Ho trasmesso la candida al mio ragazzo e sono traumatizzata
Salve a tutti, mi rivolgo a voi per fare chiarezza sulla situazione particolare che si è creata tra il mio ragazzo e me, poiché mi sta causando un notevole disagio.
Premessa: io ho 23 anni, lui 36, ci frequentiamo da più di un anno, ma (a parte un paio di eccezioni) abbiamo iniziato ad avere rapporti sessuali soltanto da un mese circa.
È sempre andato tutto molto bene. Fino a quando, ieri, parlando al telefono mi ha detto qualcosa come: "non è che tu hai la candida? Perché me l'hai trasmessa". In quel momento mi è crollato il mondo addosso: io non credo di avere mai sofferto di candida, negli ultimi tempi non ho avuto disturbi o sintomi particolari, quindi è stata una cosa del tutto inaspettata. Inoltre mi ha detto di correre subito ai ripari, andare in farmacia e curarmi, mi ha persino detto quali prodotti prendere, come usarli. Ma io tutt'ora sono perplessa, non sono sicura di avere la candida.
Io ci sono rimasta malissimo, e ho reagito malissimo anche nei suoi confronti rivolgendomi a lui in modi inappropriato o evitando la comunicazione.
Credo di essermi sentita accusata da lui, per motivi che lui ritiene assolutamente fondati, ma io no (questo poi lo stabilirà il mio ginecologo), ma comunque la sua posizione aveva più valore della mia. Mi sono sentita come un'untrice, una persona deplorevole che va in giro a spargere malattie. Mi sono sentita molto in colpa di avergli causato un disagio.
Ma allo stesso tempo sono rimasta delusa, perché mi sarei aspettata più tatto da parte sua, nel modo di porre la questione, e più riguardo verso i miei sentimenti. Lui ha tirato fuori questo discorso dal nulla, ha addossato tutta la colpa su di me e ha detto a me di correre ai ripari subito. Poi in serata ha minimizzato il tutto, dicendo che non è nulla di importante. Nel frattempo io ho avuto una serie di attacchi ansia per questo motivo, non sono riuscita a studiare, e faccio fatica ad andare oltre. Non riesco ad essere serena come lo ero prima nei suoi confronti.
Vorrei capire perché mi sia successo questo, non riesco proprio a capire la mia reazione, esagerata rispetto alla reale entità del problema. Vorrei capire anche come evitarlo in futuro.
Aggiungo che soffro di depressione bipolare e sono bulimica, e sono in cura presso psichiatra e psicoterapeuta.
Ringrazio per l'attenzione.
Premessa: io ho 23 anni, lui 36, ci frequentiamo da più di un anno, ma (a parte un paio di eccezioni) abbiamo iniziato ad avere rapporti sessuali soltanto da un mese circa.
È sempre andato tutto molto bene. Fino a quando, ieri, parlando al telefono mi ha detto qualcosa come: "non è che tu hai la candida? Perché me l'hai trasmessa". In quel momento mi è crollato il mondo addosso: io non credo di avere mai sofferto di candida, negli ultimi tempi non ho avuto disturbi o sintomi particolari, quindi è stata una cosa del tutto inaspettata. Inoltre mi ha detto di correre subito ai ripari, andare in farmacia e curarmi, mi ha persino detto quali prodotti prendere, come usarli. Ma io tutt'ora sono perplessa, non sono sicura di avere la candida.
Io ci sono rimasta malissimo, e ho reagito malissimo anche nei suoi confronti rivolgendomi a lui in modi inappropriato o evitando la comunicazione.
Credo di essermi sentita accusata da lui, per motivi che lui ritiene assolutamente fondati, ma io no (questo poi lo stabilirà il mio ginecologo), ma comunque la sua posizione aveva più valore della mia. Mi sono sentita come un'untrice, una persona deplorevole che va in giro a spargere malattie. Mi sono sentita molto in colpa di avergli causato un disagio.
Ma allo stesso tempo sono rimasta delusa, perché mi sarei aspettata più tatto da parte sua, nel modo di porre la questione, e più riguardo verso i miei sentimenti. Lui ha tirato fuori questo discorso dal nulla, ha addossato tutta la colpa su di me e ha detto a me di correre ai ripari subito. Poi in serata ha minimizzato il tutto, dicendo che non è nulla di importante. Nel frattempo io ho avuto una serie di attacchi ansia per questo motivo, non sono riuscita a studiare, e faccio fatica ad andare oltre. Non riesco ad essere serena come lo ero prima nei suoi confronti.
Vorrei capire perché mi sia successo questo, non riesco proprio a capire la mia reazione, esagerata rispetto alla reale entità del problema. Vorrei capire anche come evitarlo in futuro.
Aggiungo che soffro di depressione bipolare e sono bulimica, e sono in cura presso psichiatra e psicoterapeuta.
