Cercando su internet mi sono imbattuta nella dipendenza affettiva
Buongiorno, ho 24 anni e tempo fa mi sono innamorata di una RAGAZZA (si, una donna) e da qui sono nati tutti i miei problemi. Quando la mia storia è finita mi sono sentita persa, ho avuto paura di restare sola.. degli attacchi di panico fortissimi. Avevo una sorta di ansia, quella che si può provare prima della maturità, moltiplicata per mille. Mi portava ad avere conati di vomito, ad avere la sensazione di impazzire non sapendo come stare meglio, tachicardia,mi paralizzava.. per quanto mi sforzassi non riuscivo nemmeno ad andare a fare una passeggiata. Non riuscivo minimamente a sfogare piangendo. Tutto questo l'ho vissuto da sola, per mesi e mesi ogni giorno, non essendo dichiarata con nessuno.
Con il passare dei mesi le cose sono migliorate... finchè ho conosciuto un'altra donna. Non mi sono innamorata di lei nonostante avessimo cominciato una relazione.. eppure quando è finita, la storia si è ripetuta. E si ripete ancora oggi, con qualsiasi donna che cattura il mio interesse in ambito sentimentale. Mi attacco morbosamente, ne faccio il senso della mia esistenza, le permetto di togliermi interesse nelle cose, di farmi perdere l'appetito.. un giorno senza lei è un giorno perso. Ho paura mi tradisca, ho paura non tenga a me abbastanza.. e quando ho il minimo dubbio (ad esempio non mi risponde per un'oretta o mi risponde in maniera "fredda" ) ricominciano gli attacchi di panico. Durante il giorno ne ho tantissimi e cessano in meno di un secondo quando dall'altra parte si tranquillizzano le mie paure. Più dall'altra parte mi si tratta male, più attacchi di panico mi soprassalgono. Ma d'altronde pensare a me stessa e rimanere senza nessuno accanto... me ne fa venire molti di più. Quindi scelgo sempre la strada meno dolorosa.
Ma io non riesco più a vivere così, soffrire e lacerarmi l'anima mi distrugge. Soffrire sembra diventato un hobby.
Essendo una persona che riflette molto sulle cose, ho capito di avere un "disagio" . Cercando su Internet mi sono imbattuta nella dipendenza affettiva... il fatto è che la mia infanzia è sempre stata felice, i miei genitori fantastici, non ho avuto assolutamente carenza di affetto (in ambito di amicizia però ho sofferto parecchio la solitudine da ragazzina) e nessun distacco, nessun trauma.
Nonostante questo sono sempre stata una ragazza molto debole, insicura e priva di autostima.
Mi sono già informata per un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta ma un privato non me lo posso permettere e il servizio pubblico è troppo distante da me (abito in un paese di provincia e non ho mezzi per spostarmi).
Avendo già preso consapevolezza del problema, avendo analizzato a fondo la mia vita... dite che potrei uscirne da sola? Nel caso, da dove posso cominciare a spezzare questo circolo vizioso di sofferenza? Esiste un articolo che potrei leggere, qualche consiglio che potrei seguire?
Perchè anche provare ad "accogliere" l'attacco di panico, non funziona..
Grazie per un'eventuale risposta...
Con il passare dei mesi le cose sono migliorate... finchè ho conosciuto un'altra donna. Non mi sono innamorata di lei nonostante avessimo cominciato una relazione.. eppure quando è finita, la storia si è ripetuta. E si ripete ancora oggi, con qualsiasi donna che cattura il mio interesse in ambito sentimentale. Mi attacco morbosamente, ne faccio il senso della mia esistenza, le permetto di togliermi interesse nelle cose, di farmi perdere l'appetito.. un giorno senza lei è un giorno perso. Ho paura mi tradisca, ho paura non tenga a me abbastanza.. e quando ho il minimo dubbio (ad esempio non mi risponde per un'oretta o mi risponde in maniera "fredda" ) ricominciano gli attacchi di panico. Durante il giorno ne ho tantissimi e cessano in meno di un secondo quando dall'altra parte si tranquillizzano le mie paure. Più dall'altra parte mi si tratta male, più attacchi di panico mi soprassalgono. Ma d'altronde pensare a me stessa e rimanere senza nessuno accanto... me ne fa venire molti di più. Quindi scelgo sempre la strada meno dolorosa.
