Penso prima agli altri che a me
Salve,
mi rendo conto di mettere la mia felicità al secondo posto, ora le spiego.
Io sono una ragazza buona e gentile ma mi rendo conto che appena una mia amica (con cui non ho un legame forte)oppure una persona vicina si arrabbia con me (o lo è per altri motivi )io cisto male, non mi piace il tono e il modo in cui lo dice e mi sento come se avessi fatto qualcosa e fino a che lei non è felice/tranquilla, io ho paura,io vorrei lasciar perdere e pensare "le passa" ma non ho questo carattere forte da ignorare le cose meno importanti. Ho letto eri che bisogna "essere protagonisti" della propria vita e che bisogna mettere la propria felicità al primo posto, ecco io non lo faccio, per essere tranquilla e serena io ho bisogno che tutto sia ok (non che io discuta con le persone ) ma ci sono quei momenti in qui vorrei dire "ma lascia stare non è importante", ma non ci riesco . Un altro esempio, io a volte ho delle incomprensioni col mio ragazzo e fortunatamente lui mi dice "amore non voglio discutere per queste sciocchezze".
Mi può dire come capire quali sono le cose davvero importanti e quelle su qui passar sopra? o per lo meno come capirlo da sola..Voglio migliorare per me e il mio ragazzo
mi rendo conto di mettere la mia felicità al secondo posto, ora le spiego.
Io sono una ragazza buona e gentile ma mi rendo conto che appena una mia amica (con cui non ho un legame forte)oppure una persona vicina si arrabbia con me (o lo è per altri motivi )io cisto male, non mi piace il tono e il modo in cui lo dice e mi sento come se avessi fatto qualcosa e fino a che lei non è felice/tranquilla, io ho paura,io vorrei lasciar perdere e pensare "le passa" ma non ho questo carattere forte da ignorare le cose meno importanti. Ho letto eri che bisogna "essere protagonisti" della propria vita e che bisogna mettere la propria felicità al primo posto, ecco io non lo faccio, per essere tranquilla e serena io ho bisogno che tutto sia ok (non che io discuta con le persone ) ma ci sono quei momenti in qui vorrei dire "ma lascia stare non è importante", ma non ci riesco . Un altro esempio, io a volte ho delle incomprensioni col mio ragazzo e fortunatamente lui mi dice "amore non voglio discutere per queste sciocchezze".
Mi può dire come capire quali sono le cose davvero importanti e quelle su qui passar sopra? o per lo meno come capirlo da sola..Voglio migliorare per me e il mio ragazzo
[#1]
Gentile ragazza,
Sì riconosce in qualcosa di ciò che le elenco?
* inaccettazione della sofferenza/ emozioni sgradevoli proprie e/o altrui
*tendenza al controllo delle situazioni (es: "per essere tranquilla e serena io ho bisogno che tutto sia ok")
*scarsa tolleranza delle emozioni e pensieri sgradevoli
* autocriticismo = forte tendenza a criticare se stessi pensando costantemente ai propri errori? (es: mi sento come se avessi fatto qualcosa)
* emozioni prevalenti: ansia e senso di colpa
Sì riconosce in qualcosa di ciò che le elenco?
* inaccettazione della sofferenza/ emozioni sgradevoli proprie e/o altrui
*tendenza al controllo delle situazioni (es: "per essere tranquilla e serena io ho bisogno che tutto sia ok")
*scarsa tolleranza delle emozioni e pensieri sgradevoli
* autocriticismo = forte tendenza a criticare se stessi pensando costantemente ai propri errori? (es: mi sento come se avessi fatto qualcosa)
* emozioni prevalenti: ansia e senso di colpa
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#3]
Gentile ragazza,
a me pare che la tua domanda su "Mi può dire come capire quali sono le cose davvero importanti e quelle su qui passar sopra?" non sia corretta, perché nessuno può dirti cosa è importante e che cosa non lo è. Potrai tu iniziare a dare importanza o meno alle cose. Tuttavia, se desideri cambiare, secondo te che cosa ti impedisce di farlo e essere più leggera?
Secondo te come mai attribuisci molta importanza a questioni che non sono così importanti e prioritarie?
a me pare che la tua domanda su "Mi può dire come capire quali sono le cose davvero importanti e quelle su qui passar sopra?" non sia corretta, perché nessuno può dirti cosa è importante e che cosa non lo è. Potrai tu iniziare a dare importanza o meno alle cose. Tuttavia, se desideri cambiare, secondo te che cosa ti impedisce di farlo e essere più leggera?
Secondo te come mai attribuisci molta importanza a questioni che non sono così importanti e prioritarie?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Vede gentile ragazza,
Per poter arrivare a sviluppare un "sano egoismo" o come ha letto lei "essere protagonisti della propria vita", non esiste la bacchetta magica ma preferibilmente un lavoro su se stessi con un supporto specialistico psicoterapeutico che la possa aiutare a lavorare sugli aspetti che le ho elencato...
Il sano egoismo è quell'istinto che ci suggerisce cosa è meglio per noi, ma che spesso ignoriamo a causa della responsabilità di alcuni fattori che ci tengono in pugno e che remano contro il nostro benessere e la nostra autenticità che altrimenti va alla deriva
il più delle volte la disponibilità verso gli altri - che comunque è normale che ci sia- può diventare eccessiva, angosciante, stancante e sarebbe bene iniziare ad ascoltare un po' di più le proprie esigenze!
Che ne pensa?
