Immaturità nella coppia
Buongiorno a tutti.
Vorrei chiedervi pareri per il periodo particolare che sto passando.
Sono una ragazza di quasi 23 anni fidanzata da 2 anni e mezzo con un ragazzo di 24. La nostra, tra gli alti e bassi del primo anno, è una storia "consolidata" e felice.
Ma c'è qualcosa che mi turba molto. Un mese fa, sono andata a vivere da sola: un po' per dovere (i miei genitori e io apriremo un bar osteria il mese prossimo, e quindi si è presentata la necessità che qualcuno fosse sempre lì accanto) e un po' per piacere (sentivo che era giunto il momento di abbandonare il "nido". È un'esperienza piacevole. Ma questo passo mi sarei aspettata di farlo con il mio lui, che non si è mai fatto avanti.
Il mio sogno, è quello di avere una famiglia. Come il suo del resto. Eppure non si prodiga perché ciò avvenga. Voglio dire, al posto ad esempio, di fare mezza giornata straordinaria di lavoro il sabato preferisce starsene a casa sua a dormire. Qualche tempo fa se ne è saltato fuori che se gli dovessero rinnovare il contratto tra un anno SI troverà un appartamento dove andare a vivere. Non includendomi nel progetto. Gli ho fatto notare che probabilmente lui a casa nonostante non si trovi bene con la madre, sta comodo. Altrimenti un passo del genere lo avrebbe fatto. Ha 24 anni e non si interessa minimamente alle sue cose. "Non riesco/non so/non sono capace" = chiedo a mia mamma. E allora mi chiedo se sia giusto nonostante provo amore per questa persona, lasciarlo perché non sento di avere accanto qualcuno. Che se non gli dico di venire a trovarmi non lo fa, se non gli dico esplicitamente di fare gli auguri a mio fratello nonostante si presenti al compleanno non lo fa.
Mi sono sempre presa cura e interessata delle mie cose, perché oltre che giusto è pure utile. Ma ora la bambinona mi sento io, non so se è giusto sacrificare i propri ideali di futuro pur di stare con una persona che rifugge dai propri impegni o provare ad aiutarlo oppure troncare la relazione.
Grazie anticipatamente.
Vorrei chiedervi pareri per il periodo particolare che sto passando.
Sono una ragazza di quasi 23 anni fidanzata da 2 anni e mezzo con un ragazzo di 24. La nostra, tra gli alti e bassi del primo anno, è una storia "consolidata" e felice.
Ma c'è qualcosa che mi turba molto. Un mese fa, sono andata a vivere da sola: un po' per dovere (i miei genitori e io apriremo un bar osteria il mese prossimo, e quindi si è presentata la necessità che qualcuno fosse sempre lì accanto) e un po' per piacere (sentivo che era giunto il momento di abbandonare il "nido". È un'esperienza piacevole. Ma questo passo mi sarei aspettata di farlo con il mio lui, che non si è mai fatto avanti.
Il mio sogno, è quello di avere una famiglia. Come il suo del resto. Eppure non si prodiga perché ciò avvenga. Voglio dire, al posto ad esempio, di fare mezza giornata straordinaria di lavoro il sabato preferisce starsene a casa sua a dormire. Qualche tempo fa se ne è saltato fuori che se gli dovessero rinnovare il contratto tra un anno SI troverà un appartamento dove andare a vivere. Non includendomi nel progetto. Gli ho fatto notare che probabilmente lui a casa nonostante non si trovi bene con la madre, sta comodo. Altrimenti un passo del genere lo avrebbe fatto. Ha 24 anni e non si interessa minimamente alle sue cose. "Non riesco/non so/non sono capace" = chiedo a mia mamma. E allora mi chiedo se sia giusto nonostante provo amore per questa persona, lasciarlo perché non sento di avere accanto qualcuno. Che se non gli dico di venire a trovarmi non lo fa, se non gli dico esplicitamente di fare gli auguri a mio fratello nonostante si presenti al compleanno non lo fa.
Mi sono sempre presa cura e interessata delle mie cose, perché oltre che giusto è pure utile. Ma ora la bambinona mi sento io, non so se è giusto sacrificare i propri ideali di futuro pur di stare con una persona che rifugge dai propri impegni o provare ad aiutarlo oppure troncare la relazione.
