Essere rifiutato dalle donne
Salve vorrei chiedere un consiglio e una delucidazione riguardante a un mio dubbio riguardante perchè non riesco ad avere un rapportod'amore con una donna che vada oltre l'amicizia.
Nonostante abbia fatto un percorso di psicoterapia dal 2010 ed essere stato seguito da un psichiatra x depressione reattiva sempre dal 2010 che mi aiutato a far emergere dei problemi che io non riuscivo ad accettare ed affrontare che mi hanno aiutato a maturare come persona, ad accettare me stesso come sono, ad amarmi di più, ad avere stima di me stesso ed apprezzare le mie qualità che ora mi fanno vivere meglio con gli altri, e che la gente si è accorta di questo cambiamento e me lo fa notare.
Ora curo mente, corpo e spirito i quali li vedo in equilibrio, vado in palestra, incontro nuove persone, mi sono iscritto a dei corsi, ho soddisfazioni nel campo lavorativo, ora quando mi vedo allo specchio non ho più quel senso di rifiuto.
Però una carenza dentro di me che si fa notare è la mancanza di affetto, di aver bisogno di incontrare la mia metà, cioé una donna/ragazza, la sento molto spesso.
Premetto che su questo ambito ho avuto molte carenze in età infantile ed adolescenziale, i miei genitori in quell'età non mi hanno mai dato affetto e volevano che maturassi in fretta bruciando le tappe tipiche dell'infanzia.
Tutt'ora questo desiderio di affetto e d'amore che penso sia una cosa normale, mi spinge a cercare un a donna, a corteggiarle.
Dall'anno scorso quando dentro di me, ho iniziato ad accettarmi e ad amarmi, mi ha dato un gran coraggio e mi ha dato una spinta ad uscire dalla timidezza e dalla chiusura interiore ho sentito questo bisogno e coraggio.
Però continuo a ricevere rifiuti oppure quando le invito ad uscire a cena o x prendere qualcosa tergiversano e poi non si fanno più sentire.
Ora ho molte perplessità e dubbi, e mi domando sempre cosa ho sbagliato, io sono una persona sensibile, romantica e dolce non ho un cattivo carattere e non sono maleducato o sbruffone, non faccio mai pesare i miei difetti, cerco sempre di essere solare e ottimista, come lo sono veramente ora.
Questo mi ha portato ad entrare in una situazione di paradosso, prima avevo paura di incontrare una donna, ora è come di averne abbastanza, le calcolo tutte come poco serie, bisognose di trovare solo un uomo per essere mantenute economicamente, rovinauomini.
Provo quasi come rabbia verso di loro, sto diventando maschilista ed ho paura che questo sentimento aumenti sempre di più.
Nonostante abbia fatto un percorso di psicoterapia dal 2010 ed essere stato seguito da un psichiatra x depressione reattiva sempre dal 2010 che mi aiutato a far emergere dei problemi che io non riuscivo ad accettare ed affrontare che mi hanno aiutato a maturare come persona, ad accettare me stesso come sono, ad amarmi di più, ad avere stima di me stesso ed apprezzare le mie qualità che ora mi fanno vivere meglio con gli altri, e che la gente si è accorta di questo cambiamento e me lo fa notare.
Ora curo mente, corpo e spirito i quali li vedo in equilibrio, vado in palestra, incontro nuove persone, mi sono iscritto a dei corsi, ho soddisfazioni nel campo lavorativo, ora quando mi vedo allo specchio non ho più quel senso di rifiuto.
Però una carenza dentro di me che si fa notare è la mancanza di affetto, di aver bisogno di incontrare la mia metà, cioé una donna/ragazza, la sento molto spesso.
Premetto che su questo ambito ho avuto molte carenze in età infantile ed adolescenziale, i miei genitori in quell'età non mi hanno mai dato affetto e volevano che maturassi in fretta bruciando le tappe tipiche dell'infanzia.
Tutt'ora questo desiderio di affetto e d'amore che penso sia una cosa normale, mi spinge a cercare un a donna, a corteggiarle.
Dall'anno scorso quando dentro di me, ho iniziato ad accettarmi e ad amarmi, mi ha dato un gran coraggio e mi ha dato una spinta ad uscire dalla timidezza e dalla chiusura interiore ho sentito questo bisogno e coraggio.
Però continuo a ricevere rifiuti oppure quando le invito ad uscire a cena o x prendere qualcosa tergiversano e poi non si fanno più sentire.
Ora ho molte perplessità e dubbi, e mi domando sempre cosa ho sbagliato, io sono una persona sensibile, romantica e dolce non ho un cattivo carattere e non sono maleducato o sbruffone, non faccio mai pesare i miei difetti, cerco sempre di essere solare e ottimista, come lo sono veramente ora.
Questo mi ha portato ad entrare in una situazione di paradosso, prima avevo paura di incontrare una donna, ora è come di averne abbastanza, le calcolo tutte come poco serie, bisognose di trovare solo un uomo per essere mantenute economicamente, rovinauomini.
