Un'ansia cosi' forte che nel periodo piu' acuto mi portava a non dormire per 3 giorni di seguito
Buona sera, sono un ragazzo di 31 anni che da circa 4 mesi sta passando un periodo non proprio felice della propria vita. Tutto comincio' 4 mesi fa', ero in ufficio svolgendo la mia nuova mansione di lavoro ( che odio ), ero ansioso di finire e andarmene, poco prima di finire comincio' a girarmi la testa fortissimo e pensai che stavo per svenire.... queste vertigini gia' le avevo da prima, ogni volta mi facevo controllare da qualche dottore per vedere se era qualche sintomo fisiologico, dopo le diagnosi positive dei medici pero' mi tranquillizavo e rimanevano episodi isolati che lasciavo li' senza pensarci. In quest'episodio di 4 mesi fa' quindi ero ormai consapevole di non avere niente di fisico, capii subito che era una cosa d'ansia, uscii fuori l'ufficio a prendere aria e mi passo'. Pensai che era una cosa positiva, cioe' mi ero gestito da solo e sapevo di non aver nulla, invece e' stata la cosa peggiore poi nel tempo.... perche' mi ha fatto convincere di essere ansioso. Da quel momento cominciai ad avere crisi d'ansia continue, in macchina da solo tornando da un'uscita con la mia ragazza, al ritorno dal lavoro, tanto che mi rinchiusi in casa convinto di essere impazzito. Feci pure malattia al lavoro per riposarmi un po' e staccare da tutto, per piu' di una settimana, lasciai la mia ragazza con cui sto da sette anni perche convinto che potesse essere la causa di tutto. Tutto questo si aggravava dal fatto che leggevo su internet informazioni e cose del genere su questi episodi, cose che riportavano a malattie come depressione ecc.... e per questo mi angosciavo ancora di piu'. Cominciai a piangere ( perche' pensavo ossessivamente a questa cosa improvvisa che mi stava cambiando ) e a non dormire piu' la notte ! Un'ansia cosi' forte che nel periodo piu' acuto mi portava a non dormire per 3 giorni di seguito addirittura. Comunque due settimane dopo il primo caso, nonostante i consigli di familiari che mi dicevano che sono fasi di tutti nella vita, corsi subito da medico, dallo psicoterapeuta e anche da un'altra dottoressa erborista di mia conoscenza. Tutti e 3 hanno escluso malattie e mi hanno obbligato a non andare dallo psichiatra ( perche' io ci volevo anche andare ). Questo 3 mesi fa', nella fase piu' forte ! Dopo il primo mese e le conferme dei medici e' andata un po' meglio per l'ansia, mentre per l'insonnia niente, alla fine ho dovuto prendere lo stilnox prescritto dal dottore, che adesso dopo 1 mese e mezzo mi porta a dormire 10 ore a volte, altre volte 8 ore, in alcuni episodi invece di forte preoccupazioni per il giorno dopo neanche lo stilnox mi stronca, ma comunque direi di non essere insonne da quando lo prendo. Cmq con l'ansia sempre presente, da due mesi sono tornato a lavoro, a fare straordinario anche, prima di rimettermi con la mia raga ho avuto relazioni con varie donne e avuto piu' rapporti sessuali andati piu' che bene nonostante l'incredibile ansia da prestazione che mi attanagliava e angosciava.
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Gentile Utente,
posso chiederLe la gentilezza di riformulare la Sua richiesta? Ha una domanda precisa da porre?
Per quanto riguarda le cure, Lei è già seguito dallo psichiatra, è seguito anche da uno psicoterapeuta? Se sì, con quali obiettivi?
posso chiederLe la gentilezza di riformulare la Sua richiesta? Ha una domanda precisa da porre?
