Stress e abbuffate

Salve a tutti,
mi sono appena iscritta e mi sembra un sito molto utile, ringrazio in anticipo chiunque mi voglia aiutare!
vorrei parlarvi di alcuni problemi che mi assillano, sperando di non violare alcun punto del regolamento... sono una ragazza di quasi 19 anni e mi sono iscritta da alcuni mesi all'università, ma sto trovando un mare di difficoltà che non ho riscontrato al liceo... tutte queste difficoltà mi stanno portando a essere apatica e scontrosa nonostante io sia sempre stata una persona socievole e allegra, diciamo... mi sento stressata ma soprattutto vuota perché non riesco minimamente a studiare e ciò mi fa sentire ub fallimento visto che tutti mi reputano una ragazza studiosa... Non so se sia proprio per le aspettative che hanno gli altri per me, ma passo le a piangere continuamente senza concludere null a per intere giornate... inoltre sono circa 3 anni che soffro di abbuffate, quando mi sento molto stressata o mi annoio mangio letteralmente come se non ci fosse un domani e mangio anche per intere giornate, senza sosta e soprattutto quando decido di mettermi a dieta, senza nessuna reazione compensatoria.. provo una repulsione per il mio fisico e per me stessa in generale, da sempre direi, soprattutto perché in questi 3 anni ho cominciato tante diete senza mai portarle a termine, ma questa odio per me stessa si sta aggravando con l'università proprio perché l'unica cosa in cui ottenevo risultati concreti era lo studio ma adesso neanche quello e ciò mi fa sentire una fallita...
spero di essere stata esaustiva e di avervi fatto capire il mio malessere e che possiate darmi dei consigli su come affrontare queste difficoltà... grazie in anticipo
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

situazioni come quelle che descrivi richiedono un aiuto specialistico diretto, sia perchè ci sono chiari indicatori psicologici di quelli che sono definiti problemi con il cibo, quali ad esempio un certo perfezionismo, sia perchè le difficoltà (di qualunque tipo) si possono affrontare in modo decisamente più funzionale, senza ricorrere al cibo a ad altri sistemi che non risolvono affatto il problema, semmai lo amplificano.

Detto questo, non so se hai avuto modo di parlarne con qualcuno in casa, se qualcuno si è accorto di queste condotte, se vomiti dopo le abbuffate, ma ti suggerisco di farlo e di rivolgerti quanto prima ad uno psicologo psicoterapeuta direttamente.

Può essere utile sentire anche il parere del medico di base, perchè potrà indirizzarti ad un centro specialistico.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598


Gentile utente,

ci scrive:
<<sono circa 3 anni che soffro di abbuffate, quando mi sento molto stressata o mi annoio mangio letteralmente come se non ci fosse un domani e mangio anche per intere giornate<<

Le cause dei disturbi alimentari costituiscono spesso il tentativo (inconsapevole) di trovare soluzioni a dei problemi psichici o sono l’espressione di bisogni non realizzati della persona.
Attraverso il cibo ci si procura un sollievo momentaneo. Il bisogno di appagamento viene ripetuto continuamente ed in questo modo si sviluppa un circolo vizioso.

In ogni caso i disturbi alimentari sono malattie nella cui causa sono coinvolti, fattori fisici, culturali, sociali e psicologici. Ed è proprio per questo motivo che la cura deve avvenire su diversi livelli.

L'ideale è una équipe multidisciplinare che comprende lo/a psicologo/a ma anche altri specialisti quali il nutrizionista, dietista, pssichiatra, endocrinologo, ecc..
E' infatti in quella sede che si compie la Valutazione diagnostica integrata e si propone alla persona il piano terapeutico.

Vorrei sottolineare che quanto sopra espresso non è unicamente una mia personale convinzione, bensì discende dalle “linee guida” internazionali (NICE e APA).
Per questi motivi è la stessa Azienda Sanitaria Pubblica a farsi carico di tutti gli aspetti (il pagamento è di un modesto ticket e la gratuità è completa quando il disturbo viene diagnosticato)

Ciao.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
vi ringrazio per le risposte così immediate!
vorrei rispondere alla Dott.ssa Pileci, io non ho mai compensato le mie abbuffate, più che altro mi rassegno, cioè se comincio non smetto perché penso che ormai ho sgarrato e mi sento giustificata a continuare a mangiare in un certo senso... e la mia famiglia si è accorta di questo mio problema, solo che la vedono come una cosa normale, dovuto allo stress e alla noia per questo non ne ho mai realmente parlato con loro... anzi, lo pensavo anche io, cioè penso che forse sono io che sto facendo una tragedia, magari è una cosa davvero normale, per questo non mi sono mai rivolta a nessuno, però a questo punto vedrò di seguire i vostri consigli e di rivolgermi a un esperto, grazie ancora delle risposte molto utili, siete state genitilissime!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Questo che descrivi è il principio che fa proprio in modo di non controllare l'abbuffata, ma in realtà non è normale mangiare molto e fare le abbuffate se si è stressate.
Ci sono appunto altri comportamenti che potresti scegliere per gestire lo stress.

Facci sapere in futuro, se ti fa piacere.

Auguri per tutto!
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Utente
Utente
grazie dell'aiuto, vi auguro una buona giornata!
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598


Quella di rivolgersi ad un esperto/a è la scelta giusta,
anche perchè così potrà continuare a mantenere questo peso corporeo senza andare in sovrappeso.

Saluti cordiali.

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Utente
Utente
avete assolutamente ragione, anche perché so che se aumentassi di penso sarei ancor più demotivata... grazie ancora per tutto!!
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598


:))