Provo quasi come rabbia verso di loro, sto diventando maschilista ed ho paura che questo sentimento aumenti sempre di più.
[#1]
Gentile utente,
parto dal consulto precedente, quello nel quale faceva presente la sua limitata altezza corporea.
Può darsi che anche questo elemento abbia un certo rilievo, anche se noi affermiamo che l'amore va al di là (PUO' andare al di là) di certe caratteristiche fisiche.
L'incontro d'amore non avviene quando lo si cerca, ma quando .. accade.
E dunque essere palesemente "in cerca" non aiuta la spontaneità di un incontro.
Frequentare ambienti in cui ci si conosce senza immediate finalità di coppia (associazioni, ecc.) può essere utile.
Svalutare la donna perchè non corrisponde alle Sue aspettative fa terra bruciata dentro di Lei.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
"le calcolo tutte come poco serie, bisognose di trovare solo un uomo per essere mantenute economicamente, rovinauomini."
Quando la volpe non può arrivare all'uva dice che è acerba.
Forse non ha superato le sue pregresse problematiche, forse il vecchio disagio dell'altezza è ancora presente.
Se si è trovato bene non la sua vecchia terapeuta, dovrebbe valutare di tornare in terapia.
Quando la volpe non può arrivare all'uva dice che è acerba.
Forse non ha superato le sue pregresse problematiche, forse il vecchio disagio dell'altezza è ancora presente.
Se si è trovato bene non la sua vecchia terapeuta, dovrebbe valutare di tornare in terapia.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio delle vostre risposte e della vostra disponibilità.
"Può darsi che anche questo elemento abbia un certo rilievo, anche se noi affermiamo che l'amore va al di là (PUO' andare al di là) di certe caratteristiche fisiche."
Sto lavorando molto sulla mia autostima e mi sento decisamente migliorato.
Questa risposta non penso sia costruttiva per la mia autostima, perché io mi sento persona, io valgo.
Con questa risposta mi fa capire che a causa della mia altezza non posso mai avere una storia con una donna?
Io mi piaccio, mi valorizzo
"Può darsi che anche questo elemento abbia un certo rilievo, anche se noi affermiamo che l'amore va al di là (PUO' andare al di là) di certe caratteristiche fisiche."
Sto lavorando molto sulla mia autostima e mi sento decisamente migliorato.
Questa risposta non penso sia costruttiva per la mia autostima, perché io mi sento persona, io valgo.
Con questa risposta mi fa capire che a causa della mia altezza non posso mai avere una storia con una donna?
Io mi piaccio, mi valorizzo
[#4]
Gentile Utente,
probabilmente il bisogno, legato alla Sua infanzia, che la spinge a cercare amore nelle altre persone, viene percepito non come la voglia o il piacere di stare con qualcuno, di conoscere qualcuno, ma come un bisogno quasi a voler colmare un vuoto...
Scrive infatti: "Tutt'ora questo desiderio di affetto e d'amore che penso sia una cosa normale, mi spinge a cercare un a donna, a corteggiarle" e "...di aver bisogno di incontrare la mia metà".
Per questa ragione concordo con la dott.ssa Brunialti: perché non cerca di cambiare prospettiva, di frequentare un gruppo di amici in modo disinteressato, col solo obiettivo di divertirsi.
A mio avviso Lei dovrebbe sperimentare maggiormente che cosa vuol dire "mi piaccio, valgo".
Non si tratta solo di teoria, ma di vivere un esperienza in cui davvero ha questa idea di sé. Se questa idea è genuina, allora diventerà una persona attraente, a prescindere da tutti gli altri aspetti.
Posso chiederLe infine se i dati inseriti sono aggiornati?
Dalla scheda risulta un forte sovrappeso. E' così?
probabilmente il bisogno, legato alla Sua infanzia, che la spinge a cercare amore nelle altre persone, viene percepito non come la voglia o il piacere di stare con qualcuno, di conoscere qualcuno, ma come un bisogno quasi a voler colmare un vuoto...
Scrive infatti: "Tutt'ora questo desiderio di affetto e d'amore che penso sia una cosa normale, mi spinge a cercare un a donna, a corteggiarle" e "...di aver bisogno di incontrare la mia metà".
Per questa ragione concordo con la dott.ssa Brunialti: perché non cerca di cambiare prospettiva, di frequentare un gruppo di amici in modo disinteressato, col solo obiettivo di divertirsi.
A mio avviso Lei dovrebbe sperimentare maggiormente che cosa vuol dire "mi piaccio, valgo".
Non si tratta solo di teoria, ma di vivere un esperienza in cui davvero ha questa idea di sé. Se questa idea è genuina, allora diventerà una persona attraente, a prescindere da tutti gli altri aspetti.
Posso chiederLe infine se i dati inseriti sono aggiornati?
Dalla scheda risulta un forte sovrappeso. E' così?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9.4k visite dal 08/01/2017.
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