Per quanto riguarda le cure, Lei è già seguito dallo psichiatra, è seguito anche da uno psicoterapeuta? Se sì, con quali obiettivi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Grazie mille dell'interessamento e della risposta celere dato che ho scritto pochi minuti fa'. Comunque al testo che ho indicato manca una parte che non sono riuscito a mettere per il massimo dei caratteri consentiti. Sono in cura da uno psicoterapeuta comunque e non da uno psichiatra, lo stilnox me l'ha dato il medico di base. Le indico la parte restante del testo nelle risposte, Grazie in anticipo :-)
ecco il testo :
"Nonostante la paura assurda, su spinta delle persone che mi sono vicino, ho fatto Napoli - Firenze in macchina da solo per raggiungere la mia raga dopo non aver dormito due notti ! Dopo quest'ultima esperienza, ero convinto di aver vinto l'ansia, perche' durante il viaggio la accolsi intelligentemente ( mi fermai in autogrill ad aspettare che mi facesse tutto quello che voleva, poi una volta finito, sono ripartito felice ). La psicologa addirittura mi disse che oramai avevo capito come fare e che non avevo nemmeno piu' bisogno di lei....detto questo, tengo a dire che nell'ultimo hanno ho vissuto vari episodi traumatici : mi sono rotto un piede in Thailandia in un isola deserta, gli ultimi due giorni di viaggio tra ospedali e paura continua per i km di distanza, senza poter dire nulla a nessun familiare per non far venire un'infarto a nessuno.... Mio padre ha avuto un malore nella notte svenendo e svegliandomi, l'ho dovuto far riprendere io in quanto uomo di casa mantenendo calma mentre mia madre piangeva disperata... in piu' la mia azienda 3 mesi fa', per motivi logistici mi ha dovuto spostare in un'altra attivita' che odio... Cmq scrivo qui perche' due giorni fa'... purtroppo un'altro episodio spiacovole..... a lavoro, in una giornata stressante, ho vissuto tutto la giornata pensando che appena mi veniva l'ansia potevo andare in bagno per farmela passare e cosi' via.... alla fine mi sono fatto 6 ore pensando ossessivamente questo. L'ansia non mi ha fatto scappare, ho lavorato ! ma tornato a casa, questa strategia continua che penso in testa per superare le cose mi ha fatto crollare..... mi sono rattristato e messo a piangere, perche' pensare sempre comunque ti fa vivere una chiavica..... perche' non riesco a fare le cose senza pensare ad altro come prima ? Una tristezza anomala.....
Secondo voi esperti di che si tratta ? come la supero questa cosa ?
Grazie in anticipo, scusate se sono stato lungo. "
ecco il testo :
"Nonostante la paura assurda, su spinta delle persone che mi sono vicino, ho fatto Napoli - Firenze in macchina da solo per raggiungere la mia raga dopo non aver dormito due notti ! Dopo quest'ultima esperienza, ero convinto di aver vinto l'ansia, perche' durante il viaggio la accolsi intelligentemente ( mi fermai in autogrill ad aspettare che mi facesse tutto quello che voleva, poi una volta finito, sono ripartito felice ). La psicologa addirittura mi disse che oramai avevo capito come fare e che non avevo nemmeno piu' bisogno di lei....detto questo, tengo a dire che nell'ultimo hanno ho vissuto vari episodi traumatici : mi sono rotto un piede in Thailandia in un isola deserta, gli ultimi due giorni di viaggio tra ospedali e paura continua per i km di distanza, senza poter dire nulla a nessun familiare per non far venire un'infarto a nessuno.... Mio padre ha avuto un malore nella notte svenendo e svegliandomi, l'ho dovuto far riprendere io in quanto uomo di casa mantenendo calma mentre mia madre piangeva disperata... in piu' la mia azienda 3 mesi fa', per motivi logistici mi ha dovuto spostare in un'altra attivita' che odio... Cmq scrivo qui perche' due giorni fa'... purtroppo un'altro episodio spiacovole..... a lavoro, in una giornata stressante, ho vissuto tutto la giornata pensando che appena mi veniva l'ansia potevo andare in bagno per farmela passare e cosi' via.... alla fine mi sono fatto 6 ore pensando ossessivamente questo. L'ansia non mi ha fatto scappare, ho lavorato ! ma tornato a casa, questa strategia continua che penso in testa per superare le cose mi ha fatto crollare..... mi sono rattristato e messo a piangere, perche' pensare sempre comunque ti fa vivere una chiavica..... perche' non riesco a fare le cose senza pensare ad altro come prima ? Una tristezza anomala.....
Secondo voi esperti di che si tratta ? come la supero questa cosa ?
Grazie in anticipo, scusate se sono stato lungo. "
[#4]
Utente
onestamente il tipo di percorso tecnicamente non glie lo so dire.... io e la mia piscologa parliamo e basta, mi aspettavo dei compiti, degli iter da seguire e altro... invece niente. Parlato di tutto, dall'infanzia ai giorni d'oggi. Lei l'ha classificata come crisi evolutiva di passaggio, come processo non psicotico... sono tutte chiacchierate, non mi hai mai suggerito tecniche, compiti da svolgere o cose cosi' . Grazie ancora
[#5]
Gentile Utente,
né un percorso di sostegno psicologico nè di psicoterapia consistono in chiacchiere...