Grazie anticipatamente.
[#1]
Cara Utente,
da quanto riferisce sembra che il suo ragazzo, oltre a essere "comodo" a casa con la mamma che gli fa tutto e si occupa di ogni problema, sia altrettanto "comodo" con lei che deve addirittura sollecitarlo perchè vi vediate:
"se non gli dico di venire a trovarmi non lo fa".
Non ritiene possibile che investiate in maniera diversa non solo sul futuro, ma anche nel presente?
Un conto è affermare in astratto di volere una famiglia, un altro conto è comportarsi in modo tale da renderlo possibile e soprattutto valutare *quando* si ritiene desiderabile che questa avvenga.
E' un punto sul quale avete probabilmente idee diverse.
Cosa le risponde, quando lei gli dice che in fondo è comodo a casa con mamma anche se si lamenta della situazione?
E come giustifica il progetto di prendere una casa per sè stesso, da solo, invece di pensare di vivere con lei?
da quanto riferisce sembra che il suo ragazzo, oltre a essere "comodo" a casa con la mamma che gli fa tutto e si occupa di ogni problema, sia altrettanto "comodo" con lei che deve addirittura sollecitarlo perchè vi vediate:
"se non gli dico di venire a trovarmi non lo fa".
Non ritiene possibile che investiate in maniera diversa non solo sul futuro, ma anche nel presente?
Un conto è affermare in astratto di volere una famiglia, un altro conto è comportarsi in modo tale da renderlo possibile e soprattutto valutare *quando* si ritiene desiderabile che questa avvenga.
E' un punto sul quale avete probabilmente idee diverse.
Cosa le risponde, quando lei gli dice che in fondo è comodo a casa con mamma anche se si lamenta della situazione?
E come giustifica il progetto di prendere una casa per sè stesso, da solo, invece di pensare di vivere con lei?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Anzitutto, la ringrazio per la risposta.
Quando gli faccio notare che con la madre è comodo, la risposta è che non potrebbe fare diversamente visto che il lavoro è "precario". Nonostante io insista per fargli aprire gli occhi sul fatto che nessuno è mai sicuro della propria posizione lavorativa ma basterebbe un impegno costante anche nell'eventuale ricerca di un nuovo lavoro, mi zittisce dicendomi che sono sempre stata fortunata ad averne uno. E lì sentendomi sminuita visto che non riconosce, e forse lo dirò un po' presuntuosamente, le qualità che ho per essere in grado di mantenere e trovarmene uno, me ne sto zitta.
E sul fatto che voglia andare a vivere da solo sono un po' perplessa. Forse è conscio che gli farebbe comodo per la propria crescita personale. E quindi non mi intrometto.
Quando gli faccio notare che con la madre è comodo, la risposta è che non potrebbe fare diversamente visto che il lavoro è "precario". Nonostante io insista per fargli aprire gli occhi sul fatto che nessuno è mai sicuro della propria posizione lavorativa ma basterebbe un impegno costante anche nell'eventuale ricerca di un nuovo lavoro, mi zittisce dicendomi che sono sempre stata fortunata ad averne uno. E lì sentendomi sminuita visto che non riconosce, e forse lo dirò un po' presuntuosamente, le qualità che ho per essere in grado di mantenere e trovarmene uno, me ne sto zitta.
E sul fatto che voglia andare a vivere da solo sono un po' perplessa. Forse è conscio che gli farebbe comodo per la propria crescita personale. E quindi non mi intrometto.
[#5]
Spetta a lei decidere il da farsi, ma se c'è la possibilità di convivere subito e lui rifiuta perchè vuole rimanere dalla mamma per poi cercarsi una casa dove vivere da solo penso che sarebbe il caso di fargli un discorso serio per capire quali sono le sue aspettative e i suoi desideri.
Se ad es. fino ai 30 anni non volesse neanche pensare di creare una famiglia sarebbe giusto che lei lo sapesse.
Se ad es. fino ai 30 anni non volesse neanche pensare di creare una famiglia sarebbe giusto che lei lo sapesse.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 06/01/2017.
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