Da circa 2-3 anni sono ipocondriaca
Buonasera! Sono una ragazza di 19 anni.. Da circa 2-3 anni sono ipocondriaca. Avrei delle domande da porle.. 1- la mia ipocondria può essere scaturita dalla morte di mia nonna a cui ero molto legata e/o da un rapporto d amore con un ragazzo 'malato'?.. Un rapporto chiuso, fatto di possessione,gelosia e tanti divieti. 2- ho una serie di sintomi: - a volte sensazione che l aria non arrivi in gola; - affanno a volte quando parlo; - affanno e tachicardia al minimo sforzo; - battiti sempre accelerati; - a volte dolori intercostali e al braccio sinistro che mi fanno sempre temere un imminente infarto. In base alla mia testa fin oggi avrò avuto 5-6 infarti, varie malattie neurodegenerative, tumori vari. E davvero non ne posso più di vivere cosi. Comunque sto facendo tutti i controlli relativi al cuore e fin ora si è rilevato solo un leggere ritardo nel recupero cardiaco! La ringrazio.
[#1]
Gentile ragazza,
Lei scrive qui da noi Psicologi.
E dunque già immagina - ha il dubbio - che tutte queste ...malattie e infarti... possano essere un prodotto della Sua mente.
Immagino che <<non posso più vivere così<<, con queste preoccupazioni costanti.
Ma, considerato che il corpo non ha rivelato nessun problema, perchè non esplorare la mente?
Sto suggerendole che rivolgersi ad un nostro/a Collega, a cui rivolgere le domande elencate nel consulto ed effettuare un percorso.
Potrà utilizzare il Consultorio della Sua città, col pagamento di un modestissimo tickt.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Buongiorno signorina,
andiamo con ordine rispetto a quanto ci scrive:
1) è evidente la sua sofferenza costante e quotidiana fondata sull'emozione dell'ANSIA. Emozione che tutti proviamo e fa parte del nostro "corredo cromosomico cognitivo". La sua sgradevole emozione, per intensità frequenza e durata, sta diventando (suppongo) invalidante << davvero non ne posso più di vivere cosi>> tanto da compromettere la serenità che meriterebbe.
2) << la mia ipocondria può essere scaturita dalla morte di mia nonna a cui ero molto legata e/o da un rapporto d amore con un ragazzo 'malato'?.>>. Rispondere a questa domanda da questa postazione on Line e senza conoscerla di persona, sarebbe da veggenti. Quindi andremo per supposizioni. La scienza non è fatta di supposizioni... Bisognerebbe capire, valutare ed eventualmente lavorare, sulle cognizioni (pensieri ed emozioni) che l'hanno portata nel tempo a far crescere in lei il timore costante della malattia.
3) << ho una serie di sintomi: - a volte sensazione che l aria non arrivi in gola; - affanno a volte quando parlo; - affanno e tachicardia al minimo sforzo; - battiti sempre accelerati; - a volte dolori intercostali e al braccio sinistro che mi fanno sempre temere un imminente infarto. In base alla mia testa fin oggi avrò avuto 5-6 infarti, varie malattie neurodegenerative, tumori vari.>>.
Sono tutte strategie che il suo corpo mette in atto volontariamente e/o involontariamente e che le mantengono viziosamente il suo malessere...
Mente e corpo sono un'unica entità!
Bene che lei stia facendo esami per escludere cause cliniche. Purtroppo a volte può capitare che l'ipocondria ci spinga a fare controlli medici costanti fino all'esasperazione e a volte a non sentirci rassicurati dai risultati sui quali continuiamo a nutrire dubbi su dubbi.
Detto ciò, convivere <<da 2/3 anni>> con questo malessere non è utile. Ha mai pensato di contattare un collega psicoterapeuta con il quale poter avere uno scambio/relazione terapeutica?
Le allego questo articolo per iniziare a farsi un'idea
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
restiamo a disposizione ;-)
un saluto
andiamo con ordine rispetto a quanto ci scrive:
1) è evidente la sua sofferenza costante e quotidiana fondata sull'emozione dell'ANSIA. Emozione che tutti proviamo e fa parte del nostro "corredo cromosomico cognitivo". La sua sgradevole emozione, per intensità frequenza e durata, sta diventando (suppongo) invalidante << davvero non ne posso più di vivere cosi>> tanto da compromettere la serenità che meriterebbe.
2) << la mia ipocondria può essere scaturita dalla morte di mia nonna a cui ero molto legata e/o da un rapporto d amore con un ragazzo 'malato'?.>>. Rispondere a questa domanda da questa postazione on Line e senza conoscerla di persona, sarebbe da veggenti. Quindi andremo per supposizioni. La scienza non è fatta di supposizioni... Bisognerebbe capire, valutare ed eventualmente lavorare, sulle cognizioni (pensieri ed emozioni) che l'hanno portata nel tempo a far crescere in lei il timore costante della malattia.
3) << ho una serie di sintomi: - a volte sensazione che l aria non arrivi in gola; - affanno a volte quando parlo; - affanno e tachicardia al minimo sforzo; - battiti sempre accelerati; - a volte dolori intercostali e al braccio sinistro che mi fanno sempre temere un imminente infarto. In base alla mia testa fin oggi avrò avuto 5-6 infarti, varie malattie neurodegenerative, tumori vari.>>.
Sono tutte strategie che il suo corpo mette in atto volontariamente e/o involontariamente e che le mantengono viziosamente il suo malessere...
Mente e corpo sono un'unica entità!
Bene che lei stia facendo esami per escludere cause cliniche. Purtroppo a volte può capitare che l'ipocondria ci spinga a fare controlli medici costanti fino all'esasperazione e a volte a non sentirci rassicurati dai risultati sui quali continuiamo a nutrire dubbi su dubbi.
Detto ciò, convivere <<da 2/3 anni>> con questo malessere non è utile. Ha mai pensato di contattare un collega psicoterapeuta con il quale poter avere uno scambio/relazione terapeutica?
Le allego questo articolo per iniziare a farsi un'idea
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
restiamo a disposizione ;-)
un saluto
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.1k visite dal 03/01/2017.
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