I sintomi cambiavano fon quando un mese fa mi sono rivolta ad una psicoterapeuta cognitiva
Ciao mi chiamo Roberta e ho 21 anni , tre anni fa ho avuto un periodo di attacchi di panico e depressione dovuti purtroppo a causa di uno spinello , mi rivolsi ad uno psichiatra che mi prescrisse xanax e sereupin presi per qualche giorno e poi lasciati poiché odio le medicine e non vorrei mai nella vita dipendere da questo ! Tutto per fortuna andò via dimenticai tutto mi ripresi alla grande ed ero tornata una ragazza normale serena e allegra. Purtroppo 4 mesi fa all'improvviso mi sono svegliata con un forte senso di angoscia ansia e da lì tutto è cambiato ho subito pensato che tutto quello che avevo passato stesse ritornado specifico che a marzo ho perso mia mamma per un cancro e questo mi ha debilitato ancor di più ! Ogni santo giorno mi sono svegliata con l'ansia angoscia tristezza e mese dopo mese i sintomi cambiavano fon quando un mese fa mi sono rivolta ad una psicoterapeuta cognitiva comportamentale poiché ho paura di impazzire e ho paura che tutte queste sensazioni che sento ( cofnusione , distacco dalla realtà tutto ciò che guardo mi sembra diverso ,quando parlo mi sento strana da morire anche se tutti mi dicono che sono sempre la stessa e che sono solo mie sensazioni a volte ho anche paura di non riconoscere chi mi sta accanto anche le persone più care ho Paura di non riuscire più a ragionare lucidamente e di dire parole sconnesse ma in realtà tutto ciò non succede ma queste sensazioni persistono ogni secondo della mia vita la dottoressa mi ha detto che tutto questo è un disturbo ansioso e che mai potrò diventare pazza ho una paura tremenda che queste sensazioni siano sintomo di una grave malattia mentale che dovrò tutta la vita stare così vivere queste sensazioni che mi stanno portando a trascurare la mia vita è tutto quanto vorrei ritornare alla mia vita a quella di prima la ragazza allegra e felice che sono sempre stata ! Ho scarsa lucidità e quando parlo parlo davvero giusto per parlare non sono interessata a niente e qualsiasi cosa io faccia o ascolta o dica mi sembra superficiale poiché la mia mente è sempre ferra a pensare a queste sensazioni e queste cose che sento ! :(
[#1]
Gentile ragazza
penso che debba chiedere o chiarire con la psicoterapeuta quali problemi o tematiche affronterete o state affrontando.
In base a questa risposta potremmo darle un parere di congruità.
Mi sembra ci siano elementi sufficienti affinchè la sua psicoterapeuta le fornisca le informazioni suddette che possono permettere anche una previsione sui tempi di trattamento.
Cordiali saluti
penso che debba chiedere o chiarire con la psicoterapeuta quali problemi o tematiche affronterete o state affrontando.
In base a questa risposta potremmo darle un parere di congruità.
Mi sembra ci siano elementi sufficienti affinchè la sua psicoterapeuta le fornisca le informazioni suddette che possono permettere anche una previsione sui tempi di trattamento.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#2]
Gentile ragazza, concordo con la Collega , parli con la sua psicoterapeuta certamente, io intanto mi domando se il dolore e l'angoscia per il grave lutto che ha subito sia riuscita a rielaborarlo o se tutto si ripresenti , angosciante a turbarle le notti e i giorni togliendole energia ed equilibrio.
Deve darsi tempo e ritrovare i suoi ricordi , ripensare ai giorni felici finchè la mamma diventi una figura interna che continua ad esserci nella sua vita e nei pensieri..
Le faccio molti auguri, la ragazza solare che era prima c'è ancora, , cerchi di vivere bene , di essere forte e costruttiva per sè ed anche per la sua mamma.
..,non ingrandisca i pensieri negativi e le paure.. svoltare si può..
Deve darsi tempo e ritrovare i suoi ricordi , ripensare ai giorni felici finchè la mamma diventi una figura interna che continua ad esserci nella sua vita e nei pensieri..
Le faccio molti auguri, la ragazza solare che era prima c'è ancora, , cerchi di vivere bene , di essere forte e costruttiva per sè ed anche per la sua mamma.
..,non ingrandisca i pensieri negativi e le paure.. svoltare si può..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Gentile Utente,
Quando si vive un lutto così importante possono presentarsi sintomi come quelli da lei descritti perché ha vissuto un'esperienza traumatica. Ci vuole del tempo per elaborare una perdita così grande.
Ha intrapreso un percorso di psicoterapia che le potrá dare un valido sostegno in questo periodo. Si affidi e con pazienza vedrá che ritroverá quel senso di integrità, equilibrio e interesse alla vita che in questo momento le manca.
