgerà, affermando sia il suo interesse per il tipo di lavoro che andrà a svolgere, sia per le attività dell'azienda.
Per consigli più dettagliati si può rivolgere ad uno psicologo del lavoro che le dia consulenza e informazioni più accurate.
In bocca al lupo!
è importante che lei stia guardando avanti nonostante sia convinta di aver perso tempo e buttato via gli anni, perchè questo non significa che non ci sia la possibilità di trovare una strada per lei interessante e promettente.
L'idea di allegare una lettera di motivazione al CV è senz'altro buona, meglio ancora se invierà il tutto in cartaceo e non via mail (come ormai fanno quasi tutti).
In questo modo si potrà distinguere e non basterà spingere un tasto per cestinare la sua comunicazione.
Le poche righe che pensa di scrivere dovranno però essere di un tono decisamente diverso rispetto a questo:
"chiederei forse di darmi una possibilità nonostante il cv non sia dei migliori perché sono molto motivata ed ho un reale interesse in questa direzione".
Mettere sotto i riflettori quello che considera un punto di debolezza e chiedere quasi un favore o un aiuto "nonostante" non abbia il CV che vorrebbe e abbia un'età superiore ad altri candidati la qualificherebbe subito come persona insicura e che non si sa valorizzare.
Cerchi invece di pensare che in certi ambienti sono meglio accette persone non giovanissime, proprio perchè queste possono essere considerate dei "ragazzini" (in Italia funziona così) e che una persona con qualche anno in più può essere maggiormente appetibile proprio perchè più grande e considerata più seria, più credibile e più vicina all'età del personale dell'azienda.
Le suggerisco di scrivere una presentazione diversa per ogni azienda alla quale si rivolgerà, affermando sia il suo interesse per il tipo di lavoro che andrà a svolgere, sia per le attività dell'azienda.
Per consigli più dettagliati si può rivolgere ad uno psicologo del lavoro che le dia consulenza e informazioni più accurate.
In bocca al lupo!
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Mancava un pezzo che non sono riuscita ad inserire, ed era questo:
Probabilmente le aziende non ricordano che ci sono già io che penso ogni singolo istante a queste considerazioni, e ci devo convivere ogni secondo con annesso senso di colpa. Però sono anche testarda e ora che mi sono in parte ritrovata, voglio avere almeno una possibilità di mettermi in gioco e dimostrare che anche io posso avere qualcosa da dare che potrebbe essere utile all'azienda. Per questo volevo scrivere una lettera di presentazione in cui dire più o meno queste cose, senza però passare per vittima o per arrogante. Vorrei semplicemente che capissero che ci sono anche io, che nonostante le scelte sbagliate, posso essere una persona competente ( nel limite di una quasi triennale ) e che vorrei che non tagliassero le gambe a quelli come me che hanno avuto un percorso non proprio lineare. Non vorrei però suscitare pena o sentimenti simili. Secondo voi una persona addetta a scegliere tra i curriculum, come prenderebbe un curriculum quasi nullo come il mio con una lettera di motivazione? Io dal mio punto di vista penso che sarebbe un punto in più, un po' come dire " questa persona ci tiene davvero tanto ad ottenere questo posto di lavoro"; dall'altra parte però magari il messaggio viene letto come arrogante e presuntuoso, del tipo " ma chi si crede di essere questa ragazza che vorrebbe un posto solo per riscattarsi da una vita di scelte sbagliate " oppure " questa ragazza cerca di farci pietà per ottenere un posto di lavoro ".
