Insonnia ansia
Buongiorno,
scrivo perché ormai da alcuni mesi soffro di un problema di insonnia. Premetto che in precedenza non ho mai sofferto di questo disturbo.
Innanzitutto alcuni dati: ho 32 anni, sono alto 185 cm, peso intorno agli 82 Kg, svolgo attività fisica, non sono mai stato fumatore e la mia pressione arteriosa è ottimale. Purtroppo in questi ultimi anni ho sofferto di epistassi e sono stato operato due volte al naso - cauterizzazione - e per questo motivo avverto sempre nel naso la persistenza, ora in una narice ora nell'altra di un corpo estraneo: questo mi impedisce di respirare bene e talvolta mi causa ansia.
Al di là di quanto ho detto sopra, volevo segnalare che a partire da quest'ultimo anno ho cominciato a soffrire di insonnia: fatico a prendere sonno talvolta rigirandomi nel letto per ore dopo essermi caricato; anche quando dormo, ho un'intensissima attività onirica e basta poco per svegliarmi; se mi sveglio per qualche motivo, non riprendo più sonno; mi sveglio più o meno sempre allo stesso orario (che è quello cui mi alzo tutti i giorni per andare al lavoro) indipendentemente dalle ore dormite. Questa situazione è meno evidente durante la settimana lavorativa dove probabilmente la stanchezza prende il sopravvento. Ma è particolarmente penosa nei giorni di vacanza - come questi, appunto - in cui bisognerebbe essere più rilassati: e invece si rischia di affrontare le giornate con la tara di una notte in cui non si è riposato a sufficienza, non si riescono a programmare le attività come si vorrebbe e durante il giorno si insinua l'inquietudine che la notte successiva, per quanto si vada a letto con la mente più serena possibile, non si riesca a prendere sonno.
Una situazione del genere è apparsa alcuni mesi fa in concomitanza con un momento professionale cruciale: attribuivo l'insonnia - fino a questa estate comunque abbastanza sporadica - a quel test che dovevo sostenere; poi questa estate, attribuivo l'ansia al fatto che avrei dovuto compiere scelte professionali importanti cambiando il posto di lavoro. La situazione adesso è slittata all'anno prossimo (per quest'anno lavoro ancora dove ho lavorato in tutto questo tempo, anche se la voglia di cambiare e l'insoddisfazione aumentano sempre di più) e temo che sia proprio questo a impedire alla mia mente di "spegnersi" quando vado a dormire (il corpo a volte è davvero stanchissimo). Anche quando sono sveglio e nel corso della giornata mi pare di ascoltare il mio respiro, negli ultimi mesi lo avverto come più pesante e preoccupato.
Davvero, questa situazione sta diventando penosa (anche perché io svolgo un lavoro intellettuale e la mancanza di sonno annebbia i riflessi, la concentrazione e l'attenzione. Anzi io temo addirittura che acceleri il declino cognitivo).
Ho provato con diversi rimedi prima di addormentarmi (non usare il PC, il tablet, lo smartphone), ma nel periodo delle vacanze questi paiono non funzionare.
Che cosa devo fare?
Grazie per l'attenzione riservatami,
cordiali saluti.
scrivo perché ormai da alcuni mesi soffro di un problema di insonnia. Premetto che in precedenza non ho mai sofferto di questo disturbo.
Innanzitutto alcuni dati: ho 32 anni, sono alto 185 cm, peso intorno agli 82 Kg, svolgo attività fisica, non sono mai stato fumatore e la mia pressione arteriosa è ottimale. Purtroppo in questi ultimi anni ho sofferto di epistassi e sono stato operato due volte al naso - cauterizzazione - e per questo motivo avverto sempre nel naso la persistenza, ora in una narice ora nell'altra di un corpo estraneo: questo mi impedisce di respirare bene e talvolta mi causa ansia.