Ringrazio per l'attenzione.
[#1]
"Mi sono sentita come un'untrice, una persona deplorevole che va in giro a spargere malattie. Mi sono sentita molto in colpa di avergli causato un disagio. "
Gentile ragazza,
il problema è che tu hai permesso al tuo ragazzo di trattarti in questo modo e di farti sentire così. Probabilmente lui ha avuto poco tatto e credo che l'unico che potrà pronunciarsi a riguardo sarà proprio il ginecologo.
Tuttavia, se anche le cose fossero così come le dipinge lui, il problema non è tanto che tu gli hai provocato un disagio, perché lo stesso disagio ce l'hai tu.
Invece la problematica deve essere affrontata da entrambi con il medico.
Per quanto riguarda gli aspetti relazionali, come va con il tuo ragazzo? Avete problemi di comunicazione, al di là di questo episodio?
Come prosegue il lavoro che stai facendo in terapia?
Gentile ragazza,
il problema è che tu hai permesso al tuo ragazzo di trattarti in questo modo e di farti sentire così. Probabilmente lui ha avuto poco tatto e credo che l'unico che potrà pronunciarsi a riguardo sarà proprio il ginecologo.
Tuttavia, se anche le cose fossero così come le dipinge lui, il problema non è tanto che tu gli hai provocato un disagio, perché lo stesso disagio ce l'hai tu.
Invece la problematica deve essere affrontata da entrambi con il medico.
Per quanto riguarda gli aspetti relazionali, come va con il tuo ragazzo? Avete problemi di comunicazione, al di là di questo episodio?
Come prosegue il lavoro che stai facendo in terapia?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gent.ma Dott.ssa Pileci,
La ringrazio per la risposta.
Il fatto è che le parole che lui ha usato, il suo tono, non erano particolarmente aggressivi. Erano normali. Temo di essere io ad averli vissuti in maniera particolarmente negativa. Quindi ho reagito male, ho fatto scenate. E lui non ha capito perché.
Penso che forse, una persona normale avrebbe semplicemente preso atto della situazione, e l'avrebbe affrontata.
Al di là di questo episodio non abbiamo mai avuto problemi di comunicazione. Anzi, abbiamo un'intesa straordinaria sotto molti aspetti, parliamo molto e molto apertamente. Lui si è sempre dimostrato sensibile e attento nei miei confronti. Inoltre mi ha colpito il fatto che lui sia forse la persona più equilibrata che io conosca.
Mi viene quasi da pensare che probabilmente, nella sua normalità e semplicità, non è adatto a relazionarsi con una persona disturbata come lo sono io in questo momento. O viceversa.
La terapia procede bene, ho fatto grandi progressi e continuo a farne, ma mi capita spesso di avere delle ricadute. Mi mancano ancora molti strumenti per essere serena, ma sto andando in quella direzione.
La ringrazio per la risposta.
Il fatto è che le parole che lui ha usato, il suo tono, non erano particolarmente aggressivi. Erano normali. Temo di essere io ad averli vissuti in maniera particolarmente negativa. Quindi ho reagito male, ho fatto scenate. E lui non ha capito perché.
Penso che forse, una persona normale avrebbe semplicemente preso atto della situazione, e l'avrebbe affrontata.
Al di là di questo episodio non abbiamo mai avuto problemi di comunicazione. Anzi, abbiamo un'intesa straordinaria sotto molti aspetti, parliamo molto e molto apertamente. Lui si è sempre dimostrato sensibile e attento nei miei confronti. Inoltre mi ha colpito il fatto che lui sia forse la persona più equilibrata che io conosca.
Mi viene quasi da pensare che probabilmente, nella sua normalità e semplicità, non è adatto a relazionarsi con una persona disturbata come lo sono io in questo momento. O viceversa.
La terapia procede bene, ho fatto grandi progressi e continuo a farne, ma mi capita spesso di avere delle ricadute. Mi mancano ancora molti strumenti per essere serena, ma sto andando in quella direzione.
[#3]
Ok, allora al di là di questa discussione con il tuo ragazzo, che ne dici di chiudere questo piccolo incidente con lui?
Rivolgiti al medico, risolvi il problema e non sollevare un problema con lui, se non per far presente che -vista la delicatezza dell'argomento- tu ti sei sentita come ti sei sentita.
Come mai ti definisci "persona disturbata"?
Rivolgiti al medico, risolvi il problema e non sollevare un problema con lui, se non per far presente che -vista la delicatezza dell'argomento- tu ti sei sentita come ti sei sentita.
Come mai ti definisci "persona disturbata"?
[#4]
Utente
Gentile dottoressa,
Penso che quella che lei suggerisce sia la cosa migliore da fare. Risolverò il problema, ed eviterò di soppesare la questione più del necessario.