Probabilmente le aziende non ricordano che ci sono già io che penso ogni singolo istante a queste considerazioni, e ci devo convivere ogni secondo con annesso senso di colpa. Però sono anche testarda e ora che mi sono in parte ritrovata, voglio avere almeno una possibilità di mettermi in gioco e dimostrare che anche io posso avere qualcosa da dare che potrebbe essere utile all'azienda. Per questo volevo scrivere una lettera di presentazione in cui dire più o meno queste cose, senza però passare per vittima o per arrogante. Vorrei semplicemente che capissero che ci sono anche io, che nonostante le scelte sbagliate, posso essere una persona competente ( nel limite di una quasi triennale ) e che vorrei che non tagliassero le gambe a quelli come me che hanno avuto un percorso non proprio lineare. Non vorrei però suscitare pena o sentimenti simili. Secondo voi una persona addetta a scegliere tra i curriculum, come prenderebbe un curriculum quasi nullo come il mio con una lettera di motivazione? Io dal mio punto di vista penso che sarebbe un punto in più, un po' come dire " questa persona ci tiene davvero tanto ad ottenere questo posto di lavoro"; dall'altra parte però magari il messaggio viene letto come arrogante e presuntuoso, del tipo " ma chi si crede di essere questa ragazza che vorrebbe un posto solo per riscattarsi da una vita di scelte sbagliate " oppure " questa ragazza cerca di farci pietà per ottenere un posto di lavoro ".
[#5]
Gentile ragazza,
rileggendo il consulto dello scorso anno e ciò che scrive ancora oggi, mi domando come mai non ha intanto intrapreso una strada verso delle soluzioni concrete.
E' interessante, infatti, il blocco che ha avuto nello studio e anche ciò che chiede oggi e che probabilmente tradisce molte insicurezze.
Il problema, a mio avviso, non è il fatto che Lei non abbia esperienze e neppure che non sia ancora arrivata alla laurea, perché ciascuno di noi ha la propria vita, i propri temi, impegni, progetti e quindi non è così automatico per tutti laurearsi entro i tre o cinque anni.
Ciò premesso, vorrei rispondere alla Sua domanda.
Per quanto riguarda la lettera di presentazione, è molto difficile scriverla bene e richiede molte abilità. Se non si è in grado di scriverla, è meglio lasciare perdere.
La lettera di presentazione, così come il cv e il colloquio, DEVE contenere anche parti relative al self-marketing, quindi non mi pare il caso di sottolineare ed evidenziare eventuali mancanze.
Semmai è il momento per puntare proprio sul valore aggiunto che Lei rappresenta per l'Azienda nella quale si sta candidando.
Tale valore non è legato al titolo di studio, o non sempre, ma alle caratteristiche personali e alle competenze acquisite (es. personali, relazionali, tecniche).
In altre parole, è come se Lei dovesse vendere un prodotto: il Suo prodotto professionale.
Prima di tutto ciò è indispensabile pensare ad un progetto professionale, che mi pare di capire Lei ha già in mente. Magari può formularlo meglio, modificarlo, metterlo a punto, approfondirlo in alcune parti, ecc... Insomma, prima di scrivere lettera di presentazione e cv deve fare delle riflessioni utili per capire che cosa vuole fare e in quali realtà aziendali desidera candidarsi, in quale ruolo, ecc...
Se posso permettermi di darLe un consiglio, lascerei proprio andare il senso di colpa. Alla fine, a che cosa Le serve?
Fa benissimo, invece, a riflettere sull'effetto che tale lettera (come qualunque tipo di comunicazione) ha sull'Azienda che la riceve: in effetti non deve né essere arrogante, né svendersi, né trasmettere un'immagine di sé poco sobria. Ecco perché Le ho detto in apertura che non è semplicissimo scrivere una lettera di presentazione.
Potrebbe far trasparire il Suo genuino interesse per la realtà aziendale nella quale si sta candidando. Immagino abbia delle preferenze. E potrebbe, insieme a questo, collegare non solo ciò che è attraente dell'azienda, ma che cosa c'entra Lei con quell'azienda.
I candidati che non hanno ancora maturato esperienze professionali possono essere interessanti per quelle aziende che desiderano formare e plasmare i propri dipendenti, quindi non mi preoccuperei di questo dato.