Al di là di quanto ho detto sopra, volevo segnalare che a partire da quest'ultimo anno ho cominciato a soffrire di insonnia: fatico a prendere sonno talvolta rigirandomi nel letto per ore dopo essermi caricato; anche quando dormo, ho un'intensissima attività onirica e basta poco per svegliarmi; se mi sveglio per qualche motivo, non riprendo più sonno; mi sveglio più o meno sempre allo stesso orario (che è quello cui mi alzo tutti i giorni per andare al lavoro) indipendentemente dalle ore dormite. Questa situazione è meno evidente durante la settimana lavorativa dove probabilmente la stanchezza prende il sopravvento. Ma è particolarmente penosa nei giorni di vacanza - come questi, appunto - in cui bisognerebbe essere più rilassati: e invece si rischia di affrontare le giornate con la tara di una notte in cui non si è riposato a sufficienza, non si riescono a programmare le attività come si vorrebbe e durante il giorno si insinua l'inquietudine che la notte successiva, per quanto si vada a letto con la mente più serena possibile, non si riesca a prendere sonno.
Una situazione del genere è apparsa alcuni mesi fa in concomitanza con un momento professionale cruciale: attribuivo l'insonnia - fino a questa estate comunque abbastanza sporadica - a quel test che dovevo sostenere; poi questa estate, attribuivo l'ansia al fatto che avrei dovuto compiere scelte professionali importanti cambiando il posto di lavoro. La situazione adesso è slittata all'anno prossimo (per quest'anno lavoro ancora dove ho lavorato in tutto questo tempo, anche se la voglia di cambiare e l'insoddisfazione aumentano sempre di più) e temo che sia proprio questo a impedire alla mia mente di "spegnersi" quando vado a dormire (il corpo a volte è davvero stanchissimo). Anche quando sono sveglio e nel corso della giornata mi pare di ascoltare il mio respiro, negli ultimi mesi lo avverto come più pesante e preoccupato.
Davvero, questa situazione sta diventando penosa (anche perché io svolgo un lavoro intellettuale e la mancanza di sonno annebbia i riflessi, la concentrazione e l'attenzione. Anzi io temo addirittura che acceleri il declino cognitivo).
Ho provato con diversi rimedi prima di addormentarmi (non usare il PC, il tablet, lo smartphone), ma nel periodo delle vacanze questi paiono non funzionare.
Che cosa devo fare?
Grazie per l'attenzione riservatami,
cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
Ha contattato un/a collega con il/la quale inquadrare la situazione e proporsi in un eventuale trattamento per questo fastidioso disturbo del sonno?
Ha contattato un/a collega con il/la quale inquadrare la situazione e proporsi in un eventuale trattamento per questo fastidioso disturbo del sonno?
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#3]
Assolutamente si!
Vede, i tentativi/strategie di igiene del sonno che lei ha attuato << Ho provato con diversi rimedi prima di addormentarmi (non usare il PC, il tablet, lo smartphone>>, da soli, servono poco se non nulla.
Il suo malessere è bene che sia portato all'attenzione di un/a collega psicoterapeuta con il quale puntare non esclusivamente alla risoluzione del disturbo del sonno che, da quello che lei ci ha scritto, potrebbe rappresentare la punta dell'iceberg di disagi psichici più profondi sui quali sarebbe utile intervenire e lavorare al fine di riappropriarsi del benessere che le manca e che ha tutto il diritto di riconquistare!
Un saluto e ci tenga informati se lo desidera
Vede, i tentativi/strategie di igiene del sonno che lei ha attuato << Ho provato con diversi rimedi prima di addormentarmi (non usare il PC, il tablet, lo smartphone>>, da soli, servono poco se non nulla.
Il suo malessere è bene che sia portato all'attenzione di un/a collega psicoterapeuta con il quale puntare non esclusivamente alla risoluzione del disturbo del sonno che, da quello che lei ci ha scritto, potrebbe rappresentare la punta dell'iceberg di disagi psichici più profondi sui quali sarebbe utile intervenire e lavorare al fine di riappropriarsi del benessere che le manca e che ha tutto il diritto di riconquistare!
Un saluto e ci tenga informati se lo desidera
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 31/12/2016.
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Approfondimento su Insonnia
L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.