Ma io non riesco più a vivere così, soffrire e lacerarmi l'anima mi distrugge. Soffrire sembra diventato un hobby.
Essendo una persona che riflette molto sulle cose, ho capito di avere un "disagio" . Cercando su Internet mi sono imbattuta nella dipendenza affettiva... il fatto è che la mia infanzia è sempre stata felice, i miei genitori fantastici, non ho avuto assolutamente carenza di affetto (in ambito di amicizia però ho sofferto parecchio la solitudine da ragazzina) e nessun distacco, nessun trauma.
Nonostante questo sono sempre stata una ragazza molto debole, insicura e priva di autostima.
Mi sono già informata per un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta ma un privato non me lo posso permettere e il servizio pubblico è troppo distante da me (abito in un paese di provincia e non ho mezzi per spostarmi).
Avendo già preso consapevolezza del problema, avendo analizzato a fondo la mia vita... dite che potrei uscirne da sola? Nel caso, da dove posso cominciare a spezzare questo circolo vizioso di sofferenza? Esiste un articolo che potrei leggere, qualche consiglio che potrei seguire?
Perchè anche provare ad "accogliere" l'attacco di panico, non funziona..
Grazie per un'eventuale risposta...
[#1]
Gentile ragazza,
ciò che descrivi è un copione (disfunzionale) che si attiva in tutte le occasioni in cui hai una relazione sentimentale e ti leghi a qualcuno.
In queste circostanze sembra che tu non riesca a mettere la tua felicità tra gli obiettivi della relazione, ma ti annulli per l'altra persona. Quando finisce la storia, il dolore è insopportabile...
E' possibile cambiare questo copione, ma non basta la consapevolezza, per quanto importante.
E' necessario iniziare a comportarsi in maniera diversa, a capire che se non ci si annulla per l'altro, si ama lo stesso; se ci sono i propri bisogni prima di quelli dell'altro, si ama lo stesso.
D'altra parte, se non ama se stessa, come può amare gli altri?
Se non rispetta se stessa, come può amare gli altri?
Il servizio ASL prevede consulenze psicologiche; ha provato a prendere in considerazione questa alternativa?
Le letture non servono, bisogna fare esperienza di una relazione che è diversa da quelle che sono le Sue modalità e cambiare.
Cordiali saluti,
ciò che descrivi è un copione (disfunzionale) che si attiva in tutte le occasioni in cui hai una relazione sentimentale e ti leghi a qualcuno.
In queste circostanze sembra che tu non riesca a mettere la tua felicità tra gli obiettivi della relazione, ma ti annulli per l'altra persona. Quando finisce la storia, il dolore è insopportabile...
E' possibile cambiare questo copione, ma non basta la consapevolezza, per quanto importante.
E' necessario iniziare a comportarsi in maniera diversa, a capire che se non ci si annulla per l'altro, si ama lo stesso; se ci sono i propri bisogni prima di quelli dell'altro, si ama lo stesso.
D'altra parte, se non ama se stessa, come può amare gli altri?
Se non rispetta se stessa, come può amare gli altri?
Il servizio ASL prevede consulenze psicologiche; ha provato a prendere in considerazione questa alternativa?
Le letture non servono, bisogna fare esperienza di una relazione che è diversa da quelle che sono le Sue modalità e cambiare.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile Utente,
Gli articoli non sono bastevoli, ne curativi, ma possono aiutarla a decidere di curarsi.
Provi a leggere queste, mi sme Fano indicate.
https://www.valeriarandone.it/psicologia/dipendenza-affettiva/
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6605-fame-d-amore-ansia-e-depressione-sono-correlate.html
Gli articoli non sono bastevoli, ne curativi, ma possono aiutarla a decidere di curarsi.
Provi a leggere queste, mi sme Fano indicate.
https://www.valeriarandone.it/psicologia/dipendenza-affettiva/
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6605-fame-d-amore-ansia-e-depressione-sono-correlate.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 08/01/2017.
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