Ma deve davvero cercare di avere un'immagine vincente, lavorando sulle Sue insicurezze. Quindi un lavoro psicologico mi sembra prioritario, anche perché il mondo del lavoro è molto competitivo, molto più dell'università.
Infine, per quanto riguarda l'invio del cv deve TASSATIVAMENTE inviarlo per e-mail, in quanto i selezionatori archiviano tali file, quindi il cv deve pervenire attraverso il file elettronico.
Addirittura, ci sono realtà nelle quali non viene neppure accettata la mail, ma è indispensabile la registrazione sul sito aziendale, proprio perché è lo stesso candidato ad inserire i propri dati nel data base aziendale: i selezionatori non perdono tempo col data entry di ogni cv!
Se Le interessano le APL, può iniziare a registrarsi sui siti di interesse. Addirittura le APL non ricevono neppure i candidati per ricevere il cv, proprio perché il cv deve essere caricato direttamente sul sito dal candidato.
Accanto a tutto ciò, può svolgere anche una ricerca cosiddetta "attiva", dal momento che tutto ciò che abbiamo detto fin qui rappresentano strategie di ricerca "passiva".
Le suggerisco la lettura delle guide del Il Sole 24 ore, che sono molto articolate e utili per districarsi nella ricerca del lavoro.
Cordiali saluti,
rileggendo il consulto dello scorso anno e ciò che scrive ancora oggi, mi domando come mai non ha intanto intrapreso una strada verso delle soluzioni concrete.
E' interessante, infatti, il blocco che ha avuto nello studio e anche ciò che chiede oggi e che probabilmente tradisce molte insicurezze.
Il problema, a mio avviso, non è il fatto che Lei non abbia esperienze e neppure che non sia ancora arrivata alla laurea, perché ciascuno di noi ha la propria vita, i propri temi, impegni, progetti e quindi non è così automatico per tutti laurearsi entro i tre o cinque anni.
Ciò premesso, vorrei rispondere alla Sua domanda.
Per quanto riguarda la lettera di presentazione, è molto difficile scriverla bene e richiede molte abilità. Se non si è in grado di scriverla, è meglio lasciare perdere.
La lettera di presentazione, così come il cv e il colloquio, DEVE contenere anche parti relative al self-marketing, quindi non mi pare il caso di sottolineare ed evidenziare eventuali mancanze.
Semmai è il momento per puntare proprio sul valore aggiunto che Lei rappresenta per l'Azienda nella quale si sta candidando.
Tale valore non è legato al titolo di studio, o non sempre, ma alle caratteristiche personali e alle competenze acquisite (es. personali, relazionali, tecniche).
In altre parole, è come se Lei dovesse vendere un prodotto: il Suo prodotto professionale.
Prima di tutto ciò è indispensabile pensare ad un progetto professionale, che mi pare di capire Lei ha già in mente. Magari può formularlo meglio, modificarlo, metterlo a punto, approfondirlo in alcune parti, ecc... Insomma, prima di scrivere lettera di presentazione e cv deve fare delle riflessioni utili per capire che cosa vuole fare e in quali realtà aziendali desidera candidarsi, in quale ruolo, ecc...
Se posso permettermi di darLe un consiglio, lascerei proprio andare il senso di colpa. Alla fine, a che cosa Le serve?
Fa benissimo, invece, a riflettere sull'effetto che tale lettera (come qualunque tipo di comunicazione) ha sull'Azienda che la riceve: in effetti non deve né essere arrogante, né svendersi, né trasmettere un'immagine di sé poco sobria. Ecco perché Le ho detto in apertura che non è semplicissimo scrivere una lettera di presentazione.
Potrebbe far trasparire il Suo genuino interesse per la realtà aziendale nella quale si sta candidando. Immagino abbia delle preferenze. E potrebbe, insieme a questo, collegare non solo ciò che è attraente dell'azienda, ma che cosa c'entra Lei con quell'azienda.
