Urgente: esaurimento, doc e forte depressione

Buonasera, mi chiamo laura e ho 24 anni, vi chiedo con urgenza un consulto sulla mia situazione: a 18 anni vicino
al diploma ho cominciato a soffrire di un forte DOC/disturbo ossessivo compulsivo a sfondo omossessuale, senza alcun motivo apparente. Il disturbo è 'scattato' nel momento in cui ho salutato una mia conoscente abbracciandola. Da li non ho più avuto tregua, qualunque immagine o donna vedessi, il pensiero ossessivo ritornava dal mattino alla sera, con una potenza tale da rendere impossibile concentrarmi su qualunque cosa. Allora non capivo che cosa fosse, e stavo molto male. Per distrarmi e pensando di fare una buona scelta, mi sono iscritta all'università. Il pensiero ossessivo duró circa 7/8 mesi a cavallo fra il diploma e i primi mesi universitari, poi si arrestó. Ho trascorso circa 3 anni e mezzo relativamente tranquilli, anche se molto faticosi per gli esami universitari. A pochi esami dalla laurea , a settembre 2015 ho avuto un fortissimo esaurimento, tremavo e non riuscivo a dormire , questo per circa 20 giorni. Non riuscivo più a stare ferma, camminavo in continuazione, come un tic. Ho avuto il forte desiderio di mettere fine alla mia vita perchè è ritornato nuovamente il DOC e in quel momento di fragilità non riuscivo più a reggerlo. Di corsa i miei genitori mi hanno portato presso la asl della mia città dove ho cominciato
Una terapia con una psichiatra che mi ha prescritto progressivamente ( perchè non si attenuavano i sintomi dei primi 20 gg di 'crisi' ) : risperidone 1 mg e zoloft 25 mg 1 compressa e mezza al mattino + 2 compresse quietapina 25 mg alla sera. Questa terapia l'ho comimciata verso fine settembre e la proseguo tuttora, con discreti risultati. In questi 3 mesi ho avuto forti tremori , nervoso e paura di uscire di casa oltre a non riuscire più a curare bene la mia persona e con inappetenza. Finita la fase 'critica' verso fine ottobre è sopraggiunta una forte depressione, con un totale disinteresse verso me stessa e un forte spaesamento, paure irrazionali ( che mi arrestassero e di fare male alle persone a me care ). Se l'esaurimento sta rientrando, la depressione è ancora molto forte e mi ostacola anche in piccole attività quotidiane, come mettere in ordine e vestirmi. Nel percorso che sto facendo con la psichiatra non riesco a vedere più i progressi della fase iniziale, è come se fossi bloccata. Pensavo di farmi visitare da un neurologo, perchè mi rendo conto che non riesco a tornare a fare una vita normale, anche scandita da piccole attività quotidiane come prima. Volevo un vostro parere sulla situazione che vi ho descritto, e se consultare un neurologo possa essermi utile? In attesa di una vostra risposta, Cordiali saluti
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 510
Gentile Laura,

io ne parlerei molto apertamente con lo psichiatra che La segue; è importante comunicare al curante le proprie perplessità.
Lo ha già fatto?
Per quanto riguarda il DOC, purtroppo si tratta di un disturbo invalidante che può portare il pz. a soffrire molto; dal momento che le ossessioni mi pare siano cessate e che ora il problema che Lei percepisce è quello legato a sintomi depressivi, lo dica allo psichiatra. Non so dirLe da qui se può essere il decorso del Suo disagio; solo il curante che La conosce può essere autorevole.

Le faccio tanti auguri

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazza,
Comunemente accade che stati prolungati di ansia (nel suo caso DOC) abbiano un andamento ciclico e possono condurre a stati depressivi.

Più che una visita neurologica, perché non affidarsi ad un/a collega psicologo psicoterapeuta che lavori in sintonia con la psichiatra?

La terapia combinata - farmacologica e psicoterapica - è riconosciuta come la più utile e funzionale.

La molecola del farmaco, da sola, non è sufficiente!

Se ho febbre da un bel po di tempo, posso trattarla con la tachipirina per esempio che consente di abbassare la temperatura corporea. Tuttavia se è presente un'infezione batterica è bene intervenire con una terapia antibiotica che scardini il germe responsabile del malessere.

La tachipirina sta agli psicofarmaci come l'antibiotico sta alla psicoterapia.

Se l'anima soffre, non è sufficiente curare il sintomo ma bisogna iniziare a prendersi cura dei propri stati cognitivi (pensieri ed emozioni) disfunzionali, lavorando su questi.

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
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Vi ringrazio per le risposti celeri. Ho parlato con la psichiatra del fatto che mi sentivo bloccata e che soffrivo di depressione. Entro questo mese dovrei iniziare un percorso psicoterapico in aggiunta. La mia preoccupazione è dovuta al fatto che è come se avessi avuto una regressione infantile e non riuscissi più a curarmi e a gestire la casa. Sono molto preoccupata, ho ancora pensieri ossessivi quando esco di casa e attacchi di panico. Sono come una bambina dal punto di vista emozionale, ed è questo che mi fa preoccupare, perchè ho perso letteralmente l'autocontrollo, anche minimo che avevo ( piango senza motivo, sono spaesata e non riesco a memorizzare nulla ).
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
<< La mia preoccupazione è dovuta al fatto che è come se avessi avuto una regressione infantile e non riuscissi più a curarmi e a gestire la casa>>.

È un pensiero disfunzionale, comprensibile date le sue profonde emozioni di tristezza e ansia, ma irrazionale.

Anche le altre paure che ci scrive hanno una prepotente base ansiosa.

La psicoterapia la aiuterà a districarsi nel buio dei suoi pensieri ed emozioni...


Un caro saluto Laura

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