Lo rimproveravo sempre nn capendo i suoi malesseri
Buonasera, sono una ragazza di 31 anni al momento disperata xke si sta chiudendo la mia storia d amore che dura da 15 anni. Il problema è questo il mio fidanzato a luglio ha avuto una discussione con la sua famiglia e ha deciso di andare a vivere da solo, visto che stiamo insieme da tanto e tante volte abbiamo parlato di matrimonio pensavo che in questo nuovo progetto di vita includesse anche me, invece ha deciso di fare tutto da solo (cercare casa arredarla) da lì liti xke io volevo farne parte e lui invece diceva che stava male psicologicamente e che io nn lo rimproveravo sempre nn capendo i suoi malesseri e nn lo amo abbastanza da stargli vicino senza chiedere niente.... ne spiegazioni ne appuntamenti niente, in questa situazione ci sto da 5 mesi, e anche sessualmente nn siamo stati bene, ormai sono passati 5 mesi e lui qualche giorno fa mi ha detto che.mi ama ma che nn sono la persona giusta x lui xke in questo tempo nn lo fatto stare sereno. Io nn so più che pensare aiuto sto impazzendo.... ps lui sta prendendo gocce x dormire da mesi
[#1]
Gent.le Ragazza,
la decisione del suo ragazzo sembra essere una reazione alla conflittualità con i propri genitori e non l'espressione di una progettualità che la esclude.
Sembra evidente che il tuo ragazzo sia ancora molto turbato per la situazione che sta vivendo nella quale si sono accavallate due livelli di conflittualità: quello relativo alla relazione con i genitori e quello relativo alla relazione di coppia.
Il matrimonio sembra rappresentare per te la garanzia che garantisce dalla possibilità di una rottura delle relazione affettiva, ma questo non è altro che uno stereotipo sempre più frequentemente smentito dalla realtà.
Io credo che sarebbe utile che tu facessi chiarezza dentro di te rispetto alla reazione di "allerta" che la decisione di andare a vivere da solo del tuo ragazzo, ha scatenato dentro di te.
Ci sarebbe da chiedersi se ti senti sicura nella relazione di coppia o se "misuri" questa sicurezza solo in funzione della possibilità di sposarti.
la decisione del suo ragazzo sembra essere una reazione alla conflittualità con i propri genitori e non l'espressione di una progettualità che la esclude.
Sembra evidente che il tuo ragazzo sia ancora molto turbato per la situazione che sta vivendo nella quale si sono accavallate due livelli di conflittualità: quello relativo alla relazione con i genitori e quello relativo alla relazione di coppia.
Il matrimonio sembra rappresentare per te la garanzia che garantisce dalla possibilità di una rottura delle relazione affettiva, ma questo non è altro che uno stereotipo sempre più frequentemente smentito dalla realtà.
Io credo che sarebbe utile che tu facessi chiarezza dentro di te rispetto alla reazione di "allerta" che la decisione di andare a vivere da solo del tuo ragazzo, ha scatenato dentro di te.
Ci sarebbe da chiedersi se ti senti sicura nella relazione di coppia o se "misuri" questa sicurezza solo in funzione della possibilità di sposarti.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
Dottoressa si forse ha ragione la mia sicurezza nel rapporto negli ultimi tempi purtroppo è vacillata. Oggi ho provato a ristabilire un contatto con lui cercando di mettere in primo piano lui e i suoi malesseri nn menzionano il rapporto di coppia e lui è stato molto felice del nostro colloquio...vede la mia paura nasceva anche dal problema sessuale che stavamo vivendo. Lei crede che ci possa essere una riconciliazione? Ps con la sua famiglia ha risolto infatti sono stati loro a far parte del progetto di andare a vivere da solo sia economicamente che nella praticità.
[#3]
Se avverti insicurezza nella relazione di coppia a causa di una sessualità insoddisfacente, forse è arrivato il momento di parlarne apertamente con il partner e condividere il tuo vissuto; ciò non significa dirgli "il problema sei tu....è colpa tua", ma concedersi la possibilità di lasciar vedere all'altro cosa sta succedendo dentro di noi.
In questo modo anche il partner sarà incentivato a condividere il proprio stato d'animo e, insieme qualora non sia possibile avviare un processo di cambiamento, potrete prendere in considerazione l'eventualità di un colloquio di coppia con uno psicologo-psicoterapeuta,
In questo modo anche il partner sarà incentivato a condividere il proprio stato d'animo e, insieme qualora non sia possibile avviare un processo di cambiamento, potrete prendere in considerazione l'eventualità di un colloquio di coppia con uno psicologo-psicoterapeuta,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 06/01/2017.
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