I candidati che non hanno ancora maturato esperienze professionali possono essere interessanti per quelle aziende che desiderano formare e plasmare i propri dipendenti, quindi non mi preoccuperei di questo dato.
Ma deve davvero cercare di avere un'immagine vincente, lavorando sulle Sue insicurezze. Quindi un lavoro psicologico mi sembra prioritario, anche perché il mondo del lavoro è molto competitivo, molto più dell'università.
Infine, per quanto riguarda l'invio del cv deve TASSATIVAMENTE inviarlo per e-mail, in quanto i selezionatori archiviano tali file, quindi il cv deve pervenire attraverso il file elettronico.
Addirittura, ci sono realtà nelle quali non viene neppure accettata la mail, ma è indispensabile la registrazione sul sito aziendale, proprio perché è lo stesso candidato ad inserire i propri dati nel data base aziendale: i selezionatori non perdono tempo col data entry di ogni cv!
Se Le interessano le APL, può iniziare a registrarsi sui siti di interesse. Addirittura le APL non ricevono neppure i candidati per ricevere il cv, proprio perché il cv deve essere caricato direttamente sul sito dal candidato.
Accanto a tutto ciò, può svolgere anche una ricerca cosiddetta "attiva", dal momento che tutto ciò che abbiamo detto fin qui rappresentano strategie di ricerca "passiva".
Le suggerisco la lettura delle guide del Il Sole 24 ore, che sono molto articolate e utili per districarsi nella ricerca del lavoro.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
Gentile ragazza, bene, le scelte, le esperienze che hai fatto e i cambiamenti di direzione ti hanno aiutata a individuare il tuo settore di interesse. Ora approfitta di questa chiarezza, guadagnata con grande sforzo e con grande dolore, ma anche accompagnata da grande consapevolezza e lucidità, che può avere più valore di un percorso lineare e conformistico.
Come diceva anche Erickson, per acquisire un' identità autonoma, occorre passare attraverso varie sperimentazioni, provare, escludere, riprovare e così, gradualmente, arrivare a un punto, che non sarà mai comunque fermo, perché l'identità non è mai statica, ma va sempre a riconfigurarsi, quindi i cambiamenti saranno continui. E tu hai già vissuto cambiamenti, provato strade, scartato quelle che non ti piacciono, vissuto lo smarrimento fino in fondo. E' vero che ora quello che è stato, sembra una perdita di tempo, ma è un serbatoio di esperienze che hai accumulato, che può aiutarti a gestire la complessità, quindi è una grande risorsa, soprattutto adesso che stai cercando lavoro/stage.
Anche se i tuoi ultimi anni sono stati travagliati, sono stati quasi "persi" perché non hanno seguito un percorso lineare e "prestabilito", perché ci sono cose rimaste in sospeso o "incompiute", possono comunicare flessibilità a chi ti selezionerà per un lavoro/stage. Sarai tu a poter guidare l'interpretazione che ne farà il selezionatore. I dati "grezzi", i fatti, gli aspetti "oggettivi" possono essere letti attraverso varie lenti. Scegli tu il significato da attribuirgli e da suggerire. Li puoi valorizzare come dimostrazione di apertura all'esperienza, alla complessità e alla flessibilità. Ovviamente non conosco la tua storia, ma di base, è quello che sostengono i costruttivisti: conta il significato che dai a ciò che è stato, e hai la possibilità di leggere in positivo queste esperienze, anche in una chiave che le valorizza agli occhi di un selezionatore.
Eviterei di dire " vi prego di darmi una possibilità": questo ti pone in una posizione passiva, di richiesta, quasi di "questua". Non stai implorando, sei portatrice di un percorso unico, durante il quale hai affrontato diverse esperienze e difficoltà, hai maturato qualità, hai acquisito chiarezza, quindi sei tu che stai dando all'azienda la possibilità di acquisire una risorsa già capace di muoversi in contesti flessibili, proprio perché non ha fatto un percorso rigido e strutturato. Di fronte a questo e in base alle qualità su cui tu soffermerai l'attenzione, altri aspetti che sembrano limitanti, come l'età, potranno passare in secondo piano. Ogni candidato è un quadro con una figura e uno sfondo: cosa vuoi mettere in primo piano e cosa sullo sfondo? Componi tu il tuo quadro per far risaltare ciò che è più funzionale.