Quando si vive un lutto così importante possono presentarsi sintomi come quelli da lei descritti perché ha vissuto un'esperienza traumatica. Ci vuole del tempo per elaborare una perdita così grande.
Ha intrapreso un percorso di psicoterapia che le potrá dare un valido sostegno in questo periodo. Si affidi e con pazienza vedrá che ritroverá quel senso di integrità, equilibrio e interesse alla vita che in questo momento le manca.
Dr.ssa Simona Landi
Psicologa, Psicoterapeuta individuale e familiare di formazione Gestatica
Esperta in disturbi dell'etá evolutiva e del neurosv
[#4]
Gentile Utente,
io sono d'accordo con la Sua terapeuta, perché l'ansia si esprime in tanti modi diversi, non solo con la tachicardia, sudorazione eccessiva, tremori o dolori agli arti, ecc...
Ci sono sintomi più cognitivi, che sono però anche più inquietanti e destabilizzanti, come ad esempio la depersonalizzazione, la derealizzazione.
Se già i primi sono poco leggibili per la persona ansiosa, ancora di più lo sono i secondi: spesso il pz. che è ansioso si reca al pronto soccorso e qui riferisce che sta per impazzire o per morire, così come nella psicoterapia i pz. ci riferiscono che la sintomatologia era così imponente che avevano il grande timore di impazzire, di morire, ecc....
Lei scrive: "la dottoressa mi ha detto che tutto questo è un disturbo ansioso e che mai potrò diventare pazza ho una paura tremenda che queste sensazioni siano sintomo di una grave malattia mentale che dovrò tutta la vita stare così vivere queste sensazioni che mi stanno portando a trascurare la mia vita...."
Sono d'accordo con la Sua dottoressa, ma ora il problema è gestire queste crisi d'ansia; per questo deve chiedere alla terapeuta dalla quale è in terapia, chiedendo indicazioni chiare e dirette che di solito in TCC vengono fornite al pz.
Fin ora Le sono state fornite indicazioni precise a riguardo?
Se sì, quali?
Per quanto riguarda l'altra richiesta:
"...vorrei ritornare alla mia vita a quella di prima la ragazza allegra e felice che sono sempre stata ! Ho scarsa lucidità e quando parlo parlo davvero giusto per parlare non sono interessata a niente..."
Dopo uno scompenso fobico, il pz deve acquisire un nuovo e più funzionale equilibrio e quindi non torna come prima, ma deve sciogliere queste paure e imparare a gestire l'ansia, non ad eliminarla, semmai a riconoscerla bene e velocemente e poi ad usarla correttamente, senza andar nel panico.
Anche la scarsa lucidità che percepisce può essere un sintomo cognitivo dell'ansia.
Cordiali saluti,
io sono d'accordo con la Sua terapeuta, perché l'ansia si esprime in tanti modi diversi, non solo con la tachicardia, sudorazione eccessiva, tremori o dolori agli arti, ecc...
Ci sono sintomi più cognitivi, che sono però anche più inquietanti e destabilizzanti, come ad esempio la depersonalizzazione, la derealizzazione.
Se già i primi sono poco leggibili per la persona ansiosa, ancora di più lo sono i secondi: spesso il pz. che è ansioso si reca al pronto soccorso e qui riferisce che sta per impazzire o per morire, così come nella psicoterapia i pz. ci riferiscono che la sintomatologia era così imponente che avevano il grande timore di impazzire, di morire, ecc....
Lei scrive: "la dottoressa mi ha detto che tutto questo è un disturbo ansioso e che mai potrò diventare pazza ho una paura tremenda che queste sensazioni siano sintomo di una grave malattia mentale che dovrò tutta la vita stare così vivere queste sensazioni che mi stanno portando a trascurare la mia vita...."
Sono d'accordo con la Sua dottoressa, ma ora il problema è gestire queste crisi d'ansia; per questo deve chiedere alla terapeuta dalla quale è in terapia, chiedendo indicazioni chiare e dirette che di solito in TCC vengono fornite al pz.
Fin ora Le sono state fornite indicazioni precise a riguardo?
Se sì, quali?
Per quanto riguarda l'altra richiesta:
"...vorrei ritornare alla mia vita a quella di prima la ragazza allegra e felice che sono sempre stata ! Ho scarsa lucidità e quando parlo parlo davvero giusto per parlare non sono interessata a niente..."
Dopo uno scompenso fobico, il pz deve acquisire un nuovo e più funzionale equilibrio e quindi non torna come prima, ma deve sciogliere queste paure e imparare a gestire l'ansia, non ad eliminarla, semmai a riconoscerla bene e velocemente e poi ad usarla correttamente, senza andar nel panico.
Anche la scarsa lucidità che percepisce può essere un sintomo cognitivo dell'ansia.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 18/01/2017.
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