Crisi esistenziale o ansia?
Su questa, probabilmente, si dovrebbe lavorare.
legga questo, intanto
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

Gentile utente,
<<purtroppo per eliminare questi pensieri non sia utile nessun approccio terapeutico<<
come fa ad affermarlo, avendo sperimentato un solo approccio, che non ci dice quale sia?
Assume anche farmaci?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
saluti

Dr.ssa Brunialti, ha ragione, forse sono troppo pessimista, purtroppo non sono a conoscenza del tipo di approccio terapeutico adottato dal mio psichiatra e no, non mi è stato prescritto alcun farmaco.
Gent.le Ragazzo,
questa più che una verità inattacabile è una semplificazione apparentemente "attraente" appunto perché semplifica, se fosse davvero così, ogni essere umano di fronte ad un determinato stimolo/esperienza/ situazione risponderebbe sempre allo stesso identico modo, ma sappiamo che non è così, in altre parole, la vita non è ciò che ci accade ma come scegliamo di reagire a ciò che ci accade.
Ha accennato ad un percorso di psicoterapia con uno psichiatra del quale è insoddisfatto, ma sembrerebbe che le sue perplessità non abbiano trovato spazio all'interno delle sedute.
Un processo di cambiamento circoscritto soltanto alla riduzione o all'eliminazione dei sintomi, che esclude l'elaborazione delle emozioni che caratterizzano il suo vissuto, rischia di rivelarsi insoddisfacente e correlato esclusivamente all'assunzione della terapia farmacologica.
"Comincio a preoccuparmi del fatto che purtroppo per eliminare questi pensieri non sia utile nessun approccio terapeutico"
In realtà, in psicoterapia esistono orientamenti molto diversi tra loro nel modo di impostare l'intervento terapeutico, ma una persona non deve conoscerli tutti per scegliere lo psicoterapeuta, è sufficiente che si ponga tre semplici domande:
- mi sento accettato?
- mi sento compreso empaticamente?
- mi sento giudicato?
Se le risposte alle prime due domande sono affermative e la risposta alla terza domanda è negativa, significa che ci sono quelle che Carl Rogers (fondatore dell'Approccio Centrato sulla Persona), ha definito le tre condizioni necessarie e sufficienti per avviare un processo di cambiamento in psicoterapia.
Si tratta di tre aspetti che riguardano la relazione terapeutica, non l'utilizzo di una tecnica, non a caso la ricerca sui fattori di efficacia in psicoterapia, da oltre trent'anni. ci conferma che l'aspetto che fa la differenza in termini di efficacia è trasversale a qualsiasi approccio terapeutico, poiché riguarda la qualità della relazione psicoterapeuta/cliente.
A tal proposito le consiglio di leggere questo articolo:
http://www.psicoterapeuta-pescara.it/psicologia-e-psicoterapia/la-psicoterapia-funziona.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

Cercherò di esporre le mie perplessità al terapeuta durante il prossimo incontro.
>>>
Decorso tipico dei disturbi ansiosi che iniziano con attacchi di panico e finiscono per avvitarsi in pensieri ossessivi, nel tuo caso a contenuto esistenziale. Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?
La cura consiste nello smettere di farsi le domande, non nel trovare risposte. Il problema infatti sono le domande, perché ad esse nessuno può rispondere. Il "bug" è dato dall'intestardirsi a voler trovare risposte a interrogativi impossibili.
D'accordo con il collega De Vincentiis ti suggerisco approcci terapeutici attivi e focalizzati come il comportamentale e lo strategico.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Attacchi di panico

Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?