Non serve "leggere nella mente" del selezionatore. La "lettura della mente" è fuorviante, come sostengono i cognitivisti, non si può infatti prevedere cosa penseranno e cosa preferiranno i selezionatorI: ognuno di loro pensa a modo suo. Dipende anche a chi viene affidata la selezione: le imprese italiane sono organizzate tutte diversamente, quindi quello che va bene per una, non va bene per l'altra. Chi vuole l'email, chi preferisce il cartaceo, chi vuole il form precompilato, chi vuole il cv cotto e chi lo vuole crudo...Quindi è opportuno studiare bene il contesto in cui ti candidi, possibilmente individuare già la persona che si occupa di selezioni ed evitare gli invii a raffica di cv e lettere di presentazione standardizzate.
Ancora meglio se entri a contatto diretto con il selezionatore, perché la relazione è sempre più potente di un cv o di una lettera, per quanto scritta bene. Fai tantissimi tentativi, il più possibile, perché ce ne vogliono tanti, non ne bastano una decina. Cercare stage o lavoro è un vero e proprio lavoro! Faticoso, travagliato, ma ormai sei indurita, non ti spaventerà la complessità. E spesso le opportunità vengono fuori anche loro in modo non lineare, a te ben conosciuto! Puoi trasformare questo aspetto in una tua "firma". Anche la ricerca di lavoro/stage è complessa e spesso le opportunità si delineano stimolo dopo stimolo, in modo inaspettato e laddove sembra ci sia confusione. Un grande in bocca al lupo!
Come diceva anche Erickson, per acquisire un' identità autonoma, occorre passare attraverso varie sperimentazioni, provare, escludere, riprovare e così, gradualmente, arrivare a un punto, che non sarà mai comunque fermo, perché l'identità non è mai statica, ma va sempre a riconfigurarsi, quindi i cambiamenti saranno continui. E tu hai già vissuto cambiamenti, provato strade, scartato quelle che non ti piacciono, vissuto lo smarrimento fino in fondo. E' vero che ora quello che è stato, sembra una perdita di tempo, ma è un serbatoio di esperienze che hai accumulato, che può aiutarti a gestire la complessità, quindi è una grande risorsa, soprattutto adesso che stai cercando lavoro/stage.
Anche se i tuoi ultimi anni sono stati travagliati, sono stati quasi "persi" perché non hanno seguito un percorso lineare e "prestabilito", perché ci sono cose rimaste in sospeso o "incompiute", possono comunicare flessibilità a chi ti selezionerà per un lavoro/stage. Sarai tu a poter guidare l'interpretazione che ne farà il selezionatore. I dati "grezzi", i fatti, gli aspetti "oggettivi" possono essere letti attraverso varie lenti. Scegli tu il significato da attribuirgli e da suggerire. Li puoi valorizzare come dimostrazione di apertura all'esperienza, alla complessità e alla flessibilità. Ovviamente non conosco la tua storia, ma di base, è quello che sostengono i costruttivisti: conta il significato che dai a ciò che è stato, e hai la possibilità di leggere in positivo queste esperienze, anche in una chiave che le valorizza agli occhi di un selezionatore.
Eviterei di dire " vi prego di darmi una possibilità": questo ti pone in una posizione passiva, di richiesta, quasi di "questua". Non stai implorando, sei portatrice di un percorso unico, durante il quale hai affrontato diverse esperienze e difficoltà, hai maturato qualità, hai acquisito chiarezza, quindi sei tu che stai dando all'azienda la possibilità di acquisire una risorsa già capace di muoversi in contesti flessibili, proprio perché non ha fatto un percorso rigido e strutturato. Di fronte a questo e in base alle qualità su cui tu soffermerai l'attenzione, altri aspetti che sembrano limitanti, come l'età, potranno passare in secondo piano. Ogni candidato è un quadro con una figura e uno sfondo: cosa vuoi mettere in primo piano e cosa sullo sfondo? Componi tu il tuo quadro per far risaltare ciò che è più funzionale.
