Scelta dell'università

Buongiorno,
sono una studentessa che sta frequentando l'ultimo anno di liceo classico e che, come molti altri ragazzi, a settembre dovrà iscriversi ad una facoltà universitaria.
Dato che molti mi hanno detto che riesco a mettere a proprio agio le persone, che sono "alla mano" e che mi prendo molto a cuore i problemi degli altri, ho pensato di "sfruttare" questo lato del mio carattere per poter aiutare chi soffre, chi non riesce a venire fuori da alcune situazioni.
Per questo motivo sono orientata verso la facoltà di psicologia, perché comunque mi appassiona moltissimo il mestiere dello psicologo (in particolare la figura dello psicologo clinico e dello psicologo militare).
Ero quasi convinta, ma molti mi hanno sconsigliato questo percorso di studi perché è molto lungo, pieno di specializzazioni e poi non garantisce lo sbocco sul mondo del lavoro..In pratica mi hanno detto che una volta laureata in psicologia finirò per fare tutto un altro lavoro o peggio finirò disoccupata.
Alcuni mi hanno proposto di fare medicina, altra facoltà che mi piace molto, ma dopo cinque anni di liceo classico vissuti in maniera sbagliata, molto stressanti, che mi hanno provato sia mentalmente che fisicamente, dove mi è stato chiesto di mettere da parte tutte le mie passioni per concentrarmi sugli studi non so se me la sento di cominciare un'università così lunga e impegnativa...Non che non mi piaccia, anzi, ho solamente paura innanzitutto di non riuscire a passare il test d'ingresso e di "buttare" così un anno e poi ho paura che mi si chieda di nuovo di mettere da parte tutto e io avrei voglia di fare molte cose. Sono due facoltà molto molto diverse tra loro: da una parte mi piacerebbe ascoltare ed aiutare le persone, ma poi ho paura di uscire laureata e dopo tanta fatica trovarmi disoccupata, dall'altra mi piacerebbe occuparmi delle persone che soffrono, ma ho paura del percorso di studi. Cosa mi consigliate di fare? Mi potreste anche descrivere l'iter per diventare psicologo clinico e quello per diventare psicologo militare? Grazie mille, un abbraccio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

il fatto che si senta portata ad aiutare altre persone può condurla a ipotizzare di prendere anche altre strade, oltre a studiare Psicologia o Medicina.
Ci sono ad esempio altre lauree sanitarie, dagli sbocchi lavorativi indubbiamente più sicuri, che può prendere in considerazione.
Non pensi poi che Psicologia sia un corso di laurea meno impegnativo rispetto a Medicina, perché mi sentirei di dirle che quanto a carico di studio non è davvero così (parlo almeno per i miei tempi...).

L'università alla quale si iscriverà farà poi la differenza, perché non tutte sono impegnative allo stesso modo.

Penso che lo psicologo militare sia una figura che non esiste, nel senso che immagino che chi è già nell'esercito (carabinieri compresi) possa laurearsi in Psicologia e svolgere magari funzioni legate a questa laurea, ma non so dirle di più. Chi gliene ha parlato?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
le allego una lettura sulla scelta post diploma in generale, che spero possa offrirle qualche ulteriore spunto di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1091-sono-maturo-ora-cosa-faccio.html

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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