Dal momento che sta comunque male, io ritengo dovrebbe fare il punto della situazione con il curante e chiedere ciò di cui ha bisogno.
In effetti, per problematiche ansiose è molto efficace il ricorso a trattamenti attivi e focalizzati.
Per quanto riguarda il tornare come prima, di solito dopo uno scompenso è impossibile, bisogna ristabilire un equilibrio nuovo e diverso, più funzionale.
Cordiali saluti,
né un percorso di sostegno psicologico nè di psicoterapia consistono in chiacchiere...
Dal momento che sta comunque male, io ritengo dovrebbe fare il punto della situazione con il curante e chiedere ciò di cui ha bisogno.
In effetti, per problematiche ansiose è molto efficace il ricorso a trattamenti attivi e focalizzati.
Per quanto riguarda il tornare come prima, di solito dopo uno scompenso è impossibile, bisogna ristabilire un equilibrio nuovo e diverso, più funzionale.
Cordiali saluti,
[#7]
"questa strategia continua che penso in testa per superare le cose mi ha fatto crollare."
Gent.le Utente,
quella che tu definisci strategia in realtà non lo è, si tratta di una sorta di rimuginazione continua che inizialmente ti ha da l'illusione di controllare l'ansia ma è solo un modo diverso con cui il tuo disagio si sta manifestando.
Come tu stesso racconti negli ultimi tempi hai dovuto affrontare in prima persona diverse situazioni di stressogene e/o di emergenza, pertanto è possibile che ci siano delle emozioni che non hanno avuto uno spazio d'ascolto e di elaborazione.
Tuttavia il percorso terapeutico non dovrebbe essere una "navigazione a vista" ma avere una direzione chiara e condivisa tra specialista e paziente, direzione che non va confusa semplicemente con l'eliminazione del sintomo, ma deve realizzare un processo di cambiamento che la veda attivamente coinvolto.
Un ultima notazione relativa alla terapia farmacologica, l'insonnia è un sintomo che andrebbe contestualizzato e non trattato estrapolandolo come disturbo a se stante, forse una visita psichiatrica potrebbe rappresentare l'opportunità per verificare l'adeguatezza della terapia prescritta dal medico di base.
Gent.le Utente,
quella che tu definisci strategia in realtà non lo è, si tratta di una sorta di rimuginazione continua che inizialmente ti ha da l'illusione di controllare l'ansia ma è solo un modo diverso con cui il tuo disagio si sta manifestando.
Come tu stesso racconti negli ultimi tempi hai dovuto affrontare in prima persona diverse situazioni di stressogene e/o di emergenza, pertanto è possibile che ci siano delle emozioni che non hanno avuto uno spazio d'ascolto e di elaborazione.
Tuttavia il percorso terapeutico non dovrebbe essere una "navigazione a vista" ma avere una direzione chiara e condivisa tra specialista e paziente, direzione che non va confusa semplicemente con l'eliminazione del sintomo, ma deve realizzare un processo di cambiamento che la veda attivamente coinvolto.
Un ultima notazione relativa alla terapia farmacologica, l'insonnia è un sintomo che andrebbe contestualizzato e non trattato estrapolandolo come disturbo a se stante, forse una visita psichiatrica potrebbe rappresentare l'opportunità per verificare l'adeguatezza della terapia prescritta dal medico di base.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#8]
Utente
Grazie mille delle risposte dottori. Bah.... onestamente ero scetticio gia' da prima, adesso con le vostre opinioni ancor di piu' su questa capacita' della psicolga che mi dovrebbe curare. In alcune occasioni, mi sono arrivate delle risposte che quasi mi facevano partire degli insulti.... Dalla sua bocca le sono uscite anche cose del tipo " ma non ci pensi, tanto lei non ha bisogno del farmaco per dormire, " cose ovvie, che vien da pensare " pago fior di soldi per sentirmi dire cagate che direbbe anche un'amico con la terza elementare "...... Tra le tante cose mi ha spinto a lasciare la mia ragazza perche' secondo lei ci stavo per sensi di colpa, quando poi dopo 2 mesi ( che ero in cura con lei ) mi ero reso conto di esserne invece innamoratissimo e per fortuna lei non mi ha mandato a quel paese una volta ritornato.... Vabbe', cmq sono combattutissimo, stamattina sono in crisi..... non so se e' una cosa risolvibile con la mente da sola o devo per forza rivolgermi ad uno psichiatra, che mi bombardera' sicuramente di farmaci.....
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.4k visite dal 08/01/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.