( come devo fare a ridurre l'ansia
come mai rivolge a noi queste domande:
"come devo fare a ridurre l'ansia ? E con la scomparsa di essa ritornerò come un tempo ?"
se è già seguito da una psicologa, che ovviamente le può dare risposte decisamente più fondate perchè conosce di persona il suo caso?
E' importante che si fidi e si affidi alla dottoressa.
C'è qualche problema da questo punto di vista?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
La sua richiesta circa cosa fare per ridurre l'ansia può trovare una risposta analizzando la situazione e comprendendo prima di tutto da cosa nasce la sua ansia, dal momento che non esistono risposte preconfezionate. Lavorando sul problema con la psicologa lo risolverà un po' alla volta, utilizzando gli strumenti che la dottoressa utilizza in base all'orientamento teorico al quale si rifà.
Per quanto riguarda la possibilità di ritornare quello di un tempo è necessario conoscere durata e gravità dei sintomi per ipotizzare una risposta (che non potrà comunque mai essere certa al 100%).
In ogni caso l'obiettivo deve essere quello di cambiare e diventare quindi diverso da prima, se ciò che era prima l'ha portata a stare male.
Cerchi di aumentare la frequenza delle sedute, se le sembra di non riuscire a parlare di tutto quello che vorrebbe discutere con la psicologa.
Gentile utente,
da quanto è seguito dalla Psicologa?
per quale motivo?
come mai ultimamente la Collega Le ha fatto notare questo Suo problema sessuale, a seguito di cui esso sembra essersi amplificato?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Se e già seguito, e sono state escluse possibili cause organiche, dovrebbe richiedere una diagnosi differenziale tra d.e ed e.p , stabilire cosa viene prima e cosa dopo, e di conseguenza stabilire l'etiologia ed il protocollo terapeutico.
Ma se è già in cura chieda a chi la segue.
Le allego anche del materiale da poter consultare
http://www.valeriarandone.it/articoli/177-sessuologia-andrologia/
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Legga qua e capirà come curarsi
4 sedute sono appena diagnostiche
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/119-eiaculazione-precoce.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3854-si-puo-prevenire-l-eiaculazione-precoce-quell-incontrollabile-fretta-del-piacere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3854-si-puo-prevenire-l-eiaculazione-precoce-quell-incontrollabile-fretta-del-piacere.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1358-eiaculazione-precoce-e-pensieri-ossessivi-e-catastrofici.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/963-eiaculazione-precoce-primaria-e-mancanza-d-erezione-secondaria.html-
Come mai questa frequenza?
E' seguito in un centro pubblico?
La prognosi segue la diagnosi, il protocollo terapeutico - calibrato per la sua persona, struttura di personalità, meccanismi di difesa e coppia -, solo dopo si potrà parlare con cognizione d causa.
L'unica cosa certa è che lei ci scrive da anni sempre per un'eiacualzione precoce non curata, ed adesso, ovviamente, pegggiorata in d.e.
Nei giorni che la separano dalla prossima seduta le suggerisco di scrivere quello che la psicologa le ha chiesto di osservare e notare, per non dimenticare nulla e poter in seguito riguardare questa sorta di diario per fare il punto sui suoi progressi.
C'è una sana via di mezzo fra controllare tutto e non aver il controllo di niente e lei lo imparerà lavorando su questo in terapia.
E' l'ansia anticipatoria che le fa evitare di trovarsi in situazioni che sente come "a rischio" ed è comprensibile che sia così.
Direi che difficilmente la camomilla potrebbe rappresentare una soluzione, ma può sempre chiedere un consulto nella sezione di Medicine Non Convenzionali di questo sito se è interessato all'utilizzo di prodotti naturali.
In ogni caso sta lavorando in psicoterapia per risolvere il problema, quindi sta già facendo qualcosa di importante per cambiare la situazione.
Occorreranno ovviamente almeno un po' di tempo e di impegno per lasciarsi alle spalle il problema.
Per quanto riguarda i pensieri negativi può provare a formulare dei pensieri che costituiscano un auto-incoraggiamento, da ripetersi nei momento critici, ma questo non sostituirà mai la terapia psicologica.
Parli apertamente alla dottoressa delle sue difficoltà economiche, in modo tale che ne sia informata e che possiate ragionare assieme su una soluzione.
Prosegua in chi ha il piacere di occuparsi di lei, così si confonde e toglie valore a quello che sta facendo con il collega de visu.
La diagnosi andrò-sessuologica non la si fa così:
Con domande e risposte..
È un atto decisamente più complesso.
quando un disturbo d'ansia, che può coinvolgere anche la sfera sessuale, non viene trattato, il problema si ripresenta.
Il paziente deve imparare a riconoscere l'attivazione dell'ansia, a gestire il comportamento problematico.
Se un rapporto sessuale va bene e tre no, perché la masturbazione praticata dalla Sua ragazza genera ansia e preoccupazioni e successivamente non ha l'erezione, allora è il caso di lavorare sulla problematica con l'aiuto di uno psicologo che sia specializzato in psicoterapia.
Mi pare ovvio che siamo in un circolo vizioso: ad ansia segue altra ansia e paura che la situazione possa cronicizzarsi.
Lei ha seguito una psicoterapia? Se sì, di che tipo?
Oppure si è trattata solo di una consulenza?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Carissimo,
come le abbiamo spiegato un mese fa è importante che si faccia seguire per il tempo che serve e che non consideri il problema risolto al primo miglioramento.
Così facendo peggiora anzi le cose perchè si illude e rimane poi deluso, perdendo ulteriormente fiducia nella possibilità di risolvere.
Faccia quello che serve, come lo farebbe se fosse affetto da un disturbo fisico.
Lei ha riferito che la psicologa ha sottolineato la sua scarsa autostima, che potrebbe essere alla base del problema o comunque alimentarlo, e non si risolvono in poche sedute una carenza di autostima nè i disturbi sessuali che ne conseguono.
Sa dirmi di che orientamento è il percorso che ha effettuato?
In ogni caso ora ha chiarito che la psicologa non era d'accordo a sospendere le sedute, come la situazione che ha descritto lasciava immaginare.
Le rinnovo il suggerimento a parlare anche della questione economica con la nostra collega perchè se ha difficoltà oggettive si può accordare con lei per quanto riguarda la tariffa o le tempistiche del pagamento.
In alternativa si può rivolgere a una struttura pubblica.
Scusi, ma mi sembra davvero tutto poco chiaro...
Se dico a qualcuno "evita di pensare alla défaillance" è ovvio che gli sto proprio suggerendo di pensarci!!!
Si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta della Sua zona, cercando qui www.psy.it
Non è detto che il problema d'ansia richiederà tempi lunghissimi, ma è opportuno curarsi bene!
Cordiali saluti,
ci eramo accomiatati già in #22,
ma La reincontro nuovamente.
Forse non ha fiducia nella Sua Terapeuta, tanto da verificare qui da noi le mansioni che Le vengono prescritte?
Oppure c'è dell'altro?
Saluti cordiali.
Se non si fida cambi, se si trova bene prosegua.
Così peggiora la situazione.
Tra l' altro, una semplice mansione sessuale senza clinico, senza alleanza terapeutica, senza la struttura di personalità del paziente e le dinamiche di coppia, e la storia del sintomo, con la disamina della sua etimologia, non vale assolutamente nulla!
Sarebbe più utile che lei esponesse ogni dubbio e richiesta alla sua psicologa, che la conosce dal vivo e può aiutarla molto più di noi.
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