Per poter arrivare a sviluppare un "sano egoismo" o come ha letto lei "essere protagonisti della propria vita", non esiste la bacchetta magica ma preferibilmente un lavoro su se stessi con un supporto specialistico psicoterapeutico che la possa aiutare a lavorare sugli aspetti che le ho elencato...
Il sano egoismo è quell'istinto che ci suggerisce cosa è meglio per noi, ma che spesso ignoriamo a causa della responsabilità di alcuni fattori che ci tengono in pugno e che remano contro il nostro benessere e la nostra autenticità che altrimenti va alla deriva
il più delle volte la disponibilità verso gli altri - che comunque è normale che ci sia- può diventare eccessiva, angosciante, stancante e sarebbe bene iniziare ad ascoltare un po' di più le proprie esigenze!
Che ne pensa?
[#5]
Utente
@Dr.ssa Angela Pileci la ringrazio per la risposta ! alla sua domanda " secondo te che cosa ti impedisce di farlo e essere più leggera?" io le rispondo: penso che devo lavorare sulla mia forza di volontà e capire ciò che è importante e ciò che non lo è (non si può avere il controllo su tutto) e devo imparare a dare importanza alle cose che contano sul serio; alla domanda sucessiva che mi ha posto le rispondo che forse vorrei che tutto andasse alla perfezione ma come ho detto devo valutare ciò che davvero è importante per me e non importante per gli altri .
@Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo quindi secondo lei porre la propria felicità al primo posto e creare un "sano egoismo" non è un male, cioè essere indifferenti a quello che non è importante è un bene per me stessa giusto? Quindi ignorare la negatività e ciò che mi fa preoccupare è un primo passo no? Io voglio a prescindere dagli altri essere felice.
@Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo quindi secondo lei porre la propria felicità al primo posto e creare un "sano egoismo" non è un male, cioè essere indifferenti a quello che non è importante è un bene per me stessa giusto? Quindi ignorare la negatività e ciò che mi fa preoccupare è un primo passo no? Io voglio a prescindere dagli altri essere felice.
[#6]
Rifletterei sul bisogno di controllo... ovviamente nessuno può controllare tutto e credo potresti sperimentare la condizione di non dover controllare tutto.
Per cambiare è vero che serve forza di volontà, ma è necessario prima mettere a fuoco che cosa si desidera cambiare e poi iniziare a comportarsi di conseguenza.
Mettere gli altri al primo posto nella vita può essere molto rispettoso, ma anche molto irrispettoso, perché in realtà anche gli altri possono iniziare a provvedere a se stessi, senza che sia tu ad occupartene.
Cordiali saluti,
Per cambiare è vero che serve forza di volontà, ma è necessario prima mettere a fuoco che cosa si desidera cambiare e poi iniziare a comportarsi di conseguenza.
Mettere gli altri al primo posto nella vita può essere molto rispettoso, ma anche molto irrispettoso, perché in realtà anche gli altri possono iniziare a provvedere a se stessi, senza che sia tu ad occupartene.
Cordiali saluti,
[#7]
Sviluppare un sano egoismo è salutare! Ci permette di prenderci cura di noi stessi come è giusto che sia.
Concordo con la collega Pileci a proposito del fatto che essere sempre pronti per gli altri, può rivelarsi anche irrispettoso perché è come se si dicesse all'altro: "non sei capace di prenderti cura di te! quindi ci penso io".
Quando lei dice: << essere indifferenti a quello che non è importante è un bene per me stessa giusto?>> è come se lei ragionasse per poli opposti: o è importante o non lo è (o è bianco o è nero).
Su questo dovrebbe riflettere un po...
*perché tra importante e non importante (come tra bianco e nero), esistono "sfumature di grigio";
* perché ciò che può essere importante o "negativo" per lei, non necessariamente lo è per me (es.) o viceversa. Le scelte che facciamo durante la vita, sono soggettive. Non abbiamo un'agenda con scritto ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Per questo la invitavo a riflettere; possibilmente insieme ad un collega dal vivo:
1) sulla sua tendenza al controllo, all'autocriticismo, sulle emozioni sgradevoli che vive (senso di colpa) per capire da dove questi aspetti hanno origine lavorandoci sopra.
2) su quanto è utile al suo benessere essere una sorta di "pronto soccorso" sempre aperto per gli altri...
Concordo con la collega Pileci a proposito del fatto che essere sempre pronti per gli altri, può rivelarsi anche irrispettoso perché è come se si dicesse all'altro: "non sei capace di prenderti cura di te! quindi ci penso io".
Quando lei dice: << essere indifferenti a quello che non è importante è un bene per me stessa giusto?>> è come se lei ragionasse per poli opposti: o è importante o non lo è (o è bianco o è nero).
Su questo dovrebbe riflettere un po...
*perché tra importante e non importante (come tra bianco e nero), esistono "sfumature di grigio";
* perché ciò che può essere importante o "negativo" per lei, non necessariamente lo è per me (es.) o viceversa. Le scelte che facciamo durante la vita, sono soggettive. Non abbiamo un'agenda con scritto ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Per questo la invitavo a riflettere; possibilmente insieme ad un collega dal vivo:
1) sulla sua tendenza al controllo, all'autocriticismo, sulle emozioni sgradevoli che vive (senso di colpa) per capire da dove questi aspetti hanno origine lavorandoci sopra.
2) su quanto è utile al suo benessere essere una sorta di "pronto soccorso" sempre aperto per gli altri...
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 27.3k visite dal 02/01/2017.
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