Problema nell'approccio?
Buona sera gentili dottori,
sono un uomo di 28 anni e nonostante la mia età devo dire che ho una certa inesperienza col genere femminile. Scrivo perché proprio ieri mi son preso un altro due di picche e mi domando in cosa potrei sbagliare o se si tratti solo di sfortuna.
Partendo dal principio e dalle basi per una conoscenza (estetica e carattere): non credo di essere così brutto esteticamente, diciamo nella norma. Ho un viso che solitamente non dispiace: una volta mi era anche stato proposto di posare per un giornale dato che ho occhi chiari su capelli scuri e un viso fine. Sono normopeso, forse un po' troppo asciutto ma sicuramente atletico. Non sono altissimo, questa è una pecca 175cm, ma sicuramente vi sono uomini più bassi di me e avendo grande ironia ci scherzo e vienen apprezzato. Sono anche una persona caratterialmente aperta (ho molti amici, ho viaggiato in molti paesi e vissuto in essi e ho molti hobby), questo per dire che non sono socialmente isolato e mi pare di essere assolutamente al centro di una gaussiana, in media.
Eppure, in tutta la mia vita, mai nessuna ragazza ha avuto interesse iniziale per me. Tutti, anche gli amici più strani, hanno avuto ALMENO una ragazza che gli correva dietro e a me mai è capitato, ma questo pazienza perché se non ho occasioni che mi cadono dal cielo me le creo, e quindi ho sempre conosciuto molte ragazze tramite i miei interessi: volontariato in croce bianca, esperienze di lavoro in capitali europee, hobby, palestra, lavoro.... solitamente lego con una ragazza, mi piace la sua presenza, organizziamo di uscire più volte. Dato che sono una persona a cui piace scherzare spesso ci si punzecchia a vicenda, si ride, scherza, racconta della vita passata, lei stessa mi chiede di rivederci più volte e gli piace la mia presenza e dopo circa un mesetto (o meno) mi prendo il 2 di picche perché "siamo troppo amici", ormai so che è unmetodo per mettermi al mio posto, è un modo gentile per dire: "non mi piaci".
Ma quel che non capisco è perché io stimoli solo amicizia, possibile? Possibile che mi voglia conoscere, le piaccia la mia presenza e poi rimanga tutto in amicizia. Il fatto è che io non mi comporto proprio da amico: uscite sempre in coppia, cene, passeggiate, discorsi a due... non mi pare sia uno che vuole amicizia; eppure mi capita spesso così. E questo ogni volta finisce per farmi del male perché mi creo un'idea diversa, devo rielaborare il fatto che i miei progetti e i miei desideri non trovino conferma e poi dopo un po' di tempo riesco a trasformarla in amicizia (quasi tutti i miei due di picche ora sono amicizie perché a loro, come persone, ci tenevo davvero) per fortuna ora non provo più interesse per queste ragazze, comprendo che se un sentimento non avviene non è colpa loro e di certo non le traforma in uva acerba (non sono la volpe) ma tutto ciò a che prezzo? Un prezzo altissimo di sofferenza per periodi anche di mesi e riavvicinamenti lenti di amicizia. Vorrei semplicemente poter esprimermi con una donna, ma perché nessuna mi vuole?
Non trovo risposta.
sono un uomo di 28 anni e nonostante la mia età devo dire che ho una certa inesperienza col genere femminile. Scrivo perché proprio ieri mi son preso un altro due di picche e mi domando in cosa potrei sbagliare o se si tratti solo di sfortuna.
Partendo dal principio e dalle basi per una conoscenza (estetica e carattere): non credo di essere così brutto esteticamente, diciamo nella norma. Ho un viso che solitamente non dispiace: una volta mi era anche stato proposto di posare per un giornale dato che ho occhi chiari su capelli scuri e un viso fine. Sono normopeso, forse un po' troppo asciutto ma sicuramente atletico. Non sono altissimo, questa è una pecca 175cm, ma sicuramente vi sono uomini più bassi di me e avendo grande ironia ci scherzo e vienen apprezzato. Sono anche una persona caratterialmente aperta (ho molti amici, ho viaggiato in molti paesi e vissuto in essi e ho molti hobby), questo per dire che non sono socialmente isolato e mi pare di essere assolutamente al centro di una gaussiana, in media.
Eppure, in tutta la mia vita, mai nessuna ragazza ha avuto interesse iniziale per me. Tutti, anche gli amici più strani, hanno avuto ALMENO una ragazza che gli correva dietro e a me mai è capitato, ma questo pazienza perché se non ho occasioni che mi cadono dal cielo me le creo, e quindi ho sempre conosciuto molte ragazze tramite i miei interessi: volontariato in croce bianca, esperienze di lavoro in capitali europee, hobby, palestra, lavoro.... solitamente lego con una ragazza, mi piace la sua presenza, organizziamo di uscire più volte. Dato che sono una persona a cui piace scherzare spesso ci si punzecchia a vicenda, si ride, scherza, racconta della vita passata, lei stessa mi chiede di rivederci più volte e gli piace la mia presenza e dopo circa un mesetto (o meno) mi prendo il 2 di picche perché "siamo troppo amici", ormai so che è unmetodo per mettermi al mio posto, è un modo gentile per dire: "non mi piaci".
