Fine di un rapporto?

Buon pomeriggio, nell'estate del 2014 ho conosciuto un ragazzo Nicola con cui c'è stata fin da subito affinità e intesa. Lui era fidanzato da ormai due anni con un'altra ragazza ed era di un'altra città in quanto io di Milano e lui di Città di Castello, in provincia di Perugia. Finita l'estate torniamo alle nostre vite ed entrambi pensiamo all'altro e ci sentiamo più o meno una volta al mese innocentemente tramite messaggi. A Giugno del 2015 la sua relazione si interrompe in comune accordo con la ragazza e lui fin da subito pensa a quando mi rivedrà ad agosto, pronto a provarci con me. Quando ci rivediamo ad Agosto l'attrazione è molto forte e lui subito alla seconda sera prova a baciarmi e io subito cedo, nonostante fossi io fidanzata. Per tutto agosto continuiamo questa relazione clandestina e quando è ora di salutarci con grande tristezza crediamo conclusa la nostra storia. In realtà anche da distanti non riusciamo a fare a meno di sentirci e soprattutto di mancarci, insomma crediamo entrambi nel nostro legame molto forte che dura ormai da più di un anno. Io tornata a Milano lascio quello che era il mio attuale ragazzo e a fine settembre, in seguito a una sorpresa a Bologna, io e Nicola decidiamo di provare a iniziare una relazione a distanza. Io avevo già preso impegni lavorativi per i week end di Ottobre e quindi mi era impossibile partire, ma riusciamo a vederci grazie a lui per due giorni a settimana. Lui mi ripeteva quanto fosse pazzo di me, quanto mi credesse perfetta e quanto moriva quando era nella sua città lontano da me. Io con lui mi sentivo benissimo, più ci passavo del tempo più ci stavo benissimo, ridevamo scherzavamo complicità a non finire mai una discussione o solo piccoli disappunti. Non aspettavo altro quando eravamo distanti di sentirlo.
Durante quel periodo conobbi un nuovo allenatore della mia squadra che si mostrò subito interessato a me, e che mi chiese di aiutarlo nell'allenamento di bambini per alcuni pomeriggi. Non so cosa accadde nella mia testa... e continuo a pentirmene e ad avere rimpianti infiniti poiché baciai questo ragazzo. Io ero assolutamente convinta di voler stare con Nicola e non so proprio perché io lo abbia tradito.La mia relazione con Nicola continua, passiamo delle giornate indimenticabili, durante anche tutte le vacanze di natale. E in quei giorni arriva il primo "ti amo" che ho sentito arrivare proprio dal cuore e che non riuscivo più a trattenere, la stessa cosa vale per lui. A causa di esami universitari miei non riusciamo a vederci per quasi 6 settimane e ammetto che la colpa sia mia e della mia poca organizzazione che non ho mai avuto.