Purtroppo però temo che non riuscirò ad essere tranquilla, ho persino paura di rivedere il ragazzo, mi vergogno, e temo che non riuscirò ad avere di nuovo rapporti se non tra molto molto tempo. Ho come la sensazione che questa cosa "mi abbia segnata", per qualche motivo.
Mi definisco una "persona disturbata" perché non mi sembra normale reagire in questo modo, eccessivamente drammatico, in una situazione che non lo richiede.
La ringrazio molto per la disponibilità!
Penso che quella che lei suggerisce sia la cosa migliore da fare. Risolverò il problema, ed eviterò di soppesare la questione più del necessario.
Purtroppo però temo che non riuscirò ad essere tranquilla, ho persino paura di rivedere il ragazzo, mi vergogno, e temo che non riuscirò ad avere di nuovo rapporti se non tra molto molto tempo. Ho come la sensazione che questa cosa "mi abbia segnata", per qualche motivo.
Mi definisco una "persona disturbata" perché non mi sembra normale reagire in questo modo, eccessivamente drammatico, in una situazione che non lo richiede.
La ringrazio molto per la disponibilità!
[#6]
Gentile Utente,
il contagio per via sessuale evoca sempre grandi quote d'ansia:
Contagio da tradimento, ecc...
Ma nel suo caso, trattasi di candida e non di MST - può averla per svariati motovi: utilizzo di antibiotico, difese immunitarie compromesse, ecc - quindi il tono adoperato, e la santa Inquisizione, è davvero fuori luogo.
Curatela insieme - ma non in farmacia, ma con il ginecologo, dopo le opportune indagini - così si evita l'effetto Ping pong.
Auguri per tutto.
il contagio per via sessuale evoca sempre grandi quote d'ansia:
Contagio da tradimento, ecc...
Ma nel suo caso, trattasi di candida e non di MST - può averla per svariati motovi: utilizzo di antibiotico, difese immunitarie compromesse, ecc - quindi il tono adoperato, e la santa Inquisizione, è davvero fuori luogo.
Curatela insieme - ma non in farmacia, ma con il ginecologo, dopo le opportune indagini - così si evita l'effetto Ping pong.
Auguri per tutto.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Gentile utente,
Lei stessa riconosce al Sua ragazzo che
<<le parole che lui ha usato, il suo tono, non erano particolarmente aggressivi. Erano normali.
Temo di essere io ad averli vissuti in maniera particolarmente negativa. Quindi ho reagito male, ho fatto scenate. <<
Da qui la serie di difficoltà conseguenti.
Lei ha reagito male
. perchè non si era accorta di avere la candida? (elemento di verificare con il ginecologo).
. perchè i Suoi problemi psy Le hanno fatto drammatizzare il fatto?
. perchè fortemente infastidità che potesse essere vero?
Lui avrà capito che si può soffrirne senza accorgersene particolarmente? (candida asintomatica?)
Attualmente però, se Le preme la relazione di coppia con questo ragazzo, è inutile scivolare su una buccia di banana che colpisce ogni anno qualche milione di donne in Italia.
Dunque,
abbassi la Sua reazione emotiva,
si rechi al più presto dal ginecologo,
se sofferente (veramente) di candida inizi la cura, che il ginecologo darà anche per lui al fine di evitare la "trasmissione circolare" dell'infezione.
Si faccia anche aiutare dalla Sua Psicoterapeuta, a cui forse qui ci siamo sostituiti. Lei conosce le Sue caratteristiche personali, reazioni emotive e le difficoltà.
Lei stessa riconosce al Sua ragazzo che
<<le parole che lui ha usato, il suo tono, non erano particolarmente aggressivi. Erano normali.
Temo di essere io ad averli vissuti in maniera particolarmente negativa. Quindi ho reagito male, ho fatto scenate. <<
Da qui la serie di difficoltà conseguenti.
Lei ha reagito male
. perchè non si era accorta di avere la candida? (elemento di verificare con il ginecologo).
. perchè i Suoi problemi psy Le hanno fatto drammatizzare il fatto?
. perchè fortemente infastidità che potesse essere vero?
Lui avrà capito che si può soffrirne senza accorgersene particolarmente? (candida asintomatica?)
Attualmente però, se Le preme la relazione di coppia con questo ragazzo, è inutile scivolare su una buccia di banana che colpisce ogni anno qualche milione di donne in Italia.
Dunque,
abbassi la Sua reazione emotiva,
si rechi al più presto dal ginecologo,
se sofferente (veramente) di candida inizi la cura, che il ginecologo darà anche per lui al fine di evitare la "trasmissione circolare" dell'infezione.
Si faccia anche aiutare dalla Sua Psicoterapeuta, a cui forse qui ci siamo sostituiti. Lei conosce le Sue caratteristiche personali, reazioni emotive e le difficoltà.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 10.4k visite dal 12/01/2017.
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