Ma quel che non capisco è perché io stimoli solo amicizia, possibile? Possibile che mi voglia conoscere, le piaccia la mia presenza e poi rimanga tutto in amicizia. Il fatto è che io non mi comporto proprio da amico: uscite sempre in coppia, cene, passeggiate, discorsi a due... non mi pare sia uno che vuole amicizia; eppure mi capita spesso così. E questo ogni volta finisce per farmi del male perché mi creo un'idea diversa, devo rielaborare il fatto che i miei progetti e i miei desideri non trovino conferma e poi dopo un po' di tempo riesco a trasformarla in amicizia (quasi tutti i miei due di picche ora sono amicizie perché a loro, come persone, ci tenevo davvero) per fortuna ora non provo più interesse per queste ragazze, comprendo che se un sentimento non avviene non è colpa loro e di certo non le traforma in uva acerba (non sono la volpe) ma tutto ciò a che prezzo? Un prezzo altissimo di sofferenza per periodi anche di mesi e riavvicinamenti lenti di amicizia. Vorrei semplicemente poter esprimermi con una donna, ma perché nessuna mi vuole?
Non trovo risposta.
[#1]
gentile utente al di là dell'aspetto fisico (che sicuramente non guasta) occorre essere creativi, sorprendere e dare cose che altri non darebbero. Tuttavia la ricerca affannosa di una partner può rendere goffi, creare ansie e ridurre drasticamente la spontaneità. Molti si accorgono di essere inseriti in una relazione amorosa all'improvviso, senza cercare nè aspettarsi qualcosa. NON cerchi con affanno la relazione .
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la dritta Dottore, è un utilissimo spunto di riflessione.
Il punto è che non mi sembra di non essere creativo.
<<Molti si accorgono di essere inseriti in una relazione amorosa all'improvviso, senza cercare nè aspettarsi qualcosa>>
Questa frase mi fa in effetti riflettere, il problema è che spesso frequentando una ragazza mi capita che mi infatui, non è che voglia crearmi aspettative, ma proprio perché mi piace, la vedo, la sento provo interesse (non è un interesse a priori, mi nasce col tempo).
-Come potrei fare a non aspettarmi qualcosa?
-E soprattutto se la frequento senza aspettarmi nulla non potrebbe essere controproducente e succedere che mi veda ancora di più come amico, comportandomi io da amico in primis?
Il punto è che non mi sembra di non essere creativo.
<<Molti si accorgono di essere inseriti in una relazione amorosa all'improvviso, senza cercare nè aspettarsi qualcosa>>
Questa frase mi fa in effetti riflettere, il problema è che spesso frequentando una ragazza mi capita che mi infatui, non è che voglia crearmi aspettative, ma proprio perché mi piace, la vedo, la sento provo interesse (non è un interesse a priori, mi nasce col tempo).
-Come potrei fare a non aspettarmi qualcosa?
-E soprattutto se la frequento senza aspettarmi nulla non potrebbe essere controproducente e succedere che mi veda ancora di più come amico, comportandomi io da amico in primis?
[#3]
(...)E soprattutto se la frequento senza aspettarmi nulla non potrebbe essere controproducente e succedere che mi veda ancora di più come amico, comportandomi io da amico in primis?(..)
lei deve riflettere su una cosa, cosa ha fatto fino a oggi? ha funzionato? se no allora non cambierà magicamente ripetendola.
"Chi fa sempre le stesse cose ottiene solo le stesse cose" cit.
lei deve riflettere su una cosa, cosa ha fatto fino a oggi? ha funzionato? se no allora non cambierà magicamente ripetendola.
"Chi fa sempre le stesse cose ottiene solo le stesse cose" cit.
[#4]
Ex utente
Grazie ancora Dr. :),
<<lei deve riflettere su una cosa, cosa ha fatto fino a oggi? ha funzionato? se no allora non cambierà magicamente ripetendola.>>
Esatto, proprio per questo chiedevo con:
"E soprattutto se la frequento senza aspettarmi nulla non potrebbe essere controproducente e succedere che mi veda ancora di più come amico, comportandomi io da amico in primis?"
A me piace cambiare perché come dice lo "scienziato della linguaccia" sarebbe follia aspettarsi risultati diversi partendo dagli stessi dati. Inoltre vivere le relazioni (amicizia e altro con le persone) è il "gioco" che più mi piace della vita, e credo che si possa sempre imparare da una qualsiasi relazione con l'"altro"
Detto ciò quel che volevo chiedere con quella domanda, che è più una riflessione che una domanda, è perché un po' la sua risposta mi ha aperto gli occhi. Le (e mi) stavo chiedendo se appunto atteggiarsi in tal modo potesse esser peggio o meno, percependomi forse ancor più come amico. Ma a quanto mi sembra di capire, invece, potrebbe essere addirittura meglio.
<<lei deve riflettere su una cosa, cosa ha fatto fino a oggi? ha funzionato? se no allora non cambierà magicamente ripetendola.>>
Esatto, proprio per questo chiedevo con:
"E soprattutto se la frequento senza aspettarmi nulla non potrebbe essere controproducente e succedere che mi veda ancora di più come amico, comportandomi io da amico in primis?"
A me piace cambiare perché come dice lo "scienziato della linguaccia" sarebbe follia aspettarsi risultati diversi partendo dagli stessi dati. Inoltre vivere le relazioni (amicizia e altro con le persone) è il "gioco" che più mi piace della vita, e credo che si possa sempre imparare da una qualsiasi relazione con l'"altro"
Detto ciò quel che volevo chiedere con quella domanda, che è più una riflessione che una domanda, è perché un po' la sua risposta mi ha aperto gli occhi. Le (e mi) stavo chiedendo se appunto atteggiarsi in tal modo potesse esser peggio o meno, percependomi forse ancor più come amico. Ma a quanto mi sembra di capire, invece, potrebbe essere addirittura meglio.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 15/01/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.