L'altro ragazzo continuo a vederlo in palestra ma ho chiuso qualsiasi possibilità di relazione con lui, anche se lui si afferma innamorato perso di me. Il giorno 26 Febbraio Nicola sta arrivando in treno e gli arriva un messaggio proprio da quel ragazzo che gli dice ingigantendo come per umiliarlo delle mie bugie. Nicola sceglie di andar via e tornare a casa sua, la settimana dopo lo raggiungo per cercare di recuperarlo e nonostante lui non si fidi di me sceglie di andare avanti. Passiamo diversi mesi difficili in cui io gli dimostro però tutto il mio amore e dove non ho mai smesso di stargli vicino e dopo quasi tre mesi riesce a dirmi di nuovo che mi ama anche se la sua sofferenza non è ancora finita. Passiamo tutto il mese di Agosto insieme al mare e stiamo bene, lui non parla e non mi chiede più di quel tradimento e mi dice al ritorno a casa che non ci ha pensato e che è stato benissimo. A fine settembre festeggiamo l'anno con una gita a Firenze, continuiamo a vederci una volta ogni due settimane con i vari impegni (io l'università e lui un esame per il timbro da geometra il 27 Ottobre). Settembre e Ottobre passano tranquilli a parte delle discussioni stupide su gelosie e agitazione quando siamo separati, ma quando siamo insieme è tutto perfetto come sempre. Per dimostrarmi il suo dispiacere per queste discussioni mi fa anche un piccolo regalo inaspettato. Una sera lui va al compleanno di una ragazza della sua compagnia con tutti gli amici e io esco con le mie amiche a Milano, sembra tutto tranquillo fino a quando smette di rispondermi al cellulare e ricompare dopo diverse ore dicendomi che il cellulare nel posto dove era non prendeva. Io mi arrabbio molto poiché la vedevo come una mancanza di attenzione per me stupidamente. La mattina dopo mi accorgo di aver esagerato e gli chiedo di telefonarci. Durante quella telefonata lui mi lascia dicendomi che non è più disposto, che non sa bene cosa vuole e che non è pronto a un futuro trasferimento a Milano che lui stesso aveva ipotizzato più volte. Io sono confusa, gli chiedo di parlare e riesco a continuare questa relazione. Lui mi chiede comunque di non sentirci perché ha bisogno di tempo per pensare. Ci soffro molto e per cinque giorni non tocco cibo e acqua fino a perdere tre chili. Prendo il treno e vado da lui, quando lo vedo lui si tira indietro e mi respinge molto, ci parlo, tanto, ed è come se non ascoltasse ma dopo un po' interrompe e andiamo a casa sua, nel tragitto nonostante tutto riusciamo a scherzare, a sorridere, gli faccio notare questa cosa e lui sta zitto. Lo stesso succede anche a casa, fino a quando non ci mettiamo a dormire nello stesso letto come sempre. A quel punto lui mi dice che non gli sta bene, abbiamo un'altra discussione dove lui mi dice che non sa cosa vuole, non sa se mi ama. Io tra pianti mi sento in colpa, capisco che tutto questo non sarebbe successo se io non l'avessi tradito e il forte senso di colpa mi porta a dire frasi come "non ci posso vivere con questo senso di colpa". Lui ne ha paura, prova a consolarmi e mi chiede di dormire e calmarmi. Il giorno dopo mi dice che non vuole lasciarmi sola in questo momento dati i diversi problemi che hanno i miei genitori e una recente litigata loro. In pratica porta avanti la relazione poiché gli faccio pena. Passiamo il week end insieme a Bologna con altri amici, io cerco di non cercarlo e di stare sulle mie, ed è lui che si avvicina a me e mi abbraccia, e una sera mi bacia. Torniamo a casa e sembra tutto apposto anche se la consapevolezza di quel tipo di relazione mi fa molto soffrire. Lo rivedo ancora ed è lui a chiedermi di vederci, passiamo altre giornate perfette, tanto che mi ringrazia e si dice contento di avermi avuto lì. Dopo due settimane è lui a raggiungermi a Milano e mi dice che comunque non pensa più a stare con me per quel motivo, ma c'è altro. Io comunque sono distaccata, mentre lui torna a essere nei gesti il ragazzo dei primi mesi che mi coccola mi accarezza e mi cerca, e che pensavo non avrei mai più riavuto. Siamo ormai a dicembre e lui fa l'esame per il timbro da geometra che ormai era stato rimandato a causa del terremoto, mi chiama prima di ogni prova scritta perché molto agitato e mi ringrazia di averlo calmato. Gli scritti vanno benissimo e lui si sente rilassato e organizza una sorpresa venendo qua a Milano tre giorno senza che io sapessi nulla poiché voleva condividere con me questa sua gioia. Io sono contentissima. Certo manca quel "ti amo" ma stiamo bene e siamo felici. Lo raggiungo poi il 27 Dicembre a casa sua per poi spostarci a Bologna per il capodanno, alla mezzanotte gli sussurro nell'orecchio un Ti amo e la sua riposta è "mh". Il giorno dopo gli chiedo allora se porta avanti la relazione trascinandola e mi dice di no, che non vuole perdermi ma che ora la situazione sentimentale per lui è questa. Tornati a casa propria, io ho mille pensieri e gliene parlo. Lui mi dice che non sente più le farfalle nello stomaco che ora crede di non essere innamorato di me ma che ha interesse (e ne sono convinta dato il suo comportamento con me). Dice che il fatto che stiamo bene e che siamo felici insieme è una cosa indubbia ma il sentimento non crede ci sia. Io gli dico che finchè si sta bene e si è felici non abbia alcun senso terminare questa relazione ma ammetto che ci soffro e non riesco ancora a perdonarmi il mio errore che ha portato a questo. Sent la necessità di parlare con qualcuno ma nessuno mi sembra mai adatto e quindi mi ritrovo sola ad annebbiarmi la mente con mille pensieri che mi impediscono di fare qualsiasi cosa. Ho ripreso a non mangiare se non pochissimo e a nascondermi per piangere.