Non serve "leggere nella mente" del selezionatore. La "lettura della mente" è fuorviante, come sostengono i cognitivisti, non si può infatti prevedere cosa penseranno e cosa preferiranno i selezionatorI: ognuno di loro pensa a modo suo. Dipende anche a chi viene affidata la selezione: le imprese italiane sono organizzate tutte diversamente, quindi quello che va bene per una, non va bene per l'altra. Chi vuole l'email, chi preferisce il cartaceo, chi vuole il form precompilato, chi vuole il cv cotto e chi lo vuole crudo...Quindi è opportuno studiare bene il contesto in cui ti candidi, possibilmente individuare già la persona che si occupa di selezioni ed evitare gli invii a raffica di cv e lettere di presentazione standardizzate.
Ancora meglio se entri a contatto diretto con il selezionatore, perché la relazione è sempre più potente di un cv o di una lettera, per quanto scritta bene. Fai tantissimi tentativi, il più possibile, perché ce ne vogliono tanti, non ne bastano una decina. Cercare stage o lavoro è un vero e proprio lavoro! Faticoso, travagliato, ma ormai sei indurita, non ti spaventerà la complessità. E spesso le opportunità vengono fuori anche loro in modo non lineare, a te ben conosciuto! Puoi trasformare questo aspetto in una tua "firma". Anche la ricerca di lavoro/stage è complessa e spesso le opportunità si delineano stimolo dopo stimolo, in modo inaspettato e laddove sembra ci sia confusione. Un grande in bocca al lupo!
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[#7]
Utente
Grazie mille gentili Dottoresse Angela Pileci e Stella Di Giorgio, le vostre parole mi hanno fatto riflettere molto e le metterò ben a fuoco per trarne l'insegnamento concreto per il mio da farsi. Nel leggere le vostre risposte, non mi sono stupita di provare un senso di familiarità per alcuni concetti che ho letto: tante tantissime cose erano e sono nella mia mente già da un po', solo che senso di colpa e insicurezze mi hanno sempre bloccato e fatto vedere la situazione sotto lo stesso identico punto di vista di sempre, negativo. E' ora di uscire da questo tunnel e far vedere il valore che ho sempre pensato di possedere, senza presunzione.
Mi avete chiarito e mostrato una realtà lavorativa molto lontana da quella che mi immaginavo, mi avete raccontato sfaccettature che non ho considerato e che sicuramente prenderò in considerazione.
Grazie mille per questi enormi e preziosi suggerimenti, mi hanno davvero colpita.
Vi terrò aggiornate sui frutti di questo lavoro.
Grazie mille per il vostro tempo.
Mi avete chiarito e mostrato una realtà lavorativa molto lontana da quella che mi immaginavo, mi avete raccontato sfaccettature che non ho considerato e che sicuramente prenderò in considerazione.
Grazie mille per questi enormi e preziosi suggerimenti, mi hanno davvero colpita.
Vi terrò aggiornate sui frutti di questo lavoro.
Grazie mille per il vostro tempo.
[#8]
Ne sono felice, anche perché mentre Lei rischia di perdere tempo preoccupandosi del senso di colpa, tante altre persone potrebbero passarle davanti... :-(
Quindi, coraggio! Faccia una mappatura delle aziende di Suo interesse e poi avanti con la ricerca!
In bocca al lupo!
Quindi, coraggio! Faccia una mappatura delle aziende di Suo interesse e poi avanti con la ricerca!
In bocca al lupo!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.7k visite dal 19/01/2017.
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