Non credo di essere pronta a una ipotetica fine di questo rapporto soprattutto perché lo vedo felice con me, premuroso, attratto fisicamente, dolce, geloso e sono cose che anche lui conferma. Non mi capacito di come questo non possa bastargli, non capisco se è solo un periodo o solo un'attesa alla fine. Ho davvero tanta paura, e nel mio letto mi ritrovo di nuovo a pensare che una vita senza lui e con quel senso di colpa io non riuscirei ad affrontarla. Sto ormai vivendo con le lacrime agli occhi e con la continua paura di perderlo per sempre.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

hai una domanda da porre qui?
La fine di una storia, soprattutto con tali modalità ambigue è molto difficile; in questo caso è anche poco leggibile perché da una parte, a turno, sia tu che lui siete molto sostenuti, distanti, poi coinvolti, ecc... dall'altra ci sono delle parole importanti che vengono usate ma che confondono.

Non credi sia il caso di capire con il tempo che cosa vuoi davvero?
Le stesse storie con altri ragazzi, per quanto possano starci alla tua età, forse ti stanno facendo capire che cosa vuoi o cosa non vuoi. Non credi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
La ringrazio per prima cosa della risposta e del suo tempo.
Purtroppo sono una persona che pensa molto, moltissimo. Su quello che voglio ora ne sono più che certa, tanto da non riuscire a trovare altre possibilità se non lui.
La "storia" con l'altro ragazzo l'ho avuta ormai un anno fa, non era un periodo facile per me, ancora non mi spiego il motivo che mi ha davvero spinto a cedere, forse la mancanza della persona vicina, forse la sofferenza per il rapporto difficile con i miei. Ammetto che ho pensato molto a quel gesto e a quel che volevo, sono sempre stata una persona che davanti a qualche difficoltà cedeva e se ne andava... Stavolta no, davanti alla difficoltà causata da me, ho riflettuto molto su ciò che volevo, e volevo Nicola.
Sono la ragazza che i maschi si girano a guardare e ho avuto altre persone che ci hanno provato, ma non li considero nemmeno.
So che lei non può dirmi di certo cosa fare per risolvere tutto di punto in bianco, ma vorrei solo capire cosa pensa lui, se mi sto solo illudendo e dovrei allontanarmi anche se non ne sono in grado. Due mesi fa quando mi lasciò persi ogni contatto con la realtà smettendo di andare in università e fu l'occasione per capire se era ora di lasciare perdere, ma ho pensato che non lo fosse e lui me lo ha dimostrato capendo che dopo che non stava con me solo per pena. Non voglio andare con un'altra persona.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Cosa pensa lui non lo sappiamo, ma puoi lasciare che il tempo ti faccia capire che cosa volete entrambi, senza forzare nulla.

Ti faccio tanti auguri per tutto!
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Utente
Utente
Grazie mille! Ho solo paura di credere in qualcosa che non esiste ed uscirne distrutta a livello psicologico e fisico come due mesi fa, stavolta senza una seconda chance